Il team Sky riscatta in parte un Giro finora deludente presentando al primo posto della 13esima tappa lo spagnolo Nieve. Vince lui, seguito da Visconti della Movistar. Terzo posto per Vincenzo Nibali, abile a bruciare Valverde nello scatto finale che gli consente di aggiudicarsi i 4 secondi di abbuono messi in palio. Giornata storta invece per Bob Jungels. Il lussemburghese incontra notevoli difficoltà negli ultimi Gpm, perdendo il vantaggio accumulato su Amador, bravissimo a rischiare tutto nella discesa finale. Il corridore della Movistar è il primo costaricano della storia del Giro d’Italia a indossare la maglia rosa. Cunego intanto conserva la sua maglia azzurra anche oggi. Il veronese ha 85 punti, contro i 67 di Visconti. Seguono Denifl e Nieve, rispettivamente a 54 e 50.



Mikael Nieve del team Sky vince la 13esima tappa del Giro d’Italia. Visconti al secondo posto mentre Vincenzo Nibali brucia nello sprint finale il rivale Valverde aggiudicandosi i 4 punti di abbuono. Maglia rosa che passa da Jungels ad Amador. E’ la prima volta che un costaricano indossa la maglia rosa. Il corridore della Movistar ha rischiato il tutto per tutto nell’ultima discesa riagganciandosi al gruppetto dei big dopo aver pagato pegno sull’ultima salita, quella di Valle. La prima gara delle Alpi è stata a tratti spettacolare ed emozionante. Domani però ci aspetta la tappa regina del Giro d’Italia: 6 GPM, 4800 mt di dislivello per un’autentica gemma di 210 km.



Ottimo lavoro di squadra per l’Astana in prossimità del terzo Gpm, quello di Cima Porzus. Valverde prova a scattare ma Nibali subito lo recupera. Intanto la maglia rosa, Bob Jungels, mostra tutti i suoi limiti arrancando e perdendo contatto dal gruppo di testa. Dopo l’ultimo Gpm Fuglsang, Nibali, Valverde, Chaves, Majka, Pozzovivo, Uran, Zakarin, Kruijswijk si presentano compatti. Amador e Jungels aggrediscono in discesa cercando di recuperare il tempo perso in salita. Nieve è in corsa alla testa, segue Visconti. Cunego intanto conserva la sua maglia azzurra anche oggi. Il veronese ha 85 punti, contro i 67 di Visconti. Seguono Denifl e Nieve, rispettivamente a 54 e 50.



Nieve transita per primo al GPM di Cima Porzus. Dietro lui Visconti e Dombroski staccati di 25 secondi. Cunego invece passa per quarto, a 54 secondi; insieme a lui Foliforov e Montaguti. Nella discesa che segue gli uomini di classifica iniziano a fare sul serio. Bel duello tra Astana e Movistar con Amador che ci prova e Nibali che ci riesce. Ci si prepara all’attacco dell’ultimo Gpm di giornata (6 km al 7,8%), breve sì ma non per questo privo di insidie. La discesa che segue è corta, circa 7 km in valle per giungere al traguardo finale. La tredicesima tappa del Giro d’Italia si appresta a vivere la sua fase finale.

Dopo essere passato in precedenza dalla zona del traguardo la corsa sta compiendo un circuito a salire verso i due Gpm finali. Diego Ulissi ha mantenuto per diverso tempo la maglia rosa virtuale, con la Lampre Merida a trainare il gruppo di testa. Gara molto difficile, con un inizio deciso che ha contribuito a far registrare 38,300 km/h come media dopo ormai tre ore e mezza di corsa. In questo momento ci sono molte squadre che stanno cercando di attaccare con la Lampre Merida che sta perdendo terreno. I big stanno cercando di affondare in maniera decisa; molto carico Nibali assistito da un ottimo lavoro di squadra dell’Astana. Intanto Moser e Nieve sono i due battistrada, dietro di loro Dombrowski in ritardo di qualche metro.

