L’11esima tappa della 99esima edizione del Giro d’Italia si è conclusa con la vittoria di Diego Ulissi. Il corridore della Lampa-Merida ha trovato la sua seconda vittoria in questo Giro, dopo quella ottenuta nella prima tappa italiana. Tappa a lunghi tratti sostenuta a gran ritmo, data la planimetria del percorso in gran parte pianeggiante. Il sali scendi della Forcella Mostaccin ha fatto vivere grandi emozioni. Dopo di che sprint della maglia rosa Jungels e di Amador con Ulissi in scia. Quest’ultimo è stato bravissimo nel finale a bruciare tutti. Ecco le sue dichiarazioni nel post-gara: “Oggi sia io che la squadra non abbiamo sbagliato nulla e ci siamo davvero costruiti questo successo: sono davvero felice. Siamo stati intelligenti. Era andata via una fuga numerosa all’inizio ma sia io che Modolo stavamo bene. La squadra ha fatto un grandissimo lavoro per chiudere e io poi ho fatto una grande azione su Jungels e Amador. In volata Amador non è lento e poi avevo speso un po’ per rientrare, le energie stavano per finire. Ma per fortuna anche lui era stanco ed è venuta una grande vittoria”. Da segnalare il ritiro dal giro di Tom Dumoulin.



L’11esima tappa del Giro d’Italia è stata vinta da Diego Ulissi. Gara piacevole per l’elevata velocità sostenuta dai corridori, dato il lungo tratto pianeggiante dal punto di partenza di Modena agli ultimi chilometri in terra veneta. Il muro della Forcella Mostaccin ha segnato il punto di rottura decisivo. Fino ad allora la gara aveva visto il trittico Laengen-Vorobyev-Bertazzo in conduzione. Dopo la discesa la maglia rosa Jungels ha sorpreso tutti bruciando Amador mentre Ulissi si è messo in scia. Nell’ultimo chilometro affondo decisivo dell’italiano che è riuscito a terminare al primo posto la gara. Da segnalare il ritiro dal Giro d’Italia 2016 di Tom Dumoulin. La prima maglia rosa di quest’anno si è convinto a gettare la spugna dopo i problemi riscontrati negli ultimi giorni.



Vince Diego Ulissi. Sesta vittoria di tappa in un Giro d’Italia, seconda in questa stagione dopo la vittoria nella prima tappa italiana, quella di Praia a Mare. Secondo Amador e terzo Bob Jungels. Il lussemburghese ha sprintanto nel finale accumulando un vantaggio di due secondi sulla maglia rosa. Dopo la discesa del Forcella Mostaccin la coppia Jungels-Amador ha affondato il colpo. La maglia rosa ha staccato il gruppo guidato da Bardiani e Orica, con tre uomini Movistar a fare da stopper subito dietro. Gli ultimi 5 km sono stati bruciati da Ulissi, bravo a sprintare in particolare all’ultimo chilometro. Gli altri uomini della generale, tra cui Vincenzo Nibali, sono arrivati assieme a 13 secondi, escludendo ovviamente Pozzovivo, rimasto attardato.



Siamo arrivati a meno di 20 chilometri dal traguardo, è appena finita la discesa del Forcella Mostaccin (3 km al 7,8%) e Nibali è al comando. Ci si avvicina dunque alle fasi calde della corsa. Prima del muro del Mostaccin il gruppo ha dato una decisa accelerata cercando di avvicinarsi ai tre corridori al comando (Vegard Stake Laengen della IAM, Anton Vorobyev del team Katusha e Liam Bertazzo della Wilier Triestina – Southeast), ormai distanti meno di un minuto. Prima di arrivare alla salita della Forcella Mostaccin il gruppo si è però spezzato in due per una brutta caduta che ha coinvolto molti corridori, alcuni dei quali finiti addirittura in un fossato. Tra i ciclisti coinvolti Démare, Pozzovivo, Scarponi ed Ewan. Non Nibali che è nel primo gruppo a seguire. Laengen in testa ha provato l’azione solitaria staccando inizialmente Bertazzo, tallonato dal colombiano Betancour e dallo specialista in materia di salite, Damiano Cunego. Gli uomini di classifica hanno progressivamente recuperato mentre Nibali, giunto al comando, chiede il cambio ai compagni di squadra.

