La Roma riesce a spuntarla sulla Sampdoria nel posticipo della 24^ giornata di Serie A per 2 a 1, ma che paura nel finale per gli uomini di Spalletti! Il primo tempo della sfida tra giallorossi e blucerchiati non si caratterizza di certo per un avvio spumeggiante da parte di entrambe le squadre. Il copione tattico è chiaro fin dalle prime battute: ai capitolini il possesso palla, ai liguri le ripartenze. Per attendere la prima occasione bisogna aspettare l’11’ quando Rudiger in area di rigore gira di destro sugli sviluppi di un calcio di punizione ma non inquadra lo specchio della porta difesa da Viviano. Salah e Perotti col passare dei minuti iniziano ad aumentare il ritmo e a svariare su tutto il fronte d’attacco calandosi alla perfezione nei panni di uomini-assist: il primo serve ad El Shaarawy un cioccolatino che il Faraone spedisce in curva dal dischetto, il secondo crossa perfettamente in direzione di Pjanic che di testa non sfrutta l’opportunità. La Sampdoria da par suò dà la sensazione di poter fare male in contropiede soprattutto con Correa e Muriel, ma non riesce mai ad impegnare Szczesny con conclusioni pericolose. Tutto lascia pensare ad un primo tempo a reti bianche, ma quando manca una manciata di secondi all’intervallo è Forenzi a trovare il colpo di testa che sblocca il match sfruttando con grande cinismo un tiro di El Shaarawy deviato dalla difesa ligure. Il gol dell’ex Crotone è un duro colpo per la squadra di Montella, che al rientro dagli spogliatoi appare ancora frastornata per la rete subita allo scadere. Se ne ha la prova al 50′ quando Perotti, fino a quel momento attivissimo a tutto campo, trova una perla con un tiro al volo dal limite dell’area che si insacca all’angolino e lascia fermo Viviano. Si tratta del 2-0 giallorosso, ma quando la strada sembra in discesa per l’undici di Spalletti ecco che la sorte dà una mano alla Samp: al 57′ Fernando lascia partire un destro non irresistibile dal limite, la palla viene deviata da Pjanic e beffa un incolpevole Szczesny fissando il punteggio sul 2-1. A questo punto per la Roma tornano a manifestarsi alcuni fantasmi del passato e la Samp, rivitalizzata dall’ingresso in campo di Quagliarella e Cassano, prova a metterci del suo. Proprio il talento di Bari Vecchia, accolto dai fischi del suo ex pubblico, illumina l’Olimpico con giocate sopraffine e nel finale sfiora il gol del pari entrando in area di rigore palla al piede, ma Szczesny gli dice di no con una parata prodigiosa. Il forcing blucerchiato, sicuramente tardivo, non ottiene i risultati sperati anche per una buona dose di sfortuna: allo scadere infatti è Dodò a mettere in mezzo un pallone invitante su cui Cassani gira di sinistro, ma la traversa si oppone al pareggio. Qui muoiono le speranze di Montella di completare la rimonta. Qui rifioriscono quelle del popolo capitolino di riacciuffare la zona Champions, distante ora 2 sole lunghezze. La sensazione è che a Roma il vento sia davvero cambiato: la cura Spalletti funziona, il gioco ancora no, ma nel frattempo i tifosi si accontentano volentieri dei risultati. (Dario D’Angelo)
Punti pesanti per il Napoli, quelli conquistati questo pomeriggio al San Paolo contro il Carpi. Partenza sprint per gli azzurri che ci provano due volte con Higuain nel giro di otto minuti ma Belec non si fa trovare impreparato. I padroni di casa schiacciano sull’acceleratore, costringendo la formazione biancorossa sulla difensiva. Attorno al venittreesimo Callejon chiede un rigore per una trattenuta evidente subita da Sabelli ma Doveri lascia correre. Lo spagnolo si rende pericoloso pochi minuti dopo ma anche al quarantesimo, tuttavia non riesce a centrare lo specchio della porta. Nella ripresa la musica non cambia, con i padroni di casa che insistono. Il Napoli attacca e trova pure il gol con Callejon, se non fosse che la sua deviazione in porta fosse viziata da fuorigioco. Il Carpi tira un sospiro di sollievo e si salva ancora con Belec su Higuain. Al cinquantaseiesimo gli ospiti restano in dieci per il rosso (doppia ammonizione) infllitto a Bianco per il fallo su Insigne. Poco più tardi ecco il vantaggio partenopeo: Daprelà trattiene nettamente Koulibaly in area e l’arbitro fischia il rigore. Dagli undici metri si presenta Higuain che con una fucilata fa secco Belec: per l’argentino è il gol numero 24 in stagione. Il Carpi affida la sua reazione disperata a un tiro da fuori di Lasagna che manda alto sopra la traversa. Nel finale il Napoli gestisce e al triplice fischio può festeggiare.
