La Juventus si aggiudica il derby d’Italia battendo l’Inter per 2 a 0 ed estromettendola definitivamente dalla corsa scudetto (se ce ne fosse stato ancora bisogno). I nerazzurri si svegliano troppo tardi e mettono paura ai bianconeri quando ormai l’undici di Allegri aveva già messo i tre punti in cassaforte. La prima emozione arriva al 5′ con la traversa di Hernanes, complice la deviazione provvidenziale di Handanovic. I bianconeri impiegano qualche minuto a carburare, dopodiché mettono sotto pressione i nerazzurri, poco dopo Mandzukic serve un buon pallone a Dybala che davanti alla porta lo controlla male. Al 9′ Murillo regala palla a Mandzukic che sfiora l’incrocio dei pali. Bisogna aspettare un quarto d’ora prima di rivedere un’azione interessante, cioè quando battendo un calcio di punizione l’Inter sfiora il gol con D’Ambrosio che sul più bello viene anticipato da Alex Sandro. Verso la mezz’ora Palacio serve un pallone invitante a Icardi che, disturbato da Barzagli, lo controlla male da ottima posizione, sprecando un’opportunità ghiotta. Tegola per Allegri che a dieci minuti dall’intervallo perde Chiellini per infortunio, al suo posto il tecnico della Juve schiera Rugani. I bianconeri chiudono la prima frazione di gioco in avanti, per due volte Mandzukic riceve palla da buona posizione ma prima viene anticipato da Miranda e poi chiuso dall’uscita di Handanovic che evita lo 0-1 ai nerazzurri. A inizio ripresa il punteggio si sblocca già al 47′ sugli sviluppi di un calcio piazzato, D’Ambrosio arriva di testa sul pallone e lo appoggia a Bonucci che ringrazia del regalo ricevuto e lo deposita in rete alle spalle di Handanovic per l’1 a 0. L’Inter accusa il colpo e la Juve sfiora il raddoppio poco dopo con il cross di Alex Sandro per Dybala che fa la barba al palo. Per rivedere l’Inter mettere la testa nuovamente in avanti occorrerà aspettare il quarto d’ora del secondo tempo, quando il tiro di Telles viene deviato da Lichtsteiner in corner. Nelle fasi conclusive del match, Mancini decide che non bisogna più temporeggiare e inserisce Ljajic e Perisic, per un Inter più offensiva e spregiudicata che punta a invadere la metà campo avversaria. La Juve si affida al contropiede per cercare il colpo di grazia da rifilare ai nerazzurri che devono inesorabilmente scoprirsi. E puntualmente, su una ripartenza, i bianconeri conquistano un calcio di rigore con Morata che viene atterrato da Miranda in area, l’arbitro Rocchi indica il dischetto. Dagli undici metri, Morata batte un rigore perfetto spiazzando Handanovic per il 2-0 che chiude di fatto la contesa. Nel recupero arriva finalmente la reazione dell’Inter, ma ormai è troppo tardi: Buffon compie un mezzo miracolo sul nuovo entrato Eder, per il resto la retroguardia bianconera difende senza troppi problemi il doppio vantaggio fino al termine dei sei minuti di recupero. Con questo successo, i bianconeri si portano a 61 punti in classifica, allungando a +4 sul Napoli che scenderà in campo domani sera contro la Fiorentina. Continua a sprofondare l’Inter, ferma a 48 punti e ora distante 5 punti dal terzo posto occupato dalla Roma. Per la formazione di Mancini, anche i play-off di Champions stanno diventando un miraggio. (Stefano Belli)
Udinese-Verona termina 2-0 in favore dei friulani, che rilanciano così le proprie ambizioni di salvezza. Nel primo tempo il gol di Emmanuel Badu viene ispirato dallassist di Antonio Di Natale, mentre nella ripresa a chiudere i conti pensa Cyril Thereau, che trova sulla corta respinta di Gollini il tap in vincente per il settimo sigillo in questo campionato. Brutta questa battuta darresto per un Verona che arrivava dalla vittoria nel derby e sembrava essere in ripresa; gli scaligeri oggi sono stati nervosi e a riprova di questo larbitro Doveri ha estratto tre cartellini gialli a indirizzo dei giocatori di Gigi Delneri, contro uno solo (a Felipe) per quelli dellUdinese. A nulla sono serviti i cambi del tecnico del Verona; anche Stefano Colantuono ha effettuato le sue tre sostituzioni, a cominciare dal 72 quando la partita era sostanzialmente in ghiaccio da un quarto dora.
