La Lazio sconfigge l’Inter due a zero e porta a casa tre punti preziosi per la propria classifica. La gara si sblocca attorno all’ottavo con Miroslav Klose che trafigge Handanovic con un tocco di precisione. I nerazzurri provano a rispondere su un calcio di punizione ma il vero pericolo lo creano al ventiseiesimo con Jovetic che trova l’opposizione di Marchetti da pochi passi. La Lazio si rifà viva con una conclusione da fuori area da parte di Candreva, bravo Handanovic a deviare in tuffo. I ritmi del match non sono particolarmente vibranti, ma le fiammate delle due squadre regalano sicuramente un pò di suspence al match. La Lazio inizia ad accelerare, costringendo l’Inter a difendersi con più uomini. SECONDO TEMPO – Nella ripresa Keita semina il panico tra le maglie nerazzurre e va giù al contatto con Medel, ma per l’arbitro è tutto regolare. A venti minuti dalla fine l’Inter sfiora il pari con Jovetic che manda fuori di un soffio sugli sviluppi di un corner. I ragazzi di Mancini crescono sotto il profilo del gioco ma nel finale Murillo stende Keita in area da rigore, beccandosi un rosso e concedendo un penalty alla Lazio. Dagli undici metri c’è Candreva che trafigge Handanovic con una esecuzione perfetta e raddoppia. Al triplice fischio fa festa la squadra di Inzaghi: Inter al tappeto. (Jacopo D’Antuono)
Finisce con un forse prevedibile pareggio senza reti l’incontro tra Empoli e Bologna, una gara senza troppe emozioni tra due squadre che ormai hanno poco da dire ad un campionato nel quale hanno comunque rappresentato due delle grandi sorprese. La partita è iniziata con un ritmo molto blando che ha permesso ai padroni di casa di prendere il possesso del gioco senza però riuscire a creare pericoli nella metà campo avversaria sia per l’attenta difesa felsinea ma anche per le mancanze della formazione di Giampaolo. Per assistere alla prima occasione dell’incontro bisogna così attendere il 29′ quando Giaccherini servito in area di rigore, ha cercato la conclusione a giro che Pelagotti ha bloccato senza troppi problemi. La risposta dei padroni di casa non si fa però attendere e al 31′ è Zielinski ad avere la possibilità di presentarsi tutto solo davanti a Mirante dopo esser stato servito da Pucciarelli in verticale, il polacco però ha sprecato tutto calciando malamente addosso al corpo dell’estremo difensore rossoblu. Dopo l’occasione sprecata dai padroni di casa, sono ancora gli ospiti a sfiorare il vantaggio con Brienza che, dopo aver saltato due avversari, ha calciato col destro mettendo fuori di pochissimo. Senza nemmeno un minuto di recupero, l’arbitro Ficchi decide di mandare le squadre negli spogliatoi sul risultato di 0 a 0. La ripresa si è aperta senza sostituzioni e già al 51′ è il Bologna a sfiorare il gol con Floccari che, dopo aver controllato un pallone al limite dell’area, si è prontamente girato calciando con potenza ma trovando la parata sicura di Pelagotti. Immediata la reazione dell’Empoli al 52′ quando Saponara ha ricevuto palla all’interno dell’area di rigore e, invece di servire il liberissimo Maccarone, ha cercato la conclusione a colpo sicuro che è stata respinta da Masina. Al 53′ Donadoni è stato costretto ad effettuare il primo cambio mandando in campo Oikonomu al posto dell’infortunato Maietta. Al 64′ forse l’episodio più importante dell’incontro quando Saponara viene atterrato da Masina in area di rigore con una scivolata, la palla finisce a Croce che ha segnato ma l’arbitro ha giustamente annullato la rete vista la posizione di fuorigioco del centrocampista toscano, restano solamente dei dubbi per l’intervento sul fantasista empolese compiuto da Masina che colpisce la palla ma anche l’avversario. Gli ospiti provano a reagire immediatamente con Floccari al 66′ quando il centravanti ha provato la conclusione di sinistro dal limite dell’area che ha costretto Pelagotti alla deviazione in tuffo in calcio d’angolo. Ancora Bologna al 74′ con Giaccherini che, dopo aver raccolto una respinta dall’area di rigore empolese, ha tentato il tiro dal limite dell’area sfiorando il palo