Il Palermo batte il Verona 3-2 e, pur con più di un brivido, si guadagna la permanenza in Serie A spingendo il Carpi alla retrocessione. Il Verona si congeda dal massimo campionato dopo tre anni: sapeva già che sarebbe ripartito dalla B, ora proverà a risalire subito la corrente. Partita bella e vivace, il Palermo sembra chiuderla per due volte ma deve tenere botta fino all’ultimo secondo per evitare una clamorosa beffa.
Partita sofferta ma che comunque regala la salvezza alla squadra di Ballardini che ha provato in tutti i modi a complicarsi la vita dato che, dopo un avvio molto contratto condizionato dalla pressione, non è riuscita a gestire il doppio vantaggio quando ha subito la rete di Pisano che ha spaventato i rosanero. Straordinario risultato che qualche giornata fa sembrava oggettivamente complicatissimo. Gara generosa degli scaligeri che si sono impegnati fino all’ultimo sfiorando anche il pareggio che sarebbe stato clamoroso. Sicuramente meglio nel corso del primo tempo quando avrebbe sicuramente meritato di raggiungere il pareggio che Sorrentino gli ha negato. Nella ripresa cala vistosamente subendo la voglia e l’esuberanza dei padroni di casa vogliosi di conquistare la salvezza. Partita molto tesa che il direttore di gara ha diretto bene. Mezzo voto in meno per l’errore che commette il suo collaboratore di linea che non segnala la posizione di fuorigioco di Rispoli in occasione del terzo gol. Corretta la decisione di espellere sia Morganella che Wszolek, protagonisti di un accenno di rissa nel corso del primo tempo.
Mister Ballardini schiera il suo Palermo col classico 3-4-1-2 con capitan Sorrentino (voto 6,5) tra i pali, i tre difensori centrali sono Cionek (voto 6,5) fresco di convocazione per gli europei con la Polonia e preferito a Vitiello, Gonzalez (voto 5,5) e Andelkovic (voto 6). A centrocampo Maresca (voto 6) e Hiljemark (voto 6) giocano in mezzo con Rispoli (voto 6) e Morganella (voto 4) sulle corsie laterali con Lazaar lasciato ancora una volta in panchina. Il giovane svedese Vazquez (voto 7) gioca tra le linee, qualche metro dietro al duo d’attacco formato da Trajkovski (voto 5,5) e Gilardino (voto 5). Gigi Delneri invece punta sul 4-2-3-1 con Gollini (voto 5) confermatissimo come portiere protetto da una linea a quattro composta da destra a sinistra da Pisano (voto 6), Helander (voto 6), Bianchetti (voto 6) ed Emanuelson (voto 5), preferito ad Albertazzi. Viviani (voto 5,5) e Marrone (voto 6) compongono la diga di centrocampo che agisce qualche metro dietro alle tre mezzepunte che sono Wszolek (voto 4), Ionita (voto 6,5), avanzato di qualche metro, che prende il posto dell’indisponibile Gomez e Siligardi (voto 6). Pazzini (voto 6) rileva l’infortunato Toni che ha dato l’addio al calcio domenica scorsa contro la Juventus.
Mezzo voto in più per l’importanza della gara che sta sicuramente condizionando i rosanero che, oltre al lampo del suo uomo migliore Vazquez sta faticando non poco a conquistare questi 3 punti che varrebbero la salvezza. La doppia espulsione di Morganella e Wszolek sembra aver penalizzato maggiormente proprio i siciliani. Per ora il fantasista sta mantenendo la promessa di regalare la salvezza al suo pubblico, il numero 20 rosanero sta trascinando i suoi ed ha regalato anche il gol che per ora significa proprio permanenza nella massima serie, un lampo, un’invenzione nata dal nulla. P L’esterno svizzero si fa espellere per un’accenno di rissa con Wszolek, complicando i piani di Ballardini dato che, dopo la doppia espulsione, i siciliani stanno sicuramente faticando a trovare l’assetto tattico ideale per affrontare gli scaligeri.
