Arriva il triplice fischio dell’arbitro Brych al Camp Nou, il Barcellona si aggiudica il match d’andata dei quarti di Champions League 2015-2016 battendo l’Atletico Madrid per 2 a 1, un risultato che consente alla formazione di Simeone di potersela comunque giocare al ritorno in programma al Vicente Calderon. Nel finale i colchoneros cercano di contrastare i blaugrana come possono commettendo tanti falli (e spezzettando così il gioco), mentre i padroni di casa cercano il terzo gol. Gli ospiti tengono duro e non concedono altre occasioni agli avversari, al termine dei cinque minuti di recupero il Barça esce vittorioso dal campo ma ha poco da festeggiare, al ritorno sarà comunque una bolgia.
Quando siamo giunti al trentacinquesimo minuto del secondo tempo, il punteggio di Barcellona-Atletico Madrid vede la formazione di Luis Enrique avanti per 2 a 1. Prosegue il monologo dei blaugrana in mezzo al campo. Al 56′ Oblak dice no a Messi (che si era accentrato e aveva fatto partire un missile terra-aria) con una gran parata. Al 62′ Neymar prende di nuovo le misure alle porte, anche stavolta il pallone esce sfiorando il palo. Ma è solo questione di tempo prima che il Barça trovi la via: cross di Dani Alves per Jordi Alba che fa da sponda per Suarez che si limita a spingere il pallone in rete per l’1-1. Momento di pura sofferenza per i colchoneros che fanno davvero una gran fatica a difendere e non riescono nemmeno a uscire dalla propria metà campo. Solamente al 71′ Griezmann ci prova timidamente con un tiro a effetto che termina molto sopra la traversa. Al 74′ il Barça ribalta il risultato con il cross di Dani Alves per la testa di Suarez che fa doppietta firmando la rete del 2 a 1. Al 78′ l’Atletico Madrid rischia di rimanere in nove per il brutto fallo di Lucas Hernandez su Neymar, l’arbitro lo grazia e lo ammonisce soltanto.
È ricominciato al Camp Nou il match tra Barcellona e Atletico Madrid, al decimo minuto del secondo tempo il punteggio è sempre di 1 a 0 per la squadra ospite. A inizio ripresa, nonostante l’inferiorità numerica, sono i colchoneros ad attaccare con il colpo di testa di Filipe Luis intercettato da Mascherano. Dopodiché comincia il monologo dei padroni di casa: al 49′ Messi tenta l’acrobazia in rovesciata, il numero 10 del Barça non trova la porta per pochissimo, un vero peccato perché sarebbe stato un gol bellissimo. Al 51′ Neymar fa tremare letteralmente la traversa, blaugrana sfortunati nella circostanza. Al 52′ Filipe Luis salva su Messi negandogli il gol dell’1-1.
Intervallo al Camp Nou, il primo tempo di Barcellona-Atletico Madrid si è concluso sul punteggio di 1 a 0 per la formazione di Simeone. Al 32′ gli ospiti sfiorano anche il raddoppio con Griezmann che si vede negare il gol del 2 a 0 da una parata miracolosa di ter Stegen. Ma a rovinare i piani dell’Atletico Madrid ci pensa Torres che al 36′, già ammonito, butta giù Busquets con un fallo inutile e soprattutto dannoso, visto che prende il secondo giallo lasciando l’Atletico in dieci. Partita che cambia improvvisamente, con il Barça ancora in svantaggio ma con l’uomo in più e dunque ha tutte le carte in regola per rimontare ed eventualmente ribaltare il punteggio. Al 41′ Mascherano da fuori area scalda le mani a Oblak che comunque para in due tempi piuttosto agevolmente. Prima dell’intervallo ci prova Neymar dal limite, palla che si alza troppo e termina sopra la traversa.
Alla mezz’ora del primo tempo, il punteggio di Barcellona-Atletico Madrid vede gli ospiti avanti 1 a 0. Anche per gli undici fenomeni di Luis Enrique è tutt’altro che semplice sfondare la linea difensiva della formazione di Simeone. Padroni di casa nuovamente pericolosi al 19′ con il cross di Dani Alves per Neymar che stacca di testa ma non trova la porta, col pallone che sorvola la traversa. Al 24′ dà segni di vita anche l’Atletico Madrid con Griezmann che dal limite dell’area libera il tiro, sfiorando il palo. Un campanello d’allarme che verrà ignorato dal Barça, perché un minuto dopo sono proprio gli ospiti a sbloccare il match con Torres che, servito da Koke, si fa beffa di Mascherano e fa partire un siluro imprendibile per ter Stegen.