Il Giro d’Italia perde un altro possibile concorrente per il podio finale: Tom Dumoulin. Il belga dunque segue nel ritiro dalla corsa lo spagnolo Landa, ritirato ieri. Dumoulin era stato il primo a indossare quest’anno la maglia rosa ma dopo aver preso atto dei problemi riscontrati nelle ultime tappe, il ciclista belga ha deciso di rinunciare al proseguimento della corsa a tappe. Nel frattempo il Giro va avanti. 11esima tappa, frazione per velocisti in quanto a lunghi tratti pianeggiante. Il trittico Laengen-Vorobyev-Bertazzo sta subendo il ritorno del gruppo con Lampre-Merida e Trek-Segafredo a fare l’andatura. Siamo ormai giunti a 35 chilometri alla conclusione con 46,400 km/h di media oraria dopo 4 ore di gara e un distacco tra i tre e il resto del gruppo calcolato sui 3’15”.

Tom Dumoulin ha gettato la spugna. Le ultime difficoltà incontrate dal belga l’hanno convinto a lasciare il Giro, nonostante l’ottima partenza che l’ha visto indossare per primo la maglia rosa. Intanto l’11esima tappa, quella odierna partita da Modena troverà il suo traguardo ad Asolo, è giunta al chilometro 160 in piena terra veneta. Il terzetto composto da Vegard Stake Laengen (IAM), Anton Vorobyev (Katusha) e Liam Bertazzo (Wilier Triestina – Southeast) si sta rapidamente facendo recuperare dal resto del gruppo. Il vantaggio dei tre sta continuando a scendere, attualmente si attesta sui 3 minuti e 27 secondi.

Dopo Landa il Giro d’Italia ha perso un altro potenziale concorrente per il podio finale: Tom Dumoulin. Dopo i problemi riscontrati negli ultimi giorni il belga ha deciso di gettare la spugna. Intanto l’undicesima tappa del Giro si rivela gara adatta ai velocisti. I tre battistrada alla guida (Laengen della IAM, Anton Vorobyev del team Katusha e Liam Bertazzo della Wilier Triestina – Southeast) stanno perdendo vantaggio sul resto del gruppo. Attualmente il vantaggio è sceso a circa sei secondi mentre i tre fuggitivi sono appena arrivati al traguardo volante di Grisignano di Zocco, in provincia di Vicenza.

L’11esima tappa del Giro d’Italia conferma le aspettative mostrandosi spettacolare e avvincente. Si viaggia a velocità sostenuta: siamo su una media di 51 km/h. Attualmente sono tre i fuggitivi che sono riusciti a staccarsi dal resto del gruppo: Vegard Stake Laengen della IAM, Anton Vorobyev del team Katusha e Liam Bertazzo della Wilier Triestina – Southeast. Attualmente siamo a metà tappa e i tre hanno accumulato un vantaggio di 9’20”, con il gruppo, capeggiato da Lampre-Merida e Trek-Segafredo, in offensiva per il recupero. Intanto è arrivata l’ufficialità del ritiro di Tom Dumoulin. Dunque le indiscrezioni degli ultimi giorni hanno trovato conferma quest’oggi, dopo Landa anche Dumoulin, prima maglia rosa di questo Giro, getta la spugna.

105 chilometri percorsi su 227 in questa 11esima tappa del Giro d’Italia che ci porta nel cuore della Pianura Padana. Partiti da Modena si arriverà ad Asolo, nel trevigiano. Gara avvincente e particolarmente adatta agli sprinter, può essere decisiva per la corsa alla maglia rosa. Il gruppo ha visto inizialmente scattare 9 velocisti, ben presto ripresi. In quest’ultima parte di gara si sono registrati gli scatti di 3 fuggitivi: Laengen (IAM), Vorobyev (Katusha) e Bertazzo (Wilier Triestina – Southeast). I tre fuggitivi di giornata hanno attualmente accumulato un vantaggio di 10’45” al chilometro 105 sul resto del gruppo.

Spettacolare e avvincente la tappa odierna del Giro d’Italia. Tratti per lo più pianeggianti nel cuore della Pianura Padana, prima di arrivare al Muro di Forcella Mostaccin, discesa tutta curve, quando mancheranno una ventina di chilometri al traguardo. Intanto, dopo un primo affondo di un gruppetto composto da 9 ciclisti, l’intero gruppo si è ricomposto e viaggia a velocità sostentuta al confine tra Emilia e Veneto. Arrivati al chilometro 70 di gara ci sono stati tre attacchi decisivi, ovvero quelli di Laengen, Vorobyev e Bertazzo. Il trittico ha guadagnato 1’19” sugli avversari, quando mancano circa 150 chilometri al traguardo.