Si è concluso con un pareggio a reti bianche la sfida, valevole per la ventiquattresima giornata di Serie A, tra Atalanta e Empoli. Una gara giocata sotto una pioggia battente che ha appensatito il campo, una condizione che ha sicuramente penalizzato i palleggiatori toscani che, soprattutto in mezzo al campo, hanno sofferto la fisicità dei bergamaschi. L’incontro è iniziato con un Empoli voglioso di conquistare altri tre punti e a sfiorare subito il gol all’8′ quando una clamorosa incompresione tra Masiello e Sportiello che ha permesso a Zielinski di calciare a porta vuota, ma il centrocampista polacco ha clamorosamente messo fuori. Al 13′ sono ancora i toscani a cercare il gol con Pucciarelli la cui conclusione dal limite dell’area è stato bloccato senza troppi problemi da Sportiello. Al 16′ è stato Tonelli a sfiorare il vantaggio con un gran colpo di testa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Paredes, che Toloi gli ha però deviato in calcio d’angolo. Dopo questa palla gol, sono però i padroni di casa a crescere e a creare la prima occasione al 25′ con Gomez che, servito al centro dell’area di rigore da Brivio, ha calciato clamorosamente sopra la traversa. Al 29′ è Pinilla ad avere tra i piedi l’occasione per sbloccare l’incontro quando, lanciato in profondità da Diamanti, ha tentato di saltare in dribbling Skorupski facendosi però fermare dall’attento portiere polacco. Al 37′ ancora sugli scudi l’estremo difensore toscano quando respinge una conclusione da distanza ravvicinata di Kurtic che, lanciato in area di rigore da Gomez, gli calcia addosso. Al 40′ altro straordinario intervento di Skorupski che blocca con un balzo felino la potente conclusione di Pinilla che aveva tentato di sorprenderlo dalla distanza. Si è così concluso il primo tempo sul risultato di 0 a 0, una prima frazione di gioco nella quale i padroni di casa avrebbero sicuramente meritato il vantaggio ma che uno strepitoso Skorupski gli ha negato in più di un’occasione. La ripresa inizia senza sostituzioni ma con un’Empoli sceso in campo con un atteggiamento più propositivo ed infatti sono proprio gli uomini di Giampaolo a creare la più grande occasione per trovare il gol al 52′ quando Paredes con un gran lancio trova in area di rigore Saponara che, dopo aver agganciato ha tentato la conclusione al volo centrando in pieno il palo a Sportiello battuto. La reazione degli uomini di Reja non si fa attendere più di tanto visto che già al 61′ Diamanti, dopo aver controllato una palla vagante in area, ha tentato un potente tiro che però è finito di poco sopra la traversa. Inizia quindi la girandola di cambi con Borriello che al 60′ sostituisce uno stanco Pinilla, mentre Giampaolo decide al 64′ di mandare in campo Zambelli al posto dell’ammonito Laurini per evitare il rischio di una doppia sanzione. Al 67′ lo sgusciante Papu Gomez, dopo aver saltato il suo diretto avversario, tenta un cross che attraversa tutta l’area di rigore e che, per pochi centimetri, Kurtic non riesce a ribadire in rete. Al 72′ doppio cambio per entrambe le squadre che sostituiscono rispettivamente un arrabbiato Gomez e capitan Maccarone con D’Alessandro e l’ex Livaja che è stato accolto da una bordata di fischi dopo che non si era lasciato benissimo con la tifoseria orobica qualche anno fa quando lasciò la formazione nerazzurra. Oltre all’ingresso in campo di Gakpè per un esausto Diamanti di Mchedlidze per un deludente Saponara, non succede quasi più nulla fino al termine dell’incontro che si è concluso dopo tre minuti di recupero e con un cartellino giallo per l’ex Livaja che ha tentato la conclusione all’84’ dopo aver controllato con un braccio. Finisce così questo incontro tutt’altro che spettacolare, soprattutto nella ripresa durante il quale i padroni di casa avrebbero probabilmente qualcosa in più per quello che era riuscito a creare nel corso del primo tempo.
