Ha conquistato la Coppa di discesa, un traguardo storico per uno sciatore italiano dal momento che nella storia non l’avevamo mai vinta. A Sankt Moritz c’è però anche un azzurro che non ha molto da festeggiare. Stiamo parlando naturalmente di Dominik Paris, che era l’avversario più pericoloso per Peter Fill ma ha di fatto compromesso le sue possibilità già ieri a causa della caduta nell’unica prova cronometrata. Paris si è presentato acciaccato al via della gara di oggi e non è nemmeno riuscito ad entrare fra i primi 15. Un vero peccato, dal momento che era reduce dai due successi consecutivi ottenuti a Chamonix e Kvitfjell. Ecco il suo commento, riportato da La Gazzetta dello Sport: “Ho provato a fare quello che potevo in queste condizioni, le terapie purtroppo non sono bastate, però non posso rimproverarmi nulla, almeno ci ho provato. Mi tengo stretto il terzo posto finale, ci riproverò l’anno prossimo”.



È entrato nella leggenda dello sci italiano, arrivando a conquistare la Coppa di discesa a Sankt Moritz nell’ultima gara stagionale. E’ la prima volta che ci riesce un italiano in uno sport bellissimo che troppo spesso viene ignorato dal pubblico del nostro paese. E’ per questo che il noto giornalista Ivan Zazzaroni è abbastanza polemico su Twitter, dove ricorda al nostro popolo di calciofili di seguire anche altri sport dove il nostro paese può riconquistare un po’ dello smalto perduto negli ultimi anni. E’ così che la nota firma sul suo profilo ufficiale cinguetta: “Per la prima volta la Coppa della discesa va a un italiano, Peter Fill. Bello, pur se non te ne frega niente dello sci”. Clicca qui per il tweet e la foto.



Ha scritto una pagina storica per lo sci italiano conquistando la Coppa di discesa al termine dell’ultima gara stagionale a Sankt Moritz, prima volta per un italiano. Un successo dunque di grande importanza per l’altoatesino, che quest’anno si era già tolto la soddisfazione di vincere la prestigiosa discesa di Kitzbuhel. Ecco le sue dichiarazioni al termine della gara valida per le Finali di Coppa del Mondo: “Non mi sono reso conto subito di quello che avevo fatto, perché la situazione era complicata di per sè. Quando sono arrivato al parterre mi si sono avvicinati altri atleti per complimentarsi e ho capito di avere portato a compimento la missione”, riporta la Gazzetta dello Sport. Peter ha ripèercorso così la stagione: “E’ stata una stagione difficile, con tante situazioni complicate, sono orgoglioso di avercela fatta. Sa la sarebbero meritata anche Svindal e Paris, purtroppo si sono fatti male ma questo è lo sport, ci vuole un po’ di fortuna e l’ho finalmente avuta. Sono stato regolare per tutta la stagione, penso di essermela meritata. Ringrazio la mia famiglia per essermi stata vicina, è il risultato più importante che potevo conquistare nella mia carriera dopo le due medaglie ai Mondiali ed esserci riuscito per primo in Italia rende tutto ciò ancora più bello”.



Ha vinto la Coppa di discesa grazie al decimo posto nella gara delle Finali di Sankt Moritz che è stata vinta dallo svizzero Beat Feuz. Peter ha scritto una pagina storica per lo sci italiano, perché mai un discesista italiano era riuscito a vincere la Coppetta, nemmeno Kristian Ghedina che spesso la sfiorò ma sempre senza successo. Un vuoto colmato da un veterano: Fill infatti è nato il 12 novembre 1982 a Bressanone e da molti anni è uno dei migliori azzurri dello sci alpino. Ricordiamo le due medaglie ottenute ai Mondiali, l’argento in super-G nel 2009 e il bronzo in combinata nel 2011, il sesto posto finale nella classifica generale nel 2007 e la vittoria nella discesa di Lake Louise il 29 novembre 2008. Quest’anno però arrivano le soddisfazioni più grandi: la vittoria nella discesa di Kitzbuhel sulla mitica Streif sabato 23 gennaio e una grande continuità di risultati che gli ha concesso di conquistare la Coppa di specialità, meritato premio alla carriera per uno sciatore che probabilmente finora aveva raccolto meno di quanto avesse meritato.

Ha vinto la Coppa di discesa, successo mai ottenuto prima da uno sciatore italiano nella storia della Coppa del mondo di sci. L’altoatesino ha potuto festeggiare grazie al decimo posto nella discesa di Sankt Moritz vinta dal padrone di casa Beat Feuz. Piazzamento non eccezionale ma sufficiente in una gara disputata in condizioni non facili e nella quale nessuno dei big è riuscito a brillare. Il migliore è stato Kjetil Jansrud, che però non è andato oltre il quarto posto. Purtroppo prestazione negativa per Dominik Paris, evidentemente penalizzato dall’infortunio subito ieri in prova: dopo un’ottima partenza nel primo tratto di scorrimento, ha perso man mano terreno e non è riuscito a raccogliere nemmeno un punto, piazzandosi diciannovesimo. Dunque la classifica finale della Coppa di specialità vede Fill al primo posto con 462 punti, davanti ad Aksel Lund Svindal che resta fermo a quota 436 mentre in terza posizione troviamo la coppia Paris-Jansrud, appaiati a quota 432. Fuori dai punti anche l’unico altro possibile rivale degli azzurri, il francese Adrien Theaux, che si è piazzato sedicesimo. Quanto al risultato della gara, come detto ha vinto Beat Feuz, al sesto successo in carriera ma primo dal marzo 2012 ad oggi: con il tempo di 1’40”44 ha preceduto di 8/100 lo statunitense Steven Nyman e di 54/100 il canadese Erik Guay, che salgono sul podio con lui. Infine, da annotare il quindicesimo posto di Christof Innerhofer.

