La Fiorentina arresta la sua corsa verso il terzo posto e perde due punti pesanti pareggiando 1-1 in casa contro il fanalino di coda Verona, sempre molto grintoso e per nulla rassegnato ad un destino che sembra invece segnato. Gol di Zarate in chiusura di primo tempo per la Viola, con pari beffardo di Pisano al minuto 87. Nel recupero miracoloso Gollini su Kalinic, a rendere ancor più amara la domenica di Paulo Sousa.
Partita brutta e sfortunata. Prestazione decisamente fuori dai parametri per la Viola, che appare spesso lenta o imprecisa. E la corsa alla Champions è molto in salita… Vedere una squadra ormai quasi retrocessa che lotta e non si arrende in questo modo è una medaglia di merito per tutta la Serie A. Classica partita da guastafeste e il tiro mancino riesce in pieno Qualche dubbio per l’intervento di Astori su Rebic in area, nel finale. Per il resto direzione abbastanza convincente.
La Fiorentina conduce per 1-0 a fine primo tempo contro l’Hellas, grazie alla stoccata di Maurito Zarate in chiusura di frazione. Partita complicata e a tratti noiosa quella del Franchi, con la Viola troppo lenta nel giro palla e gli ospiti barricati con tutte e tre le linee all’interno della propria metà campo, con attenzione e grinta. Per oltre mezzora non succede di fatto nulla sul terreno di gioco toscano, con Babacar (voto 5,5) isolato in avanti e pochissimi spunti in rapidità dei trequartisti e giocolieri viola. Anonima la prova di Tino Costa e Mati Fernandez (voto 5 per entrambi), mai capaci di regalare genialità e verticalizzazioni taglienti. La giocata che spariglia le carte è quella di Borja Valero (voto 6,5) per Tello (voto 6,5), i due migliori in campo: cross dell’ala spagnola e unico segno di vita di Zarate (voto 6), che ribalta la sua valutazione (e bocciatura) con il gol dell’1-0. Ringraziando anche Bianchetti (voto 6) per la sfortunata deviazione. Non a caso il traversone è arrivato dalla fascia destra, per tutto il primo tempo terreno fertile per il mismatch più importante della partita, quello tra Tello e Fares (voto 5,5): il giovane esterno di Delneri è stato a lungo all’altezza del trequartista ex Barça, perdendoselo però in occasione del gol. Buona la prova di Rebic (voto 6), ex del match come Luca Toni (voto 5,5), quasi mai sugli scudi.
Salva un primo tempo deludente e giocato su ritmi troppo bassi con la zampata di Zarate. Quel che conta oggi per la Viola però sono i 3 punti, più che mai Assist decisivo, oltre alle (non molte) giocate migliori di squadra sono stati tutti a sua firma. Intraprendente Statico, mai pericoloso, ha perso anche un paio di palloni molto pericolosi per la difesa
Aveva retto con carattere, anche se il gol subito è una pietra pesante sulle speranze di pareggio o d’impresa. Situazione sempre più disperata Ci prova con un paio di iniziative volenterose e in velocità. Ci tiene a fare bella figura, in fondo è in prestito proprio dalla Fiorentina… Non si vede praticamente mai, nè un fase di costruzione nè al tiro. Dovrebbe dare qualcosa in più alla squadra, in riproposizione (Luca Brivio)
Fa il suo e para il parabile, con una nota di merito sulla punizione di Marrone, fino al gol di Pisano. Comunque sufficiente
Salva la sua porta su Rebic ma poi lo abbatte in area rischiando grosso, oltre a sbagliare un paio di disimpegni che potevano diventare “sanguinosi”. Non benissimo
Prova a centrare qualche cross dei suoi ma non trova soddisfazione nei movimenti di Babacar. E sul gol di Pisano assiste da spettatore allo stacco dell’avversario
Il migliore della retroguardia, tra chiusure e tentativi in riproposizione. Si disimpegna bene anche da centrale di sinistra
Molto meglio nella ripresa rispetto ad un primo tempo pessimo. Risolleva il suo voto ma non va oltre alla sufficienza stiracchiata
Lui invece perde lucidità nella ripresa e cancella 45 minuti da migliore dei suoi. Appesantito
Prestazione completamente insufficiente, non riesce mai ad essere il regista, il numero 4 della squadra. Andava tolto prima
Quando accelera risulta imprendibile, ma Fares riesce a bagnargli le polveri spesso e volentieri. Troppo ondivago
Generoso e frenetico, porta fin troppo palla. Segna il gol che potrebbe valere la vittoria ma non riesce a regalare – a parte qualche assolo di tecnica – un bis che sarebbe fondamentale per i suoi
Peggiore in campo, si traveste da Balotelli e viene anche fischiato nel momento della sostituzione. Gli consigliamo di scegliere un altro mentore, per non sprecare allo stesso modo le potenzialità
Entra subito a freddo per l’infortunato Tomovic, soffrendo spesso la verve di Rebic nel corso del match
Entra con l’atteggiamento giusto ma non trova il graffio da 3 punti
Un solo vero pallone a disposizione nel recupero e sarebbe stato il gol del 2-1. Ma Gollini sbarra la porta
La squadra rischia di perdere il treno buono, quello sul quale ha viaggiato dall’inizio dell’anno, proprio nel momento decisivo. Urgono rimedi per scacciare la sensazione di beffa finale, assaporata oggi
Un punto almeno in più per il tuffo incredibile con il quale chiude la via del gol a Kalinic, a pochi istanti dal fischio finale. Protagonista
Mette il silenziatore a Babacar, che gli dà una grossa mano anche per demeriti propri. Sfortunato sul gol di Zarate, per il resto ottima prova
Si perde Tello sul gol dell’1-0 viola ma poi riesce a tenere testa all’avversario più pericoloso, dimostrando di poter avere un futuro importante in quel ruolo
Non trascendentale in fase di costruzione, agisce invece bene da difensore aggiunto. E sfiora il gol su punizione
Meno preciso di Bianchetti, salva in particolare una palla gol su Kalinic ma rischia anche l’errore, cavandosela con mestiere
Partita complicata su Zarate, che però spesso si accentra e non va a puntarlo sulla fascia. Il gol in extremis vale il pareggio
Senza alti nè bassi, si disimpegna bene soprattutto nella fase difensiva
Primo tempo a tratti inguardabile, si sveglia nella ripresa e aiuta i suoi ad alzare baricentro e speranze (poi concretizzate) di pareggio
Mette in difficoltà Pasqual nell’uno contro uno e si guadagna un voto sufficiente grazie a voglia e intensità nel gioco
Una spina nel fianco della difesa viola. Il migliore dei suoi, quasi a giocare uno scherzo beffardo alla società che ne detiene il cartellino
Isolato e non servito per metà match, quando la squadra si sbilancia in avanti diventa invece il solito punto di riferimento in area
Sfiora addirittura il colpo del KO con un tiro a giro nel finale. Apporto importante dopo il suo ingresso
Partecipa al forcing finale pur senza metterci lo zampino in prima persona
Un applauso in più, vista la classifica ormai quasi disperata, per la voglia che riesce ad instillare nel gruppo. Prestazione di carattere
(Luca Brivio)