Non è stato un match spumeggiante, ma la colpa non è da attribuire esclusivamente alle due squadre che hanno giocato al di sotto dei loro standard (soprattutto se pensiamo a come ci avessero abituato bene lo scorso campionato), ma anche (e soprattutto) al manto erboso del Ferraris, stasera in condizioni quasi disastrose. Non a caso molti giocatori scivolavano con la palla al piede.



VOTO GENOA 5,5 – La formazione di Gasperini porta a casa un punticino dopo aver sfiorato il gol nel primo tempo con Cerci e nella ripresa con Munoz e Tachtsidis. Ma sul piano del gioco c’è ancora molto da lavorare.
VOTO LAZIO 5,5 – Nel primo tempo la formazione di Pioli parte bene con una traversa e un paio di tiri in porta, per poi spegnersi pian piano. Nella ripresa prestazione opaca soprattutto in attacco, mentre in fase difensiva i biancocelesti se la sono cavata bene.
ARBITRO ORSATO 6 – Direzione di gara priva di controversie (anche grazie al clima abbastanza disteso in campo), anche se qualche volta sbaglia a concedere punizioni su falli inesistenti, o a lasciar correre su interventi irregolari. Ma sono errori che possono capitare a chiunque. Tutte giuste le (poche) chiamate di fuorigioco.
LE PAGELLE DI GENOA-LAZIO (SERIE A 2015-2016, 24^ GIORNATA): FANTACALCIO, I VOTI DEL PRIMO TEMPO – Si è concluso a reti inviolate il primo tempo di Genoa-Lazio, ed ecco puntuale la rubrica con le nostre pagelle. Cominciano meglio i biancocelesti che provano a fare la partita proponendosi spesso nella metà campo avversario, la prima occasione capita sui piedi di Cataldi (6) che libera il tiro ma trova la deviazione provvidenziale di Perin (7) in calcio d’inizio. La Lazio insiste e poco dopo il quarto d’ora colpisce la traversa con Mauri (6,5) che sugli sviluppi di un calcio d’angolo salta più in alto di tutti e schiaccia di testa, ma è il legno a dire no al numero 6 biancoceleste. Col passare dei minuti i padroni di casa si destano dal loro torpore e anche loro creano qualche occasione, la più importante al 38′ quando Cerci (6) scavalca Marchetti (6) grazie alla deviazione di Hoedt (6), ma arriva Konko (7) a salvare sulla linea. Prima dell’intervallo la formazione di Pioli prova a tornare in avanti ma senza creare pericoli per gli avversari, mentre dall’altra parte Pavoletti (6) non trova spazi per calciare in porta. VOTO GENOA 5,5 – Fatta eccezione per le ripartenza, fin qui il Genoa non ha proposto granché a livello di gioco, affidandosi al contropiede. MIGLIORE GENOA: ANSALDI 7 – Insuperabile in difesa in questi primi 45 minuti, assieme a Perin il migliore del Genoa. PEGGIORE GENOA: RINCON 5 – Molti passaggi sbagliati a centrocampo e qualche pallone di troppo regalato agli avversari. VOTO LAZIO 6 – La formazione di Pioli fa la partita e sfiora il gol in un paio di occasioni, ma è ancora troppo poco per poter sbloccare un match equilibrato. MIGLIORE LAZIO: KONKO 7 – Il suo salvataggio sulla linea alla conclusione di Cerci vale quasi un gol, bravo anche in copertura. PEGGIORE LAZIO: PAROLO 5 – Già ammonito, rischia di lasciare la Lazio in dieci con un intervento completamente inutile e in ritardo su Izzo. (Stefano Belli)

I VOTI DEL GENOA



PERIN 6,5 – Bravissimo a respingere la conclusione di Cataldi a inizio gara, dopodiché non lo si vede più davvero impegnato.
MUNOZ 6 – Su calcio piazzato sfiora il gol, Marchetti gli dice di no. Evita un paio di calci d’angolo, tenendo così alla larga gli attaccanti della Lazio dalla porta di Porin.
BURDISSO 6 – Ottimo quando libera l’area su un cross minaccioso, ma in generale si disimpegna bene quasi sempre
IZZO 6 – Oggi è una spina nel fianco per Felipe Anderson, riuscendolo a contrastare efficacemente nell’arco dei novanta minuti di gioco.
ANSALDI 6,5 – Qualche ottimo spunto a centrocampo, insuperabile in difesa nel primo tempo, assieme a Perin il migliore del Genoa. Poi a inizio ripresa si fa male e deve alzare bandiera bianca. (RIGONI 5 – Gara mediocre e anonima per lui, in mezz’ora non si mette mai in evidenza)
RINCON 5,5 – Molti passaggi sbagliati a centrocampo e qualche pallone di troppo regalato agli avversari, primo tempo assolutamente insufficiente, ripresa quasi sufficiente.
DZEMAILI 6 – Si muove come un ossesso in mezzo al campo, si occupa dei calci piazzati cercando di servire palloni interessanti ai suoi compagni
LAXALT 6 – Finisce in crescendo, dopo un inizio problematico in cui faticava a inserirsi nel vivo del gioco, poi nella ripresa combina qualcosa sulla fascia snistra, dove viene contrastato da Partic.
SUSO 5,5 – Serata in chiaroscuro per lui, qualche giocata qua e là ma nulla di eclatante. (LAZOVIC 5,5 – Perde un paio di palloni nelle ripartenze, anche per questo motivo il Genoa in contropiede non ha destato una buona impressione)
PAVOLETTI 5,5 – Decisamente non è stata la sua serata, anche per merito di Mauricio che gli fa arrivare pochissimi palloni. Nel finale si procura una lesione muscolare ma tiene duro per non lasciare il Genoa in dieci.
CERCI 6 – Stava quasi per beffare Marchetti grazie alla deviazione di Hoedt, ma trova l’opposizione di Konko e dunque deve rinviare l’appuntamento con il primo gol nel Genoa. (TACHTSIDIS 6,5 – Entra bene in partita e va vicinissimo al gol, ma Marchetti si supera nel dirgli di no)



