Ecco l’appuntamento con le pagelle finali di Udinese-Bologna, con i voti a tutti i giocatori scesi in campo nel posticipo della quindicesima giornata di Serie A. Nel giorno del suo 120^ compleanno, l’Udinese si fa un grosso regalo battendo il Bologna per 1 a 0 segnando il gol-vittoria proprio in zona Cesarini con la prodezza di Danilo che regala i tre punti alla formazione friulana che si allontana ulteriormente dalla zona retrocessione e in classifica scavalca i felsinei che nonostante l’inferiorità numerica stavano per portare a casa un prezioso pari grazie agli interventi di Mirante che aveva parato davvero di tutto, ma i padroni di casa meritano la vittoria per le tante occasioni create nell’arco dei novanta minuti di gioco, mentre gli ospiti si sono resi pericolosi solamente una volta, a inizio gara, con Destro che davanti alla porta di Karnezis non era riuscito a inquadrarla. Parecchi rimpianti anche per Théréau, Zapata e Perica che hanno avuto le loro occasioni per gonfiare la rete ma hanno peccato di precisione sotto porta.
stato un match equilibrato e tatticamente bloccato che si è risolto solamente grazie alla giocata del singolo, quella di Danilo che con una semi-rovesciata ha gelato il Bologna fino a quel momento bravo a difendere il pari anche in dieci uomini. Nonostante le palle gol avute a disposizione dagli uomini di Del Neri ci è voluta l’invenzione di Danilo all’ultimo secondo per portarsi a casa i tre punti, bravi i friulani a crederci comunque fino alla fine. Sconfitta beffa per i felsinei che stavano già pregustando quello che sarebbe stato un prezioso pari in inferiorità numerica, ma quando crei pochissime occasioni da gol non puoi affidarti solamente ai riflessi di Mirante per sperare di portare a casa il punticino. Sacrosanta l’espulsione di Pulgar che commette due falli da giallo in pochi minuti, il direttore di gara non poteva decidere diversamente. La squadra arbitrale è stata anche agevolmente dall’assenza di episodi controversi che non hanno messo in difficoltà i guardalinee e gli addizionali, con Pasqua che ha sempre avuto il polso della situazione.
Alla Dacia Arena Bologna in difficoltà con l’Udinese che prova a festeggiare nel migliore dei modi, magari con una vittoria, il giorno del suo 120^ compleanno, ma il primo tempo si è concluso sullo 0-0. Pronti, via, e arriva la fiammata degli ospiti con Destro (5,5) che a un metro dalla porta di Karnezis (6) si divora il gol del possibile 1 a 0 che avrebbe subito spaccato la partita in due, invece il centravanti di Donadoni grazia gli avversari che col passare dei minuti prendono sempre più coraggio fino a occupare stabilmente la metà campo avversario. Thereau (6,5) con un paio di giocate delle sue scalda le mani di Mirante (6), mentre Zapata (6,5) ci prova di testa in due occasioni senza dare forza e angolazione al pallone. Poco prima dell’intervallo, sugli sviluppi di un calcio piazzato, Felipe (6) libera il sinistro col pallone che termina sopra la traversa. Più Udinese che Bologna, vedremo se nella ripresa gli uomini di Del Neri riusciranno a sbloccare la difesa e a rompere gli equilibri.
Nulla da rimproverare ai padroni di casa sul piano del gioco avendo creato le principali occasioni di questa prima frazione di gioco. Autentico motore del centrocampo friulano, trova sempre il modo di far salire il baricentro e innescare le azioni offensive. Rimedia un cartellino giallo evitabile per un fallo tattico su Dzemaili che era ancora lontanissimo dalla porta e non poteva creare assolutamente pericoli.
Fatta eccezione per la palla gol sciupata da Destro a inizio gara, i felsinei in fase offensiva praticamente risultano non pervenuti, troppo occupati a difendere e a coprire gli spazi nella loro trequarti. Con una serie di interventi puntuali e precisi ha tolto il pallone in più occasioni agli avversari smorzando le iniziative dell’Udinese. Tanti palloni persi e diversi passaggi sbagliati, sta interpretando la gara nel peggiore dei modi. (Stefano Belli)
Non si ricordano grossi interventi da parte sua nell’arco dei novanta minuti di gioco, a testimoniare la sterilità del Bologna in fase offensiva, solamente un paio di uscite per bloccare il pallone che giungeva nei pressi.
Si occupa di contenere Krejci sulla fascia sinistra impedendogli di avanzare o di andare al cross, ma non rinuncia a curare la fase offensiva proponendo cross e lanci lunghi per le vie centrali.
Una gara accorta e ordinata, poi all’ultimo secondo il capitano dell’Udinese si inventa il gol-vittoria facendo esplodere la Dacia Arena, il brasiliano si commuove poi dedicando la rete alla Chapecoense.
Ogni tanto si propone anche in fase offensiva con dei cross piuttosto interessanti che non creano comunque grossi grattacapi alla retroguardia avversaria.