Finisce 0-2 Frosinone-Juventus, e i bianconeri infilano la quattordicesima vittoria consecutiva in campionato continuando a tenere il passo del Napoli. I gol arrivano entrambi nella ripresa: Juan Cuadrado trova la terza rete in questo torneo sull’assist di Alex Sandro, ancora una volta decisivo. Nel finale la Juventus chiude la partita con Paulo Dybala, che alla ventiquattresima giornata pareggia il bottino che aveva realizzato in tutta la scorsa stagione di Serie A (13 gol); l’assist porta la firma di Alvaro Morata, che non segna ma riesce comunque ad entrare nel tabellino rendendosi utile alla causa.
Torino-Chievo finisce 1-2; colpo esterno dei clivensi che dopo aver subito tanto nelle ultime giornate tornano alla vittoria allontanando la zona calda della classifica (hanno 11 punti sulla coppia delle penultime, Carpi e Frosinone). Male il Torino, che pure era passato in vantaggio con il gol di Marco Benassi assistito da Immobile (terzo assist nelle ultime due partite per lui); il Chievo risponde grazie all’autorete di Bruno Peres e nel secondo tempo trova il gol vincente con un calcio di rigore trasformato da Valter Birsa. Lo sloveno deve tirare due volte: l’arbitro aveva annullato la prima per i troppi giocatori entrati in area di rigore prima del tempo.
2-2 tra Sassuolo e Palermo, nel match di Serie A disputatosi domenica 7 febbraio 2016 al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Franco Vazquez ha aperto le marcature alla mezz’ora di gioco, mentre in chiusura di primo tempo Gregoire Defrel ha trovato il pareggio: quarto gol in campionato per l’italo-argentino, terza per il francese ex Cesena. Nella ripresa il botta e risposta tra Simone Missiroli ed il serbo Uros Djurdjevic, a segno nel giro di quattro minuti. Pareggio utile più per le speranze salvezza del Palermo che per le ambizioni europee del Sassuolo. Nel quarto d’ora finale siciliani in inferiorità numerica, per l’espulsione del terzino Lazaar.
Milan-Udinese termina con il risultato di 1-1: al gol di Armero risponde Niang nella ripresa. Nel primo tempo il Milan si fa vedere subito con un buono spunto di Antonelli. Il terzino rossonero penetra in area dalla sinistra e appoggia e mette in mezzo un traversone forte e teso: Niang manca l’appuntamento con il gol per un soffio. Dopo un inizio timido l’Udinese esce dal guscio e mette in difficoltà i rossoneri soprattutto sulle corsie laterali. Al 17′, dall’out destro, Edenilson ha tutto il tempo di servire Badu: il centrocampista bianconero appoggia per Thereau all’altezza del dischetto. Il tentativo a colpo sicuro dell’attaccante trova la splendida risposta di Donnarumma, bravo anche sul susseguente colpo di testa ravvicinato di Kuzmanovic. Il portiere rossonero non può però nulla sul tap-in di Armero, che sfugge ad Honda e anticipa Alex per il classico gol dell’ex. La reazione del Milan non c’è o, se la vogliamo vedere da un’altra prospettiva, è disorganizzata, lenta e prevedibile. Al 32′ dagli sviluppi di un corner, Bacca trova il pareggio con una zuccata vincente ma l’arbitro annulla tutto per fuorigioco: è questa l’occasione più pericolosa creata della squadra di Mihajlovic in un primo tempo scialbo e abulico. Nella ripresa Mihajlovic si gioca la prima sostituzione. Fuori Kucka, decisamente fuori ruolo sull’out mancino, dentro Balotelli che subito avrebbe la chance per mettersi in mostra. Bertolacci recupera un gran pallone che consente a Montolivo di aprire per SuperMario il cui mancino termina alto sopra la traversa di Karnezis. Al 47′ Antonelli concede il via libera a Matos che entra in area, sterza su Romagnoli e serve un assist d’oro per Lodi: il centrocampista sbaglia però un rigore in movimento facendosi parare da Donnarumma un tiro a botta sicura. Sul proseguo dell’azione il Milan trova il pareggio con Niang, bravo a sfruttate al meglio l’assist di Bacca. Il colombiano poco dopo sbaglia il possibile 2-1 centrando con un colpo di testa da distanza ravvicinata Karnezis: si salva l’Udinese che adesso soffre. Un minuto più tardi Wague rischia la clamorosa autorete deviando verso la propria porta un traversone di Niang. Il Milan crea tantissimo e sfiora il sorpasso con Bacca e Balotelli. Al minuto 81 i rossoneri colpiscono la traversa con Bertolacci: Karnezis è poi bravo a raccogliere la sfera prima che questa superi la linea bianca. Pareggio agrodolce per il Diavolo, costretto alla frenata dopo due successi consecutivi.