Tappa molto dura e insidiosa per i corridori impegnati. Partenza decisa e compatta fino al Montemaggiore. Da lì in poi l’austriaco Denifil ha allungato andando a vincere il Gpm, secondo Cunego, terzo Visconti. Strappo positivo al San Martino per Denifl, un pò meno la discesa, ottima invece la scalata del Crai. Brutto scontro proprio al Gpm tra Cunego e Visconti che comunque sono riusciti a rimettersi in corsa. Dopo il Gpm Denifl ha rallentato facendosi riprendere dai fuggitivi. In questo momento maglia rosa per Ulissi. Intanto i battistrada sono in zona rifornimento. Ci si prepara in vista della scalata del Cima Porzus.

Siamo arrivati a metà percorso in questa 13esima tappa del Giro d’Italia. Partenza compatta per i corridori fino al Montemaggiore. Da lì in poi allungo deciso dell’austriaco Denifl. Da ormai un’ora testa della corsa il corridore della IAM Cycling ha vinto il GPM con Cunego secondo, davanti a Visconti. Alle loro spalle con 1’15” di ritardo Battaglin, Mohoric e Ulissi. Più di quattro minuti di ritardo invece per il gruppo maglia rosa, tirato da Trentin e Wisniowski. I ciclisti stanno ora affrontando l’ascesa verso Crai, dopo di che inizierà la terribile scalata verso Cima Porzus.

Denifl della IAM Cycling ha deciso di allungare sulla salita del Montemaggiore lasciandosi alle sue spalle il gruppo della maglia rosa, distanziato di circa 30 secondi prima della dicesa, e il resto del gruppo, distante un minuto. Al GPM caduta rovinosa per Cunego e Visconti. Strappo positivo per Denifl al San MArtino, un pò meno la discesa con curve affrontate con difficoltà per l’austriaco. Inseguitori che restano sui 30 secondi. Folirov e Modolo intanto si sono uniti ai contrattaccanti.

La tredicesima tappa del Giro d’Italia ha incontrato la prima fase cruciale del match. Dopo una serie di attacchi andati a vuoto il gruppo si è ricompattato nei pressi del primo traguardo volante, quello di San Pietro al Natisone. Il primo corridore a cadere quest’oggi è stato Bongiorno mentre i fuggitivi si apprestavano a iniziare la prima salita. Il primo gruppo capitanato da Stefan Denifl della IAM Cycling ha dominato fino a quando il ciclista danese ha deciso di allungare. Denifl sta ora dominando il Montemaggiore distanziando il primo gruppo di 30 secondi e il gruppo della maglia rosa di 1’15”. Tra gli inseguitori e il gruppo maglia rosa si è formato un altro gruppetto con Visconti, Atapuma, Navardauskas e un altro corridore Cannondale.

E’ iniziata la tredicesima tappa del Giro d’Italia, edizione numero 99. Quattro ritiri quest’oggi: Greipel, vincitore della tappa di ieri, Ruffini, alle prese con la bronchite, Ewan, ieri secondo, e Roelandts, fedelissimo di Greipel. La parte iniziale della tappa odierna ha presentando un buon ritmo fin dall’avvio. Si sono susseguiti vari attacchi, ma nessuno di questi è stato portato a termine con efficacia. Otto corridori sono riusciti a raggiungere un vantaggio massimo di appena 16 secondi ma al raggiungimento del primo traguardo volante, quello di San Pietro al Natisone, il gruppo è tornato compatto.

La tredicesima tappa del giro è partita alle 12.30 da Palmanova non presentando all’avvio quattro partenti. Oltre ai già annunciati Greipel e Ruffoni, hanno gettato la spugna anche Caleb Ewan, giunto secondo nella tappa di ieri, e Jurgen Roelandts, fedelissimo di Andrè Greipel. Il primo tentativo di affondo è stato quello di Ludvigsson, ma lo svedese ci ha ben presto ripensato. Ritmo comunque molto elevato con l’Astana a guidare, anche se sono numerosi i tentativi di affondo. Dopo 17 chilometri di gara c’è un piccolo gruppo al comando ma il vantaggio sugli altri corridori è minimo.

