La sesta tappa del Giro d’Italia, primo arrivo in salita di questa edizione, non delude le attese e in un finale assai convulso e palpitante, fornisce un ghiotto assist per alcune considerazioni che andranno ovviamente verificate nel prossimo futuro. La prima è che Tom Dumoulin non è venuto in Italia solo per vincere le cronometro e fare bella figura. L’olandese che oggi con il suo scatto a 2 km dal traguardo ha rafforzato ulteriormente la sua leadership, ha dimostrato che crede sul serio quantomeno ad un posto sul podio. La seconda è che la consueta generosità di Vincenzo Nibali stavolta non ha pagato e forse la condizione del siciliano non è ancora delle migliori, ma in una corsa che sembra senza padroni e con tanti pretendenti molto vicini, i suoi 47 secondi di ritardo dalla vetta sono ampiamente recuperabili soprattutto quando arriverà il terreno delle grandi montagne a lui più congeniale. Non dimentichiamo poi che colui che i bookmakers indicano come il suo rivale più pericoloso, Mikel Landa, è ancora più indietro, a 1’08” dal leader. La terza è che forse la vittoria odierna potrebbe definitvamente far sbocciare il talento del belga Tim Wellens che è riuscito a imporsi a Roccaraso dopo un coraggioso tentativo di fuga e un attacco decisivo a circa 15 km dalla fine. Fa piacere infine il ritorno con i migliori in salita di Domenico Pozzovivo, buon sesto al traguardo. Un bravo va anche alla maglia bianca Jungels e al sempre più convincente scalatore colombiano della Orica, Chaves. Domani la carovana si sposta da Sulmona a Foligno, sulla carta è molto probabile un arrivo in volata, nonostante la presenza di un GPM di seconda categoria nei primissimi chilometri.



Il 25enne belga Tim Wellens vince la Ponte-Roccaraso e festeggia alzando la sua bicicletta subito dopo aver tagliato il traguardo. Alle sue spalle infuria la lotta per la classifica generale in un finale assai convulso. Accende la miccia Nibali con uno scatto a 4 km dalla fine che non ha fortuna, anzi produce l’improvviso e inatteso contrattacco della maglia rosa. Tom Dumoulin, insieme a Pozzovivo e Zakarin, riesce a riportarsi sul duo Sitsov – Fulgsang. Il danese è secondo, terzo il russo della Katusha. Il gruppo dei migliori regolato in volata da Chaves giunge sfilacciato con Nibali e Landa che cedono ancora qualche secondo.



E’ iniziata la salita finale verso Roccaraso di questa sesta tappa del Giro d’Italia. Poco dopo l’inizio dell’ascesa sono cominciati gli scatti nel gruppo di testa e ora, quando siamo a circa 13 chilometri dall’arrivo, è Tim Wellens a provare a staccare tutti gli altri compagni di fuga. Il talento belga ha guadagnato alcune centinaia di metri su Didier, più in difficoltà Bisolti e Zhupa, mentre Ligthart si era fatto già da parte dopo aver lavorato per il compagno di team.  In testa al gruppo maglia rosa, che insegue a 4,50″ è l’Astana di Vincenzo Nibali a scandire il passo, invero piuttosto sostenuto e poi a lanciare all’attacco Jakob Fulgsang. Vedremo se sarà un uomo d’appoggio per un tentativo del proprio capitano più avanti. Il danese ha subito guadagnato una decina di secondi.



Questa sesta frazione del Giro potrebbe essere la prima a vedere un tentativo di fuga coronato da successo. I cinque attaccanti (Eugert Zhupa, Alessandro Bisolti, Pim Ligthart, Tim Wellens, Laurent Didier) quando siamo ormai a 30 chilometri dal traguardo di Roccaraso, proseguono nella loro proficua collaborazione e sono riusciti a portare il loro vantaggio nei confronti del gruppo a nove minuti, un margine significativo che potrebbe consentire ad alcuni di loro di giocarsi chances importanti per la vittoria di tappa. Nessuno dei cinque preoccupa la maglia rosa Tom Dumoulin che quindi ha deciso di lasciare spazio, mentre adesso in testa al gruppo si sono portati i corridori della Orica GreenEdge. Mancano meno di quindici km all’inizio dell’ascesa finale.

