Il Super Bowl 2016 è stato, come tutti gli altri anni, un evento che ha interessato non solo gli appassionati di sport anche perchè sono state moltissime le star presenti durante le pause per esibirsi su palcoscenici completati da effetti visivi davvero incredibili. Tra questi c’erano anche Bruno Mars e Beyoncè. Proprio quest’ultima ha però rischiato di fare una brutta figura mentre si esibiva. Durante una coreografia infatti ha rischiato di cadere, anche se l’esperienza acquisita negli anni le ha permesso di recuperare lo scivolone con un saltello all’indietro che non ha rovinato lo spettacolo anche se non è sfuggito alle telecamere di tutto il mondo.



La popolare cantante Lady Gaga, con chiare origini italiane visto il suo vero nome Stefani Joanne Angelina Germanotta, ha intonato l’inno americano prima del Superbowl tra Denver Broncos e Carolina Panthers che ha visto la vittoria dei primi sui secondi per 24 a 10. Lady Gaga è stata una delle tante artiste presenti durante il Superbowl, la sua perfomance è stata gradita da tutti gli spettatori e anche sul web si è parlato tanto di lei. Tra l’altro Lady Gaga ha mostrato uno stile sicuramente poco appariscente visto il personaggio ma consono alla tradizione del superbowl.



I Denver Broncos hanno vinto il Superbowl 2016, edizione numero 50 della finale del campionato Nfl, per 24-10 contro i Carolina Panthers. Si erge subito a protagonista della partita di Santa Clara (California) Payton Manning, il quarterback della formazione del Colorado che porta i Broncos in posizione ideale per la trasformazione di un field goal. Il primo touch down di Denver è però merito della difesa, perché Von Miller (che sarà premiato come Mvp della partita) assalta il quarterback avversario Cam Newton costringendolo a mollare la palla sulla quale si avventa Malik Jackson nella end zone per il 10-0 che già indirizza in modo chiaro la partita. Il secondo quarto si apre però nel segno di Newton, che innesca Gregg Olsen per la meta di Jonathan Stewart, riaprendo il Superbowl (10-7 Broncos). Da segnalare una giocata del receiver di Denver, Jordan Norwood, che ritorna il punt di Carolina per 61 yard, il più lungo nella storia del Superbowl. Manning però non riesce a concludere l’azione, per cui Denver si accontenta del field goal di Brandon McManus per il 13-7 Broncos, punteggio con il quale si andrà al riposo perché nell’ultima parte del secondo periodo saranno le difese ad ergersi come assolute protagoniste. Nel terzo si segnalano diversi errori da entrambe le parti, tanto che il punteggio non cambia fino ad un nuovo field goal di McManus a 8’18” dal termine della frazione, che permette a Denver di doppiare i Panthers (16-7). Carolina replica nello stesso modo, con il field goal di Graham Gano da 39 yard per il 16-10. A meno di quattro minuti dal termine della partita ecco però il sigillo del trionfo dei Broncos, la corsa da 2 yard di C.J. Anderson per il touch down che chiude il match: è il 24-10 del trionfo della squadra di Denver.