Il Carpi batte l’Empoli 1-0, condanna il Verona alla Serie B e soprattutto ottiene tre punti fondamentali nella corsa alla salvezza: +3 sul Palermo e +5 sul Frosinone a cinque giornate dal termine, grazie al gol di Kevin Lasagna a 5 minuti dal 90′. Sconfitta indolore per l’Empoli già ampiamente salvo, ma un’altra conferma di come nel girone di ritorno il ritmo dei toscani sia notevolmente calato.



Altri tre fondamentali punti per la squadra emiliana che ora si trova in pratica a quattro punti dal Palermo, vista anche il vantaggio in differenza reti. Un vantaggio notevole a tre gare dal termine del torneo che gli uomini di Castori dovranno difendere coi denti, la determinazione e la grinta sono due caratteristiche non mancano di certo alla formazione biancorossa che ha lottato fino all’ultimo minuto venendo premiata dal gol di Lasagna nel finale di gara. La spettacolare squadra ammirata nel corso del torneo è ormai ufficialmente in vacanza. Dopo aver raggiunto la matematica salvezza, gli uomini di Giampaolo hanno sofferto la grande voglia degli avversari che hanno giocato con la grinta di chi vuole conquistare un traguardo storico. L’espulsione di Mchedlidze ha prodotto una reazione nella squadra toscana che ha giocato meglio in inferiorità numerica. L’espulsione di Mchedlidze, che in un primo momento sembrava un pò esagerata, è sacrosanta e gli è stata correttamente suggerita dal guardalinee. Gestisce l’incontro sventolando cartellini gialli per ogni fallo, faticando non poco a controllare una gara innervosita dal cartellino rosso di Mchedlidze.



Carpi-Empoli è 0-0 al termine del primo tempo. Fabrizio Castori, vista la necessità di conquistare i 3 punti, ha schierato il suo Carpi con un modulo un pò più offensivo rispetto al solito, un 4-4-1-1 con Belec (voto 6) tra i pali protetto da una linea a quattro che da destra a sinistra è formata da Letizia (voto 6,5), Romagnoli (voto 6), Poli (voto 6) e Gagliolo (voto 6), al rientro dopo aver scontato la squalifica. Bianco (voto 6), che ha riposato giovedì contro il Milan, e Crimi (voto 6), confermato dopo l’ottima prova di San Siro, sono i due centrali di centrocampo, affiancati sulle corsie laterali da Pasciuti (voto 5,5) e Di Gaudio (voto 6), risparmiati nella trasferta di San Siro, come Lollo (voto 5) che agisce qualche metro dietro l’unica punta centrale che è come sempre Mbakogu (voto 6). Marco Giampaolo invece ha puntato sul suo classico 4-3-1-2 col giovane Pelagotti (voto 6) confermato come estremo difensore per sostituire l’infortunato Skorupski. La coppia centrale è composta da Costa (voto 6) e Cosic (voto 5,5) che sostituisce l’acciaccato Tonelli, mentre sulle fasce laterali giocano Zambelli (voto 5,5) che sostituisce l’infortunato Laurini e Mario Rui (voto 5,5). Paredes (voto 5,5) in cabina di regia affiancato da Zielinski (voto 5) e Buchel (voto 6) preferito ancora una volta a Buchel. Saponara (voto 6) agisce come al solito tra le linee e gioca alle spalle della coppia d’attaccanti, Pucciarelli (voto 6) e Mchedlidze (voto 4) che concede così un turno di riposo a capitan Maccarone.



Avvio molto grintoso e deciso per i padroni di casa che hanno messo in campo la loro voglia di conquistare i tre punti necessari per continuare a sognare la salvezza. Dopo l’espulsione di Mchedlidze ci si aspettava sicuramente qualcosa in più della squadra di Castori che deve rischiare qualcosa di più nella ripresa. Buon avvio dell’esterno destro che ha provato a spingere con regolarità sulla sua corsia di competenza dove è anche riuscito a limitare le sortite di Mario Rui. Sempre attento in fase difensiva nella quale è sempre stato nella giusta posizione. La generosità non manca al centrocampista biancorosso però ha sprecato diverse occasioni che potevano essere sfruttate meglio. Bruttissima la conclusione sull’ottima sponda di Mbakogu che il numero 20 calcia alle stelle da posizione invitante.