Chi temeva che gli scaligeri sarebbero scesi in campo senza dare il massimo, può sicuramente tranquilizzarsi visto che i ragazzi di Delneri si stanno sicuramente impegnando. Dopo aver subito il gol di Vazquez che si è inventato il vantaggio rosanero, i gialloblu hanno reagito immediatamente centrando due pali con Pazzini e Ionita. La doppia espulsione di Wszolek e Morganella sembra penalizzare i padroni di casa che stanno faticando a trovare l’assetto ideale. Il centrocampista gialloblu inizia la partita in posizione più avanzata rispetto al solito giocando alle spalle di Pazzini ma, dopo l’espulsione di Wszolek, viene allargato da Delneri sfiorando anche il gol con una conclusione da distanza ravvicinata che Sorrentino gli ha deviato contro il palo. Espulsione sicuramente evitabile per il polacco che dopo essersi strattonato con Morganella finisce per provocare una rissa con lo svizzero che ha costretto Irrati ad estrarre due cartellini rossi per entrambi i protagonisti del brutto episodio. (Marco Guido)
Due interventi miracolosi nel corso del primo tempo quando ha deviato le conclusioni a colpo sicuro di Pazzini e Ionita sul palo della propria porta gli valgono sicuramente l’ottimo voto che conclude una stagione tribolata ma sicuramente positiva per l’estremo difensore che ancora non è certo di rimanere in Sicilia.
Gara praticamente perfetto per il brasiliano naturalizzato polacco che giustifica la convocazione per l’Europeo in Francia. Non sbaglia nulla stasera ed avvia anche l’azione del terzo di Gilardino con uno stupendo anticipo ed un ottimo passaggio per Rispoli.
Il costaricano fatica un pò all’inizio a contenere un Pazzini apparso voglioso di ben figurare questa sera, col passare dei minuti è però riuscito a prendere le misure all’avversario che nella ripresa è riuscito a contenere senza troppe difficoltà.
Il difensore centrale si limita a gestire la propria zona di competenza senza commettere errori. Dopo l’espulsione di Morganella, Ballardini decide di allargalo sulla corsia di sinistra per dare più equlibrio alla squadra siciliana.
L’esterno destro macina i soliti km sulla sua corsia riuscendo però a confenzionare sia l’assist per il secondo gol con la lunga rimessa laterale che ha trovato Maresca in area che per il terzo quando ha confezionato il perfetto cross col quale ha servito Gilardino. Esce tra gli applausi nel finale di gara. ( Pochi minuti per il difensore inserito per dare più copertura alla squadra siciliana)
L’anima della squadra siciliana, Ballardini ha sicuramente vinto la scommessa di rilanciare l’esperto centrocampista che stasera ha letteralmente trascinato i suoi compagni di squadra riuscendo anche a segnare il secondo gol sfruttando la lunga rimessa di Rispoli con un colpo di testa che ha sorpreso Gollini.
Il giovane svedese si posizione al fianco di Maresca mettendo in campo più quantità che qualità visto i tanti km macinati ma anche i tanti errori di misura nei passaggi effettuati dal centrocampista che ora si potrà concentrare sugli europei francesi.
L’esterno svizzero, adattato anche questa sera alla fascia sinistra, viene espulso al 34′ per una rissa che accende col polacco Wszolek. Un ingenuità sicuramente evitabile che ha complicato i piani di Ballardini visto che i siciliani hanno sicuramente faticato a trovare l’assetto tattico ideale per contrastare gli avversari.
Il talento rosanero trascina i suoi riuscendo a sbloccare il risultato con un invenzione visto che trova il gol con una conclusione dal limite dell’area dopo che sembrava aver perso palla. Nella ripresa cala vistosamente faticando a trovare gli spazi utili per poter incidere sull’incontro. Esce nei minuti finali per ricevere la meritata standing ovation del suo pubblico. ( Pochissimi minuti per concedere il giusto tributo a Vazquez).
L’attaccante macedone viene confermato dopo le ultime buone prove ma questa volta fatica a trovare la posizione visto che arretra troppo il suo raggio d’azione per impedire alla catena di destra di sfondare senza problemi. Sacrificato in avvio di ripresa per far entrare Lazaar e dare un pò più di equilibrio alla squadra di Ballardini. ( Giocando con Andelkovic alla spalle, l’esterno riesce a giocare concentrandosi maggiormente sulla fase offensiva, quella che predilige. Per pochi centimetri non riesce a trovare un ottimo assist per Gilardino, anticipato all’ultimo da Helander).
