LE PAGELLE DI JUVENTUS-ATALANTA (SERIE A 2016-2017, 15^ GIORNATA): FANTACALCIO, I VOTI – Ecco le pagelle del secondo anticipo della quindicesima giornata di Serie A Juventus-Atalanta. Archiviato lo scivolone contro il Genoa, la Juventus ritrova la vittoria e i tre punti interrompendo la marcia trionfale dell’Atalanta di Gasperini, allo Stadium finisce 3 a 1 per gli uomini di Allegri che ottengono così il dodicesimo successo in campionato. A segno per i bianconeri Alex Sandro, Rugani e Mandzukic, autore quest’ultimo di una prestazione davvero sontuosa, nel finale gli ospiti trovano il gol della bandiera con Freuler che rende il boccone leggermente meno amaro. Le rivali sono avvisate, i Campioni d’Italia non hanno alcuna intenzione di abdicare e stasera lo hanno ribadito con forza.
VOTO PARTITA 6,5 – Non c’è stata mai storia con i padroni di casa che hanno dominato dall’inizio alla fine accusando un piccolo calo di tensione solamente nelle battute conclusive, a risultato ampiamente acquisitio.
JUVENTUS 7 – La debacle del Ferraris è solamente un brutto ricordo, gli uomini di Allegri tornano pienamente in sé e ricordano all’Atalanta di essere la squadra che vince il titolo da cinque anni di fila, e soprattutto che giocare in campionato pochi giorni dopo un duro impegno in Champions League azzera le energie anche alle corazzate più attrezzate. CLICCA QUI PER LE PAGELLE DELLA JUVENTUS
ATALANTA 5,5 – Si ferma allo Juventus Stadium, dopo 6 vittorie di fila, la corsa della squadra di Gasperini che rimane una delle realtà più belle di questa prima parte di stagione, e tutto sommato anche la prestazione di stasera non è poi da buttare via, ci può stare perdere contro i campioni d’Italia vogliosi di riscatto dopo un KO bruciante, in fondo l’obiettivo degli orobici è la salvezza e non certo la Champions League e alla luce di ciò hanno già fatto fin troppo. CLICCA QUI PER LE PAGELLE DELL’ATALANTA
ARBITRO IRRATI 6 – Nel complesso dirige bene ma non mancano sbavature ed errori, in particlare fischia un fallo di mano a Mandzukic che in realtà aveva stoppato il pallone con il petto, e nel finale viene segnalato un fuorigioco assolutamente inesistente Kessié interrompendo ingiustamente un’azione interessante dell’Atalanta.

Ecco puntuali dopo il duplice fischio le pagelle di Juventus Atalanta con i voti del primo tempo a cura de IlSussidiario.net. La Juventus sembra aver smaltito la delusione di Genova e al termine del primo tempo del match contro l’Atalanta è avanti di 2 gol. Ottimo inizio dei bianconeri che vanno subito a schiacciare gli avversari nella loro trequarti, Higuain (voto 6) è il primo a cercare la porta di Sportiello (voto 6) ma a rompere gli equilibri ci pensa Alex Sandro (voto 7) con una grande azione sulla fascia sinistra al termine della quale non lascia scampo all’estremo difensore dell’Atalanta. Poco dopo arriva anche la rete del raddoppio con la firma di Rugani (voto 6,5) che sugli sviluppi di un corner stacca di testa e deposita la palla nell’angolino. Sembra troppo facile per la Juve che sfiora il terzo gol con Pjanic (voto 6,5) su calcio di punizione, ma in chiusura di primo tempo l’Atalanta alza il baricentro e si affaccia con più frequenza dalle parti di Buffon (voto 6) senza però avere grosse palle gol grazie agli interventi di Mandzukic (voto 7,5) che si sta sacrificando moltissimo in fase difensiva.



La brutta squadra ammirata una settimana fa al Ferraris è solamente uno sbiadito ricordo, i bianconeri sembrano aver riacquistato lo smalto di sempre e hanno subito fatto capire gli avversari qual è la squadra più forte.

Il croato non segna ma grazie a lui la Juve è come se si fosse presentata in campo con dodici uomini, visto il contributo che sta dando in entrambe le fasi di gioco.



Arriva sempre sul pallone con un attimo di ritardo rispetto agli avversari.

Gasperini sapeva fin troppo bene che contro la Juve la pacchia sarebbe finita, per adesso gli orobici sono sotto di due gol ma il modo in cui gli ospiti hanno chiuso la prima frazione di gioco è sicuramente incoraggiante.

Nelle fila dell’Atalanta è quello che prova a muoversi di più e a ficcare, la retroguardia bianconera farebbe bene a tenerlo particolarmente d’occhio.

