Fiorentina-Inter 2-1: al gol di Brozovic nel primo tempo (26′) hanno risposto quelli di Borja Valero (60′) e Babacar (91ì nella ripresa). In classifica Fiorentina terza a 49 punti, l’Inter invece rimane a quota 45 e scivola al quinto posto.
Novanta minuti più che godibili caratterizzati dagli episodi, anche se nel finale il nervosismo ha preso il sopravvento e non si è giocato quasi mai, con l’arbitro costretto a interrompere in continuazione.
Vittoria di grande carattere per la formazione di Paulo Sousa che dopo essere andata in svantaggio ha trovato le energie fisiche e psichiche per reagire e ribaltare il risultato. Ottima prova da parte dei subentrati il cui ingresso in campo si è rivelato decisivo.
Nel primo tempo la formazione di Mancini dà l’impressione di essere tornata su buoni livelli, ma nella ripresa subisce la rimonta degli avversari. Pesano comunque le decisioni dell’arbitro che hanno condizionato negativamente il finale di partita.
Sbaglia a non sanzionare il pestone di Kondogbia su Tello, non concedere il rigore alla Fiorentina sul tocco col braccio di Telles, inesistente il fuorigioco su Kalinic, altrettanto inventata l’espulsione di Telles che prende il pallone. Serata no per lui.
All’intervallo, il punteggio di Fiorentina-Inter è di 1 a 0 in favore della formazione di Mancini. I padroni di casa cominciano piuttosto bene, arrivando al tiro prima con Bernardeschi (7) e Ilicic (6), entrambe le conclusioni vengono sventate da Handanovic (6,5). Col passare dei minuti, anche gli ospiti carburano e iniziano a sviluppare gioco, sebbene la Fiorentina al quarto d’ora sfiori il gol con Ilicic, decisivo il salvataggio sulla linea da parte di Telles (7,5) con Handanovic battuto. L’Inter ci prova sugli sviluppi di un corner Murillo che colpisce di testa il pallone, non trovando la porta. Poco prima della mezz’ora, i nerazzurri si portano in vantaggio: Kondogbia (6,5) dà il via all’azione, Palacio (6,5) serve l’assist a Brozovic (7) che, lasciato solo al centro dell’area di rigore, non sbaglia e batte Tatarusanu (6) per l’1 a 0. I viola accusano il colpo e non riescono a creare altre palle gol, anche perché l’Inter si chiude ancora meglio in difesa. Poco prima dell’intervallo, la Fiorentina ci riprova con il colpo di testa di Vecino (6), Handanovic si allunga e arriva sul pallone mettendolo in corner.
Dopo un inizio promettente, la formazione di Paulo Sousa si è un po’ smarrita e il gol di Brozovic non ha fatto altro che peggiorare la situazione. Il più dinamico tra i viola, i suoi movimenti spesso disorientano i difensori avversari. Si dimentica completamente di Brozovic che può così calciare indisturbato in porta per l’1 a 0.
Nei primi minuti la formazione di Mancini dà l’impressione di soffrire la personalità dei viola, poi grazie al gol di Brozovic i nerazzurri e cominciano a giocare molto meglio. Straordinario il suo salvataggio sulla linea quando Ilicic calcia a botta sicura spiazzando Handanovic, in fase difensiva è perfetto. Non è ancora riuscito a entrare in simbiosi con la partita, mai nel vivo del gioco. (Stefano Belli)
Fiorentina
Va al rinvio con troppa leggerezza, prendendosi qualche rischio di troppo con i giocatori dell’Inter in pressing su di lui. Non effettua parate o interventi decisivi, a dimostrazione di come il reparto offfensivo nerazzurro non sia stato granché efficiente.
Recupera una miriade di palloni in mezzo al campo e nei contrasti non tira mai indietro la gamba.
Si comporta da vero capitano suonano la carica alla squadra.
Si dimentica di marcare Brozovic nell’azione che porta al vantaggio dell’Inter. Oggi non sembra in grandissima forma, per fortuna i suoi compagni di reparto riescono ad assisterlo e ad evitare che crei troppi danni.