Verona-Inter è stata una partita incredibile, i due club sono riusciti a dare spettacolo senza riuscire però a vincere la partita. Gli scaligeri hanno sicuramente avuto il risultato per lungo tempo dalla loro parte anche grazie a un Gollini davvero strepitoso. Assist firmati da Luca Marrone che ne piazza ben tre nella sua grande partita, per l’Inter invece ce n’è uno di Josip Brozovic, uno di Ivan Perisic e uno di Rodrigo Palacio. Mauro Icardi sale a quota 10 gol in campionato, 51 in Serie A.
Al Ferraris, Genoa e Lazio pareggiano 0-0: un punto a testa per le due squadre, che non stanno attraversando un buonissimo momento e lo hanno dimostrato anche stasera, disputando una gara a tratti mediocre. Nel primo tempo partono meglio i biancocelesti che provano a fare la partita proponendosi spesso nella metà campo avversario, la prima occasione capita sui piedi di Cataldi che libera il tiro ma trova la deviazione provvidenziale di Perin in calcio d’inizio. La Lazio insiste e poco dopo il quarto d’ora colpisce la traversa con Mauri che sugli sviluppi di un calcio d’angolo salta più in alto di tutti e schiaccia di testa, ma è il legno a dire no al numero 6 biancoceleste. Col passare dei minuti i padroni di casa si destano dal loro torpore e anche loro creano qualche occasione, la più importante al 38′ quando Cerci scavalca Marchetti grazie alla deviazione di Hoedt, ma arriva Konko a salvare sulla linea. Prima dell’intervallo la formazione di Pioli prova a tornare in avanti ma senza creare pericoli per gli avversari, mentre dall’altra parte Pavoletti non trova spazi per calciare in porta. Nemmeno nella ripresa si rompe l’equilibrio che si è venuto a creare in campo, ma verso il quarto d’ora del secondo tempo i padroni di casa attraversano un buon momento e sfiorano il gol con Munoz, Pavoletti e Tachtsidis, ma su di loro salva Marchetti che blinda la porta e consente alla Lazio di non subire gol. Dal canto loro, i biancocelesti si spengono in fase offensiva e solamente nel recupero procurano qualche preoccupazione a Perin, con il colpo di testa di Mauricio che non trova la porta. Risultato tutto sommato giusto per quanto visto in campo, nessuna delle due squadre meritava il successo. (Stefano Belli)
E’ terminata sul risultato di 1 a 1 la partita tra Bologna e Fiorentina, valevole per il ventiquattresimo turno di Serie A. Un pareggio tutto sommato giusto tra due squadre che si sono impegnate a fondo dato che hanno dato vita ad una gara molto intensa anche se un pò povera di grandi emozioni. L’incontro si è aperto con un Bologna molto grintoso che ha iniziato pressando molto gli avversari che hanno faticato non poco a trovare gli spazi per mantenere il solito possesso palla, marchio di fabbrica della formazione gigliata. La prima occasione da rete è creata da padroni di casa al 19′ con Destro che, servito da Donsah dopo un’impressionante progressione del centrocampista ghanese, ha calciato debolmente tra le mani di Tatarusanu. Non succede poi quasi più niente fino al 33′ quando Tello, servito in profondità, si lancia in area di rigore e calcia sul primo palo, trovando però la deviazione dell’attento Da Costa. E’ ancora l’ex giocatore del Porto a rendersi pericoloso al 35′ quando riesce a servire dalla destra Babacar al centro dell’area ma l’attaccante senegalese ha calciato alto sopra la traversa. Al 38′ sono