La Juventus batte il Palermo 4-0 e vola a +9 sul Napoli nella classifica di Serie A. A mettere la ciliegina sulla torta, nella partita dello Stadium, è stato il gol di Simone Padoin che era entrato da poco in sostituzione di Khedira: idolo della tifoseria della Juventus per la sua dedizione e il suo ruolo di gregario sempre pronto alluso, Padoin ha raccolto lassist di Morata e calciato di prima intenzione verso la porta di Sorrentino, battendolo con un destro incrociato. Per lui si è trattato del primo gol da quasi tre anni: non segnava infatti dal 5 maggio 2014, quando era stato suo il gol che aveva permesso di battere lAtalanta (la sua ex squadra) e proseguire la marcia verso il record dei 102 punti. In totale sono 3 (in 106 partite) i gol di Padoin con la Juventus: il primo era arrivato nel 5-0 sul campo della Fiorentina, il 17 marzo 2012.



Nel 4-0 della Juventus sul Palermo c’è stata gloria anche per Juan Cuadrado, che al ventinovesimo minuto del secondo tempo ha realizzato il punto del 3-0 e il suo quinto gol stagionale, quarto in campionato. Un’azione veramente pregevole dell’esterno colombiano, che ha evitato Lazaar con un delicato tocco sotto, poi ha fintanto il passaggio sulla destra sbilanciando Goldaniga, prima di superare il portiere Sorrentino con un preciso tiro di destro. Cuadrado che sembra avvicinarsi al riscatto dal Chelsea, a passo di danza ovviamente



Il 4-0 della Juventus sul Palermo, che avvicina i bianconeri al loro quinto titolo consecutivo in Serie A, è anche “figlio” di numeri inguardabili in questa indefinibile stagione dei rosanero. Il secondo peggior attacco (peggio solo il Verona, che ha già un piede e mezzo in B) della categoria, ancora una volta, non segna; allargando il discorso ai precedenti tra Juve e Palermo, un classico delle ultime stagioni. I siciliani infatti hanno perso (con questa) le ultime 8 sfide giocate nella massima divisione contro la Juventus, senza mai segnare neppure un gol… Passando al reparto arretrato, se possibile, è anche peggio. Ballardini ha ora la peggior difesa (alla pari con il Frosinone) della Serie A, con ben 61 gol incassati, poco meno di due a partita. Inoltrandoci nei numeri del match, senza storia il possesso palla, 63 a 37% in favore dei padroni di casa, allo Stadium. I tiri in porta non sono invece così sbilanciati, in funzione di quel ritorno rosanero “all’interno” della contesa che si era verificato dopo l’infortunio di Marchisio: 14 a 8 le conclusioni totali, di cui 6 a 4 nello specchio. Basta dare un occhio ai pericoli effettivi creati (15 a 4) però per tornare con i piedi per terra. Unico dato che stride, per quanto riguarda la formazione di Allegri, quello delle palle perse: addirittura 41 (contro le 34 avversarie), una cifra spropositata visto che stiamo parlando di prima in classifica contro penultima. Non a caso, al di là del 4-0 finale, non è stato un vero e proprio monologo juventino. Per quanto riguarda i singoli, sicuramente tra i migliori Pogba, nonostante qualche “effetto cinema” di troppo: 2 i tiri in porta, con 4 occasioni create in totale; il francese, da solo, ha perso però la bellezza (si fa per dire) di 10 palloni, un dato da mani nei capelli. E su cui lavorare.



Spazio a pensieri e considerazioni dei due allenatori nel post partita allo Stadium. Massimiliano Allegri ai microfoni di ‘Premium’ conferma le brutte notizie relative a Marchisio: “Non abbiamo ancora riscontri certi ma purtroppo si parla di legamento crociato… Aspetto prima di valutare l’infortunio, ma sicuramente la cosa è seria. Parlando del match, non è stata una partita semplice; perchè me la prendo con Pogba? Perchè può crescere ancora tanto nella gestione del pallone, così come i gli altri ragazzi più giovani… In ogni caso è stato bravo sull’assist e sul gol, così come mi è piaciuto Dybala, che ci dà tanta qualità in fase di ripartenza e costruzione del gioco. Lo Scudetto? Per me l’importante è essere davanti al Napoli, o alla seconda in generale, all’ultima giornata. Anzi mi accontento anche di arrivare pari, visti gli scontri diretti”.

Davide Ballardini prende invece atto della situazione: “Ho trovato una squadra che soffre ed è tutto più complicato rispetto a quando me ne sono andato io… C’è paura, ma dobbiamo trovare il modo di battere questo timore. Servono uomini straordinari. L’aspetto positivo è la serietà e la voglia che hanno i ragazzi. Abbiamo le qualità per essere competitivi e raggiungere la salvezza, guardiamo avanti”. (Luca Brivio)

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