La differenza di stimoli si è ampiamente vista nel corso del primo tempo nel quale i padroni di casa hanno messo in campo molta più intensità vista la necessità di punti per conquistare la salvezza. La squadra di Giampaolo migliora paradossalmente dopo l’espulsione di Mchedlidze che ha lasciato i suoi in dieci uomini. Il portiere che sta sostituendo l’infortunato Skorupski sta sfruttando al meglio l’occasione concessa dall’indisponibilità del suo compagno di reparto. Attentissimo per tutti i primi 45 minuti, è stato bravissimo a respingere il ravvicinato colpo di testa di Mbakogu. Il georgiano spreca nel peggiore dei modi la grande occasione che gli ha concesso facendolo partire nell’undici iniziale, lasciando in panchina capitan Maccarone, quando al 24′ alza il gomito colpendo Crimi e costringendo l’arbitro Valeri ad estrarre il cartellino rosso e a concludere anzitempo la sua gara, mettendo in difficoltà i suoi compagni di squadra. (Marco Guido)

L’estremo difensore sloveno si dimostra come sempre molto attento e preciso su tutte le conclusioni degli avversari. Bravissimo in particolar modo quando devia in calcio d’angolo il potente tentativo di Pucciarelli nel corso della ripresa.

L’esterno ha iniziato benissimo l’incontro riuscendo a spingere con continuità sulla sua corsia di compentenza, calando un pò alla distanza. Nella ripresa perde un pallone sanguinoso al limite dell’area che per sua fortuna Pucciarelli spreca crossando malamente.

Ottima prova del centrale che, oltre a contenere le iniziative dello scatenato Pucciarelli si rende pericoloso in due occasioni in area avversaria, centrando anche la traversa della porta toscana.

L’inferiorità numerica gli facilita il compito visto che Pucciarelli resta praticamente tutto solo in avanti. Deve un pò faticare per contenere il centravanti toscano che sta attraversando un ottimo periodo di forma.

A differenza di Letizia, limita le sue proiezioni in avanti cercando di gestire al meglio la sua fascia dove Zambelli riesce a sfondare solamente in un occasione in avvio di ripresa.

L’esterno dopo un avvio di gara un pò sottotono nel quale ha faticato a proporsi, è cresciuto alla distanza riuscendo anche a confenzionare nel finale di gara l’assist per Lasagna che è valso i tre importantissimi punti per la sua squadra.

Il capitano questa sera si è maggiormente concentrato sulla fase difensiva vista anche l’assenza di Cofie per cercare di limitare il palleggio degli avversari che hanno nel possesso palla a metà campo uno dei propri punti di forza.

Viene confermato dopo l’ottima prova di San Siro ma non riesce a ripetersi visto che la posizione più arrettrata ne limita le sue grandi qualità di corsa. Protagonista in occasione dell’espulsione di Mchedlidze visto che è lui a subire la gomitata del georgiano. Condizionato dall’ammonizione incassata nel corso del primo tempo, Castori decide di sacrificarlo per far spazio a Lasagna. ( L’uomo simbolo di questa squadra, fino a qualche anno fa giocava tra i dilettanti e stasera ha regalato tre punti alla sua squadra che da stasera può davvero credere nella salvezza. Entra come sempre e dopo aver sfiorato il gol con una strepitosa girata al volo, decide la sfida del Braglia con una deviazione volante sul cross di Pasciuti. Decisivo.)

Il fantasista biancorosso gioca un buon primo tempo nel quale è riuscito spesso a creare scompiglio sulla sua corsia di competenza dove salta spesso il suo diretto avversario. Cala nella ripresa costringendo Castori a sostituirlo con De Guzman. ( L’olandese entra con voglia di mettere a disposizione della sua squadra la gran qualità che ha tra i piedi. Dopo aver tirato in curva dal limite dell’area, ha cercato di creare pericoli dalla fascia sinistra e si è reso pericoloso coi calci piazzati).

Il tuttofare a cui Castori non rinuncia mai questa volta delude un pò le aspettative visto che nel primo tempo spreca malamente diverse occasioni che potevano certamente esser sfruttate meglio. Nella ripresa viene abbassato dopo l’uscita di Crimi. Si fa espellere proprio al 90′ quando subisce il secondo cartellino rosso che gli farà saltare ben due partite visto che era anche tra i diffidati.

Il centravanti nigeriano esce a 5 minuti dal termine tra i fischi del proprio pubblico stanco dei soliti discorsi riguardanti il suo grande impegno e l’importanza per la sua squadra, l’errore che commette nel secondo tempo quando ha messo incredibilmente fuori da ottima posizione un cross di Pasciuti ha davvero fatto infuriare tutti i suoi tifosi che pretendono i gol dal proprio centravanti. ( Pochissimi minuti nei quali riesce a prendere un cartellino giallo).

