Potrebbe avere un protagonista a sorpresa: Mario Gotze. Storia stranissima la sua: nel 2013 era uno dei giocatori più contesi sul mercato – esploso nel Borussia Dortmund – e prima ancora della finale di Champions League tra i gialloneri e il Bayern Monaco (che non ha giocato per infortunio) i bavaresi ne avevano annunciato l’acquisto dietro il pagamento della clausola rescissoria. Nelle prime due stagioni all’Allianz Arena il rendimento è stato buono: 30 gol totali in 92 partite, e in mezzo quello che per il momento è il gol più importante della carriera (e che lo resterà forse a lungo) ovvero quello contro l’Argentina che ha deciso il Mondiale 2014. Poi è sparito dai radar: quest’anno ha giocato 19 partite per un totale di 1067 minuti. In Champions League, nonostante due gol nelle prime due del girone, è rimasto in panchina nelle due sfide alla Juventus mentre contro il Benfica ha giocato 6 minuti. Vero che tra metà ottobre e metà febbraio è rimasto ai box per un problema serio agli adduttori, ma ora che è tornato Guardiola ha trovato i suoi equilibri e sembra non considerarlo troppo. 



Si avvicina; c’è un grande doppio ex in questa partita, vale a dire Mario Mandzukic che ha appena vinto lo scudetto con la Juventus. L’attaccante croato è arrivato al Bayern Monaco nel 2012, pagato 13 milioni di euro (si era affermato nel Wolfsburg); è rimasto in Baviera per due stagioni, mettendo insieme cifre da 48 gol in 88 partite. Nel primo anno di Guardiola Mandzukic ha avuto cifre ottime (26 gol in 48 partite), ma in estate il rapporto con il tecnico catalano si è rotto e Mandzukic ha dovuto fare nuovamente le valigie, trasferendosi all’Atletico Madrid (pagato 22 milioni di euro). Dove ha giocato 43 partite segnando 20 gol, per poi trasferirsi alla Juventus dopo una sola stagione. Con il Bayern Monaco Mandzukic ha vinto la Champions League nel 2013; le sue cifre totali in questa competizione – contando anche la stagione alla Juventus – parlando di 35 partite e 13 gol, molto spesso decisivi.



In Atletico Madrid-Bayern Monaco sono due i giocatori ai quali Pep Guardiola deve rinunciare per questa trasferta di Champions League. Holger Badstuber, uno dei veterani della squadra (è cresciuto qui e gioca in prima squadra regolarmente dal 2009) ha giocato appena 9 partite in stagione; dopo lo strappo al muscolo femorale, a metà febbraio ha avuto un problema all’articolazione della caviglia e ha saltato le ultime 11 partite di Bundesliga, mentre in Champions League ha un’apparizione di soli 52 minuti contro l’Olympiacos, nel girone. Assente illustre Arjen Robben, che come Badstuber ha preso parte a tre finali di Champions League (2010, 2012 e 2013): l’esterno olandese, 7 gol stagionali in 22 partite, quest’anno ha avuto continui problemi agli adduttori che gli hanno impedito di essere regolare. In campionato non gioca dal 5 marzo, in Champions League dall’andata degli ottavi contro la Juventus, quando ha segnato un gol poi rivelatosi decisivo per il passaggio del turno del Bayern.



Atletico Madrid-Bayern Monaco si gioca questa sera, ma ci sono dei giocatori che non saranno in campo; entrambe le squadre hanno infatti problemi di infortuni e non potranno contare su una serie di elementi. Nell’Atletico Madrid, continua il calvario di Tiago: il centrocampista portoghese ha saltato tutti gli ottavi e i quarti di Champions League e l’ultima partita del girone, è fuori da dicembre e, se pure sta recuperando la condizione dopo la frattura della tibia, non è ancora in grado di scendere in campo. Per un problema al bicipite femorale salterà questo impegno Diego Godin; la semifinale di ritorno si gioca il 4 maggio e dunque il difensore uruguayano corre contro il tempo per provare a recuperare per quella data. Sicuramente Simeone lo vorrebbe in campo, per contro c’è il grosso rischio che Godin si infortuni ancor più gravemente, dovendo così rinunciare all’eventuale finale (qualcosa di simile era accaduta a Diego Costa due anni fa).

Sono tanti i possibili jolly di Atletico Madrid-Barcellona; andiamo a vedere dunque chi potrebbe risultare decisivo “partendo da dietro”. Nell’Atletico Madrid, Lucas Hernandez è l’ennesimo giovane lanciato da Simeone, che ha già reso una certezza Saul Niguez e ora ci riprova con questo centrale difensivo francese, ancora giocatore dell’Under 21. Cresciuto nel vivaio dei Colchoneros, Lucas quest’anno ha giocato 9 partite in campionato e 3 in Champions League (211 minuti) ed è stato anche impiegato 5 volte in Youth League; è lui il favorito per prendere il posto dell’infortunato Godin, chissà se la responsabilità lo farà crescere ulteriormente. La rosa del Bayern Monaco è talmente ricca di protagonisti che trovare un jolly è impresa difficile; Douglas Costa è forse il meno reclamizzato degli uomini d’attacco, arrivato dallo Shakhtar Donetsk però si è subito ritagliato uno spazio importante nella formazione di Guardiola come esterno a destra o a sinistra. In Champions League ha giocato 764 minuti, il dato che impressiona è quello relativo agli assist: ne ha timbrati 18 in totale, 14 in Bundesliga e 4 in Europa (i gol sono 7).

