È durato un paio d’ore il secondo posto della Roma, il tempo che si giocasse Napoli-Atalanta, con i partenopei che si sono aggiudicati i tre punti vincendo per 2-1. Torna a essere decisivo Gonzalo Higuain, autore di una doppietta che consente alla squadra di Sarri di avere la meglio della formazione di Reja. I padroni di casa sciupano tanto con Hamsik, Allan e Mertens, nel finale gli ospiti rientrano in partita con Freuler che accorcia le distanze, Sportiello compie due miracoli su Mertens ed El Kaddouri tenendo in partita i suoi, ma alla fine la spunta il Napoli.



Un 2-1 che sta stretto agli uomini di Sarri per quanto hanno creato nell’arco dei novanta minuti di gioco. Oltre alla doppietta di Higuain, da segnalare la traversa di Allan e le occasioni sciupate da Mertens e Hamsik che potevano chiudere la contesa ben prima del triplice fischio. Pur scendendo in campo con la certezza matematica della salvezza, gli uomini di Reja non fanno sconti agli avversari e se la giocano fino in fondo, anche se soprattutto nella ripresa hanno sofferto parecchio le iniziative del Napoli. Rimonta solamente sfiorata nel finale. Gara tranquilla dal punto di vista della correttezza dei giocatori in campo con appena due ammoniti. Un paio di fuorigioco fischiati a Higuain, anche se a riguardare il replay il centravanti argentino sembra in linea, in ogni caso chiamate davvero difficili da valutare.



Dopo i primi quarantacinque minuti di gioco, Napoli e Atalanta tornano negli spogliatoi per l’intervallo sul punteggio di 1 a 0 per la formazione di Sarri. A sbloccare la contesa ci ha pensato, come al solito, Gonzalo Higuain (7) che su assist di Marek Hamsik (6,5) batte Sportiello e porta in vantaggio il Napoli. L’Atalanta reagisce con D’Alessandro (6) che non riesce ad arrivare sul cross di Kurtic (6,5) per colpa dell’intervento di Ghoulam (6,5). Nei minuti successivi i padroni di casa ci provano con Insigne (6) e Allan (6), in entrambi i casi interviene Sportiello che arriva sul pallone evitando il peggio per l’undici di Reja che, nonostante la salvezza acquisita, non si risparmia e non regala niente agli avversari, partita vera al San Paolo, anche se Reina non è mai stato messo a dura prova da Borriello (5,5) e compagni. Prima dell’intervallo Insigne tenta la semi-rovesciata su suggerimento di Jorginho (6), la palla esce a lato. 



Buon primo tempo della formazione di Sarri che prende in mano le redini del gioco e fa la partita, sbloccandola nelle fasi iniziali con Higuain e poi sfiorando il raddoppio con Insigne e Allan. Gol numero 31 per il centravanti argentino, che prosgue così la caccia al record di Nordahl. Sciupa un paio di occasioni con le quali avrebbe potuto chiudere la contesa già nel primo tempo.

Nonostante la certezza matematica della salvezza, gli uomini di Reja non sono venuti al San Paolo per fare una scampagnata e stanno facendo la loro partita, cercando di mettere in difficoltà gli avversari. Sicuramente il più pericoloso dei suoi con i suoi cross provenienti dalla fascia sinistra. Non è mai praticamente entrato in azione, c’è da dire che finora ha giocato pochissimi palloni e non è riuscito a mettersi in evidenza. (Stefano Belli)

Nulla da fare per lui sul colpo di testa vincente di Higuain, ma è bravo a deviare appena sopra la traversa (con la punta delle dita) il missile dalla distanza di Allan. Nella ripresa deve arrendersi di nuovo a Higuain, nel finale due miracoli su Mertens ed El Kaddouri che consentono all’Atalanta di rimanere in partita fino al triplice fischio.

Uno specialista nel recuperare i palloni vaganti e nel chiudere in fallo laterale gli avversari impedendo loro di accentrarsi e verticalizzare

Anche lui, come i suoi compagni di reparto, fa molta fatica nella seconda frazione di gioco e in generale è apparso piuttosto a disagio nel contenere i centravanti avversari.

Esordio assoluto in Serie A per il nazionale albanese che in un paio di occasioni impedisce a Higuain di arrivare sul pallone anticipandolo. Anche nella ripresa ferma il centravanti argentino, mostrando una sicurezza davvero atipica per un debuttante sotto il diluvio del San Paolo.

Per non saper né leggere né scrivere, mette il pallone in calcio d’angolo ogni volta che se ne presenta l’occasione, evitando i duelli uno contro uno dove probabilmente avrebbe avuto la peggio.