In grossa difficoltà nel duello con Alex Sandro, soprattutto sul piano fisico il numero 24 di Gasperini non sembra all’altezza dell’avversario. (Stefano Belli)



Non si ricordano grandi interventi da parte sua, merito di una difesa solidissima che ha concesso pochissimi spazi e occasioni al reparto offensivo avversario, sul gol di Freuler non poteva fare proprio nulla. – Appare fin troppo nervoso in qualche frangente, soprattutto quando si scontra con Kessié, qualche errore di troppo in fase di impostazione.
– In assenza di Bonucci e Barzagli ne fa le veci in maniera egregia e si toglie anche la soddisfazione di realizzare la rete del raddoppio, pur concedendosi qualche sbavatura si comporta piuttoso bene.
Partita di ordinaria amministrazione per il difensore centrale bianconero che rimedia anche diverse punizioni per i bianconeri.
– Rompe gli equilibri con un grandissimo gol (con dedica struggente alla Chapecoense) lasciando sul posto Conti, sul piano fisico stravince il duello con l’omologo atalantino e come al solito è sempre devastante sulle fasce.
– A metà del primo tempo rischia di farsi molto male subendo l’intervento in netto ritardo su Freuler, meno appariscente del solito ma non per questo significa che giochi peggio degli altri, semplicemente si da dà fare dietro le quinte nello smistare i palloni. (- Nel finale non trova il gol solamente per la strenua opposizione di Sportiello)
– Rientro importante per Allegri che ora può contare su un elemento in più a centrocampo, va anche vicino al gol mettendo a dura prova i riflessi di Sportiello.
– Non sempre riesce a controllare il pallone nella maniera giusta, fatica a trovare gli spazi per avanzare e nelle fila dei bianconeri è sicuramente tra i meno brillanti.
– Oltre a occuparsi di battere i calci piazzati (dove cerca più volte la porta) prova a servire più palloni possibili ai suoi compagni cercando di sorprendere gli avversari con tocchi e mosse imprevedibili, sicuramente una delle migliori prestazioni da quando gioca nella Juve. (
– Il croato è un autentico guerriero in mezzo al campo, comportandosi da difensore aggiunto si rivela spesso decisivo recuperando tantissimi palloni, nella ripresa arriva il meritatissimo gol che mette la parola fine alla contesa. Allegri gli concede una standing ovation anche perché viene colpito duro da Papu Gomez che affonda i tacchetti sul ginocchio. – Non segna ma partecipa attivamente a quasi tutte le manovre offensive dei bianconeri, disorientando i difensori avversari con i suoi movimenti.

Ha avuto una settimana di tempo a disposizione per preparare al meglio la sfida con l’Atalanta (che veniva da 6 vittorie di fila e si stava guadagnando la nomea di Leicester d’Italia), il tecnico della Juve stasera non sbaglia una mossa con i suoi uomini che entrano in campo avvelenati e con una gran voglia di vincere.

– Fa buona guardia sul suo palo impedendo a Higuain di servire Mandzukic al centro dell’area di rigore ma poteva intervenire meglio sul gol incassato da Alex Sandro, invece è bravo a respingere la punizione di Pjanic. Nel secondo tempo dice di no a Marchisio e Lemina impedendo che la partita degenerasse in goleada.
– Prova a metterci la massima attenzione su ogni pallone ma quando giochi contro campioni del calibro di Higuain e Mandzukic che alla lunga ti inducono all’errore la figuraccia è sempre dietro l’angolo. – Si distingue effettuando qualche buona chiusura sui centravanti avversari, in particolare su Higuain al quale non concede spazi e palloni per concludere a rete.
– A inizio gara contiene Sturaro e anche successivamente si rifugia spesso in calcio d’angolo o in fallo laterale interrompendo le iniziative degli avversari con il fine di innervosirli (ma ci vuole ben altro per far perdere la pazienza alla Juve di stasera).
– Fisicamente viene letteralmente sovrastato da Alex Sandro che arriva per primo su ogni pallone e vince ogni contrasto, il numero 24 dell’Atalanta ha vissuto giornate certamente migliori. (- Un timido tentativo dalla distanza assolutamente da dimenticare)
– Stasera anche un giocatore talentuoso come lui avverte la pressione di giocare allo Juventus Stadium contro la squadra più forte d’Italia e tra le più competitive in Europa, leggermente meglio nel finale quando ormai i bianconeri hanno messo in cassaforte i tre punti.
Nel primo tempo rischia di mettere fuori uso Khedira colpendolo duro alla caviglia, poi a ridosso del novantesimo si toglie la soddisfazione di segnare allo Juventus Stadium il gol della bandiera.
– L’intesa con Kessié stasera non è ai massimi storici, anche se fa ammonire Rugani la sua prestazione non può considerarsi positiva.
– Anche lui fa fatica e deve spendere diversi falli per fermare i bianconeri, facendosi rubare più volte il pallone da Mandzukic che non è certo un difensore ma in quanto ha grinta non ha niente da invidiare a Beckenbauer. ( – È lui a servire l’assist per Freuler e a dargli modo di firmare la rete dell’1-3, forse doveva entrare in campo prima)
– Uno dei protagonisti mancati della serata, non interpreta bene la palla e non riesce mai a creare pericoli dalle parti di Buffon, facendosi anticipare dai difensori avversari e litigando col pallone ogni volta che lo tocca. ( – Il suo apporto al match è praticamente nullo, di certo non influisce nell’inerzia della gara)
– Si dà da fare ma non è certo facile segnare a una corazzata come la Juventus, soprattutto se ci si mette pure Mandzukic a fare da difensore aggiunto. Affonda i tacchetti sul ginocchio del centravanti croato costringendolo a uscire dal campo, ovviamente senza farlo con intenzione e cattiveria.

Il tecnico dell’Atalanta era conscio dei limiti tecnici dei suoi (nonostante l’impressionante striscia positiva che ha portato la squadra fino al terzo posto in classifica), e sapeva che se la Juve avesse approcciato la gara nella maniera giusta ci sarebbero state poche speranze di fare risultato, ma non ha comunque rinunciato a giocare e l’atteggiamento è stato quello di una grande squadra, non certo di una formazione che si arrocca in difesa e fa un catenaccio snervante.