È un grande piatto nella portata delle semifinali di Champions League. Uno sguardo ai moduli con i quali le due formazioni saranno schierate in campo oggi. L’Atletico Madrid è ormai fedele al 4-4-2; gioca però con un esterno (e a volte due) che è un centrale allargato, quel Koke che dalla fascia laterale imposta il gioco. E’ quindi un 4-4-2 difensivo, volto a tagliare i rifornimenti agli attaccanti e a occupare al meglio tutte le possibili linee di passaggio. Difficile definire il modulo del Bayern Monaco: di base un 4-1-4-1, ma Pep Guardiola nel corso della stagione ha giocato con la difesa a 3, con il trequartista puro o con le tre mezzepunte a supporto dell’attaccante. Uno schema che si modifica durante le partite; Vidal in fase di attacco può andare a giocare sulla linea dei centrocampisti, Muller avanza fino a mettersi al fianco di Lewandowski e i due esterni sono in costante proiezione offensiva. Quando il Bayern Monaco ha la palla sembra più un 4-2-4; meglio, un 3-3-4 visto che, come accadeva nel suo Barcellona, Guardiola arretra la posizione di un centrale per impostare e manda avanti i due terzini. 

Si gioca al Vicente Calderon, questa sera alle ore 21:05; è valida per l’andata della semifinale di Champions League 2015-2016. Un solo incrocio nella storia, ma davvero importante: la finale di Coppa dei Campioni del 1974, che i bavaresi vinsero nel replay dopo aver pareggiato la prima sfida all’ultimo secondo dei tempi supplementari. Arbitra la partita l’inglese Mark Clattenburg; diamo allora uno sguardo più approfondito alle probabili formazioni di Atletico Madrid-Bayern Monaco.

Ecco le quote Snai per Atletico Madrid-Bayern Monaco, andata della semifinale di Champions League: ci dicono che il segno 1 (vittoria Atletico Madrid) vale 2,85, il segno X (pareggio) vale 3,40 mentre il segno 2 (vittoria BAyern Monaco) vale 2,45 volte la cifra messa sul piatto.

Tegola per Diego Simeone: un infortunio al bicipite femorale costringe Diego Godin allo stop, anche per la partita di ritorno l’uruguayano è in dubbio. Per la sfida del Calderon il Cbholo dovrebbe quindi affidarsi a Lucas Hernandez, che sembra aver superato Savic nelle gerarchie; in campo anche José Gimenez che sarà il secondo centrale davanti ad Oblak, mentre sulle fasce non ci sono sorprese con Juanfran a destra e Filipe Luis a sinistra.

A centrocampo qualche punto di domanda c’è ancora: se Gabi, Koke e Saul Niguez sono sicuri del posto, per il ruolo di quarto mediano sono in ballottaggio Angel Correa e Ferreira-Carrasco, con il secondo che in ogni caso sembra essere favorito anche se ha giocato titolare sabato (ma l’Atletico è in piena corsa per vincere la Liga e non può fare troppo turnover). Si va dunque verso un Saul da mediano, al fianco di capitan Gabi; per quanto riguarda il reparto avanzato invece non sembrano esserci novità, la candidatura di Vietto è forte ma il Fernando Torres dell’ultimo periodo dovrebbe in ogni caso spuntarla, con Griezmann che naturalmente avrà il posto confermato essendo il capocannoniere della squadra in questa stagione. 

Il Bayern Monaco è sempre privo di Badstuber e Robben; Pep Guardiola però ha grande abbondanza nella rosa e non dovrebbe soffrire troppo per queste assenze. In campionato ampio turnover per il tecnico catalano, che ritrova Jerome Boateng; da capire se Guardiola deciderà di mandarlo in campo subito, al fianco di Javi Martinez, o se invece prevarrà la prudenza e dunque la soluzione Benatia, che rimane in ballottaggio con Kimmich.

Sulle corsie Lahm e Alaba; l’austriaco potrebbe giocare anche al centro liberando la fascia per Bernat, ma è più probabile la soluzione da terzino. Vidal è ampiamente favorito per posizionarsi davanti alla difesa; sulla linea delle mezzepunte invece sono sempre in ballottaggio Douglas Costa e Coman, ma con il brasiliano ex Shakhtar nettamente favorito; dall’altra parte agirà Ribéry che è uno dei senatori di questa squadra. In mezzo si dividono Thiago Alcantara e Thomas Muller: uno fa di fatto il playmaker avanzato con licenza di muoversi anche indietro a prendere palla, l’altro un attaccante mascherato da trequartista. 

 

 13 Oblak; 20 Juanfran, 24 J. Gimenez, 19 Lucas Hernandez, 3 Filipe Luis; 21 Ferreira-Carrasco, 17 Saul Niguez, 14 Gabi, 6 Koke; 7 Griezmann, 9 Fernando Torres

A disposizione: 1 Moyà, 18 Jesus Gamez, 15 Savic, 12 Augusto Fernandez, 22 Thomas, 16 A. Correa, 23 Vietto

Allenatore: Diego Simeone

Squalificati: –

Indisponibili: Godin, Tiago

 1 Neuer; 21 Lahm, 8 Javi Martinez, 17 J. Boateng, 27 Alaba; 23 Vidal; 11 Douglas Costa, 6 Thiago Alcantara, 25 T. Muller, 7 Ribéry; 9 Lewandowski

A disposizione: 26 Ulreich, 13 Rafinha, 5 Benatia, 18 Bernat, 14 Xabi Alonso, 19 Gotze, 29 Coman

Allenatore: Josep Guardiola

Squalificati: –

Indisponibili: Badstuber, Robben

 

Arbitro: Mark Clattenburg (Inghilterra)

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