Mancano circa cinquanta chilometri alla conclusione di questa sesta tappa del  Giro d’Italia 2016 e in testa alla corsa adesso si è formato un quintetto. Ligthart, Wellens (entrambi della Lotto Soudal) e Didier hanno infatti ricucito il gap con Bisolti e Zhupa e si sono uniti al loro tentativo di attacco. Il vantaggio sul gruppo maglia rosa è di 5’35”. Il plotone vede nelle posizioni di testa la Lampre Merida, segno evidente delle importanti ambizioni odierne di Diego Ulissi, che dunque non vuole lasciare troppo spazio ai fuggitivi. In precedenza piccolo problema meccanico per Alejandro Valverde. Il murciano era stato costretto a fermarsi a bordo strada per attendere l’intervento della sua ammiraglia, ma è prontamente ripartito e scortato da un paio di compagni di squadra è riuscito in poco tempo a rientrare.

Siamo a poco più di 65 chilometri all’arrivo della sesta tappa del Giro d’Italia con una situazione completamente stravolta dopo la discesa da Bocca della Selva. Le condizioni meteo difficili infatti avevano favorito un clamoroso recupero del gruppo che si era portato a soli 50 secondi dai battistrada. A quel punto Kolobnev si è rialzato, mentre Zhupa ha provato a insistere portandosi dietro Bisolti. I due terminata la discesa, complice un ritorno di un pallido sole e un nuovo rallentamento degli inseguitori, hanno ripreso rapidamente ad accumulare vantaggio, portando il gap della maglia rosa a 4’30”. Nel frattempo sono fuorisciti dal plotone e si sono lanciati al contrattacco Pim Ligthart, Tim Wellens e Laurent Didier, i quali si trovano attualmente a circa 45 secondi dalla testa della corsa.

Siamo ormai entrati negli ultimi novanta chilometri di questa sesta frazione del Giro d’Italia con arrivo a Roccaraso. I tre fuggitivi hanno scollinato la vetta di Bocca della Selva ed è stato Alessandro Bisolti a togliersi la soddisfazione di passare per primo sotto il traguardo del GPM, precedendo Alexander Kolobnev e Eugert Zhupa. Il gruppo nel frattempo è riuscito a guadagnare terreno durante l’ascesa, facendo scendere il vantaggio degli attaccanti a 4’10”. Damiano Cunego, transitando quarto, ha acciuffato qualche altro punticino per la sua maglia azzurra, che dovrà difendere strenuamente oggi. E’ iniziata ora una discesa che va affrontata con la giusta attenzione considerando il ritorno della pioggia, l’asfalto bagnato e la presenza di un forte vento. Alejandro Valverde ha deciso di portare i suoi davanti a scandire il ritmo e probabilmente anche per ridurre il rischio di cadute.

Situazione abbastanza stabile in questo momento nel corso della sesta tappa del Giro d’Italia. Davanti prosegue il tentativo di Kolobnev, Bisolti e Zhupa che sono ormai vicinissimi alla vetta della salita di Bocca della Selva, dove è posto il primo GPM di giornata (seconda categoria): Il terzetto è riuscito a mantenere circa 6 minuti di vantaggio. Va comunque evidenziato che nessuno dei tre preoccupa troppo in ottica classifica generale. Il gruppo maglia rosa vede sempre gli uomini della Giant Alpecin di Dumoulin controllare la corsa che entrerà nel vivo più avanti.

Sono sempre in tre al comando di questa sesta tappa del Giro d’Italia 2016, iniziata da circa un’ora. Alexander Kolobnev (Gazprom-Rusvelo), Alessandro Bisolti (NIPPO-Fantini), Eugert Zhupa (Wilier-Southeast) hanno iniziato l’ascesa verso Bocca di Selva, dove è posto il traguardo del GPM di seconda categoria al termine di una salita tutto sommato pedalabile. Dietro di loro il gruppo maglia rosa, dopo aver mantenuto un’andatura abbastanza tranquilla, negli ultimi chilometri ha deciso di aumentare un po’ il ritmo. Il vantaggio degli attaccanti rimane al momento ancora abbastanza significativo e si attesta intorno ai 6 minuti.