Sono più i palloni persi che quelli recuperati, ma il suo impegno resta encomiabile
Prima dell’intervallo va vicino al gol, il suo colpo di testa viene però neutralizzato da Handanovic che allungandosi come una molla arriva sul pallone. ()
Sul gol dell’1-1 ce la mette lui la testa, intercettando il cross di Kalinic che altrimenti si sarebbe spento sul fondo. Anche oggi si rivela un autentico uomo squadra.
All’inizio sembra caricato e molla e impegna subito Handanovic con una sassata, i giocatori dell’Inter sudano sette camicie per contenerlo, poi cala alla distanza. Ma un giocatore simile è sempre meglio non avercelo contro, può crearti problemi in qualunque momento.
Scalda le mani ad Handanovic, si fa negare un gol da Telles, inventa l’assist per il gol di Borja Valero. Non si può dire che non si dia dato da fare. ( Gli bastano pochi minuti in campo per diventare il match-winner di giornata, anche se è fortunato nel rimpallo che gli consente di gonfiare la rete, e bravo a essere al posto giusto nel momento giusto)
Paulo Sousa gli dà fiducia ma non lo ripaga con la stessa moneta, fornendo una prestazione al di sotto delle aspettative, senza mai incidere positivamente sul gioco dei viola. ( Entra bene in partita e partecipa all’azione del 2 a 1 con il tiro che Handanovic non trattiene, regalando il pallone a Babacar per il tap-in. Rovina la sua serata mettendo le mani al collo di Murillo e viene espulso)
Prova a rendersi utile, ma al momento la sua condizione fisica non gli consente di fare miracoli.
Oggi il migliore della Fiorentina non è in campo, ma in panchina. Con i cambi compie un capolavoro: saranno infatti Zarate e Babacar a confezionare il gol decisivo e a regalare i tre punti ai viola.
Inter
Un paio di interventi su Bernardeschi e Ilicic a inizio gara, un altro su Vecino a fine primo tempo. Sul 2 a 1 di Babacar fa un mezzo miracolo su Zarate senza però trattenere il pallone.
Commette un’ingenuità nel tenere in gioco Borja Valero sull’azione dell’uno pari, peccato perché finora non aveva giocato malissimo.
Stasera ha il compito di non dare un attimo di respiro a Bernardeschi (riuscendoci solo in parte), e in generale prende per mano l’intera difesa commettendo pochi errori, anche se non basta per evitare la sconfitta all’Inter.
Ci prova su calcio d’angolo, non trovando la porta. Nel finale causa l’espulsione di Zarate, che gli mette le mani al collo.
Il salvataggio sulla linea sulla conclusione di Ilicic vale un gol. Viene ingiustamente espulso per somma di ammonizioni, tocca nettamente il pallone anziché Bernardeschi, Mazzoleni vede tutt’altro e gli mostra il rosso.
Un po’ sornione nel primo terzo di gara, finché non sblocca il match con un altro gol dei suoi (anche se lasciato libero di poter battere a rete). Sparisce nella ripresa quando affonda assieme alla squadra.
Partita da dietro le quinte per lui, si occupa soprattutto di recuperare palloni e rinforzare il centrocampo.
Fatica a entrare in partita, poi è lui che fa partire l’azione per l’1 a 0 dell’Inter e da quel momento si sblocca. A tempo scaduto si fa espellere applaudendo ironicamente l’arbitro, gesto che potrebbe costargli almeno due giornate di squalifica, in un periodo in cui Mancini non può permettersi defezioni.
Per il momento si sta rivelando un lontano parente del giocatore che avevamo ammirato con la maglia della Sampdoria. ( Ha un impatto decisamente buono sul match, cercando di servire più palloni possiibli ai suoi compagni)
La difesa della Fiorentina riesce a metterlo in gabbia e non combina granché, senza mai trovare la porta.
È l’uomo-assist per il gol di Brozovic, si sacrifica molto arretrando per dare un mano ai suoi compagni in fase difensiva. Nel finale lascia spazio a D’Ambrosio per ricomporre la linea difensiva dopo l’espulsione di Telles. ()
Discutibile la scelta di operare solamente due cambi anziché tre, per il resto la sua squadra appare sempre più in caduta libera, ora anche il terzo posto rischia di diventare un’utopia.
(Stefano Belli)