Kei Nishikori-Gael Monfils 4-6 6-3 7-6: il terzo semifinalista del Miami Open 2016 è il giapponese, che si impone al termine di una battaglia che sfiora le due ore e mezza di gioco. Un match bellissimo, magari non perfetto dal punto di vista tecnico ma sentito e combattuto in ogni singolo punto. Valga l’ultimo e decisivo set come esempio, anzi solo gli ultimi game; Nishikori ottiene il break al terzo gioco e scappa 3-1, poi 4-2. Sembra fatta, e invece no: Monfils reagisce, si prende il settimo game e poi strappa il servizio al giapponese, conferma la battuta e sale 5-4. Qui Nishikori si fa prendere dallo sconforto, per la prima volta nel match: accusa un passaggio a vuoto che gli costa tre match point contro. Ma, si sa, i giapponesi sono restii a cedere l’onore delle armi; in più dall’altra parte della rete c’è un giocatore che ha fatto di ansia e braccio incerto nei momenti decisivi il suo – purtroppo – marchio di fabbrica, o comunque uno dei suoi marchi. Inizia un match all’interno del match, Monfils sbaglia tre colpi in successione e improvvisamente Nishikori è in vantaggio: ha una prima palla per impattare, pizzica la riga su una voléé timida e poi manda largo un rovescio incrociato a campo aperto. Monfils si ritrova, e ottiene un altro match point: Nishikori glielo cancella ancora e poi su un rovescio inguardabile del francese ha un’altra palla per il 5-5. Sprecata, ma ce n’è subito un’altra; questa volta il dritto a sventaglio del giapponese è irraggiungibile anche per il super atleta Monfils, e dopo due ore e 6 minuti siamo pari. Monfils non trema nel suo turno al servizio, concede un solo punto al suo avversario e sale 6-5. Vince lui il primo punto del game, poi Nishikori gioca due volée: la prima in allungo lo salva da un passante del francese, la seconda lo espone al rovescio dell’avversario che si trova ancora a due punti dal match. Non è finita: Nishikori va 30-30 e poi attacca, prende la rete e costringe Monfils al passante in rete. A questo punto abbiamo già passato l’ora di gioco nel solo terzo set; un rovescio di Nishikori finisce largo ma il giapponese piazza un ace che sembra leggermente largo (Monfils non chiede il challenge) e si costruisce il vantaggio, subito annullato dal dritto avversario. A questo punto arriva il quinto match point quando Nishikori sballa il dritto; ma i nervi saldi del Giappone costruiscono una prima centrale con palla corta e chiusura sul fondo del campo, sulla quale Monfils non arriva. Terza parità nel game; servizio e volée per Nishikori e altra palla per forzare il tie break, ma non è ancora quella buona perchè stavolta è Monfils che usa il drop per aprirsi il campo e passare con il dritto. Adesso si gioca d’istinto: Nishikori attacca e d è ancora vincente con il dritto, poi Monfils si stanca e manda lunga la risposta. Finalmente, dopo otto minuti e mezzo di singolo gioco, il tie break che è forse la giusta conclusione di un bellissimo match.
Primo punto a Monfils, che però accusa stanchezza e regala almeno due dei tre punti successivi; si cambia campo sul 4-2 con un Nishikori invece arrembante e ancora propositivo, mentre il francese sembra più che altro aspettare l’errore dell’avversario. Quando Monfils manda in rete un facile drop per il 5-3 di Nishikori sembra davvero finita; e infatti subito dopo il francese perde l’ennesimo scambio lungo sparando fuori di due metri il dritto per cambiare ritmo. Tre match point per Nishikori, che non trema e si impone in due ore e 29 minuti. L’abbraccio a rete tra i due è sincero; il giapponese aspetta ora il suo avversario, uno tra Milos Raonic e Nick Kyrgios.