La partenza del Giro d’Italia ha visto un gruppo di 9 fuggitivi staccarsi dal resto della corsa. Il gruppo era composto da Manuel Quinziato (BMC), Moreno Moser (Cannondale), Leigh Howard e Roger Kluge (IAM Cycling), Giacomo Berlato (NIPPO – Fantini), Anton Vorobyev (Katusha), Manuele Boaro (Tinkoff), Filippo Pozzato e Eugert Zhupa (Wilier-Southeast). Dopo aver accumulato un vantaggio massimo di un minuto, quando si è arrivati al cartello che indica 200 chilometri alla conclusione, il gruppo ha iniziato a ricompattarsi. Dopo 50 chilometri dalla partenza l’intero gruppo si è completamente ricomposto. Inizio di gara particolarmente spettacolare: la media oraria dopo la prima ora di corsa è di ben 51,500 km/h.

Quindici minuti dopo la partenza da Modena un gruppo di 9 ciclisti (Quinziato, Moser, Howard, Kluge Berlato, Vorobyev, Boaro, Pozzato e Zhupa) ha preso il largo. Dopo 11 chilometri il gruppo aveva accumulato un vantaggio di circa 28 secondi. L’undicesima tappa del giro, come prevedibile, è stata finora molto avvincente. Questa mattina Sacha Modolo della Lampre Merida ha spiegato come la Lampre Merida non gradisse una fuga molto numerosa. Arrivati nei pressi di Canaletto, con circa 200 km di distanza dal traguardo, il gruppo di fuggitivi sta iniziando a perdere vistosamente vantaggio sugli inseguitori. Dopo 43 chilometri di corsa il gruppo conserva soltanto 10 secondi.

E’ partita l’11esima tappa del Giro d’Italia 2016, frazione indicata da molti come adatta agli sprinter puri. Quest’oggi il Giro taglierà la Pianura Padana circondato da tantissimi tifosi, come di consueto accade in terra emiliana. Si parte da Modena per arrivare ad Asolo, in provincia di Treviso. Circa 200 km di tratto pianeggiante fino ad arrivare al muro di Forcella Mostaccin (3 km al 7,8%), discesa tutta curve, mangia e bevi per 10 km con l’ultimo strappo già dentro Asolo a 3,5 km dal traguardo. Finora il sole la fa da padrone ma le previsioni per questa frazione sono incerte. Primo giorno in maglia rosa per Bob Jungles. Sarà la seconda volta che il Giro d’Italia farà tappa ad Asolo: nel 2010 vinse Nibali, ma in quel caso anzichè da Modena si partì da Ferrara.

Parte ufficialmente l’undicesima tappa del Giro d’Italia con la Pianura Padana che farà da splendida cornice a quello che accadrà oggi. Duecento chilometri di frazione pianeggiante, il finale sarà invece mosso a partire dal GPM della Forcella Mostaccin con punte che toccheranno il 14% e una pendenza media del 7,8% prima di buttarsi a capofitto nella discesa. Primo giorno in maglia rosa per Bob Jungels, i corridori prima della partenza son passati davanti l’accademia militare di Modena prima di trasferirsi sul via. Il tempo è soleggiato, possibile che durante il percorso incontreranno tempo variabile. Questa è la seconda volta che il Giro d’Italia farà tappa ad Asolo: la prima volta nel 2010 in occasione della quattordicesima tappa quando fu Vincenzo Nibali a vincerla con partenza da Ferrara.

Tra poco meno di un’ora partirà l’undicesima tappa del Giro d’Italia 2016 che da Modena terminerà ad Asolo per un percorso di 227 km. Nel percorso di oggi ci sarà solo un GPM per i rider visto che la strada sarà prevalentemente pianeggiante. I partecipanti potranno fare il rifornimento fisso a Piacenda D’Adige a 87 chilometri dal via, mentre potremo avere i Traguardi Virtuali a Grisignano di Zocco al km 139 e a Villa del Conte al chilometro 160. L’unico GPM di giornata, di quarto livello, si avrà in prossimità della Forcella Mostaccin al chilometro 204 quindi quasi all’arrivo as Asolo, che non sarà in salita come quello di ieri. Nel 2010 la tappa ad Asolo terminò con la vittoria di Vincenzo Nibali, i ciclisti quest’oggi affronteranno un’ultima curva a 900 metri e poi potranno godere di un arrivo su asfalto perfettamente livellato.