La Sampdoria batte il Frosinone 2-0, tira un bel sospiro di sollievo e allunga a +5 sui ciociari; non è ancora fuori dai guai, ma la vittoria di oggi era fondamentale per i doriani. A sbloccare la partita è Fernando, al secondo gol in campionato e pochi minuti dopo aver centrato una clamorosa traversa: il regista brasiliano non segnava dalla prima giornata. A chiudere i conti è Fabio Quagliarella, che trova il suo secondo gol consecutivo dopo quello contro lInter; da segnalare nel tabellino che larbitro Daniele Orsato ha ammonito ben cinque giocatori della Sampdoria contro i due del Frosinone, a riprova del fatto che i blucerchiati hanno comunque dovuto sudarsi la vittoria, che il Frosinone ha combattuto su ogni pallone e che la sfida è stata tesa e nervosa, comprensibile vista la posta in palio oggi allo stadio Ferraris.
La gara Carpi-Atalanta non va oltre il pareggio: nella ventisettesima giornata del campionato di Serie A finisce 1-1, con gli ospiti che la sbloccano a inizio ripresa con Jasmin Kurtic e i padroni di casa che pareggiano invece a quindici dalla fine su calcio di rigore realizzato da Simone Verdi. Non è stata sicuramente una bella partita quella dello stadio Braglia di Modena; una partita che soprattutto ha regalato alle due appena un punto che smuove poco la classifica e le lascia ancora nettamente pericolanti in termini di lotta per la salvezza. Sorride maggiormente l’Atalanta, che allunga a +7 il suo margine sulla zona retrocessione rappresentata dal Frosinone (sconfitto a Marassi dalla Sampdoria). (Matteo Fantozzi)
Chievo-Genoa termina 1-0 in favore dei locali grazie alla rete messa a segno nella ripresa da Castro. Nel primo tempo non succede praticamente niente. Nonostante un apparente buon inizio dei padroni di casa, le due squadre non riescono a costruire occasioni degne di nota. Il gioco, lento e prevedibile, si sviluppa soprattutto a centrocampo e la conseguenza di un simile copione non può che essere il classico ‘batti e ribatti’. Il Genoa si fa notare evitando il traffico in mediana grazie agli esterni dove Laxalt e Cerci possono sfoggiare tutta la loro rapidità. All’11’ è proprio Laxalt a saltare Cacciatore e mettere al centro per Cerci un traversone invitante chiuso in corner da un attento Cesar. Il Chievo, che soffre tantissimo la mancanza di un bomber come Paloschi, risponde intorno alla mezzora con un mancino di Birsa dal limite terminato di poco sul fondo. L’ultima emozione di un primo tempo noioso e dai ritmi lenti arriva al 42′: Dzemaili lancia Cerci che si accentra dalla destra e scarica una conclusione a giro uscita di non molto alla destra di Bizzarri. Nella ripresa il copione del match cambia improvvisamente. Il Chievo si porta in vantaggio al 50′ grazie al colpo di testa di Castro. Il centrocampista recupera un buon pallone sulla trequarti e scarica sulla destra per Cacciatore: il terzino mette a centro area un cross sul quale bucano sia Burdisso sia De Maio. Sul secondo palo spunta Castro che con una zuccata fredda l’incolpevole Perin. Dopo il colpo incassato il Genoa non reagisce e anzi rischia più volte di subire il raddoppio. M’Poku e Birsa chiamano il portiere rossoblù a due interventi complicati mentre nel finale, i padroni di casa, cestinato un paio di contropiedi potenzialmente letali. Al triplice fischio di Fabbri il Chievo può esultare: gli uomini di Maran mettono in cassaforte 3 punti pesantissimi per la salvezza ormai – a meno di clamorosi colpi di scena – archiviata. (Federico Giuliani)
