La Juventus ha iniziato ormai a cucire il nuovo tricolore sulla maglia, confermando a dire il vero la stessa seta che negli ultimi 5 anni l’ha fatta da padrona assoluta: il 3-0 che spazza via una Lazio parsa fuori contesto ed inadeguata alla sfida è risultato senza discussioni. In rete Mandzukic e due volte Dybala, con Buffon totalmente inoperoso e zero tiri in porta avversari. Tutto fin troppo facile, per una squadra che gioca solo contro se stessa…



Ci starebbe anche un 8, ma la resistenza biancoceleste è a tratti ridicola. Ciò non toglie nessun merito al gruppo di Allegri, ma gli facilita la vita E dire che in avvio sembrava di poter assistere ad una partita di calcio… Prestazione indecorosa Espulsione e rigore sono troppo evidenti, quasi da calcio di categoria inferiore, per l’ingenuità dei giocatori biancocelesti. Direzione agevole



Inizio lento, finale rock. La Juventus parte su ritmi blandi per poi mettere all’angolo la Lazio e sbloccare il match al minuto 39 con Mario Mandzukic, favorito da una giocata di Pogba. Allo Stadium i bianconeri dopo qualche minuto di studio dell’avversario hanno giocato a tiro al bersaglio con Marchetti (voto 7), bravissimo a respingere più volte Dybala (voto 6,5) & co. L’argentino ha sbagliato un mancino abbastanza agevole da distanza ravvicinata, prima di sfiorare il sigillo con un colpo di testa angolato ma ben respinto dal portiere laziale. Discorso simile per Pogba (voto 6,5), prima goffo in una deviazione dall’interno dell’area e poi incontenibile, in diverse giocate, compresa quella sugli sviluppi di calcio d’angolo che ha portato all’1-0. Classico schema che evidentemente gli avversari non riescono a “schermare” preparandosi a dovere con traversone sul secondo palo per il francese, che ha poi crossato rasoterra, trovando la spaccata di Mandzukic. Vantaggio meritato, anche perchè la Lazio non è riuscita mai ad impensierire Buffon (SV): qualche sponda di Djordjevic (voto 5,5) e un paio di tiri dalla distanza di Keita Balde (voto 5,5) e nulla più. Su queste basi, difficile mettere in crisi una squadra che non perde da ottobre…



Può permettersi anche di camminare (o quasi) per una decina di minuti, in attesa dell’ispirazione giusta… Difficile credere che questo campionato possa vincerlo qualcun altro E’ un parimerito con Pogba, perchè entrambi non sono perfetti pur riuscendo a risultare alla fine determinanti. Sbagliando un gol facile ma continuando a inventare calcio Non è il peggiore, è l’unico a cui non si può dare un voto…

L’avvio era stato incoraggiante, con possesso palla prolungato ed una fiducia dopo le due vittorie di fila che sembrava giustificata. Quando la Juve accelera, però, finisce completamente sott’acqua Salva la sua porta almeno tre volte, risultando decisivo per mantenere il pari. Almeno fino al gol di Mandzukic Non può un giocatore con le sue qualità giocare così, periferico, indolente, assolutamente privo di spunti. Deludente, a dir poco (Luca Brivio)

Se gli avversari non tirano mai in porta, la necessità è trovare un passatempo gradevole e costruttivo per i 90 minuti

Una leggerezza in avvio poteva macchiare la sua serata, poi raddrizzata con vigore dal centrale ex Empoli

Fa la bella vita contro Djordjevic, lasciato solo soletto in mezzo all’area bianconera

Si conquista un rigore regalato da Gentiletti e gioca da centrocampista aggiunto, perchè in difesa non c’è bisogno di lui

Solito stantuffo irrefrenabile, ad un certo punto – nel primo tempo – arriva così tante volte di seguito al cross che sembra di guardare un replay infinito

Gli bastano un paio di scatti e di movimenti in profondità per infilarsi come una lama calda nel burro della difesa laziale

E’ uno dei pochi a non infierire sugli spaesati rivali, trotterellando per il campo senza particolare verve

Superiorità tecnica e fisica devastante, sembra giocare a un altro sport. Anche se i limiti da gioventù spensierata restano

Allunga su Lulic e gli fa fare brutta figura, ripatutamente. Prestazione di qualità

Migliore in campo per voglia, applicazione totale e talento. Si meriterebbe una tripletta che solo Marchetti gli “toglie”

Opportunista, sempre al posto giusto al momento giusto. Punto di riferimento importante per la squadra

Anche se gioca pochissimo, premiamo la voglia incredibile di calcio, la fame di gol, che dimostra appena mette piede in campo

Mezzo punto in meno per le solite scenate da “alta tensione”. E’ uno dei suoi meriti principali, in senso generale. Ma stasera non ce n’era proprio bisogno  

Senza di lui probabilmente staremmo parlando di una goleada per la Lazio. Inzaghi lo ringrazi

Un giocatore di calcio professionista, valutando la situazione, non può farsi cacciare dopo 2 minuti del secondo tempo, in maniera tanto ingenua

Soffre le pene dell’inferno, come successo molte volte quest’anno. Difensore di livello inferiore a questo

Il rigore è una chicca per intenditori. Ricordare una sua buona prestazione è impresa titanica, in senso più generale

Come sempre molto meglio quando prova a spingere rispetto a quando deve fare il difensore. Lichtsteiner lo porta in giro come un ragazzino

Gioca male il primo tempo, poi resta negli spogliatoi per infortunio, evitandosi una ripresa ancora più desolante

Non trova sponde di nessun genere attorno a sè e si adegua al livello infimo

Tra i meno peggio, almeno prova a produrre qualcosa che assomigli ad un’azione

Inguardabile, uno spreco di talento da mani nei capelli

Nel primo tempo cerca di giocare di sponda e servire i suoi compagni (nei rarissimi inserimenti). Poi scompare

Leggermente frizzante nei primi 45′ di gioco, pur restando molto impreciso. Successivamente in linea con i compagni

Entra per Parolo e si vede altrettanto poco. Disperso

Non può fare miracoli, è vero. Ma la prova della squadra è davvero imbarazzante, stavolta