della porta di Pelagotti. Oltre alla girandola di sostituzioni con le quali i due allenatori hanno inserito rispettivamente Maiello, Zambelli e Buchel per Diousse, Bittante e Croce; Zuniga e Krafth per Ferrari e Mounier. Rimane solo il tempo per un tentativo al volo di Saponara che ha messo ampiamente fuori e per due cartellini gialli per Oikonomu e Masina. Così, dopo 4 minuti di recupero, il direttore di gara, ha decretato la fine di un incontro sicuramente non molto emozionante soprattutto nella ripresa quando il ritmo è nettamente calato, un pareggio che comunque soddisfa entrambe le formazioni che sono state comunque protagoniste di un ottima stagione. (Marco Guido)
Allo Stadio Renzo Barbera il Palermo batte la Sampdoria per 2 reti a 0. Nel primo tempo è Vazquez a sbloccare il risultato al 19′ per i padroni di casa, quando Gilardino strappa il pallone dai piedi di Ranocchia per consentire la giocata vincente del compagno. Gli uomini di Montella faticano a rispondere e subiscono il raddoppio nel finale a causa dell’autorete di Krsticic all’85’, propiziata dagli stessi Vazquez e Gilardino. Il Palermo spera ancora nella salvezza salendo così a 35 punti, a parimerito con il Carpi ma attardato per gli scontri diretti, mentre la Sampdoria, ferma a 40, dovrà ritrovarsi nelle ultime due giornate della stagione. (Alessandro Rinoldi)
Milan-Frosinone termina con il risultato di 3-3. Pronti, via. Al primo affondo il Frosinone passa in vantaggio con un destro dal limite di Paganini, ben assistito da una sponda di D.Ciofani; Donnarumma, forse schermato dalla propria difesa, non tenta nemmeno l’intervento. Dopo 10′ di choc totale il Milan reagisce e costruisce tantissime palle gol. Il problema è che gli uomini di Brocchi si rivelano assolutamente imprecisi sotto porta e cestinano almeno cinque nitide occasioni per ribaltare il risultato. Romagnoli, Alex, Balotelli e Honda non fanno altro che esaltare i riflessi di un super Bardi mentre Kucka e Bacca (due volte) sparano sul fondo da posizioni più che favorevoli. Deve recitare il mea culpa il Milan, che a pochi minuti dall’intervallo incassa anche la seconda rete. Il dormiente Frosinone si sveglia improvvisamente con una punizione da distanza siderale di Kragl: il tedesco lascia partire un siluro con il destro che beffa Donnarumma e chiude i primi 45′ con l’incredibile risultato di 2-0 in favore del Frosinone. Nella ripresa Massa concede il calcio di rigore al Milan per fallo di mano in area di Russo. Dal dischetto Balotelli si fa parare il tiro da Bardi. Poco dopo Bacca riapre il match su un errore dello stesso Bardi, che non trattiene un traversone dalla destra di Abate. La partita potrebbe riaprirsi ma un errore di Alex regala a Dionisi il via libera verso la porta di Donnarumma. Per l’attaccante frosinate è fin troppo facile battere il portiere rossonero per il 3-1. Nel finale il Milan reagisce e trova il gol con il neo entrato Antonelli, che da azione da corner raccoglie una sponda di Alex e si inventa una fantastica rovesciata. In extremis Massa concede poi ai rossoneri il secondo calcio di rigore di giornata per un altro mani in area, questa volta di Pryyma. Dagli undici metri Menez spiazza Bardi per il definitivo 3-3. C’è poco da festeggiare in casa Milan, perché con la vittoria del Sassuolo il Diavolo scivola al settimo posto. (Federico Giuliani)
Trionfo Juve nell’appuntamento delle 12.30 allo Stadium contro il Carpi. La formazione allenata da Massimiliano Allegri parte col piede giusto e dopo sei giri di lancetta impegna Belec con una conclusione ravvicinata di Alex Sandro. Attorno al tredicesimo i padroni di casa si fanno rivedere dalle parti di Belec con un colpo di testa di Morata, che finisce fuori di poco. La vecchia signora rischia al ventesimo rischia sul diagonale di Verdi, dove Buffon si fa trovare pronto nella respinta. I bianconeri inziiano a fare sul serio e al quarantunesimo trovano la via del vantaggio con una sassata dal limite di Hernanes, sulla quale Belec non è proprio impeccabile. Nella ripresa Zaza fa il suo ingresso in