Buone notizie per alcuni dei più importanti atleti azzurri, fra cui Fabrizio Donato, Daniele Greco, Andrew Howe e Daniele Meucci, ma anche Ruggero Pertile, Anna Incerti, Andrea Lalli e Silvia Salis: tutti sono stati assolti dall’accusa di avere eluso controlli antidoping nell’ambito della cosiddetta indagine ‘Olimpia’. La bella notizia arriva dalla prima sezione del Tribunale Nazionale Antidoping che ha emesso oggi le prime sentenze relative ai procedimenti aperti in seguito a questa indagine svolta dalla Procura della Repubblica di Bolzano. Come si può leggere sul sito ufficiale della Fidal (clicca qui per leggere), in base all’articolo 29.1 delle Norme Sportive Antidoping, il TNA ha disposto l’assoluzione degli otto atleti per la violazione dell’articolo 2.3 delle NSA (che punisce appunto l’eluso controllo). Il caso era scoppiato ad inizio dicembre 2015, quando numerosi atleti erano stati deferiti dalla Procura Antidoping, alla quale verranno trasmesse la decisione e “tutti gli atti del procedimento affinché valuti le responsabilità, per la violazione dell’art. 3 delle NSA, che emergono dalle dichiarazioni rese dalla teste Rita Bottiglieri all’udienza del 18 marzo 2016”.



Una bella notizia dunque per l’atletica italiana, che recupera alcuni dei suoi atleti più importanti in vista delle Olimpiadi di Rio 2016, come il bronzo uscente nel triplo Fabrizio Donato, Daniele Greco che nella stessa gara fu quarto e il campione europeo di maratona Daniele Meucci. Due soli giorni dopo il bellissimo oro di Gianmarco Tamberi ai Mondiali indoor di Portland nel salto in alto, la primavera sta davvero fiorendo per la nostra atletica…

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