stati gli uomini di Donadoni a sfiorare il vantaggio con lo scatenato Donsah che dentro l’area di rigore viola, ha tentato il diagonale rasoterra trovando l’attenta parata dell’estremo difensore rumeno. Si è quindi concluso un primo tempo praticamente privo di grosse emozioni nel quale ha predominato l’intensità di entrambe le formazioni. La ripresa si apre subito con un cambio visto che Paulo Sousa decide di lasciare negli spogliatoi il deludente Babacar che viene sostituito da Kalinic. La svolta dell’incontro avviene però al 57′ quando Mati Fernandez viene giustamente ammonito per la seconda volta per una clamorosa ingenuità visto che trattiene per la maglia Maietta al limite dell’area bolognese. Nonostante l’inferiorità numerica, sono però gli ospiti a passare in vantaggio al 59′ quando Tello riesce a sfondare sulla sinistra e mettere in mezzo un cross rasoterra che trova Bernardeschi che riesce così a segnare il suo primo gol in Serie A con un preciso colpo di sinistro che non ha lasciato scampo a Da Costa. La reazione dei padroni di casa non si fa però attendere visto che al 63′ riescono a segnare con Giaccherini bravo a sfruttare un intelligente passaggio arrettrato di Donsah che si inserito all’interno dell’area di rigore gigliata. Mister Donadoni decide allora di effettuare il primo cambio al 65′ mandando in campo un centravanti come Floccari al posto dell’opaco Mounier. La squadra di casa prova a spingere cercando il gol che regalerebbe i tre punti che sfiora al 74′ con Taider il cui tiro dal limite dell’area è respinto con uno straordinario intervento dell’estremo difensore viola che è riuscito ad alzare la traiettoria in calcio d’angolo. Al 76′ l’allenatore rossoblu è costretto a cambiare l’esausto Masina col nuovo acquisto Constant, poi all’82’ prova a mandare in campo il più offensivo Brienza al posto dello stanco Taider. All’81’ sono gli ospiti a mandare in campo Zarate al posto dell’effervescente Tello, autore di una buona gara. Il forcing del Bologna però non riesce a creare pericoli concreti negli ultimi venti metri fino all’87’ quando l’ottimo Donsah è riuscito a saltare due uomini e a tentare la conclusione rasoterra respinta ancora una volta dall’attento Tatarusanu. C’è tempo solamente per l’ultimo cambio degli ospiti che sostituiscono uno stremato Bernardeschi col più difensivo Tomovic e anche nei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro Banti non succede più nulla fino al triplice fischio che decreta quindi questo pareggio che accontenta entrambe le formazioni che riescono così a muovere la classifica. (Marco Guido)
Perin; Munoz, Burdisso, Izzo; Ansaldi (58′ L. Rigoni); Rincon, Dzemaili, Laxalt; Suso (79′ Lazovic); Pavoletti, Cerci (69′ Tachtsidis). All. Gian Piero Gasperini.
Marchetti; Basta (46′ Patric), Mauricio, Hoedt, Konko; Milinkovic-Savic, Cataldi (78′ Lulic), Parolo; Felipe Anderson, F. Djordjevic, S. Mauri (65′ Keita B.). All. Stefano Pioli.
Daniele Orsato.
Parolo (L), Suso (G), Munoz (G), Cataldi (L), Rincon (G), Lulic (L).
Bernardeschi (F) al 14′, Giaccherini (B) al 18′ s.t.
A. Da Costa; I. Mbaye, Gastaldello, Maietta, Masina (dal 31′ s.t. Constant); Donsah, A. Diawara, Taider (dal 37′ s.t. Brienza); Mounier (dal 20′ s.t. Floccari), Destro, Giaccherini. (Stojanovic, Sarr, Morleo, Zuniga, Pulgar, Zuculini, Crisetig, Brighi, L. Rizzo). All. Donadoni.