Finisce senza reti il lunch match del Barbera tra Palermo e Bologna. L’avvio di gara è fin da subito vibrante, con la traversa colpita da Andelkovic al settimo minuto. I siciliani spingono sull’acceleratore ma la squadra di Donadoni riesce a prendere le misure al Palermo, contenendo gli attacchi dei padroni di casa. I rossoblu macinano gioco e si rendono pericolosi con un tentativo di Mattia Destro dal limite sul secondo palo, bravissimo Povasec a respingere in calcio d’angolo. Poco dopo ci prova Floccari ma la sua conclusione è di facile lettura per il portiere del Palermo. E’ la formazione di casa, però, a sfiorare il vantaggio agli sgoccioli del primo tempo con una punizione di Maresca che finisce fuori di un soffio. Ad inizio secondo tempo iniziativa di Vazquez che impegna severamente Mirante, costretto a mettere in angolo. Cinque minuti dopo altra palla buona per l’italoargentino che da dentro l’area colpisce con l’esterno senza inquadrare la porta. Il Mudo si innervovisce e Iachini lo richiama in panchina per inserire Traijkovski. Il cambio non viene apprezzato dal giocatore rosanero e non sortisce comunque effetti sull’esito finale del match. Le due squadre si dividono la posta in palio, punto che serve poco al Palermo che riesce perlomeno ad interrompere una serie negativa di risultati. Salvezza praticamente raggiunta, invece, per il Bologna. (Jacopo D’Antuono)
Al Meazza arriva il nono risultato utile consecutivo per il Milan che batte di misura il Torino per 1 a 0 al termine di una gara equilibrata e incerta fino all’ultimo. I giocatori di Ventura escono dal campo a testa alta, pur non essendo riusciti a scalfire la difesa avversaria, protagonista anche oggi di un’ottima prestazione. La prima palla gol del match arriva sui piedi di Belotti che, servito da Baselli, cerca di presentarsi davanti a Donnarumma ma all’ultimo momento viene chiuso da Zapata che allontana il pallone. La seconda occasione della partita è sempre appannaggio del Torino, Bruno Peres prova ad arrivare sul pallone ma viene travolto da Donnarumma che con un’uscita coraggiosa è bravo a non commettere fallo da rigore e poi riprende subito posizione per respingere la conclusione di Immobile. Occorrerà aspettare il 26′ per vedere il Milan pericoloso, quando Honda su calcio di punizione colpisce la traversa. Passano altri tre minuti e Immobile prova a presentarsi davanti a Donnarumma, subendo il ritorno di Zapata che lo disturba e gli impedisce di trova le porta. Al 35′ ci prova Bonaventura con una sassata potente e angolata, Padelli con una parata strabiliante si salva in corner. Poco prima dell’intervallo il Milan batte un calcio di punizione dal limite con Honda, il centrocampista giapponese trova la respinta della barriera, successivamente Kucka ottiene il calcio d’angolo dal quale nascerà poi il gol di Antonelli che sblocca il punteggio e consente ai rossoneri di arrivare al riposo avanti di un gol. Il primo sussulto della ripresa arriva al 58′ con il destro a giro di Bonaventura che esce di poco a lato. Tre minuti dopo viene annullato un gol al Milan, Bacca è in fuorigioco quando riceve la sponda di Antonelli e mette il pallone in rete. Poco dopo ci prova Abate dalla distanza, palla che termina a lato. Segue una fase interlocutoria in cui la squadra di Mihajlovic riprende un po’ fiato, consentendo a quella di Ventura di alzare il baricentro, e al 72′ gli ospiti sfiorano il pari con il tiro di Immobile respinto da Donnarumma. L’impressione è che i rossoneri siano a corto di energie, o almeno è quello che deducono i giocatori granata che provano ad alzare il baricentro, Ventura capisce che è arrivato il momento di provarci e schiera 4 attaccanti nel finale (Belotti, Immobile, Maxi Lopez e Martinez), Mihajlovic intuisce che il rischio di prendere gol è alto e abbassa ulteriormente la squadra, che gioca interamente dietro la linea del pallone. In questa maniera il Torino non riesce a creare altre palle gol fino al triplice fischio dell’arbitro Celi che consegna la partita agli annali. Grazie a questi tre punti, il Milan sale a quota 47 punti, e in attesa che giochino le altre squadre si porta a -1 dai cugini nerazzurri e a -6 dal terzo posto, attualmente occupato dalla Roma. Torino fermo a 32 punti, l’obiettivo per i granata resta quello di una salvezza tranquilla, che sembra ampiamente alla portata. (Stefano Belli)