Alimenta le manovre dell’Atalanta smistando i palloni, facendo salire i suoi, conquistando diverse punizioni con le quali portare la squadra in zona d’attacco, tantissimi movimenti a innescare i compagni.

A inizio gara perde un brutto pallone, poi si riscatta non commettendo più errori madornali finché non viene sostituito da Reja. ()

Nonostante l’enorme divario fisico con Koulibaly, cerca di metterlo alle corde con la sua velocità, ma con le sue accelerazioni non riesce a combinare granché di buono. ()

Nel giorno del suo 33^ compleanno non riesce a esprimere tutte le sue potenzialità, nel primo tempo va alla conclusione con esiti da dimenticare (FREULER 6,5 – Nel finale segna il gol che riapre la partita, dando all’Atalanta l’illusione di una rimonta che poi non si è avverata)

L’uomo dei cross (soprattutto dalla fascia sinistra) per la squadra di Reja, proponendosi spesso in avanti mette tanti palloni in mezzo ai suoi compagni che però mancano sempre l’aggancio per un nonnulla.

I trequartisti cercano di servirgli più palloni possibili, ma la sensazione è che rimanga isolato dal resto del gioco, per cui decide di arretrare cercando di dare una mano ai suoi dal centrocampo in giù.

Positivo l’atteggiamento della sua Atalanta, che non è venuta al San Paolo per una scampagnata e pur soffrendo parecchio soprattutto nella ripresa ha tenuto sulle spine il Napoli fino all’ultimo. In ogni caso, con la conquista della salvezza, ha raggiunto il suo obiettivo stagionale, ora il resto è un di più.

(Stefano Belli)

Quasi nessun intervento per lui durante la prima frazione di gioco, nella ripresa non lo si vede mai all’opera se non nei rinvii e in qualche uscita assolutamente non rischiosa. L’unico suo intervento quando blocca il colpo di testa di Borriello, sul gol di Freuler viene ingannato dalla deviazione di Albiol.

Stasera la sua spinta sulle fasce si è fatta sentire di più rispetto alle ultime sue uscite, inoltre se la cava molto bene in difesa e quando può si oppone con tutto il corpo, chiudendo la porta in faccia agli avversari.

Tiene d’occhio Borriello rincorrendolo ogni volta che ha il pallone tra i piedi. Nelle fasi finali del match propizia il 2-1 di Freuler con la deviazione che mette fuori causa Reina.

Sovrasta D’Alessandro nel duello fisico con il trequartista dell’Atalanta anche se paga qualcosa in termini di velocità pura, non riesce a fermare Freuler sull’azione del 2-1.

Decisivo l’anticipo su D’Alessandro nell’azione dell’Atalanta successiva al gol di Higuain, ogni tanto prova a salire dando una mano in fase offensiva ma così facendo lascia qualche varco di troppo libero in difesa.

Qualche errore di distrazione e alcuni palloni persi, ma è sempre aggressivo ogni volta che va a caccia del pallone; ci prova dalla distanza costringendo Sportiello a intervenire con la punta delle dita. Nella ripresa colpisce la traversa, sfortunato.

Si mette in luce con un cross che Insigne per poco non trasforma in oro con un tentativo di rovesciata che non va a buon fine, ma in caso contrario sarebbe venuto giù il San Paolo.

Serve l’assist a Higuain con un lancio lungo perfetto, nella ripresa si divora il gol del raddoppio quando il centravanti argentino prova a restituirgli il favore.

Si sacrifica anche in fase difensiva, andando a rincorrere Kurtic sulla fascia sinistra. Nella ripresa tenta la soluzione del pallonetto con scarsi esiti, ma poi serve l’assist a Higuain per il raddoppio. ( Nel finale sfiora il 3-1, solamente un miracolo di Sportiello gli nega la gioia del gol)

Va a segno per la 31^ volta in campionato grazie all’assist al bacio di Hamsik, per il resto deve fare i conti con l’esordiente Djimsiti che gli dà parecchio filo da torcere. Poi nella ripresa realizza il gol del 2-0, mettendo ancora una volta la sua firma sul successo del Napoli. ()

Torna titolare dopo essere partito per due volte dalla panchina, nel primo tempo ci prova con un pallonetto e poi con una semi-rovesciata, si muove bene in mezzo al campo ( Entra subito in partita con un destro a giro che esce di poco a lato, poi sciupa un’altra occasione allargando troppo il destro e un’altra ancora quando calcia addosso a Sportiello)

Quando hai un valore aggiunto come Higuain la vita diventa subito più facile, le uniche pecche del Napoli rappresentate dalle tante palle gol sciupate e dalla pessima gestione del pallone nel finale, con l’Atalanta rientrata in partita dopo averla dominata per gran parte del match.

(Stefano Belli)