Tatarusanu; Roncaglia, Gonzalo Rodriguez, Astori; Bernardeschi (dal 45′ s.t. Tomovic), Matias Vecino, Borja Valero, Pasqual; Tello (dal 36′ s.t. M. Zarate), Mati Fernandez; Babacar (dal 1′ s.t. Kalinic). (Lezzerini, Sepe, Blaszczykowski, P. Kone, Ilicic). All. Sanchez (Paulo Sousa squalificato).
Banti di Livorno.
A. Diawara (B), Astori (F), Giaccherini (B), Roncaglia (F).
Mati Fernandez (F) per doppia ammonizione.
17′ Armero (U), 48′ Niang (M)
Donnarumma; Abate, Alex, A. Romagnoli, Antonelli; Kucka (46′ Balotelli), Bertolacci, Montolivo, Honda; Niang (62′ K.P. Boateng), Bacca. A disp.: Abbiati, Livieri, De Sciglio, Calabria, Simic, C. Zapata, Nocerino, Locatelli, A. Poli, Menez. All.: Sinisa Mihajlovic
Karnezis; Felipe, Danilo, Wague; Edenilson, Badu, Lodi (63′ Guilherme), Kuzmanovic, Armero (74′ Widmer); Therau, Matos (65′ D. Zapata). A disp.: Meret, Heurtaux, Balic, Bruno Fernandes, Piris, Alì Adnan, Hallfredsson, Perica, Di Natale. All.: Stefano Colantuono.
Irrati
26′ Badu (U), 34′ Montolivo (M), 61′ Lodi (U), 76′ Edenilson (U)
9’ Murillo (I), 13’ Helander (V), 15’ Pisano (V), 57’ Ionita (V), 61’ Icardi (I), Perisic (I)
Gollini; E. Pisano, Moras, Helander, Albertazzi; Wszolek (81’ Romulo), Marrone, Ionita, Fares (60’ Gilberto); Toni (68’ Juanito Gomez), Pazzini. (Coppola, Marcone, Romulo, Samir, Jankovic, Gilberto, Furman, Greco, Bianchetti, Emanuelson) All. Luigi Delneri.
Handanovic; Nagatomo, Murillo, Jesus, Telles (83’ Biabiany); Brozovic, Felipe Melo (46’ Perisic), Kondogbia; Eder (90’ Ljajic), Icardi, Palacio. (Carrizo, Berni, Medel, Santon, Gnoukouri, D’Ambrosio, Popa, Manaj, Correia) All. Mancini.
Arbitro: Piero Giacomelli
Ammoniti: 31’ Melo (I), 35’ Wszolek (V), 60’ Fares (V), 77’ Telles (I) 82’ Marrone (V) Espulsi:
Marcatori: 19’ Benassi (T), 38’ aut. Bruno Peres (C), 72’ rig. Birsa (Chievo)
Padelli; Maksimovic, Glik, E. Moretti; Bruno Peres, Benassi (72’ Vives), Gazzi, Obi (57’ Farnerud), Avelar; Immobile, Belotti (60’ Maxi Lopez). Allenatore: Giampiero Ventura
Seculin; N. Frey, Dainelli (46’ Spolli), 12 B. Cesar, Gobbi; 6 Pinzi, Radovanovic, Castro; Birsa (80’ F. Costa); Inglese, Mpoku (61’ Floro Flores). Allenatore: Rolando Maran
Arbitro: Gianluca Rocchi
Ammoniti: Gobbi (C), Immobile (T), Dainelli (C), Benassi (T), Gazzi (T), Floro Flores (C)
(primo tempo 1-1-)
Marcatori: 30′ Vazquez (P), 45′ Defrel (S), 50′ Missiroli (S), 53′ Djurdjevic (P)
Assist: Trajkovski (P), Falcinelli (S), Antei (S), Vazquez (P)
Sassuolo (4-3-3): Consigli; Vrsaljko (46′ Gazzola), Antei, Acerbi, Peluso; Missiroli (81′ N.Sansone), Magnanelli, Pellegrini (62′ Duncan); Berardi, Falcinelli, Defrel (Pomini, Pegolo, Terranova, Longhi, Biondini, Politano, Trotta). All.Di Francesco.
