L’Inter espugna lo Juventus Stadium e riporta a Milano un vantaggio molto importante nell’ottica del doppio confronto di finale della Tim Cup Primavera: decide i primi 90 minuti il sigillo di Emanuele Bonetto, nel primo tempo. Oltre ad una buona dose di fortuna (due gol annullati e due pali per Vadalà) e tanta concretezza e abilità tattica e difensiva. Un biglietto da visita importante, che avvicina i giovani nerazzurri alla coppa, anche se a San Siro – mercoledì prossimo – ci sarà da divertirsi.



Manca nel “particolare” più importante, ovvero alla voce gol segnati. Crea tantissimo pur nell’ottica di una partita vissuta a strappi, tra entusiasmo e folate offensive alternate a difficoltà create dalla solidità avversaria Brava e fortunata, si è meritata la vittoria in particolare grazie ad un atteggiamento da squadra matura – in contrasto con l’età – in diversi frangenti della partita. Risultato molto prezioso Promozione per lui e per i suoi assistenti: annulla due gol a Vadalà ed entrambe le volte ha ragione; gestisce bene poi, più in generale, tutto il match



L’Inter strappa con i denti un vantaggio sudatissimo allo Stadium, dopo i primi 45 minuti di gioco nella finale di andata della Tim Cup Primavera. Decisivo per il momento il gol di Bonetto (voto 7) al minuto 27 per la squadra di mister Vecchi, molto solida e quasi imperforabile fino alla mezzora e poi in balìa completa degli avversari, sfortunati e meritevoli del sigillo del pari. Che è sfumato più volte, almeno cinque, nel giro di pochissimo… 30 minuti abbondanti di pericoli zero (o quasi) per Radu (voto 6) dunque, con Gnoukouri (voto 6,5) a fare gioco in tranquillità in mediana e qualche affondo tagliente di Manaj (voto 6) in avanti, comunque pochino visto il livello della punta albanese. Sull’incursione vincente di Bonetto, però, decisivo il pallone rubato proprio dall’attaccante ormai aggregato sempre in Prima Squadra. Nella Juventus troppi errori, nello stesso lasso di tempo, di centrocampisti e difensori, in particolare i due centrali. Poi un quarto d’ora devastante: occasioni clamorose a pioggia, con due reti annullate a Vadalà (voto 6) e con Kastanos (voto 6) finalmente in partita, in colpevole ritardo. Buona la prova di Bove e Cassata (voto 6,5), il bomber Favilli (voto 6) ha duellato fisicamente con i centrali avversari, impegnando con costanza la linea arretrata interista. Ci aspettiamo una ripresa su questi ritmi e con questo tasso di divertimento e spettacolo!



Molta sfortuna nel finale ma anche una prima parte di match troppo poco concreta, con diversi errori (gol subito compreso) al passaggio. Meritava comunque l’1-1 – Non è tra i protagonisti principali dell’arrembaggio finale ma regala vivacità e intraprendenza alla squadra partendo dalla fascia sinistra Si sente l’assenza di Romagna, a livello di proprietà tecnica in impostazione. Troppa sofferenza, visto che l’Inter in realtà non spinge tanto

Ha il grande merito di segnare un gol in trasferta sul campo della squadra forse più in forma al momento nel panorama giovanile italiano. Ma quanto rischia nei 15 minuti finali! Un bel gol, pesante, a coronare una prova come al solito generosa e fatta di tantissima corsa ma anche di buona qualità Non riesce a sprigionare il suo talento. E’ uno dei più esperti in campo, ci aspettiamo certamente di più dal suo estro e dalla sua tecnica

Un intervento decisivo nel recupero e poco altro, visto che l’Inter è stata chirurgica, segnando nell’unica vera occasione costruita

Migliore in campo grazie ad un secondo tempo a tratti impressionante. Grande capacità di spinta e resistenza fisica

Leggermente meglio del compagno di reparto, ma quanti errori in appoggio nel primo tempo, sul giro palla difensivo!

Trova tranquillità nella ripresa, quando mette a referto due recuperi ottimi in campo aperto. Ma un primo tempo molto complicato aveva segnato la sua prestazione

Segue con attenzione Delgado, concedendogli poco spazio

Viste le sue doti tecniche e fisiche, ci si aspetta molto di più. Non gioca affatto male ma gli manca quel “passetto” per essere decisivo

Fa girare palla e risulta molto importante nell’impalcatura di gioco di Grosso. Resta però su binari di utile e apprezzabile normalità

Lo puniamo con mezzo voto in meno perchè non può, se vuole fare il salto nel professionismo, essere vittima di questi alti e bassi (da puro calcio giovanile, forse più da Allievi che da Primavera) ed azionarsi solo ad intermittenza. Soprattutto perchè i piedi e le doti le ha

Che sfortuna! Non gliene gira bene una: due gol annullati (giustamente), una traversa e un incrocio dei pali… Meritava ampiamente la soddisfazione personale

E’ piaciuta molto la sua intraprendenza e capacità di creare superiorità palla al piede, partendo da lontano. Ottima prova

Importante il lavoro sul fronte d’attacco, da 7 in pagella. Ma in almeno due casi si mangia il gol del pari che doveva invece mettere a referto

Cerca di farsi vedere nel finale, bissando le prodezze del Viareggio. Con meno fortuna

La sua squadra gioca bene, soffre pochissimo l’Inter ma non trova lo spunto giusto per raddrizzare la partita. Difetti in molti casi dovuti all’età degli interpreti, quindi correggibili  

Più fortunato che bravo, stavolta. Resta uno dei singoli migliori dell’intera rosa nerazzurra, ma stasera deve ringraziare i pali e gli attaccanti avversari…

Soffre quando Cassata lo mette nel mirino. Ha il grande merito di salvare la sua porta su Vadalà, a fine primo tempo

Favilli lo porta in giro per tutta l’area di rigore, trovando però in lui un degno contendente

Anche lui impegnato spesso nei raddoppi sulla punta avversaria o sugli inserimenti dei trequartisti, fa valere la sua personalità da capitano

Quando parte in velocità e brucia l’avversario diretto in anticipo è devastante. Ma lo fa troppo poco

Presenza fondamentale per proprietà tecnica e maturità tattica da Prima Squadra. Il suo apporto è decisivo

Gol fondamentale, che decide il primo atto della finale. Per il resto non fa mai mancare la sua corsa ed il lavoro sporco in mediana

Lui non si vede praticamente mai in avanti ma considerando che ha cambiato totalmente – nell’ultimo anno – il suo ruolo, passando da “quasi attaccante” a mezzala di quantità, va applaudito e apprezzato

Prezioso quanto Gnoukouri a livello di furbizia e capacità di livello già superiore, è più importante per il lavoro di squadra che per gli affondii individuali

Ha lo spunto, palla al piede, per essere decisivo. Ma non lo mette mai in mostra, seppur contro l’avversario più difficile in assoluto, Lirola

Passo molto lento, forse troppo. La tecnica c’è ma rischia di diventare prevedibile, con il movimento ad accentrarsi sul mancino

Ma valorizzare qualche ottimo elemento italiano, che di certo non manca all’interno del settore giovanile nerazzurro, al suo posto? No?

L’impostazione di squadra è ottima ed il merito per la vittoria pesante indubbio. Apprezziamo anche la lucidità con la quale legge la partita a caldo, alla fine. Chapeau  

(Luca Brivio)