Verona-Carpi finisce 1-2: vediamo le pagelle della partita con i voti a tutti i protagonisti dello stadio Bentegodi, nella trentesima giornata di Serie A 2015-2016.

Ennesima sconfitta dalla squadra scaligera che esce dal campo accomapagnata dai fischi dei propri tifosi che faticano ad arrendersi alla realtà di una formazione inchiodata all’ultimo posto e condannata alla retrocessione in Serie B. Dopo una buona reazione che è culminata col pareggio di Ionita, gli scaligeri sono anche stati sfortunati a subire il super gol su punizione di Lasagna che gli ha definitivamente tagliato le gambe. Tre punti che questa sera significano salvezza, un sogno che sembrava irrealizzabile all’inizio della stagione ma che ora è oggettivamente alla portata della squadra di Castori che oggi ha messo in campo le proprie qualità di ottima difesa ed eccellente ripartenza. Pregevoli le due reti segnate da Di Gaudio e Lasagna che hanno regalato questo storico secondo successo in trasferta. Gara condotta in maniera decisa dal direttore di gara che ha cercato di indirizzare subito la gara che era sentitissima da entrambe le formazioni viste le posizioni in classifica. E’ riuscito a mantenere l’incontro nella normalità impendendo che il nervosismo prendesse il possesso del campo. Sacrosanta l’espulsione per Rebic nel finale di gara.



Ecco le pagelle del primo tempo di Verona-Carpi, con i voti ai migliori e ai peggiori della partita. Mister Delneri ha schierato il suo Verona col classico 4-4-2 con Gollini (voto 6) tra i pali ed una linea difensiva a quattro che destra a sinistra è formata da Pisano (voto 4,5), Moras (voto 5), Helander (voto 6) e Fares (voto 5,5), confermato nonostante la deludente prova contro la Sampdoria. Marrone (voto 5) e Ionita (voto 5,5) sono i due centrali di centrocampo con Wszolek (voto 5,5) e Siligardi (voto 5), preferito a Rebic che agiscono sulle corsie laterali. Toni (voto 5) e Pazzini (voto 5) sono le due punte di diamante della squadra scaligera. Fabrizio Castori punta sul suo tradizionale 4-4-1-1 con Belec (voto 6,5), fresco di convocazione nella nazionale slovena, protetto dalla coppia di centrali inedita Romagnoli (voto 6) e Suagher (voto 6),mentre Gagliolo (voto 6) è stato dirottato sulla fascia sinistra, con Poli (voto 6) sulla destra che sostituisce l’indisponibile capitan Zaccardo. Bianco (voto 6,5) e Cofie (voto 6), che ha vinto il ballottaggio con Crimi, in mezzo al campo con Pasciuti (voto 6) e Di Gaudio (voto 7,5) che sostituisce l’acciacato Di Gaudio come esterni. Lollo (voto 5,5) gioca nella solita posizione, qualche metro dietro alla punta centrale che è ancora Mbakogu (voto 5) viste le non perfette condizioni di Mbakogu.



I padroni di casa non riescono ad uscire dalla grande crisi che li sta avvolgendo e che gli sta costando l’ultimo posto in classifica. Dopo aver rischiato subito di passare in svantaggio, hanno avuto una grande occasione con Toni che quest’anno non riesce a trovare il gol come nella passata stagione e poi si sono dovuti arrendere ad una super azione di Di Gaudio che però non ha trovato grande resistenza negli scaligeri che sembrano mortificati dall’ennesimo risultato negativo. Il centrale si immola fermando con un gran intervento in scivolata Di Gaudio dopo una ventina di minuti di gioco, poi è bravo a contenere Mbakogu. Incolpevole in occasione della rete emiliana che nasce dal lato opposto al suo. Mister Delneri lo ha recuperato all’ultimo minuto, ma il laterale dimostra di essere lontanissimo dalla migliore condizione, visto che viene constantemente puntato e saltato da Di Gaudio che sta spaccando in due la sfida del Bentegodi. Ammonito per una evitabile gomitata rifilata a Bianco, è anche a rischio cartellino rosso.



