Yuri Chechi, da morto a leggenda vivente nel giro di 24 ore: qual’è la verità per uno dei più grandi ginnasti di tutta la storia? Ieri si era diffusa la notizia, ovviamente falsa, che il grande Signore degli anelli era morto per un attacco cardiaco, dilagando nel web che come sempre dà adito a queste specie di bufale, e il diretto interessato si è visto costretto a rispondere a tono sui social, dicendosi un filino dispiaciuto per quanto fosse uscito e che ovviamente era vivo e vegeto. Oggi il riscatto: da “finto” morto entra a far parte delle 12 nomination della Leggenda della ginnastica, l’evento organizzato dalla Gazzetta dello Sport all’interno della World of Fame sulle leggende sportive, per i 120 anni del giornale roseo. Yuri ci entra di diritto essendo forse il volto più conosciuto: oro olimpico olimpiadi Atlanta 1996, bronzo ad Atene 2004, campione mondiale tra il 1993 e il 1997 per cinque volte consecutive e ora la nomination da leggenda. «È superfluo dire che è un grande onore, un piacere, essere incluso in un gruppo di persone che hanno fatto la storia della ginnastica. I miei migliori di sempre? Andrianov, Nemov e Scherbo, tra le donne ovviamente e senza dubbio Nadia Comaneci». Non c’è che dire, per essere morto il nostro Yuri parla abbastanza, non ce lo saremmo mai aspettati: una “bufala diabolica” fa le pentole ma non i coperchi. Anzi, gli anelli…



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