Weeekend di Fed Cup 2016 a Marsiglia: nel primo turno del Gruppo Mondiale (i quarti di finale), l’Italia sfida la Francia nel rematch dello scorso anno, quando clamorosamente – sulla terra di Genova – la nostra Nazionale fu rimontata dal 2-0 e perse, venendo eliminata; quel giorno segnò inoltre la fine della partnership di Sara Errani e Roberta Vinci. La tarantina peraltro sarà assente da questa sfida; fuori anche Karin Knapp per infortunio, e con il ritiro di Flavia Pennetta il capitano Corrado Barazzutti ha rispolverato Francesca Schiavone, affiancando alle confermate Sara Errani e Camila Giorgi la classe ’92 Martina Caregaro, per ranking la migliore tra le convocabili azzurre. La Francia risponde con la solita formazione, agli ordini di Amélie Mauresmo (reduce dalla finale degli Australian Open, come coach di Andy Murray): Caroline Garcia e Kristina Mladenovic (miglioratissima nel singolare) sono le due frecce all’arco transalpino, e saranno loro a giocare anche il doppio con Pauline Parmentier e la giovane Oceane Dodin (classe ’96) pronte a fare la loro parte. Per un pronostico su Italia-Francia di Fed Cup, e per un punto su questa sfida di tennis, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Raffaella Reggi.
Come giudichi questo impegno dell’Italia contro la Francia? Difficile, visto che la Francia sul veloce gioca bene. Già in Italia l’anno scorso, sulla terra battuta. si era comportata bene battendoci e ottenendo il punto decisivo nel doppio.
Giocando sul cemento, la Giorgi sarà il nostro punto di forza? E’ quello che spero: la Giorgi sul cemento è forte e dovrà dimostrarlo a Marsiglia. Mi auguro che sia lei il nostro punto di forza, ma va detto anche che Sara Errani non si è mai tirata indietro quando si è trattato di giocare per la Nazionale.
A proposito: cosa ti aspetti da lei, che sembra sotto tono in questo periodo? Sicuramente non è un momento facile per la Errani, come testimoniato anche dalle sue dichiarazioni. Devo però anche dire, a sua discolpa, che Sara ha avuto finora una carriera straordinaria; è normale che ci sia un periodo di appannamento dovuto magari alla mancanza di motivazioni, dovuto al dispendio fisico nel suo gioco. Il suo tennis richiede molte energie, anche quando vince 6-2 6-2, per fare un esempio, si deve impegnare tantissimo.
Schiavone convocata, ti sembra una scelta ragionevole? Perchè no? Mi ricordo che era stata convocata anche Alice Matteucci, ora è stata convocata la Caregaro. Francesca ha fatto cose importanti nel tennis mondiale; fa ancora parte delle migliori giocatrici italiane. Vedremo invece dove sarà impiegata in questo incontro con la Francia, deciderà Barazzutti.
Pensi a un impiego nel doppio? Potrebbe essere: con Sara formerebbe una bella coppia. Dipenderà dal punteggio: in caso di 2-2 il doppio sarà decisivo e allora le strategie potrebbero cambiare?
Quanto ci mancherà Roberta Vinci? Direi tanto, perchè è la tennista uscita più in forma dagli Australian Open. La sua assenza quindi potrebbe sentirsi tanto in questo confronto. Roberta del resto ha scelto di prepararsi al meglio per i tornei della stagione 2016, e giustamente la Federazione non le ha negato questa possibilità. E poi la conosco bene…
Ovvero? Sono stata io, da capitana non giocatrice, a convocarla per la prima volta in Fed Cup; all’epoca scelsi di portare anche la Pennetta, andando oltre la regola che imponeva la convocazione di quattro giocatrici. All’epoca Flavia aveva 15 anni, ma ne avevo già intravisto le grandi qualità.
E’ stata quindi una grande soddisfazione quindi vederle giocare la finale degli Us Open una contro l’altra… Veramente una grande soddisfazione, una grande gioia vederle arrivare a questo vertice della loro carriera.
Cosa pensi della convocazione di Martina Caregaro? Direi che è giusto dare fiducia a una tennista delle giovani generazioni. La Caregaro pratica un tennis brillante, d’attacco; è stato importante convocarla, è importante che poco a poco possa dimostrare tutto il suo valore.
E’ un modo per rilanciare le giovani tenniste italiane? C’è un vuoto tra le tenniste più esperte e le giovani; si è creato un vuoto generazionale. E’ quindi importante cercare di lavorare anche su questo aspetto.
Il fattore campo potrebbe sfavorirci? Il fattore campo sicuramente non ci favorirà; i francesi poi sono molto nazionalisti e quando giocano contro l’Italia sentono molto la partita. Anche quando la Francia giocò a Genova nello scorso match di Fed Cup erano venuti tanti tifosi transalpini…
Il pronostico su questa sfida? Purtroppo devo dire che la Francia è favorita, e non penso Sara Errani possa bastare. Mi auguro quindi che sia Camila Giorgi a regalarci i punti decisivi per superare il turno.
(Franco Vittadini)