Tom Dumoulin torna ad essere la maglia rosa del Giro d’Italia 2016. Il corridore olandese della Giant-Alpecin, che era stato leader della classifica generale dopo le prime due tappe, non riesce a conquistare la vittoria di tappa che va al nostro Diego Ulissi, solitario sul traguardo di Praia a Mare (clicca qui per la cronaca della quarta tappa) ma grazie agli abbuoni si veste ancora di rosa. Alle sue spalle ci sono due corridori staccati di 20 secondi: uno è proprio Ulissi, l’altro è il lussemburghese Bob Jungels. Bel salto in avanti di Steven Kruijswijk: in virtù del terzo posto di oggi, e dunque dell’abbuono, l’olandese balza al terzo posto insieme a Georg Preidler, staccato di 24 secondi. Nell’abbuono ha sperato anche Vincenzo Nibali, ma lo Squalo della Astana è stato “solo” sesto all’arrivo; è la stessa posizione della classifica generale, con 26 secondi da recuperare a Dumoulin. In ogni caso rimane il primo dei potenziali vincitori: Valverde è a 31 secondi, Esteban Chaves a 37.



Il Giro d’Italia 2016 riparte dalla Calabria, e dunque oggi sarà una giornata importante anche per capire se e come cambierà la classifica generale. Non solo quella: oggi infatti sono previsti due Gran Premi della Montagna, entrambi di terza categoria. Il primo alla salita di Bonifati, intorno al 120esimo Km, il econdo a San Pietro che sembra leggermente più impegnativo e arriverà ai 150 Km o poco prima. Salite che porteranno punti: al momento la classifica è ovviamente poco definita, si aspettano le grandi salite per gli score pesanti, ma intanto l’olandese Maarten Tjallingii è in testa con 5 punti seguito da due spagnoli, ovvero Omar Fraile Matarranz e Julen Amezequeta, e dal nostro Giacomo Berlato. La maglia azzurra (ha questo colore dal 2012, prima era verde) è stata vinta da sette italiani nelle ultime nove edizioni del Giro d’Italia: Piepoli, Sella, Garzelli (due volte), Rabottini, Pirazzi e Visconti.



Solo Matthew Lloyd e Julian Arredondo hanno spezzato questo dominio; in dieci occasioni il miglior scalatore è stato anche chi ha vinto la classifica generale, ci è riuscito tre volte Gino Bartali e, prima di Marco Pantani (1998) non accadeva da dieci anni (Andrew Hampsten). 

Il Giro d’Italia 2016 vive oggi la sua quarta tappa Catanzaro-Praia a Mare, la prima giornata in Italia dell’edizione numero 99 della Corsa Rosa dopo le tre tappe che abbiamo vissuto in Olanda e che ci lasciano in eredità il primo posto in classifica di Marcel Kittel, lo sprinter tedesco che con i suoi due successi a Nimega e ad Arnhem ha conquistato pure la maglia rosadel Giro d’Italia grazie ai 20″ di abbuoni ricevuti in premio per queste vittorie, che hanno fatto seguito alla prestazione già molto positiva nella cronometro d’apertura, che gli aveva permesso di contenere il distacco dall’ex leader Tom Dumoulin, il quale resta comunque secondo e soprattutto il meglio piazzato fra gli uomini che hanno ambizioni di classifica.



Per Kittel però già oggi non sarà semplice difendere il primato: la tappa odierna del Giro d’Italia si annuncia nervosa, con diverse salite che renderanno difficile un arrivo allo sprint. Per i velocisti dunque ci sarà da faticare sulle strade calabresi e di conseguenza potrebbero esserci novità nelle prime posizioni della classifica generale, che poi certamente cambierà in modo più significativo giovedì, quando a Roccaraso è in programma il primo arrivo in salita di questo Giro d’Italia. Kittel però si gode il primato sia nella generale sia nella classifica a punti, anche se oggi la maglia rossa ovviamente non sarà indossata da lui, bensì dal terzo in questa graduatoria, cioè il velocista italiano Elia Viviani, dal momento che il tedesco naturalmente ha una maglia ancora più prestigiosa da indossare oggi, la ventunesima rosa per i ciclisti tedeschi nella storia del Giro d’Italia.

Perché Viviani e non il secondo, cioè l’olandese Maarten Tjallingii? Il motivo è semplice: Tjallingii è stato uno dei grandi protagonisti delle fughe dei giorni del Giro in Olanda (insieme a Giacomo Berlato) e con i suoi attacchi ha conquistato il primo posto nella classifica Gpm, dunque oggi il corridore del Team Lotto Nl-Jumbo indosserà la maglia azzurra della graduatoria degli scalatori, di conseguenza la rossa passerà a Viviani. Meno scossoni finora nella classifica del migliore giovane (riservata ai corridori nati a partire dal 1° gennaio 1991), nella quale la maglia bianca è ancora sulle spalle dello svedese Tobias Ludvigsson, che l’ha conquistata grazie all’ottima prestazione nella cronometro di venerdì.

1. Tom Dumoulin (NED) 14h00’09”

2. Bob Jungels (LUS) +20”

3. Diego Ulissi (ITA) +20”

4. Steven Kruijswkijk (NED) +24”

5. Georg Preidler (AUT) +24”

6. Vincenzo Nibali (ITA) +26”

7. Alejandro Valverde (ESP) +31”

8. Jakob Fuglsang (DEN) +35”

9. Nicholas Roche (IRL) +37”

10. Esteban Chaves (COL) +37”

 

1. Maarten Tjallingii (NED, Team Lotto-Jumbo) 5 punti

2. Omar Fraile Matarranz (ESP, Team Dimension Data) 3

3. Julen Amezqueta (ESP, Wilier Triestina-SouthEast) 2

4. Giacomo Berlato (ITA, Nippo-Vini Fantini) 2