La Roma torna da Empoli coi tre punti e fortifica le proprie ambizioni di Champions League. I giallorossi partono subito forte, mettendo in difficoltà i toscani. La rete dall’uno a zero arriva dopo quattro minuti con una magia di El Shaarawy che trafighe Skorupski dalla distanza. L’Empoli reagisce subito e sfiora il pari con un tiro di Maccarone, su cui Szczesny si oppone prontamente. La compagine di casa non demorde e riesce a creare delle insidie soprattutto sulla sinistra con Mario Rui. L’esterno azzurro è protagonista nell’azione che porta al pareggio, con Szczesny che respinge il cross dell’empolese su Zukanovic: palla in rete e 1-1. I giallorossi provano subito a sistemare le cose e ci riescono con Pjanic, che dopo aver colpito la barriera su punizione sfodera un missile che fredda Skorupski dal limite dell’area. La Roma perde Nainggolan per un problema al polpaccio e l’Empoli sembra crescere e acquisire fiducia. Gli azzurri però non trovano la giocata vincente ma si rendono comunque pericolosi con una acrobazia di Maccarone dentro l’area da rigore, che sfuma alta. La manovra dell’Empoli si fa più insistente e la Roma va in difficoltà. Ma nel momento migliore dei toscani è ancora El Shaarawy a risolvere la questione con una ribattuta vincente sulla respinta corta di Skorupski sul tiro dell’egiziano Salah. Gara chiusa, nel finale c’è tempo solo per l’espulsione di Mario Rui per doppio giallo. (Jacopo D’Antuono)
Marcatore: 45′ Antonelli
G. Donnarumma; Abate, Alex, C. Zapata, Antonelli; Honda, Kucka, Bertolacci, Bonaventura; Niang (69′ K.P. Boateng), Bacca (89′ Balotelli). All. Sinisa Mihajlovic.
Padelli; Maksimovic, Glik, E. Moretti; Zappacosta (86′ J. Martinez), Acquah, Vives, Baselli (78′ Maxi Lopez), Bruno Peres; Belotti, Immobile. All. Giampiero Ventura.
Domenico Celi.
Glik (T), Abate (M), K.P. Boateng (M).
El Shaarawy (R) al 5′, aut. Zukanovic (R) al 22′, Pjanic (R) al 27′ p.t.; El Shaarawy (R) al 29′ s.t.
Skorupski; Laurini, Ariaudo, Cosic, Mario Rui; Zielinski, L. Paredes, D. Croce (dal 19′ s.t. Livaja); Krunic (dal 7′ s.t. Buchel); Maccarone (dal 28′ s.t. Mchedlidze), Pucciarelli (Pugliesi, Pelagotti, Zambelli, Bittante, Camporese, Maiello, Diousse, Piu). All. Giampaolo.
Szczesny; Maicon (dal 28′ s.t. Manolas), Rudiger, Zukanovic, Digne; Pjanic, S. Keita, Nainggolan (dal 37′ p.t. Iago Falque); Perotti; Salah, El Shaarawy (dal 34′ s.t. Dzeko) (De Sanctis, Castan, Emerson, Torosidis, Strootman, Vainqueur, Florenzi, Totti). All. Spalletti.
Gervasoni di Mantova.
Ammoniti: Pjanic (R) e Pucciarelli (E) per reciproche scorrettezze, Perotti (R) per gioco scorretto.
Espulso: Mario Rui (E) al 48′ s.t. per doppia ammonizione.
50′ Castro
Bizzarri; Cacciatore, Dainelli, B. Cesar, Gobbi; N. Rigoni (67′ P. Hetemaj), Radovanovic, Castro (81′ N. Frey); Birsa (71′ Meggiorini); Pellissier, M’Poku. A disp.: Seculin, Bressan, F. Costa, Floro Flores, Sardo, Pepe, Ninkovic. All.: Maran.
Perin; Ansaldi, Burdisso, De Maio; Rincon, L. Rigoni, Dzemaili (59′ Tachtsidis), Laxalt; Suso (55′ Capel), Matavz, Cerci (63′ Lazovic). A disp.: An. Donnarumma, Lamanna, Marchese, Raul Asencio, Pandev, Gabriel Silva, Ntcham, Fiamozzi. All.: Gasperini.