Dopo diversi tentativi che hanno animato la corsa sin dal primo chilometro, tre uomini sono riusciti a dare vita alla fuga di giornata di questa sesta tappa: si tratta di Alexandr Kolobnev (corridore che non se la cava male sugli strappi brevi), Alessandro Bisolti e Alexander Zhupa. Poco fa il terzetto è transitato sotto lo striscione del traguardo volante di Cerreto Sannita, vinto da Kolobnev. Il gruppo per ora sembra lasciare spazio agli attaccanti, il cui vantaggio è salito oltre i 4 minuti. La pioggia attualmente è cessata, anche se le temperature sono piuttosto fredde rispetto ai giorni scorsi.

E’ partita ufficialmente da pochi minuti la Ponte – Roccaraso, sesta tappa di questa 99esima edizione del Giro d’Italia. Oltre alle insidie della strada c’è una incognita in più per i corridori, ossia il meteo. Alla partenza infatti, ad accoglierli c’è stata una pioggia di una discreta intensità che dovrebbe accompagnarli almeno nella prima parte della frazione odierna. Sin dal km 0 diversi atleti (tra i quali anche Cunego) hanno provato a uscire dal gruppo e poco fa un quintetto composto da  Ovechkin, Niemiec, l’inesauribile Berlato, Coledan e Martinez aveva guadagnato una manciata di secondi, ma al decimo chilometro sono stati tutti ripresi.

E’ ufficialmente partita la sesta tappa del Giro d’Italia, con i corridori che hanno preso il via da Ponte ed arriveranno dopo aver percorso 157 chilometri a Roccaraso. Sarà la prima giornata di verdetti, visto che è previsto il primo arrivo in salita di questa edizione del Giro. Il traguardo infatti è posto a 1572 metri a Roccaraso, ad Aremogna, una salita di certo non impossibile ma che farà vedere sicuramente le grandi doti dei favoriti a questa tappa. Tom Dumoulin ancora in maglia rosa, che dovrà stare molto attento a quello che potrà fare Nibali, un vero esperto in tappe del genere. Le temperature alla partenza si aggirano intorno ai diciotto gradi con il vento WSW 19/23 moderato, una lieve pioggia a Ponte che dovrebbe però scemare nel corso della tappa, già avvicinandoci alla prima salita di giornata. Damiano Cunego si presenta in maglia azzurra, mentre tutti si aspettano grandi cose da Valverde, il favorito della tappa di oggi.

Pochi minuti al via (partenza prevista alle 12.50) della sesta tappa del Giro d’Italia, che dovrebbe dar luogo al primo atteso confronto tra coloro che puntano alla classifica generale. La Ponte – Roccaraso di 157 chilometri infatti, porterà i corridori in Abruzzo al primo arrivo in salita di questa edizione della corsa rosa. E’ una frazione breve, ma molto nervosa, con continui saliscendi. L’ascesa finale non presenta pendenze particolarmente dure (media del 4,8%) però impegnerà gli atleti per circa 16 km. Sarà difficile fare differenze importanti, ma di sicuro costituirà un test significativo per tutti i capitani dei vari team che sognano il podio finale. Tra i favoriti, gli scalatori esplosivi dotati di un buono spunto veloce, quindi attenzione a Valverde, Uran e magari anche al nostro Ulissi. Su una salita del genere ci aspettiamo poi ovviamente una buona prova da parte di Nibali. La maglia rosa Tom Dumoulin potrebbe riuscire a tenere le ruote dei migliori, ma occhio alle possibili sorprese.

Va in scena oggi la sesta tappa del Giro d’Italia, la Ponte – Roccaraso di 157 chilometri che porterà i corridori dalla Campania all’Abruzzo e sarà anche il primo arrivo in salita di questa 99esima edizione. Ieri intanto, in una corsa che sembra parlare finora più che volentieri il tedesco, si è preso la sua rivincita in volata André Greipel. Il velocista della Lotto, sul traguardo in leggera salita di Benevento, ha approfittato al meglio dell’assenza di Marcel Kittel, staccatosi in precedenza, ed è riuscito a scattare nel momento giusto per polverizzare la concorrenza. Sul podio con lui Demaré e il nostro Sonny Colbrelli, autore di una buona prova. Niente da fare invece per Viviani e Modolo. Da evidenziare inoltre una caduta proprio all’ultima curva che ha creato un po’ di scompiglio e frazionato il gruppo. Con il tempo del vincitore sono stati classificati i primi tredici, tra questi anche Alejandro Valverde, che ha così guadagnato 4 secondi sulla maglia rosa e sugli altri big.

