La semifinale di andata dell’Arena Lviv non ha tradito le attese. Ucraini e andalusi hanno dato vita ad un bel match che si è concluso sul risultato di 2-2 e in cui non sono mancate le emozioni. E’ stata la squadra spagnola a portarsi in vantaggio già al 6′ minuto, grazie al gol dell’esterno Vitolo; al 23′ però lo Shakhtar ha ristabilito la parità con l’attaccante brasiliano Marlos. Più che la finalizzazione del ventisettenne ex Metalist, ci piace sottolineare l’assist del difensore centrale Yaroslav Rakitsky: con un passaggio in profondità da centrocampo il mancino classe 1989 ha in colpo solo avviato e rifinito l’azione dello Shakhtar, bravo naturalmente anche Marlos a muoversi tra Escudero e Daniel Carriço, controllando a seguire e superando il portiere di sinistro. Merito anche al difensore che per una volta si è improvvisato assist man: salvo imprevisti rivedremo all’opera Rakitsky nei prossimi europei francesi, in cui l’Ucraina sarà impegnata nel gruppo C assieme a Germania, Polonia ed Irlanda del Nord.
Un buon pareggio in trasferta per gli andalusi campioni in carica, che all’83’ minuto sono riusciti a realizzare il punto del definitivo 2-2 nella semifinale di andata di Europa League. L’attaccante francese Kevin Gameiro ha messo a segno il suo quinto gol in questa edizione della coppa, il ventiseiesimo stagionale considerando anche i 16 nella Liga spagnola, i 3 in Coppa del Re e i tra Champions League e Supercoppa Europea. L’attaccante francese ha trasformato un calcio di rigore concesso dall’arbitro polacco Szymon Marciniak, che ha punito l’intervento in scivolata di Facundo Ferreyra ai danni di Vitolo. L’attaccante argentino dello Shakhtar Donetsk ha commesso un’ingenuità abboccando alla finta dell’avversario ed intervenendo in scivolata nel lato sinistro della propria area: l’entità del contatto rimane incerta ma rivedendo le immagini sembra trattarsi di un penalty legittimo. I giochi per la qualificazione rimangono comunque aperti: alla squadra ucraina basterà vincere con un gol di scarto al Ramon Sanchez Pizjuan.
All’Arena Lviv la sfida tra Shakhtar Donetsk ed il Siviglia termina 2 a 2. L’inizio del primo tempo sembra inizialmente lasciar intuire come gli spagnoli possano schiacciare gli ucraini nella propria metà campo fino a trovare il vantaggio al termine dell’azione corale cominciata da Banega, assistita da Gameiro e capitalizzata già al 6′ da Vitolo, bravo a dribblare Rakitsky e mandare il pallone alle spalle di Pyatov. Tuttavia, la squadra di Emery si adagia lentamente mentre quella di Lucescu rimane compatta e cresce col passare del tempo finchè, al 23′, Marlos pareggia sul bel filtrante in profondità di Rakitsky e, al 35′, Stepanenko completa la rimonta insaccando di testa il perfetto cross dalla sinistra di Marlos, spettacolare nel lasciare sul posto Banega. Il secondo tempo non si rivela tanto esaltante quanto la frazione precedente e l’unica nota di rilievo la fa registrare Krohn-Dehli, prima con il tiro paratogli a fatica al 62′, e poi a causa dell’impressionante infortunio al ginocchio capitatogli al 70′, che lo ha costretto a lasciare il campo prematuramente a pochi istanti dal suo ingresso. L’ultima parte della gara viene pesantemente influenzata dall’erroraccio di Ferreyra, colpevole di aver commesso il fallo su Vitolo che ha spinto l’arbitro Marciniak a fischiare il calcio di rigore: Gameiro rimane freddo e batte dal dischetto Pyatov all’82’ per il pareggio defitinitivo. Grazie al recupero effettuato nella mezz’ora finale, il match risulta molto bilanciato nei numeri ma è il Siviglia ad aggiudicarsi il possesso palla con il 53% e, sebbene lo Shakhtar sia in vantaggio nelle conclusioni totali, 14 a 9, entrambe le compagini hanno collezionato 4 conclusioni nello specchio della porta, con Marlos recordman grazie ai suoi 2 tentativi. I Biancorossi si rivelano però più imprecisi nei passaggi, 377 su 445 contro 314 su 369, e più fallosi con un computo di 17 a 11 interventi irregolari commessi. Infine, l’arbitro polacco Szymon Marciniak ha estratto 5 volte il cartellino giallo ammonendo rispettivamente Malyshev e Srna da una parte, Escudero, Carriço e Krychowiak dall’altra tra le file degli ospiti. (Alessandro Rinoldi)