campo, ma è il Carpi a rendersi insidioso in un paio di circostanze: prima con un tentativo di Sabelli, poi con un piazzato di Verdi che finsice in curva. La Juventus affida la sua risposta ad un colpo di testa da parte di Rugani, la sfera però finisce fuori. I ritmi calano ma è la squadra di Allegri a cercare il gol con Asamoah al sessantaduesimo da lontano. Gli ospiti provano a mettere in apprensione Buffon con una sassata di Porcari che sfila alla destra del numero uno di casa. A dieci dalla fine, però, è ancora la Juventus ad esultare con Pogba che pesca Zaza dalla destra. Il centravanti bianconero anticipa Romagnoli e fulmina di testa Belec. Finisce due a zero per la Juventus, la festa scudetto può continuare. (Jacopo D’Antuono)
Chievo e Fiorentina si dividono la posta in palio con un pareggio a reti inviolate allo stadio Bentegodi. Finisce dunque 0-0 con occasioni che si possono contare con una mano sola anche se i pronostici spingevano per una partita ricca di gol. Invece la solita partita del Chievo che si chiude dietro e cerca di rendersi pericoloso in ripartenza. Maran sceglie Gamberini come sostituito dello squalificato Spolli, inserisce Rigoni al posto di Castro e Pellissier al posto di Flores. La scelta più dubbia è quella di Pepe come trequartista. Sousa risponde con una sorta di 3-4-2-1 lasciando in panchina Bernardeschi e Ilicic e mettendo dal primo minuto Zarate e Mati. Il primo tempo regala poche emozioni. Al venticinquesimo Mati dopo una lunga azione viola calcia da fuori non centrando la porta di poco. Al trentaquattresimo ci prova Kalinic da dentro l’area ma trova un’ottima risposta di Bizzarri che mette in angolo. Al trentasettesimo Cacciatore tira un calcione a Alonso ma riceve solo il giallo e non il giusto rosso. Al quarantunesimo ci prova anche Badelj da fuori ma non trova la porta. Nella ripresa prova ad accendersi il match grazie anche alle entrate in campo di Flores, Birsa, Bernardeschi e Ilicic. Al quarantasettesimo ci prova Tello con il sinistro ma il suo tiro finisce di poco alto. Al cinquantesimo Cacciatore trova tutto solo dentro l’area Pellissier che calcia forte col sinistro ma trova pronto Tatarusanu. Due minuti più tardi Zarate colpisce un incrocio clamoroso su punizione e Alonso in tap-in spara alle stelle. Sei minuti più tardi legno anche per il Chievo con Rigoni che colpisce un gran palo praticamente da fermo. Al sessantunesimo e al sessantottesimo occasioni simili per Kalinic e Zarate che entrano in area ma smorzano troppo la conclusione. Nel finale due occasioni per Flores che davanti al portiere viola si fa ipnotizzare. (Francesco Gallo)
Il Torino passeggia sul campo dell’Udinese e porta a casa l’intera posta in palio nell’anticipo della trentaseiesima giornata del campionato di Serie A Tim. Partono meglio i padroni di casa, con una chance sprecata dopo pochi minuti da Matos. I granata di Ventura non ci stanno e rispondono con Jansson, che gela immediatamente il Friuli, sul suggerimento di Gaston Silva, con uno splendido stacco aereo. La banda guidata da De Canio prova a scuotersi ma non riesce ad impensierire realmente il portiere avversario Padelli. Gli ospiti gestiscono palla e trovano il raddoppio prima del duplice fischio con Acquah che infila in rete con un siluro da dentro l’area. Nel secondo tempo i friulani accorciano subito con un colpo di testa vincente di Felipe. La gara sembra promettere bene ma è solo una sensazione perchè i granata allungano il divario con un mancino al bacio di Martinez che infilza Karnezis: 3-1 e missione che si complica per i padroni di casa. L’Udinese, anzichè reagire, spegne la luce; il Torino dal canto suo ha ancora fame e va sul quattro a uno con Belotti. Nel finale Danilo ed Hertaux pasticciano in difesa, Martinez ne approfitta e sigilla la vittoria con un colpo di precisione. Sei gol al Friuli, di cui cinque del Torino: fischiati dai tifosi i giocatori bianconeri. (Jacopo D’Antuono)
(primo tempo 0-2)
Jansson (T) al 12′, Acquah (T) al 45′ p.t.; Felipe (U) al 2′, Martinez (T) al 5′ e al 38′, Belotti (T) all’11’ s.t.