Palermo (4-3-3): Sorrentino; Morganella, Goldaniga, G.Gonzalez, Lazaar; Hiljemark (91′ Cristante), Brugman, Chochev; Vazquez, Djurdjevic (80′ Rispoli), Trajkovski (73′ Quaison) (Alastra, Marson, Cionek, Andelkovic, Vitiello, Pezzella, La Gumina, Bentivegna, Gilardino). All.G.Tedesco-G.Schelotto.
Arbitro: Maurizio Mariani (sezione di Aprilia)
Ammoniti: 40′ Lazaar (P), 43′ Antei (S), 55′ Pellegrini (S), 73′ Gazzola (S)
Espulsi: 75′ Lazaar (P) per somma d’ammonizioni
Sportiello; Conti, Toloi, Masiello, Brivio; Kurtic, De Roon, Freuler; Diamanti (dal 35′ s.t. Gakpe), Pinilla (dal 15′ s.t. Borriello), Gomez (dal 27′ s.t. D’Alessandro). (Bassi, Radunovic, Stendardo, Raimondi, Cherubin, Gagliardini, Djimsiti, Migliaccio, Monachello). All. Reja.
Skorupski; Laurini (dal 18′ s.t. Zambelli), Tonelli, Ariaudo, Mario Rui; Buchel, Paredes, Zielinski; Saponara (dal 39′ s.t. Mchedlidze); Maccarone (dal 26′ s.t. Livaja), Pucciarelli. (Pugliesi, Pelagotti, Camporese, Maiello, Krunic, Bittante, Cosic, Diousse). All. Giampaolo.
Fabbri di Ravenna.
Buchel (E), De Roon (A), Tonelli (E), Laurini (E), Diamanti (A), D’Alessandro (A) per gioco scorretto; Livaja (A) per comportamento non regolamentare.
Marcatori: 73’ Cuadrado, 91’ Dybala
Leali; Rosi, A. Russo, Blanchard, Crivello; Chibsah (71’ Frara), Gori (81’ Soddimo), Sammarco; Tonev, D. Ciofani (86’ Longo), Dionisi. Allenatore: Roberto Stellone
Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini (77’ Rugani); Cuadrado, Sturaro (66’ Pereyra), Marchisio, Pogba, Alex Sandro; Dybala, Morata (93’ Favilli). Allenatore: Massimiliano Allegri
Arbitro: Davide Massa
Ammoniti: Crivello (F), Sammarco (F), Morata (J), Soddimo (F)
Marcatori: 69′ rig. Higuain
Reina; Hysaj, Raul Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Valdifiori, Hamsik; Callejon (17′ st Mertens), Higuain (37′ st Gabbiadini), L. Insigne (39′ st El Kaddouri). A disp.: Gabriel, Rafael C., Maggio, Strinic, Regini, Chiriches, Luperto, David Lopez. All. Sarri
Belec; Letizia, S. Romagnoli, F. Poli (15′ st Daprelà); Pasciuti (13′ Zaccardo), Crimi, R. Bianco, Martinho, Sabelli; Mancosu (34′ st Verdi), Lasagna. A disp.: Colombi, Brkic, Cofie, Porcari, Gnahorè, Mbakogu, Di Gaudio. All. Castori
Arbitro: Doveri Marcatori:
Ammoniti: Raul Albiol (N); Crimi, R. Bianco, F. Poli, Martinho, S. Romagnoli (C)
Espulsi: R. Bianco (C)
45′ Florenzi, 50′ Perotti, 57′ aut. Pjanic
Szczesny; Maicon (dal 21′ s.t. Dzeko), Manolas, Rüdiger, Zukanovic (dal 1′ s.t. Digne); Florenzi, Keita, Pjanic, El Shaarawy (dal 41′ s.t. Iago Falque); Salah, Perotti (De Sanctis, Emerson, Castan, Nura, Vainqueur, Uçan, Totti, Sadiq). All. Spalletti.
Viviano; Ranocchia, Silvestre, Cassani; Ivan, Soriano, Fernando, Barreto (dal 26′ s.t. Alvarez), Dodò; Correa (dal 32′ s.t. Cassano), Muriel (dall’11’ s.t. Quagliarella) (Puggioni, Brignoli, Moisander, Rodriguez, Pereira, Palombo, Christodoulopoulos, Krstic, Skriniar). All. Montella.
Celi
11′ Barreto (S), 34′ Zukanovic (R), 55′ Ranocchia (S), 62′ Keita (R)