È iniziato al Camp Nou il derby spagnolo tra Barcellona e Atletico Madrid, valido per l’andata dei quarti di Champions League 2015-2016, al decimo minuto del primo tempo il punteggio è fermo sullo 0-0. Sin dal fischio d’inizio si capisce chiaramente che saranno i padroni di casa a fare la partita e a mettere pressione agli avversari, con i colchoneros che come al solito penseranno a difendersi attraverso il catenaccio tanto caro a Simeone. Il primo a rompere gli indugi è Messi che al 5′ prova a impensierire Oblak con un rasoterra che termina di poco a lato. Ospiti che – pur giocando con personalità – invece non si sono ancora fatti vedere dalle parti di ter Stegen.
Barcellona-Atletico Madrid sta per prendere il via al Camp Nou: dopo due anni le due squadre si ritrovano nei quarti di finale di Champions League. Allora però l’andata si era giocata al Calderon; uno sguarso alle formazioni ufficiali ci dice che è tutto confermato, anche nel Barcellona con Iniesta che gioca regolarmente da mezzala sinistra. Nell’Atletico Madrid il modulo potrebbe essere un 4-3-1-2, almeno inizialmente: Ferreira-Carrasco dovrebbe agire da trequartista alle spalle di Griezmann e Torres, o sarà forse il francese a giostrare dietro le punte. Calcio d’inizio alle ore 20:45. BARCELLONA (4-3-3): 1 Ter Stegen; 6 Dani Alves, 3 Piqué, 14 Mascherano, 18 Jordi Alba; 4 Rakitic, 5 Sergio Busquets, 8 Iniesta; 10 Messi, 9 L. Suarez, 11 Neymar. In panchina: 13 Claudio Bravo, 15 Bartra, 23 Vermaelen, 20 Sergi Roberto, 12 Rafinha, 7 Arda Turan, 17 Munir. Allenatore: Luis Enrique ATLETICO MADRID (4-3-1-2): 13 Oblak; 20 Juanfran, 19 Lucas Hernandez, 2 Godin, 3 Filipe Luis; 6 Koke, 14 Gabi, 17 Saul Niguez; 7 Griezmann; 21 Ferreira-Carrasco, 9 Fernando Torres. In panchina: 1 Moyà, 18 Jesus Gamez, 16 A. Correa, 22 Thomas, 12 Augusto Fernandez, 8 Kranevitter, 23 Vietto. Allenatore: Diego Simeone
Diamo uno sguardo alle principali statistiche di Barcellona-Atletico Madrid, come riportate dal sito ufficiale uefa.com. Il Barcellona spicca nei dati offensivi: ha segnato 20 gol effettuando meno tiri in porta dell’Atletico (136 contro 144), risultando dunque molto più efficace e con un possesso palla del 64%, con un 88% abbondante di precisione nei passaggi. Un Barcellona che dunque non rinuncia al tiki taka sia pure meno accentuato; ci sono anche 5 legni colpiti (due per l’Atletico Madrid) ma anche un bilancio disciplinare più esteso, 16 ammonizioni contro le 7 dei Colchoneros. Barcellona che però ha subito anche più falli (103 contro 100); nei gol subiti c’è abbastanza equilibrio anche se l’Atletico Madrid ha fatto meglio, incassando tre reti (tutte nel girone) contro le cinque del Barcellona. Oblak non ha subito reti per 225 minuti: l’ultima è quella di Mitroglou a Lisbona, lo scorso 8 dicembre.