Dopo un buon avvio di gara nel quale gli ospiti hanno anche centrato una traversa con Bianco, gli emiliani si sono concentrati sulla fase difensiva, impendendo agli avversari di avvicinarsi dalle parti di Belec. Strepitosa la rete segnata da Di Gaudio con una super azione personale nel finale di tempo che sta regalando tre importantissimi punti ai biancorossi. Letteralmente incontenibile, oltre alla fantastica rete segnata dopo aver saltato in slalom mezza difesa scaligera, l’esterno biancorosso aveva già prima creato tutti i pericoli per la retroguardia avversaria che non sta riuscendo a contenerne l’estro e la vivacità. Il centravanti nigeriano, recuperato in extremis, viene lanciato da Castori dal primo minuto, dimostrando però di non aver ancora una condizione accettabile e, seppur impegnandosi constantemente, fallisce clamorosamente la palla del vantaggio con un goffo tentativo in tuffo di testa che ha messo incredibilmente sopra la traversa da due passi dalla porta scaligera. (Marco Guido)

Il giovane portiere, incolpevole in occasione delle reti segnate dagli avversari, non è impegnato più di tanto visto che gli ospiti hanno per lo più cercato di concentrarsi nella fase difensiva.

Dopo una prima frazione di gioco disastrosa nella quale ha sofferto tremendamente l’estro di Di Gaudio, nella ripresa è riuscito a contenere meglio l’esterno biancorosso anche per un calo dell’avversario che nella ripresa ha limitato le sue sortite in avanti. Ha sfiorato il gol del pareggio con un colpo di testa che ha sfiorato il palo.

Leader di una retroguardia che fatica sempre a contenere gli avversari anche in una giornata come oggi in cui era schierata un’unica punta. Si fa saltare come un birillo da Di Gaudio in occasione del vantaggio carpigiano.

A differenza del suo compagno di reparto, riesce a rendersi utile in due recuperi miracolosi su Di Gaudio e Mbakogu poi che limitano il passivo che poteva essere più ampio.

Avvio disastroso visto che sulla sua fascia Pasciuti riesce ad affondare senza problemi, poi cresce alla distanza costringendo alla difensiva il suo diretto avversario. Mette dentro tanti cross in area, peccato per la misura spesso imprecisa.

L’esterno polacco ha faticato soprattutto nel primo tempo a sfondare contenuto bene dall’attento Gagliolo che ne ha limitato le cavalcate sulla fascia. Cerca di trovare spazi nella ripresa ed è bravissimo a crossare proprio nel recupero per Pisano quando ha messo fuori di pochissimo.

Il centrocampista era un’ex della sfida visto che ha trascorso i primi sei mesi della stagione proprio nelle fila della formazione emiliana, ma nonostante le forte motivazioni ha faticato a prender per mano la squadra. Sostituito nella ripresa per far posto al più offensivo Gomez. ( Entra nei 20 minuti finali facendosi notare solamente per un accenno di rissa con Letizia nel finale di gara, non riesce mai ad entrare in partita)

Ennesima ed importante rete del centrocampista moldavo che ha segnato con un bel colpo di testa su calcio d’angolo, sfiorando anche la doppietta nel finale di gara. E’ l’ultimo a mollare dato che corre fino al 97′.

L’esterno mancino viene preferito a Rebic ma fatica ad incidere sulla sua corsia da dove è Fares a rendersi maggiormente pericoloso visto che l’ex giocatore del Livorno non riesce mai a saltare il suo diretto avversario. Viene sostituito nel corso dell’intervallo.

( Ha il merito di calciare il corner dal quale nasce il momentaneo pareggio di Ionita. Evidenzia una condizione fisica precaria dovuta alla lunga assenza per infortunio. La stagione dell’Hellas sarebbe potuto esser diversa col suo regista sempre disponibile al 100%).

Fallisce l’occasione del vantaggio dopo 10′ quando colpisce di testa su un cross di Fares mettendo però centrale e consentendo a Belec di parare con un gran balzo. L’anno scorso avrebbe sicuramente segnato anche a occhi chiusi, le sue difficoltà stanno segnando la stagione della sua squadra.

Non pervenuto. Il centravanti gialloblù non si è mai fatto notare nei 45 minuti in cui è rimasto in campo se non quando ha avuto un diverbio in area di rigore con Gagliolo. Delneri decide di lasciarlo negli spogliatoi durante l’intervallo passando così al 4-3-3.

( Un voto in meno per l’inutile cartellino rosso che riceve dopo aver commesso due falli pressochè identici su Crimi lanciato verso l’area scaligera, peccato perchè il croato aveva avuto un ottimo impatto sulla partita nella quale era riuscito a creare superiorità numerica sulla fascia e a sfiorare il gol con un colpo di testa finito di poco fuori).

