Ha vinto la Freccia Vallone 2016, edizione numero 80 della celebre classica belga di ciclismo. Quarto successo per lo spagnolo della Movistar (record), terzo consecutivo per colui che possiamo definire il ‘padrone’ del Muro di Huy. Valverde ha preceduto due uomini della Etixx-Quick Step, Julien Alaphilippe secondo e Daniel Martin terzo. Da notare che anche l’anno scorso il francese chiuse al secondo posto dietro allo spagnolo: Alaphilippe è sicuramente un talento cristallino per questo genere di classiche, ma Valverde per ora resta il più forte. Per quanto riguarda gli azzurri, da segnalare l’ottimo quinto posto di Enrico Gasparotto, che si conferma su livelli eccellenti dopo la vittoria di domenica all’Amstel Gold Race, mentre fra i primi dieci troviamo anche Diego Ulissi, ottavo. L’ultimo ad arrendersi tra i fuggitivi è stato Steve Cummings, che era stato il primo ad attaccare ed ha alzato bandiera bianca a circa 17 km dall’arrivo, quando c’era già la Movistar compatta in testa al gruppo a tirare per il suo capitano Valverde. Poco dopo sono iniziate le schermaglie, con diversi allunghi che hanno generato poi il tentativo di Ion Izaguirre, Bob Jungels e Georg Preidler, che ha avuto l’importante effetto di consentire a Movistar ed Etixx di non lavorare per l’inseguimento. Il primo momento decisivo è stata la Côte de Cherave, dove c’è stato lo scatto di Tim Wellens, che raggiunge al comando Izaguirre e Jungels (Preidler nel frattempo aveva ceduto). Tutto però si è deciso come sempre sul Muro di Huy: il primo vero attacco è stato quello di Joaquim Rodriguez, che però è partito troppo presto. Poi di fatto l’ascesa è diventata una sfida fra Valverde e la coppia della Etixx: Martin e Alaphilippe hanno provato a prenderlo in mezzo, ma Alejandro è sfuggito alla marcatura e si è involato verso un nuovo trionfo a Huy.



Percorsi circa 155 km della Freccia Vallone 2016, siamo ormai davvero nel vivo della classica di ciclismo, dal momento che mancano ormai 40 km all’arrivo posto in cima al leggendario Muro di Huy. La fuga si è spezzata e al comando restano solamente quattro uomini, fra i quali il nostro Matteo Bono che sta facendo davvero una splendida figura ed è in compagnia di Cummings, Dillier e Van der Sande. Per loro il vantaggio è di circa un minuto sugli inseguitori e circa due minuti sul gruppo, che naturalmente è l’avversario più pericoloso per questo tentativo che ha poche chance di avere successo, perché nel finale certamente la bagarre si scatenerà e i big faranno di tutto per conquistare l’ambita vittoria.



Percorsi circa 110 km della Freccia Vallone 2016, è già stato affrontato il primo dei tre passaggi sul leggendario Muro di Huy. Sempre in atto la fuga, che anzi ha guadagnato un componente in più, passando da 9 a 10: infatti a Cummings (Dimension Data), Bouwman (Lotto-Jumbo), Dillier (BMC), Laengen (IAM), Reijnen (Trek), Bono (Lampre), Van der Sande (Lotto-Soudal), Helven (Topsport) e Pacher (Delko Marseille) si è aggiunto anche Pedersen (Sölting). Il loro vantaggio attualmente si aggira attorno ai tre minuti sul gruppo, ma le loro possibilità di giungere a giocarsi il successo sono quasi inesistenti: il bello deve ancora venire…



Si è formata una fuga di nove uomini al comando della Freccia Vallone 2016. Ecco subito i loro nomi: primo promotore dell’attacco è stato il britannico Steve Cummings (Dimension Data), che al km 61 è stato raggiunto dagli altri otto uomini, cioè Bouwman (Lotto-Jumbo), Dillier (BMC), Laengen (IAM), Reijnen (Trek), l’italiano Matteo Bono (Lampre), Van der Sande (Lotto-Soudal), Helven (Topsport) e Pacher (Delko Marseille). Quando sono stati percorsi circa 65 km della classica belga, il vantaggio dei fuggitivi si aggira attorno al minuto e mezzo sul gruppo.

Vivace fin dalla partenza, come è giusto che sia per una delle classiche più ambite nel calendario del grande ciclismo, ma dopo i primi 30 km il gruppo è ancora compatto perché nessuno dei numerosi tentativi di attacco da lontano ha avuto finora il via libera da parte del gruppo, che pedala alla notevole media di circa 50 km/h. Naturalmente tutte le difficoltà, comprese le tre ascese al Muro di Huy, devono ancora arrivare, ma il ritmo forsennato imposto alla corsa fin da subito potrebbe avere effetti significativi nel gran finale, dunque si prospetta un’edizione della Freccia davvero molto interessante…

Fra pochi minuti prenderà il via la Freccia Vallone 2016, edizione numero 80 della celebre classica belga di ciclismo, secondo atto del cosiddetto Trittico delle Ardenne, celebre soprattutto per il durissimo arrivo in cima al Muro di Huy, uno dei luoghi più famosi del ciclismo internazionale. Riflettori puntati innanzitutto su Alejandro Valverde alla ricerca del poker, che lo renderebbe il corridore più vincente di sempre nella storia della Freccia. Tra gli italiani attendiamo in particolare Enrico Gasparotto, dopo la bellissima vittoria di domenica alla Amstel, ma anche Diego Ulissi che sarà il leader della Lampre e Diego Rosa, che sarà il capitano della Astana in seguito alla rinuncia di Fabio Aru, mentre Vincenzo Nibali è al Giro del Trentino e arriverà in Belgio solo per la Liegi-Bastogne-Liegi. Ricordiamo infine che oggi si disputa anche la Freccia Vallone femminile, 137 km con partenza e arrivo a Huy e due passaggi sul Muro.