Karnezis; Heurtaux, Danilo, Felipe; Edenilson (dal 17’ s.t Perica), Badu, Kuzmanovic, Fernandes (dal 30’ s.t. Piris), Adnan; Matos (da 17’ s.t. Hallfredsson), Thereau. All. De Canio.
Padelli; Bovo, Jansson, Silva; Zappacosta (dal 31’ s.t. Molinaro), Acquah, Vives, Benassi (dal 25’ s.t. Baselli), Peres; Belotti, Martinez (dal 40’ s.t. Edera). All. Ventura.
Mariani di Aprilia.
Bovo (T), Slva (T), Felipe (U), Hertaux (U) per gioco scorretto.
Bizzarri; Cacciatore, Gamberini, Cesar, Gobbi; Rigoni (80′ Castro), Radovanovic, Hetemaj; Pepe (65′ Birsa); Pellissier, Inglese (69′ Flores). ALL: Maran.
Tatarusanu; Tomovic, Rodriguez, Astori; Tello (59′ Bernardeschi), Badelj, Valero, Alonso; Mati (80′ Ilicic), Zarate; Kalinic. ALL: Sousa.
Gobbi, Cacciatore, Cesar, Pellissier (C) Zarate, Badelj, Tomovic, Mati (F).
Nessuno.
0′ (pt) e 3′ (st).
(primo tempo 1-0)
Hernanes al 42′ p.t.; Zaza al 35′ s.t.
Buffon; Rugani, Bonucci, Evra; Cuadrado (dal 29′ s.t. Lichtsteiner), Pogba, Hernanes, Asamoah (dal 40′ s.t. Sturaro), Alex Sandro; Mandzukic, Morata (dal 1′ s.t. Zaza). (Rubinho, Audero, Barzagli, Padoin, Lemina, Khedira, Pereyra, Dybala). All. Allegri.
Belec; Sabelli, Zaccardo, S. Romagnoli, Suagher, Gagliolo; Crimi (dal 29′ s.t. Porcari), Cofie, Martinho (dal 20′ s.t. Lasagna); Verdi (dal 39′ s.t. De Guzman); Mbakogu. (Colombi, Poli, Letizia, Daprelà, Pasciuti, Di Gaudio, Mancosu, Franchini). All. Castori.
Irrati di Pistoia.
Spettatori 40.316, incasso € 1.754.753, abbonati 24.776. Ammoniti Mandzukic (J) e Bonucci (J) per proteste, Martinho (C), Crimi (C), Rugani (J), Pogba (J), Lichtsteiner (J) per gioco scorretto, Hernanes (J) per c.n.r. Tiri in porta 3-2. Tiri fuori 4-5. In fuorigioco 1-0. Angoli 5-2. Recuperi: 3′ p.t , 3′ s.t.
(primo tempo 0-2)
2’Paganini (F), 43’Kragl (F), 49’Bacca (M), 54’Dionisi (F), 73’Antonelli (M), 91’rig.Menez (M)
Donnarumma; Abate (72’Antonelli), Alex, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Montolivo, Jose Mauri (77’Menez); Honda (63’Luiz Adriano); Bacca, Balotelli. A disp.: Abbiati, Lopez, Calabria, Mexes, Simic, Zapata, Locatelli, Poli, Boateng. All.: Brocchi.