Sugli sviluppi di un calcio d’angolo prova a inquadrare la porta di testa, senza riuscirci, più tardi ci riprova col sinistro senza aggiustare la mira. Nella ripresa decisiva la sua chiusura su Taider.
È lui ad alimentare la manovra offensiva dei friulani a centrocampo con la sua velocità e la sua tecnica, dà tutto e chiude in apnea sbagliando anche i tocchi più semplici per la stanchezza.
Un’occasione per lui nel secondo tempo quando entra in area ma prima di andare alla conclusione si fa anticipare dall’uscita di Mirante, invece nella prima frazione di gioco non era riuscito a salire in cattedra.
Rimedia il primo giallo della partita sbagliando completamente i tempi nel tentativo di fermare la ripartenza di Dzemaili, per non correre rischi Del Neri decide prudentemente di toglierlo dal campo ( A dieci minuti dal novantesimo sciupa clamorosamente la palla dello 0-1 non trovando la porta a pochissimi passi da Mirante che poco dopo si supera respingendo col piede il suo colpo di testa. Ma ha il merito di dare nuova linfa vitale all’attacco)
Nella prima frazione di gioco è tra i più pericolosi della squadra di casa, poi come al solito cala parecchio alla distanza e Del Neri lo sostituisce appena capisce che non ne ha pù. )
Ci prova di testa ma la sua incornata non fa neanche il solletico a Mirante. Almeno tre occasioni per lui che deve rinviare l’appuntamento con il gol. ()
Nelle battute iniziali non crea grossi problemi a Mirante, ma col passare dei minuti cerca sempre con più insistenza la porta andando davvero vicino al gol, con un po’ più di precisione sotto porta sarebbe sicuramente riuscito nell’intento.
Nulla da rimproverare al tecnico dell’Udinese che ha preparato la partita nei minimi dettagli, poi non è colpa sua se i suoi giocatori non riescono a buttarla dentro. Azzeccatissimo l’innesto di Perica che rinvigorisce il reparto offensivo.
Ben appostato in mezzo ai pali per neutralizzare i pericoli provenienti dai piedi di Théréau e dalla testa di Zapata, a inizio ripresa è bravo a uscire su Kums e nel finale nega il gol a Perica con una gran parata di piede, fa di tutto per tenere la porta blinda ma alla fine deve alzare bandiera bianca di fronte alla prodezza di Danilo.
Sbaglia completamente l’approccio al match perdendo un mucchio di palloni e sbagliando anche i passaggi più semplici, interpreta nel peggiore dei modi la gara e fa sempre la cosa sbagliata al momento sbagliato
Legge bene i movimenti degli avversari intercettando la sfera e interrompendo le loro azioni, il miglior intervento in chiusura lo effettua su Perica che stava per inquadrare la porta.
Arriva quasi sempre per primo sul pallone anticipando gli avversari, senza di lui la difesa del Bologna avrebbe ballato molto di più, un chiaro punto di riferimento per i compagni di reparto.
In qualche frangente rischia il giallo entrando duro sui giocatori dell’Udinese, ma assolutamente nulla da eccepire sul piano della grinta e della cattiveria.
Potrebbe andare alla conclusione invece tergiversa troppo il pallone tra i piedi e se lo fa rubare, e anche quando va al tiro la sua mira lascia davvero molto a desiderare.
Rovina la sua gara (e quella del Bologna) quando, già ammonito, interviene maldestramente da dietro su Théréau colpendo in pieno l’avversario e mancando il pallone, inevitabile il secondo giallo e il rosso, lasciando la squadra in dieci e ancora più in difficoltà-
Si mette in evidenza con dei passaggi che disorientano gli avversari, bravo a far ammonire Hallfredsson ma quando deve ficcare non riesce a farsi largo tra i difensori dell’Udinese.
Si propone spesso e volentieri sulla fascia sinistra dando parecchio da fare a Widmer, ma il suo atteggiamento non piace parecchio a Donadoni che decide di sacrificarlo per l’inserimento di Di Francesco. ( Prova a ravvivare la fase offensiva facendo alzare il baricentro, ma di fatto non crea grossi pericoli nei pressi di Karnezis)
Al 7′ si divora il gol dell’1 a 0 mettendo il pallone sopra la traversa a un passo dalla porta, con un po’ di precisione avrebbe sbloccato la contesa e la gara sarebbe stata completamente diversa. Grosso rimpianto per l’ex-centravanti di Siena e Roma. ()
Passo indietro per il centravanti francese dopo la doppietta in Coppa Italia, stasera quasi nessuno si accorge della sua presenza in campo. ( Un paio di interventi difensivi niente male)
Forse avrebbe dovuto far riposare alcuni elementi che avevano già giocato giovedì scorso in Coppa Italia e che infatti non ne avevano (Mounier su tutti), per il resto c’è poco da rimproverare al tecnico del Bologna che non fa risultato solamente per “colpa” di Danilo.
(Stefano Belli)