Se Federica Pellegrini è stata scelta come portabandiera dall’Italia per le Olimpiadi 2016, la Spagna a Rio de Janeiro si affiderà a Rafa Nadal. Il tennista spagnolo, 14 Slam e 28 Master 1000 in bacheca, era già stato scelto nel 2012; come la Pellegrini aveva dovuto rinunciare, lui però a causa di un infortunio che gli aveva anche impedito di difendere l’oro vinto a Pechino (e che era andato a Andy Murray, campione olimpico in casa). Allora il portabandiera iberico era stato Pau Gasol, simbolo di una meravigliosa nazionale di basket; ora Nadal ha l’occasione di rifarsi, e a Rio andrà a caccia del secondo oro a suggello di una carriera straordinaria (soltanto Reginald Doherty, nel 1900 e 1908, ha vinto due ori nel singolare dei Giochi). Dando uno sguardo alle altre scelte – le riporta la Gazzetta dello Sport – in Francia, dove questa volta voterà un comitato elettivo di 54 atleti, potendolo fare anche online, sembra essere un testa a testa tra Teddy Riner, campione olimpico in carica nel judo, e Tony Parker che è il capitano della nazionale di basket, stella dei San Antonio Spurs, ma che “ufficialmente” non sarà in corsa finchè la Francia non si sarà qualificata attraverso il preolimpico. Dal canto suo, Riner non si è fatto mancare la stoccata al connazionale, dichiarando a L’Equipe che “per fare il portabandiera, mi sembra il minimo essere campione olimpico; almeno, io la vedo così”. Una vera e propria campagna elettorale…



Sarà la portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016; le ultime per la nuotatrice veneziana? Così sarebbe dovuto essere – Fede ha sempre pensato a Rio come all’ultima competizione – anche se la Pellegrini ha sempre detto di voler prendere una decisione ufficiale dopo l’appuntamento brasiliano. Parole confermate anche nell’intervista rilasciata oggi a Sky Sport: “Rimando tutte le scelte al dopo Rio” ha detto la nuotatrice, che ha posto l’accento sul fatto di poter avere tempo per valutare i prossimi passi nella vita personale (come sappiamo, Fede è fidanzata con Filippo Magnini) e professionale. “In entrambi in contesti sarà una decisione dura”. Per quanto riguarda la sua carriera, la Pellegrini ha giustamente ricordato come un atleta imposti la sua preparazione con scadenza quadriennale segnata dalle Olimpiadi; per questo motivo “non avrebbe senso fare un altro Mondiale e basta” (l’appuntamento è a Budapest 2017). Quindi, dovesse continuare, Federica Pellegrini lo farà con vista sui Giochi di Tokyo 2020, per lei eventualmente la quinta Olimpiade: “Sarebbe un obiettivo un po’ più grande”.



Sarà la portabandiera italiana a Rio 2016. Una scelta sacrosanta dal punto di vista sportivo, dal momento che premia un’atleta che da oltre 10 anni è ai vertici mondiali di uno degli sport più rappresentativi, il nuoto. Il rapporto di Federica con le Olimpiadi però è stato abbastanza complicato. Si comincia ad Atene 2004, quando la Pellegrini è una ragazzina che ha appena compiuto 16 anni ma è già un talento straordinario, certificato dalla medaglia d’argento che Fede vince nella gara che ama di più, cioè i 200 stile libero. Passano quattro anni ed eccoci a Pechino 2008: in Cina enormi soddisfazioni ma anche una cocente delusione. Nei 400 infatti la Pellegrini ottenne in semifinale il record olimpico, ma poi in finale fu solo quinta, nuotando due secondi e mezzo più lenta di quanto aveva fatto il giorno precedente. Il riscatto arrivò nei 200, dominati ottenendo il record del mondo sia in batteria (1’55″45) sia in finale (1’54″82), quando divenne la prima nuotatrice italiana di sempre a vincere un oro olimpico. Solo delusioni invece a Londra 2012, senza dubbio il peggior appuntamento della gloriosa carriera della Pellegrini, che non andò oltre il quinto posto sia sui 200 sia sui 400, dopo che nei due Mondiali fra Pechino e Londra aveva ottenuto tutti gli ori su queste distanze.



Sarà la portabandiera italiana a Rio 2016. Una grande soddisfazione per la nuotatrice veneta, giunta alla sua quarta Olimpiade, tanto più dal momento che la cerimonia inaugurale avrà luogo proprio nel giorno del suo compleanno, venerdì 5 agosto. Federica ha espresso la sua gioia tramite i propri profili ufficiali sui social network: su Instagram ad esempio ha pubblicato una foto che la ritrae con una bandiera italiana in mano, proprio come farà quel giorno al Maracanà. Essere stata scelta come portabandiera azzurra secondo la Pellegrini “è il coronamento di anni e anni di carriera fatti di grandi sconfitte e grandissime vittorie, momenti dove mi sono persa e momenti dove mi sono ritrovata o altri…dove ho perso qualcuno di importante!”. Un messaggio che si chiude in modo molto significativo: “Nonostante tutto ogni volta che vado a letto la sera mi dico che ne è valsa la pena perché ho saputo combattere sempre, senza mai mollare, pronta per ricominciare tutto la mattina successiva”.

Era nell’aria da tempo, ma adesso è ufficiale: Federica Pellegrini sarà la portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. L’annuncio è stato dato in occasione della Giunta del Coni a 100 giorni esatti dalla cerimonia inaugurale dei Giochi, che per la prima volta si svolgeranno in Sudamerica. Sarà venerdì 5 agosto, giorno del ventottesimo compleanno per la campionessa di nuoto: un giorno dunque che sarà doppiamente indimenticabile per Federica, che entrerà per prima nella delegazione italiana al Maracanà sventolando il Tricolore. Una scelta che potremmo definire inevitabile, dal momento che la Pellegrini è ormai da oltre un decennio uno dei simboli dello sport italiano, per di più in uno sport come il nuoto che è uno dei più importanti alle Olimpiadi. Nella sua bacheca spiccano l’oro olimpico sui 200 stile libero a Pechino 2008 e quattro ori mondiali fra Roma 2009 e Shanghai 2011 sui 200 e sui 400. In entrambe le distanze ha stabilito più volte il record del mondo e sui 200 è ancora la primatista. Sarà anche la seconda volta consecutiva di una donna portabandiera per l’Italia, visto che a Londra 2012 questo onore toccò a Valentina Vezzali, che proprio ieri a Rio ha disputato l’ultima gara di una carriera leggendaria.