Finalmente ci siamo: fra pochi minuti parte la discesa di Sankt Moritz, decisiva per l’assegnazione della Coppa di specialità. Il maltempo ci ha fatto tremare, ma alla fine sulla pista Corviglia si può gareggiare nella prova d’apertura delle Finali di Coppa del Mondo. Appuntamento da non perdere con Dominik Paris (pettorale numero 16) e Peter Fill (22) che sono i più accreditati per la conquista della Coppetta che mai l’Italia ha vinto nella sua storia. I loro rivali saranno il norvegese Kjetil Jansrud e il francese Adrien Theaux, che prenderanno il via rispettivamente con i pettorali numero 20 e 19. L’auspicio è dunque che la discesa possa disputarsi in condizioni regolari e uguali per tutti, inoltre per quanto riguarda Paris speriamo che la caduta nella prova di ieri non abbia lasciato troppi strascichi dal punto di vista fisico, oltre all’evidente svantaggio di non avere potuto provare l’intero tracciato. Ricordiamo inoltre che sarà in gara pure Christof Innerhofer, con il pettorale numero 12. Adesso però la parola va alla pista: l’attesissima discesa di Sankt Moritz sta per cominciare!

L’attesissima discesa di Sankt Moritz che assegnerà la Coppa di specialità per la quale sono in corsa Peter Fill e Dominik Paris deve fare i conti con il previsto maltempo. Per ora è già stato ufficialmente annunciato un ritardo di mezz’ora, dunque la partenza dovrebbe avere luogo alle ore 10.30. Speriamo che tutto possa svolgersi regolarmente, perché per lo sci italiano si tratta di un vero e proprio appuntamento con la storia…

La Coppa del Mondo di sci alpino propone oggi la discesa maschile di Sankt Moritz, primo atto delle Finali che quest’anno si disputano appunto nella celebre località svizzera che l’anno prossimo ospiterà i Mondiali. C’è grande attesa per Peter Fill e Dominik Paris, entrambi in corsa per la conquista della Coppa di specialità che mai nella storia del Circo Bianco è stata vinta da un discesista italiano: stavolta invece la situazione è ideale per i nostri due atleti e potremmo anzi assistere a un duello tutto italiano per la Coppetta.

Ricordiamo allora subito l’orario dell’attesissima ultima discesa stagionale: il primo atleta si presenterà al cancelletto di partenza alle ore 10.00. L’appuntamento per tutti gli appassionati sarà in diretta tv eccezionalmente su Rai Tre oltre che su Rai Sport 1 (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky) e sul canale tematico Eurosport, disponibile sia su Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium, che ormai da molti anni sono i canali di riferimento per lo sci.

Se non potrete mettervi davanti a un televisore, ci saranno anche le possibilità fornite dalla diretta streaming video, gratuita sul sito Internet ufficiale della Rai (www.rai.tv), oppure riservata agli abbonati per quanto riguarda Eurosport Player ma anche Sky Go e Premium Play. Ricordiamo inoltre la possibilità di seguire il live timing sul sito ufficiale della Federazione internazionale per essere sempre aggiornati su come stanno andando le cose a Sankt Moritz (www.fis-ski.com).

Ricordiamo innanzitutto il regolamento delle Finali di Coppa del Mondo: ad ogni gara possono partecipare solamente i primi 25 della classifica di specialità, più il campione del Mondo juniores. Inoltre, qualora lo desiderassero, gli sciatori che hanno più di 500 punti in classifica generale possono gareggiare in ogni disciplina. Inoltre, vengono assegnati punti solamente ai primi 15 classificati e questa è un’annotazione importante nella lotta per la conquista della Coppa di discesa, che ci interessa molto da vicino.

Al comando troviamo l’infortunato Aksel Lund Svindal e il nostro Peter Fill a quota 436 punti: naturalmente il norvegese non si muoverà da questa quota, ma se la gara dovesse essere cancellata per maltempo sarebbe il vincitore in virtù del maggior numero di vittorie. Da un certo punto di vista sarebbe un premio meritato per il discesista che fino all’infortunio di Kitzbuhel aveva dominato la stagione, ma per l’Italia sarebbe una sfortuna davvero clamorosa, visto che oltre a Fill abbiamo anche Dominik Paris terzo a quota 432. Dunque i due altoatesini partono sostanzialmente alla pari: possiamo considerare anzi Paris favorito in virtù del suo eccellente stato di forma – postumi della caduta di ieri permettendo – dimostrato dal fatto che nelle ultime tre discese ha ottenuto due vittorie e un secondo posto, mentre Fill dal punto di vista psicologico potrebbe essere agevolato dal non avere più il peso delle aspettative che a Kvitfjell lo hanno condizionato in gara.

Possibili outsider sono il norvegese Kjetil Jansrud e il francese Adrien Theaux, staccati rispettivamente di 54 e 66 punti da Fill (-50 e -62 da Paris), anche se naturalmente avrebbero bisogno non solo di ottenere risultati eccellenti ma anche di brutti risultati da parte dei due azzurri per attuare la rimonta. La storia è dunque davvero ad un passo: possiamo conquistare l’unico trofeo che ancora ci manca in campo maschile, sfuggito anche a Herbert Plank e Kristian Ghedina. La parola alla pista! (Mauro Mantegazza)