E’ iniziata la tredicesima tappa del Giro d’Italia. I corridori incontrano le Alpi in una delle tappe più difficili del torneo. Partenza da Palmanova, arrivo a Cividiale del Friuli, per un totale di 170 km condizionati da ben 4 GPM. La prima salita è inedita: si chiama Montemaggiore e misura 8 km al 9%. Discesa molto tecnica a 4 km dalla vetta, strappo di 2 km al San Martino, altra discesa e poi ascesa verso il Crai (9 km al 6,3%). Particolarmente decisiva per questa tappa potrebbe essere la dura salita che segue, quella di Cima Porzus (9 km all’8,2%), trampolino perfetto per attacchi da lontano anche da uomini di classifica. L’ultimo GPM di gionata è breve ma cattivo specie da metà in poi (6 km al 7,8%). La collocazione della tappa, antecedente le due frazioni più importanti del Giro, non facilita le imprese, ma con un profilo del genere sognare diventa lecito.

Il Giro d’Italia incontra finalmente le Alpi e lo fa in terra friulana. Si parte da Palmanova, una delle città più caratteristiche del nostro paese, per arrivare a Cividale del Friuli con un totale di 170 km. Ci sono da scalare 4 GPM, di cui 2 di prima categoria. Il Giro sperimenta nuove strade: la prima inedita salita è quella di Montemaggiore, 8 km al 9%. Nella sua interezza (circa 12 km complessivi) è una bestia stile Mortirolo, ma fortunatamente per i corridori si svolta ai 4 km dalla vetta e si comincia a scendere. Discesa super tecnica, strappo di 2 km al San Martino, altra discesa spettacolare per l’ascesa verso il Crai (9 km al 6,3%). Fino a qui sarebbe già una tappa insidiosa ma poi mancheranno ben 90 km e soprattutto la Cima Porzus. Ci si aspetta molto da questa tappa, una delle più complicate del 99esimo Giro italico. Al di là dell’annunciato duello tra gli uomini della Astana e della Movistar, occorrerà prestare attenzione a Jungels, maglia rosa, e a coloro che puntano al podio finale: l’olandese Kuijswijk, il polacco Majka e i due colombiani Uran e Chaves.

La tredicesima tappa Palmanova-Cividale del Friuli segna l’inizio della fase decisiva del Giro d’Italia 2016. Da oggi i big sono chiamati a fare sul serio per definire le gerarchie delle loro forze e c’è attesa anche per quello che potranno fare gli outsider dell’atteso duello Movistar-Astana, a partire da Bob Jungels: le tre tappe da oggi a domenica ci diranno fino a che punto potrà spingersi la maglia rosa. Questo vale anche per tutti coloro che puntano al podio di Torino e magari sognano anche più in grande, dall’olandese Steven Kruijswijk al polacco Rafal Majka fino ai due colombiani Rigoberto Uran ed Esteban Chaves. Fra loro c’è chi vanta già grande esperienza (Uran è stato due volte secondo al Giro) e chi è in rampa di lancio, come Jungels e Chaves. Cosa saranno in grado di fare? La parola alla strada…

La tredicesima tappa Palmanova-Cividale del Friuli del Giro d’Italia 2016 è una frazione molto attesa dal punto di vista squisitamente tecnico, visto che riserverà ai corridori un percorso molto impegnativo, ma permetterà anche di immergerci in luoghi molto belli di questa regione di confine a partire da Palmanova, sede di partenza e città dalla caratteristica pianta poligonale a forma di stella a nove punte. La città d’arrivo, Cividale, fu la Forum Iulii dei Romani e poi capitale del primo ducato longobardo in Italia. Fra le salite è da citare come minimo Cima porzus, non solamente per le durissime pendenze ma perché purtroppo ci ricorda pure uno degli episodi più tragiuci della Seconda Guerra Mondiale, l’eccidio di 17 partigiani della Brigata Osoppo (formata in gran parte da cattolici, liberali e socialisti) da parte di altri partigiani, comunisti dei Gap.