I quarti di finale di Champions League ci regalano Barcellona-Atletico Madrid, una partita tutta da vivere. Analizziamo insieme la chiave tattica del match: senza dubbio Luis Enrique schiererà il solito 4-3-3, modulo rivolto per lo più all’attacco usufruendo del tridente composto da Neymar, Suarez e Lionel Messi. Un tridente che farebbe paura a chiunque, supportati da un centrocampo compatto che avrà il compito di smistare tutte le palle necessarie con il tiki taka consueto. Iniesta, Rakitic e Busquets in cabina di regia, Jordi Alba e Dani Alves sulle fasce. Passiamo all’Atletico con Simeone che si atterrà ad un 4-4-2, modulo standard coperto in tutti i reparti. Griezmann e Torrres la coppia d’attacco, a centrocampo invece agiranno Fernandez e Gabi con Niguez e Koke spostati sulle fasce esterne.
Si avvicina: una partita che naturalmente ha fatto la storia del calcio spagnolo, ma che in Europa si è giocata soltanto in una occasione. Quella di due anni fa, ancora nei quarti di finale: l’Atletico Madrid si avviava a vincere la Liga dopo 18 anni – lottando proprio con i blaugrana – e a mettere le mani sulla finale europea, mentre il Barcellona affidato a Gerardo Martino dopo la scomparsa di Tito Vilanova affrontava uno dei momenti più difficili della storia recente. E così, a qualificarsi era stato l’Atletico Madrid: decisivo il gol che Koke aveva realizzato dopo 5 minuti al Vicente Calderon, nella partita di andata. Al Camp nou Diego Ribas Da Cunha aveva certificato la qualificazione in semifinale dei Colchoneros, il gol di Neymar era stato tardivo e ovviamente non era servito a garantire un finale di fuoco al Barcellona, che a quel punto avrebbe dovuto segnare due gol ma si era fermato al pareggio.
Sarà diretta da Felix Brych. Direttore di gare esperto, il tedesco ha messo insieme 95 partite internazionali nelle quali ha fatto registrare medie da 3,56 ammonizioni, 0,23 espulsioni e 0,29 rigori part partita. In questa stagione non ci sono ancora precedenti con le due formazioni in questione, ma sono già cinque le partite dirette compresa Chelsea-Psg, ritorno degli ottavi di finale. Per quanto riguarda Barcellona e Atletico Madrid, l’ultimo incrocio con entrambe le squadre risale alla scorsa stagione: Brych infatti diresse la vittoria dell’Atletico contro la Juventus nella fase a gironi (segnò Arda Turan, oggi al Barcellona) e la vittoria per 2-1 del Barcellona sul campo del Manchester City, nell’andata degli ottavi di finale. Soprattutto, Brych era stato chiamato a dirigere Barcellona-Atletico Madrid del 2014, ritorno dei quarti di finale e chiusa 1-1 con la qualificazione dei Colchoneros; per lui dunque si tratterà oggi di una seconda volta.
, diretta dal tedesco Felix Brych, martedì 5 aprile 2016 alle ore 20.45 sarà il derby tutto spagnolo nel programma dei quarti di finale di Champions League 2015-2016. La gara di andata si disputerà in un Camp Nou ancora scottato dalla sconfitta dei blaugrana nel Clasico, con gli uomini di Luis Enrique costretti a subire una clamorosa rimonta dai rivali di sempre del Real Madrid.
Il Barcellona aveva la possibilità di chiudere definitivamente i giochi per la Liga, che si è invece parzialmente riaperta con lo stesso Atletico Madrid, avversario di turno in Europa, tornato a sei punti di distanza ed il Real assestatosi a sette lunghezze. Il controllo è ancora saldamente in mano ai catalani, ma il ko di sabato sera può considerarsi un campanello d’allarme anche e soprattutto in chiave Champions.
Dove l’Atletico Madrid, sotto la gestione Simeone, ha sempre raccolto risultati importanti, a partire dalla finalissima del 2014 con la possibilità di alzare al cielo il trofeo sfumata per i ‘colchoneros’ nei minuti di recupero, in un infuocato derby contro il Real. L’Atletico in campionato questo weekend ha pienamente fatto il suo dovere, battendo con un rotondo cinque a uno il Betis Siviglia. Per la squadra di Simeone l’incrocio nei quarti di finale con il Barcellona rievoca poi proprio i dolci ricordi della stagione 2013/14, in cui i ‘colchoneros’ arrivarono alla finalissima proprio eliminando il Barcellona nel doppio confronto nei quarti di finale, in un’annata in cui l’Atletico riuscì anche a soffiare il titolo della Liga ai blaugrana nello scontro diretto all’ultima giornata.