Il centravanti biellese riesce a segnare l’ultimo gol della stagione che regala la salvezza alla sua squadra con la specialità della casa, un colpo di testa da due passi sull’eccellente cross di Rispoli. Lotta su tutti i palloni dimostrando di aver una gran voglia di raggiungere questo risultato.
Quando Zamparini lo ha richiamato per l’ennesima volta erano in pochissimi a credere che la sua squadra potesse raggiungere la salvezza ed invece il miracolo è successo grazie al tecnico che ha ricompattato una squadra alla sbando, dando le chiavi della sua formazione a Maresca che ha trascinato la formazione siciliana a questo fondamentale traguardo.
Ultima gara da dimenticare per il giovane portiere che è stato protagonista di un campionato tutto sommato positivo. Il tiro col quale Vazquez ha portato in vantaggio i suoi pareva tutt’altro che imprendebile; si fa trovare fuori dai pali in occasione del secondo gol di Maresca ed è finalmente incolpevole sulla terza rete di Gilardino.
Ultima rete stagionale realizzata dal difensore che si dimostra sempre pericoloso in area avversaria dove anche stasera è riuscito a segnare con una bella scivolata con la quale ha deviato la punizione del solito Viviani. Ultima stagionale da capitano di una squadra che ha provato a lottare con impegno.
Il giovane centrale fatica a contenere le iniziative dei siciliani anche se si fa notare per due ottimi interventi con i quali ha anticipato all’ultimo Gilardino sempre pronto al centro dell’area a colpire.
A differenza del suo compagno di reparto, si rende protagonista solamente quando si fa anticipare nettamente da Maresca in occasione del secondo gol quando sbaglia anche facendo rimbalzare il pallone in area di rigore.
L’esterno olandese viene preferito ad Albertazzi sprecando l’ennesima occasione visto che sbaglia tutti i cross e praticamente tutti gli appoggi. Viene letteralmente asfaltato da Rispoli che ha sfondato sul suo lato senza troppi problemi.
Il regista della squadra scaligera dimostra questa sera ancora una volta di meritare di rimanere nella massima serie. Segna il secondo gol consecutivo con un chirurgico diagonale col quale ha superato Sorrentino ed ha gelato uno stadio che stava per abbracciarlo quest’estate, quando all’ultimo decise di andare in Veneto.
Viene schierato al fianco di Viviani in cabina di regia ma, a differenza del suo compagno di reparto, non riesce a rendersi utile alla manovra scaligera faticando a trovare la posizione ideale per incidere sull’incontro. Viene sostituito a metà della ripresa per far posto all’esordiente Furman. ( Esordio per il giovane polacco che gioca in mezzo al campo senza commettere errori e venendo favorito dal prolungato possesso palla della sua squadra).
Un’espulsione sicuramente evitabile per l’esterno che aveva sicuramente iniziato in maniera propositiva la gara fino al 34′ quando ha iniziato a strattonarsi con Morganella per venire quasi alle mani, costringendo così l’arbitro Irrati ad estrarre due cartellini rossi.
Il centrocampista scaligero gioca solamente il primo tempo, lasciando il posto a Romulo in avvio di ripresa a causa di un brutto colpo alla caviglia. Nei primi 45 minuti era stato uno dei più propositivi sfiorando anche il gol che Sorrentino gli ha negato deviando la sua conclusione a colpo sicuro sul palo. ( Entra con buon piglio, avviando l’azione del momentaneo pareggio di Viviani con un pressing insistito da cui è scaturito il gol del centrocampista scaligero).
L’esterno mancino prova a farsi vedere soprattutto con alcuni tentativi dalla lunga distanza che la retroguardia rosanero gli ha però sempre respinto. Viene sostituito nel finale di gara per far posto al giovane Checchin. ( Pochi minuti per il giovane centrocampista che si posiziona sulla sinistra).
Il centravanti gialloblu disputa una gara di sacrificio nella quale sfiora il gol nel primo tempo con un invenzione da trenta metri che Sorrentino gli ha negato deviando la sua conclusione sul palo. Cala alla distanza favorendo la retoguardia siliciano che ha faticato meno a contenerlo.
Prova coraggiosa e volitiva per una squadra già retrocessa che comunque anche involontariamente è stata condizionata dalle cifre riguardanti la distribuzione dei diritti televisivi per la prossima giornata. Dopo un buon primo tempo cala vistosamente nel corso della ripresa.
(Marco Guido)