Oggi alle 11:45 prenderà il via l’undicesima tappa del Giro d’Italia 2016, la Modena-Asolo di 227 km. Andiamo a vedere il meteo che incontreranno i rider quest’oggi: le previsioni parlano di temperature previste tra i 22 ed i 24 gradi, soleggiato alla partenza a Modena, mentre potrebbe essere variabile all’arrivo ad Asolo. Per quanto riguarda invece il meteo questo dovrebbe essere assente o moderato. Come sempre l’arrivo è previsto intorno alle 17-17:30, con il favorito di giornata che potrebbe essere Diego Ulissi a causa dei numerosi saliscendi a cui verranno sottoposti i rider. Attenzione anche a Gianluca Brambilla ma il ciclista di casa Enrico Battaglin non si farà sfuggire certamente il tentativo di poter vincere la sua prima tappa in questo Giro d’Italia. Tutti aspettano Alejandro Valverde, il cosiddetto uomo da classiche come questa.

Il Giro d’Italia 2016 propone oggi l’undicesima tappa Modena-Asolo di 227 km, una frazione molto lunga ma in gran parte pianeggiante. Spazio per i velocisti dunque? No, perché il finale sarà decisamente complicato e dunque ideale per gli attaccanti. Un arrivo dunque che si annuncia stuzzicante e che renderà interessante questa tappa con la quale si supererà la metà dell’edizione numero 99 del Giro d’Italia 2016p. 

Diamo allora subito uno sguardo più dettagliato all’altimetria di questa frazione del Giro d’Italia 2016 che ci porterà dall’Emilia Romagna al Veneto passando attraverso le province di Modena, Bologna, Ferrara, Rovigo, Padova, Vicenza e Treviso. La partenza avrà luogo a Modena alle ore 11.45. I primi 200 km sono in pianura, si attraversa da sud a nord la Pianura Padana e dunque ci sarà ben poco da segnalare dal punto di vista altimetrico: da annotare ci sono soprattutto i due traguardi volanti, che saranno collocati rispettivamente a Grisignano di Zocco (km 144,7) e a Villa del Conte (km 167,1). Arriveremo vicinissimi ad Asolo e se si entrasse subito nella cittadina trevigiana sarebbe un perfetto finale per i velocisti. Gli sprinter però dovranno aspettare domani: oggi gli ultimi 25 km li taglieranno fuori dalle speranze di vittoria. Si percorrerà una sorta di anello attorno ad Asolo, che sarà caratterizzato soprattutto dalla salita di Forcella Mostaccin, un Gpm di quarta categoria breve ma molto duro. Se fossimo nelle Fiandre, sarebbe un Muro perfetto per la grande classica fiamminga: 2,9 km di ascesa con pendenza media attorno all’8% e punte fino al 16%. Lo scollinamento sarà al km 207,7 e sarà seguito da una discesa anch’essa breve ma impegnativa, dunque anche qui ci potrebbe essere spazio per ulteriori attacchi dopo quelli che certamente ci saranno sulla salita. Non è tutto: ci saranno altre tre salitelle a Monfumo, Castelcucco e in ingresso ad Asolo, una rampa di 1 km al 7% che immette nel centro storico con un tratto anche in pavé, seguita da una discesa che terminerà in prossimità dell’ultimo chilometro. Ne vedremo delle belle…

Per seguire il Giro d’Italia 2016 è a disposizione una grande copertura televisiva sulle reti Rai ed Eurosport. Si parte già con la rubrica Giro Mattina, su Rai Sport 1 (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky) dalle ore 11.20, poi la diretta tv di questa undicesima tappa avrà inizio alle ore 13.40 sempre sul canale tematico, con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello. Dalle ore 15.10 si potrà seguire la Modena-Asolo anche su Rai Tre in simulcast. Su entrambi i canali sarà visibile poi anche lo storico Processo alla Tappa, che andrà in onda naturalmente al termine della corsa, mentre alle ore 20.00 ecco la rubrica Tgiro e alle ore 00.30 la lunga giornata si concluderà con Giro Notte (solo su Rai Sport 1). Diretta disponibile a partire dalle ore 14.30 anche su Eurosport, il canale visibile sia agli abbonati Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium, che in serata proporrà alle ore 22.00 la rubrica Giro Today. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo la possibilità di seguire l’undicesima tappa del Giro d’Italia 2016 anche in diretta streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.rai.tv) oppure – per gli abbonati – tramite i servizi offerti da Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine ricordiamo i riferimenti ufficiali della Corsa Rosa: il sito www.giroditalia.it, la pagina Facebook Giro d’Italia e il profilo Twitter @giroditalia. E adesso, che lo spettacolo cominci: la parola va alla strada! (Mauro Mantegazza)