Mancano circa due ore all’inizio della sesta tappa del Giro d’Italia 2016 che partirà da Ponte e terminerà a Roccaraso, per un percorso lungo 157 km. Andiamo a vedere le previsioni meteo per questa tappa, la prima con arrivo in salita, a 1572 metri di quota, per il novantanovesimo anno del Giro : il tempo alla partenza non si preannuncia sicuramente dei migliori, visto che potrebbero esserci piovaschi e schiarite con le temperature che si aggireranno intorno agli 11 gradi. Dalla discesa da Bocca della Selva però non è più prevista pioggia, quindi all’arrivo in salita i rider potranno godere di ottime temperature. L’arrivo ad Aremogna è previsto per le 17.30. Anche oggi si partirà con Tom Dumoulin in maglia rosa, con Vincenzo Nibali che segue a 26”, Alejandro Valverde a 27″, Estaban Chaves a 37″, Rigoberto Uran a 40″, Mikel Landa a 47″. Il percorso sarà in un tratto montuoso, che culminerà proprio a Roccaraso, in provincia dell’Aquila.

La sesta tappa del Giro d’Italia si preannuncia davvero interessante con il primo arrivo in salita dell’edizione 2016. I chilometri saranno di meno rispetto alle tappe dei giorni scorsi, visto che oggi gli atleti andranno ad affrontarne 157, ma sostanzialmente sarà tutto un percorso di montagna. Solo dal chilometro settantacinque al chilometro centotrentacinque si viaggerà su una pista a scorrimento veloce, con diverse gallerie. Da evidenziare come il Giro d’Italia torni a Roccaraso dopo ben 29 anni, e nel 1987 fu Moreno Argentina a vincere la tappa Rieti-Roccaraso mentre quest’oggi si partirà da Ponte. Questo è un piccolo paesino che trae origine dall’antico ponte di pietra che permetteva alla via Latina il passaggio sul fiume Alenta. Il Comune è diventato sicuramente famoso per l’enogastronomia ed il suo vino mentre la storia di Roccaraso, dove i rider arriveranno quest’oggi, parla da sola.

Il Giro d’Italia 2016 propone oggi la sesta tappa Ponte-Roccaraso di 157 km. Una frazione dunque piuttosto breve ma decisamente interessante, perché costituirà il primo arrivo in salita dell’edizione numero 99 della Corsa Rosa: questo è un giorno sempre molto atteso, perché svela chi sta bene e chi invece deve rivedere qualcosa o magari addirittura cambiare i piani per il suo Giro d’Italia 2016

Diamo allora subito uno sguardo più dettagliato all’altimetria di questa frazione del Giro d’Italia 2016. La partenza avrà luogo a Ponte alle ore 12.50: siamo in Campania, per la precisione in provincia di Benevento, poi si attraverserà anche il Molise per arrivare infine in Abruzzo. Andiamo però con ordine: la prima fatica di giornata sarà costituita dalla lunga salita di Bocca della Selva, un Gpm di seconda categoria collocato al km 54,1 dopo 18 di ascesa con pendenza media del 5,6% e punte fino al 10%. Ancora prima ci sarà già stato il primo traguardo volante di giornata di questo Giro d’Italia 2016, collocato a Cerreto Sannita al km 25,2, mentre il secondo sarà a Castel di Sangro al km 138,1, cioè quando saremo ormai di fatto ai piedi della salita finale. In mezzo ci sarà un percorso accidentato, senza salite significative ma pure con pochissima pianura: tanti saliscendi che certamente si faranno sentire quando inizierà il momento decisivo, la salita verso l’arrivo collocato al Piano Aremogna, nel Comune di Roccaraso. Anche questo sarà un Gpm di seconda categoria, ma naturalmente con un impatto ben diverso dal momento che coincide con l’arrivo: ufficialmente l’ascesa misura 16,8 km, che però saranno divisi in due tronconi. La prima parte è per raggiungere il centro abitato di Roccaraso e saranno circa 7 km decisamente impegnativi, dal momento che si toccheranno punte di pendenza massima al 12%. Se qualcuno starà particolarmente bene farebbe bene a muoversi già qui, altrimenti si dovrà attendere la seconda parte della salita, che arriverà dopo circa 3 km di falsopiano: superato il paese, si salirà dunque verso Aremogna e saranno poco più di 6 km con un primo tratto al 7,5%, poi una parte più facile attorno al 4 e di nuovo l’ultimo chilometro attorno al 7%. Globalmente dunque una salita non durissima, ma il primo arrivo in salita di un grande giro ci ha abituato a sorprese: chi non sta bene potrebbe pagare subito, dunque le prime risposte su Vincenzo Nibali e i suoi rivali sono particolarmente attese…

