E’ rottura totale tra Camila Giorgi e la Federazione italiana tennis, anche se i veri motivi non sembrano ancora chiari. In ogni caso Camila ha rifiutato la convocazione di Corrado Barazzutti per la sfida di Fed Cup a Lleida, in Spagna, quando ci giocheremo (16-17 aprile) la conferma nel Gruppo Mondiale; questo per poter disputare le qualificazioni del torneo WTA di Stoccarda, che porta tanti punti per il ranking WTA. Una vicenda che ricorda quella di Simone Bolelli – eravamo nel 2008 – e che ha portato all’immediato scontro tra le parti; ora Camila rischia di perdere contratti, appoggi logistici e medici, anche la partecipazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Soprattutto la sensazione è che la vicenda non sia stata gestita benissimo dalle parti in causa; la Giorgi resta una delle migliori tenniste in Italia, destinata a diventare la numero 1 azzurra in breve tempo, e forse invece del pugno di ferro sarebbe stato meglio mediare. D’altra parte, non è la prima volta che certi atteggiamenti di papà Sergio Giorgi vanno oltre le righe. E dunque, chi ha ragione? Per un commento sullo scontro tra Camila Giorgi e la Fit, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Paolo Bertolucci.



Cosa pensa di questo scontro Giorgi-Fit? E’ una vicenda di cui non so molto, quantomeno l’ho letta sui giornali e non posso quindi conoscere a fondo quanto sia realmente successo. So che la Giorgi ha preferito giocare le qualificazioni del torneo di Stoccarda.

Quanta influenza ha avuto il rapporto con il padre di Camila nella decisione? Riguardo al rapporto tra Camila e il padre, posso dire poco perchè so poco. Li ho visti solo qualche volta, li ho salutati, niente di più; posso solo dire che io non vorrei mai che qualcuno si intromettesse nel rapporto che ho con mia figlia. Posso aggiungere anche che il padre ha portato Camila ad essere tra le prime cinquanta giocatrici del mondo.



Rischiamo di perdere una giocatrice importante per il nostro futuro? Dobbiamo renderci conto che per tanto tempo abbiamo vissuto periodi fantastici con Pennetta, Schiavone, Vinci ed Errani: non possiamo pensare di essere sempre a quel livello. Ora ci sono la Giorgi e la Knapp, ma mancano i ricambi.

Cosa dovremo fare allora? Se Camila non giocherà la Fed Cup ci adegueremo. Non sarebbe la prima volta: Nadal adesso non gioca in Coppa Davis, e la Svezia non ha più i Borg, i Wilander e i Nystrom.
Pensa che la feritas si possa rimarginare? E’ quello che mi auguro, penso che alla fine la Federazione e lCamila potrebbero fare la pace.



Quante affinità ci sono con il caso di Bolelli del 2008? Ce ne sono: anche Bolelli allora fu squalificato e “bandito” dalla Coppa Davis, ma poi appunto la frattura si ricompose e Simone tornò a giocare per il suo Paese.

C’è la possibilità che Camila Giorgi possa passare alla Federazione argentina? Non credo che questo possa accadere. Camila dovrebbe continuare a essere una tennista italiana.

(Franco Vittadini)