Valentina Vezzali si ritirerà questa sera, ma prima di dare l’addio al mondo della scherma – almeno quella praticata – sarà in pedana un’ultima volta. A Rio de Janeiro, dove sognava di chiudere con le Olimpiadi, la jesina affronterà la finale per la medaglia d’oro ai Mondiali di scherma 2016: insieme a Elisa Di Francisca, Arianna Errigo e Martina Batini ha infatti superato Cina e Francia regalandosi gli ultimi affondi per l’ennesimo successo della carriera. L’avversaria sarà la Russia, come un anno fa: appuntamento alle ore 21 italiane per sapere se Valentina Vezzali, insieme a tutta la scherma italiana, entrerà ancora una volta nel libro della leggenda del fioretto.

“Tolgo la maschera, da domani sarà solo Vale”, così la schermitrice Valentina Vezzali ha deciso di raccontare il suo ritiro dall’attività agonistica. Subito è sorta spontanea la domanda se continuerà la sua attività politica, mettendola magari al primo posto. Nel 2013 Valentina si è candidata alle elezioni politiche entrando a far parte della lista Scelta Civica di Mario Monti. Il 25 febbraio è stata poi eletta alla Camera dei Deputati come capolista del partito nella sua regione, le Marche. Dal luglio scorso inoltre è vicepresidente nazionale proprio di Scelta Civica. Fa parte come parlamentare della Commissione della cultura, scienza e istruzione, presentando personalmente ben 17 disegni di legge.

Su ritira, darà l’addio alle gare agonistiche martedì 26 aprile, disputando l’ultima gara nei Mondiali di scherma a Rio de Janeiro, con la squadra italiana di fioretto. L’annuncio dell’abbandono della forte schermitrice, ha lasciato tutti a bocca aperta, ma Valentina come è suo solito, ha motivato la decisione con il fatto di voler lasciare da vincente. “La scelta di tempo nella scherma è fondamentale, e dal mio sport ho imparato che questa massima è anche una scelta di vita, cosi la Vezzali prima della sua ultima gara”. Valentina Vezzali ha vinto tutto, e a ripetizione; ecco dunque una scheda di una delle più grandi sportive d’Italia.

Nata a Jesi nel Febbraio del 1974, inizia a praticare scherma con la squadra della sua città giovanissima, vincendo a 15 anni per tre volte di seguito il campionato mondiale cadetto per iridate. Si segnala immediatamente nel circuito della scherma professionistica, grazie soprattutto alla sua capacità di leggere immediatamente qualsiasi situazione sulla pedana. Non viene convocata per le Olimpiadi di Barcellona del 1992, solamente perché l’allenatore del tempo della squadra azzurra non aveva intenzione di “bruciarla” prematuramente. Inizia la sua avventura internazionale l’anno dopo quando sulla pedana degli Europei di Linz in Germania, arriva al terzo posto nel fioretto individuale.

Da allora per la Vezzali è stato un crescendo di vittorie, cosa che l’ha portata ad essere l’azzurra in assoluto più vincente dello sport italiano. Il suo palmares è veramente impressionante. Valentina può infatti vantare la vittoria di ben nove medaglie olimpiche, (tra cui sei ori), e venticinque riconoscimenti mondiali (sedici ori, cinque argenti e quattro bronzi). Come lei stessa ha riconosciuto la sua massima soddisfazione è stata quella di sfilare alle Olimpiadi di Londra 2012 alla testa della rappresentativa italiana, portando quella bandiera ricevuta dalle mani del presidente della Repubblica Napolitano, riservata solamente ai grandissimi dello sport azzurro. 

In quella Olimpiade in terra britannica, la Vezzali capisce che non è ancora giunto il momento di ritirarsi dalle pedane. Ella stessa aveva infatti dichiarato di valutare il ritiro alla fine dei giochi olimpici, il bronzo individuale (ottenuto con una rimonta storica che rimarrà negli annali della scherma, contro la coreana Nam) e l’oro a squadre, la convincono a continuare la sua carriera agonistica, carriera che ha riservato alla forte schermitrice altre soddisfazioni e soprattutto altre medaglie, permettendogli di ottenere il record di vittorie, detenuto sino ad allora da Edoardo Mangiarotti. 

Caratterialmente la Vezzali è stata sempre una vera e propria perfezionista, ottima atleta sia in pedana che fuori, è entrata nel circuito della scherma a squadre per la sua innegabile bravura, ma anche per il suo modo, schietto e diretto, di affrontare i problemi all’interno dello spogliatoio. La definiscono una “dura” ma lei ama tratteggiarsi solamente come una perfezionista. Come tutti i grandi campioni di sport Valentina cura maniacalmente la sua tenuta fisica e mentale, e prima di ogni gara entra in una sorta di trance agonistica, che la fa salire in pedana concentratissima.

Atleta e donna molto eclettica, è in forza alla Polizia di Stato (è stata incorporata nelle fiamme oro nel lontano 1999), nonché parlamentare eletta con il partito “Scelta Civica” alla camera dei deputati. Dal 2015 riveste finanche l’incarico di vicepresidente del partito di Mario Monti, sinonimo questo della grande stima che gode anche all’interno del mondo politico. Come molti campioni di sport, ha pubblicato due autobiografie (“A viso scoperto” e “Io, Valentina Vezzali”) che hanno avuto un ottimo successo nelle librerie di tutta Italia. Da personaggio pubblico ha partecipalo a numerose trasmissioni televisive (Tra le tante si ricorda la sua partecipazione a “ballando sotto le stelle” trasmessa su Rai uno) ed è stata scelta dalla Costa Crociera per essere la madrina della “Costa Luminosa”, nave di punta della compagnia di navigazione.

Sposata con un ex calciatore di serie B, ha 2 figli (Pietro ed Andrea), ha cercato come lei stesso ha più volte dichiarato di non far pesare i tanti impegni, sulla sua veste di mamma e moglie, e vista la felicità che nelle tante interviste la famiglia dice di avere, sembrerebbe esserci riuscita. Dopo l’addio all’attività agonistica probabilmente si dedicherà pienamente alla vita politica perché come essa stesa ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport, “oggi, fuori dalla finestra, non vedo un tramonto, ma l’alba di nuove sfide… da affrontare e vincere!”.