L’insidioso finale dell’undicesima tappa Modena-Asolo del Giro d’Italia 2016 ha riservato grandi emozioni e infine ha consolidato la maglia rosa del lussemburghese Bob Jungels, per il secondo giorno consecutivo leader della classifica generale. Sugli strappi finali è successo di tutto, a partire da un attacco a tre con Vincenzo Nibali, Alejandro Valverde ed Esteban Chaves, fallito per la mancata collaborazione dello spagnolo. Annullato questo tentativo, è scattata la ‘seconda punta’ della Movistar, il costaricano Andrey Amador, anche secondo in classifica generale. Così si è incaricato Jungels dell’inseguimento, che alla fine è andato a buon fine: si è formata una coppia al comando, poi raggiunta da Diego Ulissi, che ha colto la sesta vittoria in carriera al Giro ed è rientrato nella top 10. I primi tre sono arrivati con 13″ di vantaggio sul gruppo con gli altri big: quindi 19″ guadagnati da Amador (con i 6″ di abbuono per il secondo posto) e 17″ da Jungels, terzo (per lui 4″ di abbuono).
La nuova maglia rosa del Giro d’Italia 2016 è il lussemburghese Bob Jungels, che sta indossando il simbolo del primato in classifica generale nel corso dell’odierna undicesima tappa Modena-Asolo. Un risultato molto importante per il corridore della Etixx-Quick Step, anche perché un lussemburghese in maglia rosa ci consente di fare un tuffo nella storia – anzi, nella leggenda – del ciclismo e della Corsa Rosa. Prima di Jungels infatti un solo suo connazionale era stato in testa ad un Giro d’Italia: parliamo naturalmente di Charly Gaul, il grande scalatore che vinse ben due edizioni della Corsa Rosa nel 1956 e nel 1956, oltre ai terzi posti del 1958 e del 1960 e ai quarti posti del 1957 e del 1961. In tempi molto più recenti tutti ricorderanno il secondo posto di Andy Schleck nel 2007, ma il futuro vincitore di un Tour de France non indossò mai la maglia rosa.
Nella classifica del Giro d’Italia 2016 si profila un duello fra Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde, i due big superstiti dopo il ritiro di Mikel Landa. Oggi l’undicesima tappa Modena-Asolo è piuttosto facile, ma le asperità degli ultimi 25 km potrebbero favorire lo spagnolo, che è certamente più scattista rispetto al siciliano. Infatti Nibali ha spiegato così i quattro secondi persi ieri da Valverde: “Li ha guadagnati con una lunga volata, è nelle sue caratteristiche”. D’altro canto il capitano della Movistar non attribuisce importanza a questo guadagno: “I quattro secondi non cambiano niente”. Tutti concordano invece su Landa: dispiacere umano, ma ovviamente è una buona notizia per i suoi grandi rivali. Nibali sceglie un nuovo terzo incomodo: “”Vedo Esteban Chaves molto brillante, potrebbe giocare il ruolo di Landa”.
Il Giro d’Italia 2016 vive oggi la sua undicesima tappa Modena-Asolo; dopo l’impegnativa frazione di ieri sugli Appennini, ecco oggi una tappa quasi completamente pianeggiante, ma che potrebbe riservare emozioni nel finale, vivacizzato da alcuni strappi che dovrebbero favorire attacchi e potrebbero consentire alcuni cambiamenti in classifica. Certamente non ci saranno grandi distacchi, ma qualche secondo e gli abbuoni potrebbero portare novità in una classifica ancora molto corta in questa edizione numero 99 del Giro d’Italia.
Nella tappa di ieri è cambiata la maglia rosa, ora sulle spalle del lussemburghese Bob Jungels, compagno di squadra nella Etixx-Quick Step dell’ex leader Gianluca Brambilla, che sulla salita finale si è messo generosamente a disposizione del compagno di squadra, in migliori condizioni di forma. Jungels è senza dubbio uno dei personaggi di questo Giro. Da non dimenticare che stiamo parlando di un giovane: fino a ieri indossava la maglia bianca, ovviamente è ancora leader della classifica riservata ai giovani ma oggi la “presterà” al secondo (cioè il nostro Davide Formolo) perché ha da indossare una maglia ancora più prestigiosa. Per la maglia bianca ha già un vantaggio molto ampio, ma intanto si gode la maglia rosa, primo lussemburghese dai tempi ormai lontanissimi di Charly Gaul, leggendario scalatore degli anni Cinquanta. Gli uomini più attesi in ottica podio finale sono poco più indietro, anche se fra loro non c’è più Mikel Landa, il cui ritiro è stata la vera notizia della tappa di ieri.
Lo spagnolo è stato male nella notte e si era staccato già sulla prima salita di giornata, un Gpm di terza categoria. Inutile proseguire in quelle condizioni, anche quest’anno Sky perde le speranze di conquistare il Giro. Sempre più si profila dunque un duello fra Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde (lo spagnolo ha due secondi di vantaggio sullo Squalo), e più in generale fra Astana e Movistar, che fra i primi otto possono vantare anche rispettivamente il danese Jakob Fuglsang e Andrey Amador, che anzi è per ora davanti a Valverde, secondo a 26″ da Jungels e ieri ha attaccato, sfiorando una maglia rosa che sarebbe stata storica per il Costa Rica. Crescono anche le possibilità dell’olandese Steven Kruijswijk e del polacco Rafal Majka, almeno in ottica podio. Esce di scena invece Tom Dumoulin, l’altro grande sconfitto di ieri: l’olandese è arrivato con molti minuti di ritardo, dimostrando che la crisi di sabato sull’Alpe di Poti non era solo una brutta giornata.
Quanto alle altre graduatorie, nulla è cambiato ieri naturalmente per la maglia rossa della classifica a punti. Della maglia bianca abbiamo detto, con il solido dominio di Bob Jungels, resta da parlare della maglia azzurra della classifica Gpm. Al comando è tornato Damiano Cunego, che a Pian del Falco ha conquistato il primo Gpm di prima categoria del Giro 2016, che garantiva la bellezza di 35 punti. Segnaliamo poi con piacere il secondo posto di Giulio Ciccone, che con il successo di tappa di ieri ha conquistato a sua volta parecchi punti, relegando al terzo posto l’ex leader Tim Wellens.
1. Bob Jungels (LUS) 45h16’20”
2. Andrey Amador (CRC) + 0’24”
3. Alejandro Valverde (SPA) + 1’07”
4. Steven Kruijswijk (OLA) s.t.
5. Vincenzo Nibali (ITA) + 1’09”
6. Rafal Majka (POL) + 2’01”
7. Ilnur Zakarin (RUS) + 2’25”
8. Esteban Chaves (COL) + 2’43”
9. Gianluca Brambilla (ITA) + 2’45”
10. Diego Ulissi (ITA) + 2’47”