Il Giro d’Italia 2016 propone oggi la tredicesima tappa Palmanova-Cividale del Friuli di 170 km. Quella odierna sarà una delle frazioni più interessanti di questa edizione numero 99 della Corsa Rosa e potrebbe lasciare un segno importante sulla classifica. Quattro Gran Premi della Montagna, salite impegnative e discese altrettanto insidiose: domani ci sarà il tappone dolomitico, ma già oggi non si potranno fare troppi calcoli… 

Diamo allora subito uno sguardo più dettagliato all’altimetria di questa frazione del Giro d’Italia 2016 che si svolgerà per intero in Friuli, con la provincia di Udine grande protagonista. La partenza avrà luogo a Palmanova alle ore 12.30. I primi 50 km saranno quasi completamente pianeggianti: da segnalare il primo traguardo volante di giornata, che è collocato a San Pietro al Natisone (km 41,8). Detto che il secondo sarà collocato invece ad Attimis al km 129,7, dal cinquantesimo chilometro in poi succederà di tutto. La prima difficoltà sarà il Gpm di Montemaggiore (Matajur), una salita subito molto difficile visto che è di prima categoria: 8,3 km di ascesa al 9,3% di pendenza media e punte fino al 15%. Bastano i numeri per capire che ci sarà già molto da faticare, anche se siamo ancora parecchio lontano dal traguardo – scollinamento al km 57,5. Attenzione anche alla discesa perché sarà impegnativa, come altre nel seguito della tappa: chi oserà potrebbe dunque fare la differenza anche nelle discese. Da segnalare uno strappo verso il Passo San Martino (km 67,4) che spezzerà in due tronconi questa prima discesa, al termine della quale si ricomincerà subito a salire verso il secondo Gpm di giornata, il Crai (km 80,9): ascesa di seconda categoria lunga 8,8 km con il 6,4% di pendenza media, ma salita molto irregolare che alternerà tratti facili a strappi durissimi, con punte fino al 16%. Al termine della discesa ci saranno circa 30 km pianeggianti nei quali sicuramente chi sarà rimasto attardato dovrà darci dentro per cercare di recuperare, poi – superato il già citato traguardo volante di Attimis – si tornerà a soffrire. Ecco infatti la durissima salita di Cima Porzus (km 138,5), un Gpm di prima categoria lungo 8,7 km con l’8,2% di pendenza media ma molti tratti oltre il 10% e punte che toccheranno il 16% nella seconda parte. Anche la discesa sarà tosta, e appena terminata si ricomincerà immediatamente a salire verso il Gpm di Valle (km 156,1), ultima asperità di giornata: seconda categoria, pendenza media al 7,8% su 6,2 km di salita e punte fino al 13%. Arrivati in cima mancheranno 13,9 km all’arrivo di Cividale del Friuli: i primi 6,5 saranno in discesa, poi pianura fino allo striscione del traguardo. Sarà grande battaglia sia per il successo di tappa sia per la classifica…

Per seguire il Giro d’Italia 2016 è a disposizione una grande copertura televisiva sulle reti Rai ed Eurosport. Si parte già con la rubrica Giro Mattina, su Rai Sport 1 (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky) dalle ore 11.40, poi la diretta tv di questa tredicesima tappa avrà inizio alle ore 12.40 sempre sul canale tematico, con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello. Dalle ore 15.15 si potrà seguire la Palmanova-Cividale del Friuli anche su Rai Tre in simulcast. Su entrambi i canali sarà visibile poi anche lo storico Processo alla Tappa, che andrà in onda naturalmente al termine della corsa, mentre alle ore 20.00 ecco la rubrica Tgiro e alle ore 00.30 la lunga giornata si concluderà con Giro Notte (solo su Rai Sport 1). Diretta disponibile a partire dalle ore 13.30 anche su Eurosport, il canale visibile sia agli abbonati Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium, che in serata proporrà alle ore 22.00 la rubrica Giro Today. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo la possibilità di seguire la tredicesima tappa del Giro d’Italia 2016 anche in diretta streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.rai.tv) oppure – per gli abbonati – tramite i servizi offerti da Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine ricordiamo i riferimenti ufficiali della Corsa Rosa: il sito www.giroditalia.it, la pagina Facebook Giro d’Italia e il profilo Twitter @giroditalia. E adesso, che lo spettacolo cominci: la parola va alla strada! (Mauro Mantegazza)