Dopo un’ora e 14 minuti di gioco il risultato del terzo quarto di finale al Miami Open 2016 è di un set pari. Si va al terzo, e giustamente: nel primo set Monfils si è preso subito un vantaggio di un break che ha poi confermato, grazie a 7 ace e al 76% di punti con le prime. Un set nel quale le palle break sono state poche (3 in totale) e nessuno dei due giocatori è riuscito a salvarne. Nel secondo set Monfils è calato al servizio; con la prima ha fatto comunque un ottimo 9/11 migliorando la percentuale di realizzazione, ma le prime in campo sono calate (55% contro il 70% del primo set) e soprattutto Nishikori ha iniziato a produrre da par suo, centrando 4 ace (il dato adesso è 13-2 in favore di Monfils) e ottenendo un ottimo 83% di punti con le sue prime (15/18). A Miami sono le 16:50 e splende il sole: chi raggiungerà la semifinale del torneo?
È la prima finalista del Miami Open 2016. La russa ha vinto la semifinale contro Timea Bacsinzsky: risultato finale in un’ora e 56 minuti. Questa volta nessuna rimonta per la svizzera; che pure ci ha provato, perchè nel secondo set ha avuto subito un break di svantaggio ma ha recuperato. La Kuznetsova però ha sfoderato la maggiore classe, e soprattutto ha cancellato 12 delle 14 palle break avute dalla sua avversaria; la quale ha pagato in particolar modo il pessimo rendimento sulle seconde di servizio (26%). La Kuznetsova vola dunque in finale: lo scorso anno ha vinto la Kremli Cup ma il suo successo più importante resta il Roland Garros del 2009. La sua avversaria sarà una tra Victoria Azarenka e Angelique Kerber che giocano nella notte; ora in campo Kei Nishikori e Gael Monfils per il quarto di finale maschile.
Una vera battaglia il primo set nella semifinale femminile del Miami Open 2016. Alla fine è la russa ad avere la meglio, grazie a un ottimo dato sulle palle break: lei ha sfruttato la singola opportunità che la Bacsinzsky le ha offerto, proprio nel dodicesimo e ultimo gioco del set, mentre la Kuznetsova ha concesso cinque palle break alla sua avversaria ma le ha annullate tutte, riuscendo quindi a tenere il suo servizio per i sei turni in cui ha battuto e prendendo un vantaggio non indifferente. Adesso però la Bacsinszky entra nella sua “zona”: contro Agnieszka Radwanska e Simona Halep è riuscita a rimontare da un set di svantaggio fino a vincere il match, vedremo se riuscirà a farlo anche oggi e prendersi la prima finale al Miami Open.
Stanno per iniziare i match odierni al Miami Open 2016. Un solo precedente tra Kei Nishikori e Gael Monfils, e dobbiamo risalire al 2014 per trovarlo: fu un ottavo di finale ad Halle, uno dei tornei di preparazione a Wimbledon (e dunque sull’erba) con vittoria per 6-1 3-6 6-3 di Nishikori, che di lì a pochi mesi sarebbe arrivato alla finale degli Us Open che rimane tuttora il suo highlight in una carriera comunque giovane. Tre invece gli incontri tra Milos Raonic e Nick Kyrgios: in vantaggio il canadese per 2-1, la particolarità è che i precedenti sono avvenuti tutti negli Slam. Nel 2014 vittorie di Raonic al primo turno del Roland Garros (6-3 7-6 6-3) e ai quarti di Wimbledon (6-7 6-2 6-4 7-6) dopo che l’australiano aveva fatto fuori Gasquet e Nadal. Sempre ai Championships, lo scorso anno, è arrivata l’unica vittoria di Kyrgios: 5-7 7-5 7-6 6-3 al terzo turno.
Al Miami Open 2016 i match iniziano alle ore 19 italiane. In campo subito la prima delle due semifinali WTA: Svetlana Kuznetsova-Timea Bacsinszky è un grande inedito a questo livello in un Premier Mandatory. Da una parte la russa che nel 2009 ha vinto il Roland Garros, è sempre rimasta in quota ma senza più i picchi di un tempo, che le avevano permesso di diventare anche la numero 2 del ranking mondiale (ormai nove anni fa); dall’altra la svizzera, colpita da gravi infortuni e già ritirata qualche anno fa, tornata sulla breccia con un 2015 fantastico e ora nuovamente sul livello di allora. La seconda semifinale femminile, Victoria Azarenka-Angelique Kerber (non prima delle tre della mattina italiana) sarà invece un rematch del quarto agli Australian Open, quando la tedesca si impose per poi andare a vincere il primo Slam della carriera. La Azarenka però è cresciuta ancor più nel suo processo di ritorno ai livelli da numero 1, e dunque la tedesca – che pure ha dominato Madison Keys, battendola 6-3 6-2 – dà la sensazione di non partire del tutto favorita.