Una progressione interessante quella di André Greipel della Lotto Soudal, che sul rettilineo di Benevento fornisce una prova di forza entusiasmante. Il tedesco dopo 233 chilometri trova “le gambe”, per tirare una volata che gli ha permesso di passare sotto lo striscione dell’arrivo della quinta tappa del Giro d’Italia 2016 con le mani alzate, senza nessun avversario a combattere per la vittoria. Il tedesco non è nuovo vittorie di questo tipo, quella di oggi è infatti la sua quarta vittoria al giro d’Italia, un giro che in questo suo inizio parla solamente straniero. Greipel di fatto raccoglie il testimone dal suo connazionale Kittel. Maglia rosa ancora per l’olandese Tom Dumoulin.

Primi quaranta chilometri, dopo la partenza del Giro d’Italia 2016 da Praia a Mare che passano tranquilli, la prima azione degna di nota dopo il GPM di Fortino (vinto da Cunego, che conferma la sua maglia azzurra), quando 4 corridori prendono la fuga. I quattro si danno cambi costanti e il vantaggio sul gruppo aumenta, fino ad arrivare ad oltre 7 minuti. Durante la fuga curiosa la situazione che accade a Oss, il tentino a 105 chilometri vede la ruota staccarsi, il corridore scivola a terra, per fortuna senza conseguenze, ma è costretto a cambiare bici. A 25 dall’arrivo i 4 sono virtualmente ripresi con il gruppo a meno di un minuto. Qualche altro incidente funesta la tappa, tutti senza conseguenze per i ciclisti, importante in questo contesto la caduta di Taaramae del team Katusha, il corridore scivola nell’ultimo chilometro mentre era in testa al gruppo, la caduta “spezza i treni” delle squadre che preparavano la volata, e di fatto crea il buco sfruttato Greipel, che con un assolo impressionante va a vincere senza problemi in volata.

In diciannove ore e quaranta minuti si conferma leader della corsa l’olandese Dumoulin del Team Giant, il ciclista continua a mantenere sedici secondi di vantaggio su Jungels, terzo il nostro connazionale Ulissi della Lampre a 20 secondi, Nibali oggi per colpa del frazionamento del gruppo nell’ultimo chilometro ha perso 4 secondi, il siciliano adesso è sesto a 24 secondi. Maglia rossa ancora per Marcel Kittel che oggi ha festeggiato il suo compleanno, primo degli italiani Elia Viviano quinto. Due italiani nelle prime due posizioni per la maglia dello scalatore, il leader è Cunego, secondo Boem che accusa uno svantaggio di sette punti. Miglior giovane Jungels a 41 secondi il nostro Formolo

Per seguire il Giro d’Italia 2016 è a disposizione una grande copertura televisiva sulle reti Rai ed Eurosport. Si parte già con la rubrica Giro Mattina, su Rai Sport 1 (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky) dalle ore 11.50, poi la diretta tv di questa sesta tappa avrà inizio alle ore 12.45 sempre sul canale tematico, con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello. Dalle ore 15.10 si potrà seguire la Ponte-Roccaraso anche su Rai Tre in simulcast. Su entrambi i canali sarà visibile poi anche lo storico Processo alla Tappa, che andrà in onda naturalmente al termine della corsa, mentre alle ore 20.00 ecco la rubrica Tgiro e alle ore 00.30 la lunga giornata si concluderà con Giro Notte (solo su Rai Sport 1). Diretta disponibile a partire dalle ore 12.45 anche su Eurosport, il canale visibile sia agli abbonati Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium, che in serata proporrà alle ore 20.00 la rubrica Giro Today. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo la possibilità di seguire la sesta tappa del Giro d’Italia 2016 anche in diretta streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.rai.tv) oppure – per gli abbonati – tramite i servizi offerti da Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine ricordiamo i riferimenti ufficiali della Corsa Rosa: il sito www.giroditalia.it, la pagina Facebook Giro d’Italia e il profilo Twitter @giroditalia. E adesso, che lo spettacolo cominci: la parola va alla strada! (Mauro Mantegazza)