Ennesima sconfitta per il suo Hellas che oggi ha visto affossare definitivamente le pochissime speranze di raggiungere la salvezza. Il gol di Lasagna, arrivato dopo pochissimi minuti dal pareggio di Ionita, ha tagliato le gambe ad una squadra che mostra di essere in profonda crisi.

Dopo essersi superato respingendo con un gran balzo il colpo di testa a colpo sicuro di Toni, non è del tutto incolpevole in occasione del pareggio dell’Hellas quando esita non uscendo e consentendo così a Ionita di colpire indisturbato dentro l’area piccola.

Gara attenta nella quale non commette errori dimostrando di esser sempre concentrato in tutti i 97 minuti, strepitoso quando anticipa Toni di testa al 95′ accusando al tempo stesso i crampi, una generosità ripagata dai 3 pesantissimi punti conquistati.

Altra buona gara del centrale biancorosso che riesce a contenere al meglio il duo Toni-Pazzini. Importante sui palloni alti, si affaccia anche in area avversaria costringendo ad una parata Gollini.

Torna nell’undici iniziale piazzandosi al fianco di Romagnoli e facendo attenzione a non commettere errori anche perchè gli avversari cercano di sfondare per lo più sulle corsie laterali. Peccato per il cartellino giallo che gli farà saltare il derby col Sassuolo.

Ottima prova del difensore biancorosso che mister Castori ha deciso di dirottare sulla sinistra per contenere al meglio le sortite di Wszolek ed il numero 6 svolge alla perfezione il compito limitando il polacco.

Partita di sacrificio per l’esperto laterale che si è concentrato maggiormente sulla fase difensiva nella quale ha un pò sofferto la costante spinta di Fares che ha cercato di sfondare sul suo lato. ( Pochi minuti per dare un pò di freschezza sulla corsia di destra)

Mezzo voto in meno per l’errore che commette quando lascia libero Ionita di colpire indisturbato sul calcio d’angolo di Viviani che è valso il momentaneo pareggio scaligero. Sfiora il gol dopo solo 4 minuti e poi cerca di dirigere la manovra emiliana.

Altra gara di sostanza per il ghanese che riesce a rendersi prezioso con la sua fisicità in questa partita importantissima in cui si dimostra fondamentale per la sua squadra.

Primo tempo stratosferico per il fantasista biancorosso che ha puntato e saltato regolarmente Pisano nel corso dei primi quarantacinque minuti in cui, oltre allo straordinario gol segnato, ha anche servito due palloni d’oro a Bianco prima e a Mbakogu poi. Cala nella ripresa nella quale si impegna maggiormente in fase di ripiegamento.

Il centrocampista biancorosso non riesce a creare grossi pericoli in avanti, ma riesce a rendersi utile in fase di contenimento dato che si è quasi sempre abbassato sulla linea di Cofie-Bianco. Deve abbandonare il campo per un infortunio alla spalla dopo un contrasto con Moras.

( Contributo di sostanza per il numero 17 che corre a tutto campo costringendo Rebic a due falli che gli costano i cartellini gialli. Ingenuo quando incassa un evitabile cartellino giallo per un inutile perdita di tempo che Russo ha subito punito).

Il centravanti biancorosso, ha ritrovato il posto nell’undici titolare dopo aver saltato le ultime due gare per un infortunio che ha condizionato anche la prova di oggi certamente generosa ma sulla quale pesa l’incredibile errore nella prima frazione di gioco quando ha messo sopra la traversa un colpo di testa da due passi dalla linea della porta scaligera. Sostituito da Lasagna dopo aver incassato il gol del pareggio di Ionita.

( Strepitoso gol dell’attaccante che regala 3 preziosissimi punti alla sua squadra grazie ad una magistrale punizione che si è infilata sotto la traversa calciata dopo tre minuti dal suo ingresso in campo al posto di Mbakogu).

Tre punti fondamentali che stasera significano salvezza, un traguardo che sembra oggettivamente alla portata della squadra biancorossa che assomiglia al suo allenatore, brava a difendersi e a ripartire a tutta velocità. Questa vittoria condanna i diretti avversari alla quasi matematica retrocessione.

(Marco Guido)