Tra le notizie di oggi, venerdì 29 aprile 2016, spicca quella annunciata dal capitano dell’Udinese Antonio Di Natale. Durante la conferenza stampa alla vigilia del match contro il Torino il numero 10 bianconero ha dichiarato: “Voglio stare bene all’ultima partita con il Carpi, per poter festeggiare con il pubblico e giocare la mia ultima a Udine. Poi vedrò cosa fare, ma al momento conta solo l’Udinese, che è sempre più importante di tutto, anche di Totò. Vogliamo fare una grande partita insieme ai tifosi con il Torino e festeggiare con i nostri tifosi. Ho vissuto questi mesi come ho vissuto i miei 12 anni. Io devo solo ringraziare la società; sono orgoglioso di quello che ho fatto in campo, ma anche fuori, rifiutando molte squadre. Aspettiamo di fare una grande partita domani e poi vedremo se sarò in campo col Carpi“. E’ quindi ufficiale: Di Natale lascerà l’Udinese al termine del campionato in corso, dopo dodici stagioni straordinarie in cui ha realizzato la bellezza di 226 gol tra Serie A (190) e coppe, contribuendo agli ottimi risultati conseguiti dalla squadra friulana nell’ultimo decennio. Per Di Natale quest’anno 22 presenze e 1 gol, siglato nell’1-1 casalingo contro il Genoa del 4 ottobre scorso. Rimane da capire se Totò continuerà a giocare a calcio ed eventualmente con quale squadra lo farà. Nel frattempo i tifosi dell’Udinese possono segnarsi la data: domenica 15 maggio 2016 per Udinese-Carpi, l’ultima di un giocatore indimenticabile.
È ad un passo, Roma-Chievo potrebbe trasformarsi dalla festa in malinconia alla vera celebrazione festosa di tutta la romanità giallorosa più pura: le ultime notizie che arrivano dall’America danno come molto vicino il rinnovo del contratto di Francesco Totti alla Roma. Il capitano glorioso, giunto alla sua ventesima stagione, stava per terminare tra le polemiche il suo ultimo anno in maglia giallorossa ma dal presidente Pallotta sembra sia arrivata convinzione e la decisione definitiva: il contratto si farà e a questo punto la sua ultima gara all’Olimpico diventerà la festa per il rinnovo di una icona prima ancora di un attaccante. Ieri sono tornati da Boston il d.g. Baldissimi e Massara, braccio destra di Sabatini: sembra con l’ottimismo alle stelle negli ultimi giorni che Pallotta si sia deciso, regalando alla Roma un altro anno di celebrazioni del suo capitano che potrà garantire ancora un rendimento per una ventina di minuti a partita come nell’ultimo mese ha splendidamente fatto. In tutto questo, Spalletti sarà d’accordo?
Se il futuro del Milan sarà legato ai cinesi di Ali Babà con l’Oriente che entrerà sempre di più nelle decisioni della società rossonera – al momento in confusione totale, sia tecnica che societaria – non è detto che l’ipotesi Marcello Lippi sia l’unica in ballo. Nelle ultime ore avanzano molte notizie che darebbero il cileno Manuel Pellegrini, in semifinale con il Manchester City nonostante il club lo abbia già scaricato per Pep Guardiola l’anno prossimo, vicino alla panchina rossonera. Brocchi non sta certamente brillando e quasi certamente non sarà rinnovato a fine anno, quantomeno sulla panchina ufficiale (ipotesi ritorno nella Primavera rossonera). Ma quindi o Lippi o Pellegrini? Secondo la Gazzetta dello Sport potrebbero essere anche tutte e due: infatti, con Lippi direttore tecnico del Milan in panchina ci sarebbe lo spazio giusto per un allenatore, magari non proprio di primo pelo, ma proprio per questo con la buonissima esperienza passata di Villarreal, Real Madrid e Manchester City, per poter risollevare una squadra che dire allo sbando in questo momento, forse, è dir poco.
Una domanda da ben 800 milioni di euro, quella che tiene in apprensione tutti i tifosi del Milan. Oggi si è tenuta l’assemblea del Milan che è durata oltre 3 ore, e che ha visto per la prima volta la presentazione di una lista alternativa, (che è stata però bocciata) sinonimo questo dello scontento che si respira attorno ad una delle squadre più titolate d’Italia. Durante l’assemblea è emerso che la società ha debiti per oltre 90 milioni di euro, e questa potrebbe essere la molla che spingerebbe il cavaliere a disfarsi di una quota molto “importante” della sua società. Alcune indiscrezioni dicono che l’accordo è vicinissimo, e già venerdì potrebbe essere firmato un preliminare di vendita alla cordata cinese.
Simeone con la vittoria contro il Bayern di ieri ha ipotecato la finale dell’ex coppa di campioni, coppa che sarebbe la ciliegina sulla torta di una stagione, che vede la sua squadra in lotta fino alla fine per il titolo di campione di Spagna. Ieri la partita è stata la solita partita dell’Atletico, il tecnico ha infatti presentato una squadra tosta in difesa e molto equilibrata nella mediana, pronta però in ripartenza a colpire quel Bayern che di fatto ha escluso all’ultimo minuto la Juventus. Adesso tutto dipenderà dalla partita della prossima settimana all’Allianz Arena, dove il Bayern dovrà vincere con almeno due goal di scarto.
Sembra ormai che Claudio Ranieri abbia conquistato l’isola di sua Maestà britannica. Il tecnico romano etichettato in patria eterno secondo, in Inghilterra sta facendo impazzire gli amanti del calcio, con la favola che vede il suo Leicester ormai ad un passo dal diventare campione d’Inghilterra. Lui come al suo solito non si scompone, ma intervista dopo intervista si commuove sempre più. Ormai d’altronde alle “volpi”, manca una sola vittoria per raggiungere lo storico traguardo, un traguardo che renderà il nostro connazionale uno degli uomini più amati dell’intera terra britannica.
Sono concentratissimi i piloti della rossa di Maranello alla vigilia del GP di Russia, che dovrà di fatto sancire la riscossa della Ferrari. Vettel appena giunto sul circuito, ha dichiarato che la strada da percorrere per arrivare alla Mercedes è ancora tanta, il tedesco ha pero intenzione insieme al suo team di rendere la vita difficile alle frecce d’argento. Lo stesso vuole Raikkonen, la seconda guida della rossa, è apparso ancora più concentrato del compagno di squadra. Egli come al suo solito ha ricontrollato insieme al suo ingegnere di pista, tutte le “mappature” disponibili per la sua vetture, “mappature” che già da domani saranno testate nelle prime prove libere.
Sono stati resi note le risultanze dei test fatti nell’anno 2015 dall’Agenzia mondiale anti doping (WADA). L’Italia ha di fatto raggiunto il poco onorevole secondo posto, chiudendo questa speciale classifica con 124 casi di irreperibilità degli atleti sottoposti a test antidoping. Di fatto l’irreparabilità non è sinonimo di colpevolezza, ma è un prologo da “attenzionare”, in virtù di una trasparenza da sempre richiesta a parole, e spesso evitata con i fatti. Al primo posto di questa speciale classifica la Russia, ultima la Corea del nord. La relazione del 2015, che sarà rilasciata nel 2017, porterà i primi risultati con il nuovo codice introdotto nel 2015.