Juventus-Lazio 3-0 ha visto la vittoria numero 23 per i bianconeri di Massimiliano Allegri nelle ultime 24 partite disputate. Una marcia trionfale, che l’allenatore ha commentato così al termine della partita: “Non siamo marziani, questa è una squadra di ottimi giocatori che stanno facendo una cosa importante, anzi straordinaria. Dybala ha fatto una buona partita come tutta la squadra, su questo dobbiamo continuare perché è il percorso che abbiamo intrapreso per tornare a fare una grande Champions League l’anno scorso”. Inevitabile ripensare al difficile inizio della stagione, quando immaginare una situazione del genere era fantascientifico: “Sono sempre stato convinto di rientrare in lotta per lo scudetto, poi certo non sono un mago e non pensavo di avere nove punti di vantaggio a quattro giornate dalla fine…”. 



Con la doppietta realizzata in Juventus-Lazio, Paulo Dybala è salito a quota 16 in classifica marcatori. L’attaccante argentino sta vivendo un’ottima prima annata in maglia bianconera e nel turno infrasettimanale di mercoledì 20 aprile si è concesso anche una chicca: il primo gol con il piede ‘debole’, il destro. Dybala ha finalizzato un’ottima azione corale in velocità avviata da Mandzukic, che ha verticalizzato molto bene per Khedira: il tedesco ha servito il pallone in area senza perdere tempo e trovando l’ex Palermo, bravo nel controllo e nel tiro vincente sotto la traversa. Finora Dybala aveva sempre usato il sinistro per segnare, se comincia anche ad affinare anche l’altro piede sono guai per tutti



La Juve supera senza nemmeno saltarlo l’ostacolo Lazio, troppo basso per essere vero: 3-0 allo Stadium per i bianconeri, che dominano in tutti i parziali e segnano anche una specie di record, sommando 0 minuti di recupero tra primo e secondo tempo. Chicca da intenditori. Passando ai numeri del match, possesso palla nemmeno così sbilanciato, 57 a 43% in favore dei padroni di casa; passando poi ai tiri, ecco la voragine: 17 a 5 le conclusioni totali, con ben 9 parate di Marchetti ad evitare parziali in stile Deportivo-Barcellona (finita 0-8) e figure peggiori, per i biancocelesti. Unica domanda: delle 12 occasioni create dalla Juventus abbiamo detto tutto o quasi nella nostra cronaca del match, ma qual’è quella (1, segnalata dalla Lega) della Lazio? Ci sfugge… Infine un dato sui passaggi: 17 i lanci lunghi degli ospiti, un solo contropiede a referto, insomma una produzione da squadra totalmente fuori dal match e dal contesto. Peccato, vedendola la osservatori esterni e alla ricerca di un minimo di spettacolo. Chiudendo con i singoli, impressionante il bilancio di quello che abbiamo segnalato come migliore in campo, Paulo Dybala: 6 tiri in porta e 6 occasioni create, la metà esatta di quelle di squadra; un dato accomuna invece Biglia e Alex Sandro, le 5 palle perse a testa: il laziale però è rimasto sulla stessa valutazione numerica anche nelle pagelle, mentre il brasiliano è stato tra i migliori, per i bianconeri; infine Gentiletti, parentesi dolorosa (per i tifosi laziali): 2 i falli commessi, uno dei quali in area e che ha portato al rigore segnato da Dybala. Avete presente quando si dice e scrive: “Tanti stranieri scarsi tolgono il posto ai giovani italiani”? Ecco, l’esempio principe è Gentiletti.



Spazio a pensieri e considerazioni dei due allenatori nel post partita allo Stadium. Massimiliano Allegri ai microfoni di ‘Premium’ abbraccia quasi il suo secondo Scudetto juventino (terzo dopo quello vinto al Milan): “Non so se saremo in grado di continuare a questi ritmi fino a luglio (battuta che viene dallo studio, ndr), a luglio si giocheranno gli Europei e invece ci sarà chi staccherà per una vacanza che ci vuole… Mi sono arrabbiato con i miei in più occasioni, come contro il Palermo, perchè certi cali di concentrazione possono complicarci i piani e riaprire partite dominate. In ogni caso non molliamo fino a quando non arriverà la matematica e dovesse arrivare l’ufficialità lunedì sera dopo Roma-Napoli a me andrebbe benissimo. Dybala? Ha grande corsa e quantità, poi ha anche grandissima qualità, soprattutto giocando lontano dalla porta”.

Simone Inzaghi cerca di difendersi come può: “Nel primo tempo è stata una gara equilibrata, la Juve ci ha lasciato il possesso e avremmo potuto fare meglio. Quando vieni qui e prendi un gol su calcio piazzato e poi rimani in dieci però diventa una missione impossibile; purtroppo l’ingenuità di Patric ha reso tutto più difficile. Al di là dei singoli io penso al gruppo, ci è mancata un po’ di personalità nella gestione di alcune situazioni offensive. Vogliamo fare bene in questo finale, dobbiamo ripartire in vista delle ultime quattro e lo faremo nel migliore dei modi”. (Luca Brivio)

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