Bardi; M.Ciofani, Russo, Ajeti, Crivello (68’Pryyma); Sammarco, Gori, Kragl (72’Rosi); Paganini, D.Ciofani, Dionisi (72’Gucher). A disp.: Zappino, Blanchard, Pavlovic, Frara, Soddimo, Carlini, Longo, Tonev. All.: Stellone.
Massa
9’Sammarco (F), 19’Gori (F), 25’Balotelli (M), 44’Kragl (F), 44’Kucka (M), 46’Russo (F), 54’Dionisi (F), 90’Pryyma (F)
Palermo-Sampdoria 2-0 (primo tempo 1-0)
Marcatori: 19′ Vazquez (P); 85′ AUT. Krsticic (S).
Assist: 19′ Gilardino
Sorrentino; Vitiello, Cionek, Andelkovic; Rispoli, Hiljemark, Maresca, Morganella; Vazquez (89′ Jajalo); Gilardino, Trajkovski (70′ Quaison). All. Ballardini. A disp.: Posavec, Struna, Goldaniga, Pezzella, Lazaar, Chochev, Cristante, Brugman, Balogh, La Gumina.
Viviano; Skriniar, Ranocchia, Cassani; De Silvestri, Soriano, Fernando (46′ Muriel), Krsticic, Dodò (71′ Cassano); Alvarez (82′ Sala); Quagliarella. All. Montella. A disp.: Brignoli, Puggioni, Silvestre, Diakité, Pereira, Palombo, Christodoulopoulos, Correa, Calò.
Arbitro: Mazzoleni (sezione di Bergamo).
Ammoniti: 6′ Krsticic (S); 30′ Dodò (S); 45’+2′ Maresca (P); 63′ Muriel (S); 77′ Cassani (S); 83′ Viviano (S).
Pelagotti; Bittante (78′ Zambelli), Cosic, Costa, Mario Rui; Zielinski, Diousse (65′ Maiello), Croce (86′ Buchel); Saponara; Maccarone, Pucciarelli (Pugliesi, Giacomel; Zambelli, Camporese, Ariaudo, Damiani, Mosti, Krunic, Picchi, Tchanturia). All. Giampaolo
Mirante; Ferrari (69′ Zuniga), Gastaldello, Maietta (54′ Oikonomou), Masina; Brighi, Diawara, Mounier (85′ Krafth); Brienza; Giaccherini, Floccari (Acquafresca, Crisetig, Da Costa, Donsah, Mbaye, Pulgar, Sarr, Tabacchi, Taider). All. Donadoni
Chiffi
Ammoniti Oikonomou e Masina
Lazio-Inter 2-0 (primo tempo 1-0)
Klose all’8′ p.t.; Candreva su rigore al 39′ s.t.
Marchetti; Basta, Bisevac, Gentiletti, Konko; Onazi, Biglia (dal 47′ s.t. Cataldi), Lulic; Candreva (dal 44′ s.t. Milinkovic), Klose (dal 27′ s.t. S. Mauri), Keita. ( Berisha, Guerrieri, Patric, Hoedt, Mauricio, Braafheid, Morrison, Felipe Anderson.). All. Inzaghi.
Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo (dal 34′ s.t. Palacio); Medel (dall’11’ s.t. Biabiany), Kondogbia; Brozovic, Jovetic (dal 27′ s.t. Eder), Perisic; Icardi. (Carrizo, Berni, Juan Jesus, Santon, Telles, Gnoukouri, Felipe Melo, Manaj). All. Mancini.
Banti di Livorno
Spettatori 20 mila circa. Espulsi l’allenatore della Lazio Simone Inzaghi all’8′ s.t. per proteste e Murillo (I) per doppia ammonizione al 38′ s.t. Ammoniti Gentiletti (L), Klose (L), per gioco scorretto, Keita (L) e Candreva (L) per c.n.r., Lulic (L) per proteste