Vittoria fondamentale ed importantissima per la sua squadra che ha potuto beneficiare della superiorità numerica regalata da Mchedlidze ma che non ha mai rinunciato a combattere mettendo in campo le proprie armi a disposizione. Il suo allontanamento dalla panchina dopo l’espulsione del georgiano, ha privato la sua squadra della sua grande carica agonistica.

L’estremo difensore gioca un’altra ottima partita sfruttando ancora una volta al meglio l’assenza per infortunio del suo compagno Skorupski. Dopo aver parato il colpo di testa di Mbakogu nel primo tempo, alza sopra la traversa il tentativo al volo di Lasagna nella ripresa. Incolpevole in occasione del gol dell’attaccante biancorosso.

Viene schierato per sostituire l’infortunato Laurini e nel primo tempo fatica non poco a contenere il vivace Di Gaudio che lo ha messo in difficoltà. Nella ripresa riesce a gestire meglio la situazione nonostante l’ingresso del fresco De Guzman. Esce nei minuti finali per far posto a Bittante. ( Pochissimi minuti per l’esterno lasciato in panchina un pò a sopresa).

L’esperto difensore centrale dirige la retroguardia toscana vista l’assenza di Tonelli e lo fa con personalità aiutando anche il giovane compagno di reparto Cosic che invece ha un pò faticato stasera a contenere le sortite degli avversari.

Il giovane serbo ha un pò faticato a contenere la voglia di Mbakogu che lo ha costretto al cartellino giallo già nel corso del primo tempo. Ha faticato anche nella ripresa quando il veloce Lasagna lo ha spesso messo in difficoltà.

L’esterno portoghese non sta certamente giocando ai livelli di inizio stagione quando era anche stato accostato al nome dei grandi club italiani. Fatica a contenere la catena di destra del Carpi che con Pasciuti riesce a creare il gol che ha deciso il match nel finale di gara.

Il centrocampista gioca a sopresa al posto di Croce che si è ormai ripreso il suo posto da titolare dopo aver superato il lungo infortunio. Fatica in avvio di gara per il pressing degli avversari ma si fa notare con un gran numero in conclusione di primo tempo quando si libera alla grande per poi concludere centralmente. Viene sostituito proprio da Croce a metà del secondo tempo. ( Entra e mette subito in mostra la sua grande esperienza con la quale riesce a gestire al meglio il possesso del pallone.)

Grande qualità per il regista argentino che è sicuramente in fase calante dal punto di vista fisico dopo una stagione molto intensa e molto positiva. Dopo aver sofferto il pressing emiliano, cresce alla distanza quando i carpigiani gli concedono un pò di spazio per far partire la manovra. Nervoso nel finale quando si fa ammonire per proteste, un cartellino che gli farà saltare il prossimo impegno. Esce per far spazio a capitan Maccarone. (Pochissimi minuti nei quali riesce a prendere un cartellino giallo per un fallo commesso ai danni di Bianco).

Il polacco questa volta delude le attese soffrendo anche più dei suoi compagni di squadra la grande intensità degli avversari che gli hanno impedito di giocare sfruttando le sue grandi doti che al Braglia non ha messo in mostra.

Dopo l’espulsione di Mchedlidze cresce notevolmente prendendo per mano la sua squadra insieme a Pucciarelli dimostrando grande personalità e le solite qualità che gli faranno il salto in una grande squadra nella prossima estate.

L’attaccante georgiano spreca nel peggiore dei modi la grande occasione concessagli da Giampaolo, facendosi cacciare dall’arbitro Valeri al 24′ quando ha rifilato una gomitata a Crimi nel tentativo di difendere il pallone. Un peccato per lui che era alla prima presenza stagionale dal primo minuto.

Prima da capitano per l’attaccante che ha corso tantissimo ed è riuscito a sfiorare il gol nonostante l’inferiorità numerica che lo ha costretto a lottare da solo per oltre un’ora contro tutta la retroguardia emiliana che ha comunque faticato non poco a contenerlo.

Difficile dare alla squadra toscana gli stessi stimoli degli avversari in piena lotta per la salvezza. La sua squadra gioca meglio in inferiorità numerica soprattutto in avvio di ripresa quando ha fatto intravedere l’ottimo gioco che gli ha permesso di disputare un’ottima stagione.

(Marco Guido)