Ha ringraziato tutti i suoi compagni di squadra, sul profilo ufficiale di Facebook, per il nuovo record di imbattibilità da lui stabilito del campionato italiano di Serie A: al quarto minuto del primo tempo di Torino-Juventus ha superato Sebastiano Rossi che nella stagione 1993-1994 con il Milan aveva toccato quota 929 minuti; record ritoccato da Buffon a 973 minuti, dopo il calcio di rigore subito da Andrea Belotti. Dunque, il numero 1 della Juventus è nella storia del calcio italiano e non solo; chi meglio di Dino Zoff, che prima di Sebastiano Rossi deteneva il record di imbattibilità (903 minuti), poteva commentare un altro grande successo nella carriera di Buffon? Come l’attuale portiere bianconero, anche Zoff è stato capitano e simbolo di una Juventus vincente. IlSussidiario.net lo ha contattato in esclusiva per un commento su questi 973 minuti di imbattibilità.



Il record di imbattibilità di Buffon farà storia? Certamente è un grande record, uno di quelli che non passano inosservati, che dovrebbero lasciare un segno nella storia del calcio.

Quanto è merito di Buffon e quanto della squadra? Entrambi hanno contribuito in pieno a costruire questo record. Buffon ha dimostrato di essere un grande portiere con le sue parate e le sue prestazioni; la Juventus lo ha aiutato, come lo stesso Buffon ha ricordato, con grandi partite che hanno diminuito le possibilità di subire gol.



Si può fare un confronto con il suo record? E’ un po’ la stessa storia di Buffon. In porta c’ero io, ma c’era anche nel mio caso una Juventus molto competitiva che mi ha aiutato a superare i 900 minuti di imbattibilità.

Vale la stessa cosa per Sebastiano Rossi? Decisamente: quello era un grande Milan. Poi è chiaro che in tutti questi casi anche il portiere fa la sua parte…

Buffon è veramente il portiere più grande di tutto i tempi? In realtà questi paragoni non mi piacciono molto. Ci sono stati tanti portieri forti nella storia: c’è stato Zamora che noi non abbiamo avuto il piacere di vedere, ma di cui si parlava benissimo; c’è stato Jascin. Fare confronti è sempre sbagliato secondo me.



Come definirebbe Buffon dal punto di vista tecnico? I suoi pregi, i suoi difetti? Lo giudico un portiere completo, una dote che gli ha permesso di diventare un grande numero uno in tutti i sensi.

E ora cosa potremo aspettarci ancora da lui? Gioca in una Juventus fortissima, una squadra che con lui potrebbe vincere il quinto scudetto consecutivo.

Crede che dopo i 40 anni possa continuare? Dipenderà anche dal fisico, una cosa molto importante e forse decisiva per continuare ad alti livelli. Non penso che andrà avanti fino ai Mondiali.

Potremo vincere gli Europei con lui in porta? Non credo che l’Italia possa riuscirci nonostante la sua presenza in Nazionale.

Si immagina un Buffon allenatore tra qualche anno? Vedremo, del resto vorrebbe dire rimanere sempre nell’ambiente del calcio. Da allenatore poi hai altre responsabilità, devi tenerti carico di tutta la squadra, di tutto l’ambiente. E’ diverso, al momento non saprei dire.

Lei è stato allenatore importante anche dell’Italia: un portiere può veramente guidare una squadra di calcio? Perchè no? Chi ha fatto il portiere ha giocato in un un ruolo come tutti gli altri. Non cambia niente, e quindi anche un portiere può diventare un ottimo tecnico. Anche per Buffon potrebbe esserci questa possibilità in futuro.

(Franco Vittadini)