ALL. GASPERINI 5,5 – Anche oggi il Genoa non ha espresso un bel gioco, ma ha saputo difendersi e chiudere gli spazi agli attaccanti della Lazio neutralizzandoli. Certo è che con questo atteggiamento le partite non si vincono.

I VOTI DELLA LAZIO

MARCHETTI 7 – Sulla conclusione di Cerci viene ingannato dalla deviazione di Hoedt, per sua fortuna c’è Konko a togliere le castagne dal fuoco, nella ripresa tre interventi prodigiosi su Munoz, Pavoletti e Tachtsidis, grazie ai quali la Lazio esce dal cmapo con la porta inviolata.
BASTA 5,5 – Perde brutti palloni in difesa, e in fase offensiva le sue conclusioni sono da dimenticare, per usare un eufemismo. Prima dell’intervallo si fa male e deve abbandonare la partita (PATRIC 6,5 – Non se la cava male sia in fase difensiva che in quella difensiva, guadagnandosi diversi corner e proponendosi sulle fasce, ottime le chiusure su Laxalt. Ha avuto un impatto decisamente positivo sul match)
MAURICIO 6,5 – Stasera il difensore centrale della Lazio non solo non fa danni, ma limita quelli dei suoi compagni e all’ultimo sfiora anche il gol di testa. Magari giocasse sempre così…
HOEDT 6 – Prova a metterci l’eleganza e la personalità nei contrasti, il più delle volte con risultati soddisfacenti. Una gara priva di errori che gli consente di strappare la sufficienza.
KONKO 6,5 – Il suo salvataggio sulla linea alla conclusione di Cerci vale quasi un gol, bravo anche in copertura, anche se non si intende alla perfezione con Felipe Anderson. Di gran lunga meglio di alcuni suoi compagni che l’anno scorso, a quest’ora, faceva faville.
MILINKOVIC-SAVIC 6 – Vince quasi tutti i contrasti aerei, anche a costo di rimetterci la testa. Ha qualche problema con i scarpini, visto che scivola spesso, ma la cosa non gli crea particolari disagi.
CATALDI 6 – È lui il primo a sfiorare il gol con un tiro dal limite che sarebbe entrato in porta se non fosse stato per la deviazione provvidenziale di Perin. Nella ripresa Pioli decide di farlo uscire visto che è già ammonito e si era innervosito. (LULIC 6 – Fa quel che può ma quando i suoi compagni sono così poco ispirati come stasera è difficile inventarsi qualcosa)
PAROLO 5,5 – Peccato per l’ammonizione che lo costringerà a saltare il prossimo match contro il Verona, ma nonostante il cartellino giallo effettua alcune entrate rischiose che potrebbero costargli l’espulsione.
FELIPE ANDERSON 5,5 – Anche stasera è evidente come il brasiliano non sia al top della forma, ogni volta che prova a spaccare la partita viene fermato dagli avversari che lo neutralizzano senza farsi venire il mal di testa.
DJORDJEVIC 5 – Anche oggi non riesce a far gol, e per un attaccante come lui è una mancanza non da poco. La cosa davvero grave è che non ci va neanche lontanamente vicino.
MAURI 6,5 – Sfortunato nel colpire la traversa, si muove molto bene in mezzo al campo ma è evidente come non abbia ancora i novanta minuti nelle gambe. (KEITA 6 – Prova a mettere un po’ di pepe nel gioco della Lazio ma i risultati non sono proprio esaltanti.

ALL. PIOLI 6 – Da qualche tempo la sua filosofia è diventata: “Primo non prenderle”. Oggi – a differenza di mercoledì scorso contro il Napoli – c’è riuscito, ma in fase offensiva la Lazio da qualche tempo lascia davvero parecchio a desiderare, in particolare Felipe Anderson e Djordjevic sono la brutta copia di quelli ammirati un anno fa.

(Stefano Belli)