Quinta tappa del Giro d’Italia 2016 da Praia a Mare a Benevento di 233 chilometri. Ha vinto il tedesco Andre Greipel davanti al francese Arnaud Demare e a Sonny Colbrelli. Greipel ha vinto come ha voluto, staccando di potenza gli altri due sprinter. Si può dire quindi che a questo Giro i velocisti tedeschi si stanno confermando i più forti: dopo Kittel, ecco Greipel. C’è da segnalare che nella parte finale di questa tappa s’è formato un buco nel gruppo e alcuni corridori sono rimasti attardati. Alejandro Valverde ha guadagnato quattro secondi su Vincenzo Nibali e Mikel Landa. Domani ci sarà la prima tappa di montagna del Giro, la Ponte-Roccaraso, un appuntamento che potrebbe essere molto indicativo. Per commentare la quinta tappa del Giro d’Italia abbiamo sentito Franco Bitossi. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Greipel d’autorita, una vittoria meritata? Direi proprio di sì, era la volata che faceva per lui. La squadra l’aiutato molto. Lui ha vinto di potenza, lasciandosi alle spalle Demare che è arrivato secondo.
Ha vinto come ha voluto da grande velocista? Greipel lo conosciamo tutti. E’ un grande velocista e questa volata era proprio l’ideale per lui, una volata dove bisognava avere grande potenza, forza.
Un altro tedesco dopo Kittel… In effetti in Germania di buoni velocisti ne stanno nascendo tanti. E’ una nazione che in questo senso non è seconda a nessuno.
Buona la prova di Colbrelli? Non credo proprio che potesse fare meglio del terzo posto. L’ha detto lui stesso che ha fatto quello che poteva. Non era certamente una volata per velocisti leggerini.
La caduta del gruppo ha tolto alcuni possibili protagonisti, peccato per Modolo… E’ stato così, visto che la caduta ha diviso il gruppo e ha creato un buco. Peccato per Modolo quindi, che è rimasto nella seconda parte del gruppo e ha perso un’occasione di farsi valere.
Quanto conteranno i quattro secondi guadagnati da Valverde nella classifica finale del Giro? Niente, quattro secondi nella classifica del Giro non hanno nessun valore.
Domani la tappa Ponte-Roccaraso è il primo appuntamento per gli scalatori, cosa si aspetta? Conosco bene questa salita, arrivai secondo nel ’64 a Roccaraso. E’ una salita pedalabile, non impossibile, non dovrebbe succedere niente di eclatante. I favoriti del Giro dovrebbero arrivare assieme al traguardo. (Franco Vittadini)