Michael Fabbri
47′ Dzemaili (G), 52′ Radovanovic (C), 61′ Ansaldi (G), 87′ Gobbi (C), 90′ De Maio (G)
Posavec; Vitiello, G. Gonzalez, Andelkovic; Morganella, Hiljemark, Maresca, Chochev (dal 65′ Quaison), Pezzella; Vazquez (dal 74′ A. Trajkovski); Gilardino (dall’83’ Djurdjevic). A disp.: Alastra, Cionek, Struna, Cristante, Rispoli, Brugman, Jajalo, Balogh, Bentivegna. All.: Iachini
Mirante; I. Mbaye, Gastaldello, Maietta, Masina (dal 65′ Constant); Donsah, A. Diawara, Taider (dall’83’ Brighi); Floccari (dal 65′ Brienza), Destro, Giaccherini. A disp.: A. Da Costa, Stojanovic, Morleo, Ferrari, L. Rizzo, Constant, Oikonomou, Pulgar, Mounier. All.: Donadoni.
Arbitro: Di Bello
Ammoniti: 43′ Chochev( P), 63′ Morganella (P), 84′ A. Diawara (B), 90′ Vitiello (P)
Marcatori: 45’ Fernando, 69’ Quagliarella
Viviano; Cassani, Ranocchia, Moisander; De Silvestri (68’ Silvestre), Soriano, Fernando, Dodò; R. Alvarez (84’ Christodoulopoulos), J. Correa (77’ Krsticic); Quagliarella. Allenatore: Vincenzo Montella
Leali; Rosi, Ajeti, Blanchard (83’ Longo), Pavlovic; Sammarco, Gori, Frara (68’ Kragl); Tonev (79’ Paganini), D. Ciofani, Dionisi. Allenatore: Roberto Stellone
Arbitro: Daniele Orsato
Ammoniti: J. Correa (S), Frara (F), Quagliarella (S), Silvestre (S), Krsticic (S), Sammarco (F), Moisander (S)
Marcatori: 52′ Kurtic (A), 75′ rig. Verdi (C)
Belec; Letizia, S. Romagnoli, Gagliolo, F. Poli; Martinho (43′ Pasciuti), R. Bianco, Lollo, Di Gaudio (63′ Verdi); Lasagna (69′ Mat. Mancosu), Mbakogu. (Brkic, Colombi, Sabelli, Cofie, Zaccardo, Porcari, De Guzman, Crimi, Suagher). All.: Castori
Sportiello; Bellini, Paletta, A. Masiello, Dramè; Cigarini (72′ Migliaccio), De Roon, Kurtic; D’Alessandro, Pinilla (67′ Borriello), Diamanti (87′ Gakpé). (Bassi, Radunovi, Stendardo, Gagliardini, Freuler, Brivio, Cherubin, Monachello, Djimsiti). All.: Reja
Arbitro: Gianpaolo Calvarese
Ammoniti: Bellini, Diamanti, Borriello (A); Lollo, Gagliolo, F. Poli (C)
Marcatori: 31’ Badu, 56’ Thereau
Karnezis; Piris, Danilo, Felipe, Alì Adnan; Badu, Guilherme, Kuzmanovic; Brunoi Fernandes (80’ Edenilson), Di Natale (72’ D. Zapata), Thereau (89’ Widmer). Allenatore: Stefano Colantuono
Gollini; E. Pisano, Bianchetti, Helander, Fares; Wszolek (62’ Juanito Gomez), Marrone, Ionita, Siligardi (46’ Romulo); Toni, Pazzini (55’ Rebic). Allenatore: Luigi Delneri
Arbitro: Daniele Doveri
Ammoniti: Pazzini (V), Fares (V), Bianchetti (V), Felipe (U)
(0-0)
47′ Bonucci (Juventus), 84′ rig. Morata (Juventus).
Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini (36′ Rugani); Lichtsteiner, Khedira (77′ Sturaro), Hernanes, Pogba, Alex Sandro; Dybala (81′ Morata), Mandzukic. All. Massimiliano Allegri.
Handanovic; Murillo, Miranda, Juan Jesus; D’Ambrosio, Felipe Melo, Medel (56′ Ljajic), Kondogbia, Telles (73′ Perisic); Icardi (85′ Eder), Palacio. All. Roberto Mancini.
Gianluca Rocchi.
Lichtsteiner (Juventus), Hernanes (Juventus), Juan Jesus (Inter), Khedira (Juventus).
1′ e 6′.