Altro capitolo sul caso del Calcioscommesse a Cremona: la procura, mentre attende la decisione del Gup per il prossimo 16 maggio, riceve un’allerta da parte dell’avvocato Emilio Ricci, legale di Massimo Mezzaroma. L’ex presidente del Siena, squadra coinvolta per la presenza dell’allora tecnico Antonio Conte, forse l’imputato simbolo di questo filone di inchieste. «Grandissima parte di questo mega processo andrà in prescrizione», afferma Emilio Ricci a SkyTg24 parlando del processo sul calcioscommesse a Cremona che davvero rischia di andare in prescrizione. «Si potrebbe fare tutto in due anni, ma pensare che un processo di questi tipo, al dibattimento, si possa fare in meno di due o tre anni è impossibile. Sulle frodi sportive, calcolando che le ultime sono del 2011, la prescrizione sarebbe sette anni e sei mesi dal 2011, e così si arriva agli inizi del 2018». Secondo il legale dell’ex presidente del Siena dunque non si arriverà mai alla conclusione del terzo grado di giudizio sul processo che vede imputati, oltre a Conte, anche Doni, Mauri, Signori e altri 105 personaggi del mondo sportivo e di scommesse;  anzi, «secondo me non si arriva neanche al primo», conclude per nulla ironico l’avvocato. Il processo sul calcioscommesse iniziato a Cremona ha visto 4 anni di indagini, decine di arresti, 115 imputati e una quarantina di gare giudicate combinate dall’accusa dentro a 200 gare sospette tra A, B e Lega Pro. Il prossimo 16 maggio il Gup di Cremona, Pierpaolo Beluzzi, renderà notte tutte le decisioni: ma lo spettro della prescrizione si avvicina.



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