Ecco quali saranno le probabili formazioni della sfida di martedì sera. Il Barcellona schiererà il portiere tedesco Ter Stegen alle spalle della linea difensiva a quattro composta dal brasiliano Dani Alves a destra, dall’argentino Mascherano e da Piqué al centro della difesa e da Jordi Alba come esterno mancino della retroguardia. A centrocampo con Buquets e ‘Don Andrés’ Iniesta giocherà il croato Rakitic. Confermatissimo ovviamente il super-tridente a disposizione di Luis Enrique, col brasiliano Neymar, il fenomeno argentino Messi e l’uruguaiano Suarez.
Risponderà l’Atletico Madrid con lo sloveno Oblak a difesa della porta, mentre gli uruguaiani Godin e José Gimenez saranno i due difensori centrali. Juanfran si muoverà come terzino destro, col brasiliano Felipe Luis impiegato sulla corsia difensiva opposta. A centrocampo i centrali saranno Gabi e l’argentino Augusto Fernandez, con Koke a destra e Saul Niguez a sinistra. Il francese Griezmann, apparso ispiratissimo in campionato contro il Betis Siviglia, giocherà al fianco del belga Ferreira Carrasco nel tandem offensivo.
La qualità degli interpreti permette a Luis Enrique di tirare dritto tatticamente anche dopo una ‘derrota’ durissima come quella inflitta dal Real Madrid. 4-3-3 per i catalani e piena fiducia ai tre tenori in attacco, che sabato sera hanno però probabilmente steccato di fronte a un Real che Zidane ha organizzato molto bene, senza vergognarsi di usare attenzione ed umiltà.
Qualità queste che sono ormai da diverse stagioni il punto di forza dell’Atletico Madrid di Simeone, che con il suo 4-4-2 ha costruito anche quest’anno la squadra più equilibrata della Liga. Quella dell’Atletico è di gran lunga la miglior difesa del campionato spagnolo con sole quindici reti incassate in trentuno partite, una dote che potrebbe rivelarsi fondamentale anche in questa fase cruciale della Champions League.
Nonostante il passo falso nel Clasico, le agenzie di scommesse continuano a vedere il Barcellona lanciato verso un potenziale bis dopo il successo in Champions League della passata stagione. In questa andata dei quarti di finale la vittoria interna dei catalani viene quotata 1.53 da William Hill, mentre Betfair propone a una quota di 4.33 l’eventuale pareggio e la vittoria esterna degli uomini di Simeone viene offerta ad una quota di 8.00 da Bet 365.
Barcellona-Atletico Madrid, martedì 5 aprile 2016 alle ore 20.45, sarà un’esclusiva in diretta tv di Mediaset Premium, che trasmetterà la partita sia sul digitale terrestre pay, sul canale Premium Sport HD, sia in chiaro per tutti su Canale 5. Diretta streaming video disponibile per gli abbonati Mediaset Premium sul sito play.mediasetpremium.it, ma la messa in onda in chiaro permetterà a tutti gli sportivi di seguire la partita anche tramite pc, tablet oppure smartphone sul sito http://www.mediaset.it/live-streaming.
LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE
Marcatori: 25′ Fernando Torres (A), 63′ L. Suarez (B), 74′ L. Suarez (B)
Ter Stegen; Dani Alves, Piqué, Mascherano, Jordi Alba; Rakitic (64′ Rafinha), Sergio Busquets (80′ Sergi Roberto), Iniesta (83′ Arda Turan); Messi, L. Suarez, Neymar. All. Luis Enrique.
Oblak; Juanfran, Lucas Hernandez, Godin, Filipe Luis; Koke, Gabi, Saul Niguez (90′ A. Correa); Griezmann (76′ Thomas); Ferreira-Carrasco (54′ Augusto Fernandez), Fernando Torres. All. Diego Simeone.
Felix Brych (Germania).
Koke (A), Sergio Busquets (B), Filipe Luis (A), L. Suarez (B), Griezmann (A), Lucas Hernandez (A), Mascherano (B), Augusto Fernandez (A).
36′ Fernando Torres (Atletico Madrid) per somma di ammonizioni.
2′ e 5′.