Decima tappa del Giro d’Italia vinta con autorità da Giulio Ciccone che è arrivato sul traguardo di Sestola con 42 secondi di vantaggio su Rovny e 20 su Atapuma. La frazione di oggi però è stata caratterizzata soprattutto dal ritiro di Landa, uno dei possibili vincitori del Giro, per il resto i big non hanno sferrato attacchi veramente importanti. In classifica generale ora in testa c’è il corridore lussemburghese Bob Jungels del team Etixx-Quick Step, che ha 26 secondi su Amador e 50 su Valverde, entrambi della Movistar; a 52 secondi Nibali. Domani undicesima tappa Modena–Asolo di 212 chilometri. Per commentare la decima tappa del Giro d’Italia 2016 ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva l’ex ciclista Gianni Motta.



Come giudica questa tappa Campi Bisenzio-Sestola? E’ stata una bella tappa, movimentata, molto interessante. Si può veramente dire che c’è stato tanto spettacolo oggi al Giro, con più di un colpo di scena.

Già un test indicativo per la vittoria finale? No non direi proprio, è troppo presto. I big si muoveranno più avanti nell’ultima settimana, quando ci saranno anche le Dolomiti. C’è da dire che l’altro giorno a Roccaraso Nibali si è mosso, ha fatto bene in ogni caso. Bisogna sempre provare ad attaccare in qualsiasi circostanza.



Una grande prova quella di Ciccone… Bravo! Gli faccio i miei complimenti. Ha dimostrato di essere un corridore molto valido. Ci vogliono giovani così promettenti che emergano nel ciclismo italiano.

Bob Jungels maglia rosa al Giro, dove potrà arrivare? Bravo anche lui ma non penso proprio che possa tenere fino alla fine, non credo che vincerà il Giro. Potrà arrivare tra i primi ma non lo vedo a competere per il successo finale. Quando i big si muoveranno per lui dovrebbe arrivare il difficile.

Il trio della Movistar, Visconti-Amador-Valverde ha fatto un grande lavoro… Si sono comportati bene ma spero proprio che non sia un trentasettenne ore quanto immenso come lo spagnolo, a vincere il Giro. Mi auguro che a indossare la maglia rosa a Torino sia Nibali.



Oltre a Valverde la Movistar ora potrà puntare anche su Amador per la vittoria alla corsa rosa? E’ un buon corridore ma non punterei su di lui. Mi dispiace invece per Zakarin che poteva fare cose importanti e ha perso terreno prezioso nella cronometro.

Come giudica la prova di Nibali? Buona ma non è più il Nibali di una volta, quello che conoscevamo un tempo.

Landa ritirato: se lo aspettava? Questa è stata una grave perdita, era un campioncino che poteva fare cose importanti al Giro. D’altra parte se è stato male c’è poco da fare.

Come vede la tappa di domani, Modena-Asolo? Sarà una tappa per velocisti ma non decisiva per la classifica. Ci sarà la salita Mostaccin ma è troppo lontano dal traguardo.

(Franco Vittadini)