Oggi è il giorno della Freccia Vallone 2016. In attesa della partenza di questa attesa classica, diamo uno sguardo al suo prestigioso albo d’oro: nelle 79 edizioni fin qui disputate fanno giustamente la parte del leone i ciclisti belgi con 38 successi tra i quali spiccano le triplette di Marcel Kint in anni difficili (1943-1944-1945) e di un certo Eddy Merckx (1967-1970-1972). A quota tre successi ci sono però anche i nostri Moreno Argentin e Davide Rebellin e lo spagnolo Alejandro Valverde. Argentin e Rebellin sono il massimo esempio del feeling dell’Italia con la Freccia, che i nostri corridori hanno vinto per ben 18 volte a partire dal successo di Fermo Camellini nel 1948, bissato due anni dopo da un certo Fausto Coppi. Ricordiamo però tutti i successi italiani: Roberto Poggiali nel 1965, Michele Dancelli nel 1966, Francesco Moser nel 1977, Giuseppe Saronni nel 1980, Mario Beccia nel 1982, appunto Argentin nel 1990, 1991 e 1994, con l’intermezzo di Giorgio Furlan nel 1992 e di Maurizio Fondriest nel 1993 (cinque vittorie italiane consecutive), Michele Bartoli nel 1999, Francesco Casagrande nel 2000, poi ecco i successi di Rebellin nel 2004, 2007 e 2009, mentre nel 2005 vinse Danilo Di Luca. Negli anni più recenti invece ha dominato la Spagna: Valverde (che si era già imposto nel 2006) ha vinto pure nel 2014 e 2015, dando seguito ai successi di Joaquim Rodriguez nel 2012 e di Dani Moreno nel 2013.

Oggi si disputa la Freccia Vallone, edizione numero 80 della classica belga di ciclismo. Cifra tonda dunque per questa corsa, la seconda del cosiddetto ‘Trittico delle Ardenne‘ che è iniziato domenica con l’Amstel Gold Race e culminerà domenica con la Liegi-Bastogne-Liegi. Pensiamo però a quello che ci attende oggi, in particolare al grande spettacolo che ogni anno ci regala l’arrivo sul Muro di Huy.

I corridori dovranno affrontare 196 km (è la più breve delle grandi classiche di primavera) con partenza a Marche en Famenne ed arrivo naturalmente in cima al Muro di Huy. Siamo in Vallonia, come dice il nome della corsa, cioè la regione francofona del Belgio. Sul percorso saranno da affrontare 12 salite, compresi i tre passaggi sul Muro: il primo sarà al km 101, il secondo al km 167 (cioè ai -29 dall’arrivo, quando si entrerà davvero nel vivo) e il terzo naturalmente per raggiungere il traguardo. Si tratta di una salita di 1,3 km con pendenza media al 9,6%: numero già molto interessante, ma che non rende l’idea di una salita sempre più dura man mano che ci si avvicina al traguardo, con punte di pendenza massima addirittura fino al 26%, salvo che negli ultimi 100 metri, quando spiana e chi avrà più forze potrebbe rilanciare per l’ultimo e decisivo guizzo. L’anno scorso però è stata introdotta a soli 6 km dall’arrivo la Côte de Cherave, ascesa di 1,3 km con pendenza media dell’8,1% che potrebbe essere un trampolino di lancio per chi vorrà attaccare prima dell’ultimo passaggio sul Muro, per vivacizzare ulteriormente il finale evitando che sia solo un avvicinamento alla salita decisiva.

Il nome più caldo è inevitabilmente quello di Alejandro Valverde, che domenica ha salitato l’Amstel Gold Race ma che non può mancare alla Freccia, vinta per ben tre volte compresi i successi nelle ultime due edizioni del 2014 e 2015. Negli ultimi anni questa corsa è diventata un feudo spagnolo, considerati anche i successi di Joaquim Rodriguez nel 2012 e di Dani Moreno nel 2013. La Freccia però ha sempre dato molte soddisfazioni all’Italia, visto che con 18 successi siamo alle spalle solo del Belgio (38) nell’albo d’oro. Quest’anno potremmo puntare soprattutto su Enrico Gasparotto, vincitore domenica al termine di una prestazione straordinaria, anche se il Muro di Huy è meno adatto alle sue caratteristiche. L’Amstel però ha soprattutto bocciato molti big, da Philippe Gilbert (bersagliato dalla sfortuna quest’anno) a Michal Kwiatkowski, dunque il pronostico è davvero incertissimo.

Per seguire la Freccia Vallone 2016 ci sarà una diretta tv che avrà inizio alle ore 14.45 (dopo il Giro del Trentino) su Rai Sport 1 (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky) con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello. L’unica differenza con le altre classiche che abbiamo seguito in queste domeniche è che non ci sarà nessun passaggio su Rai Tre e la gara sarà seguita dunque solo sul canale tematico. Diretta disponibile a partire dalle ore 14.30 anche su Eurosport, il canale visibile sia agli abbonati Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo anche la possibilità di seguire la Freccia Vallone in diretta streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.rai.tv) oppure – per gli abbonati – tramite i servizi offerti da Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine i social network, dove segnaliamo in particolare la pagina Facebook ufficiale Flèche Wallonne e il profilo Twitter ufficiale @flechewallonne. E adesso, che lo spettacolo cominci: la parola va alla strada! (Mauro Mantegazza)