In mezzo a queste due partite troviamo invece i due quarti di finale maschili, il primo non prima delle 21 italiane e il secondo intorno alla una: già formata la semifinale Djokovic-Goffin, ora Kei Nishikori e Milos Raonic partono favoriti ma dovranno fare molta attenzione, rispettivamente, a Gael Monfils e Nick Kyrgios che hanno più di un argomento per prendersi la semifinale.
, Nishikori-Monfils: è tempo di quarti di finale al Miami Open 2016, il torneo di categoria Master 1000 che si gioca in Florida che ospita anche le donne (oggi in campo per le semifinali).
Per la precisione, gli ultimi due quarti di finale: quelli della parte bassa del tabellone. Una sezione nella quale avremmo dovuto trovare Rafa Nadal e Andy Murray, ma anche Stan Wawrinka; e invece ci sono gli outsider, perchè il primo si è ritirato subito, il secondo ha fallito qui come aveva fatto a Indian Wells e il terzo è crollato sotto i colpi di Kuznetsov.
Dunque, comunque vada in finale al Miami Open arriverà un giocatore che non ha mai vinto un Master 1000 in carriera. Tra di loro però ci sono delle differenze sostanziali: Milos Raonic arriva dalla finale di Indian Wells e ci era già arrivato a Montréal nel 2013, Kei Nishikori ha giocato il match per il titolo a Madrid, Gael Monfils che è il più “stagionato” di tutti ha due finali consecutive a Parigi-Bercy.
Il novellino è Nick Kyrgios, che a 20 anni è il giocatore più giovane nella Top 30 ATP; l’australiano ha esplosività e gran carattere, ma deve affinare un gioco ancora troppo grezzo e soprattutto tenere a bada il nervosismo, non solo quello che riguarda lo stile in campo ma anche certi atteggiamenti che gli sono già valsi sguardi torvi e dichiarazioni poco simpatiche da parte di alcuni colleghi.
Se dobbiamo sbilanciarci, certamente nel pronostico andremmo su Raonic e Nishikori; sono al momento i due giocatori più accreditati a raggiungere la semifinale, perchè Kyrgios dipende troppo dalle sue lune e ha ancora un gioco monocorde (quello che lo stesso Raonic aveva, prima di lavorarci su) e Monfils ha svariati alti e bassi all’interno di un singolo match, pur avendo per atletismo e talento qualche spanna di vantaggio sugli altri.
Il francese insegue da tempo un ritorno alla Top Ten che aveva toccato nel 2011; infortuni e cali gli hanno tolto quello che probabilmente avrebbe meritato al netto degli intoppi, oggi ha 29 anni e mezzo e dunque ancora tempo per provare a mettere le mani su un grande titolo. Il presente però è di Raonic e Nishikori (per la verità ancora lontano dalla forma avuta agli Us Open 2014, quando divenne il primo giapponese a centrare la finale Slam); il futuro invece è di Kyrgios, con le riserve di cui sopra.
La diretta tv del Miami Open 2016 per il torneo femminile è affidata, a partire dalle ore 17 del nostro Paese, alla televisione federale SuperTennis; numero 64 del telecomando o numero 224 del satellite, e diretta streaming video disponibile sul sito www.supertennis.tv. L’appuntamento con il torneo maschile è invece su Sky Sport 2, e dunque avrete a disposizione anche la diretta streaming video attivando, senza costi aggiuntivi, l’applicazione Sky Go che si può attivare su PC, tablet o smartphone.
Inoltre sul sito ufficiale www.miamiopen.com troverete tutti gli aggiornamenti e le informazioni sulle sfide del giorno e sul torneo; non mancate poi di consultare i profili ufficiali Twitter delle due associazioni di tennis, quella maschile (@ATPWorldTour) e quella femminile (@WTA). (Claudio Franceschini)