La seconda vittoria consecutiva della Juventus in Coppa Italia ha avuto tanti protagonisti, ma chi ha sollevato il trofeo è stato Giorgio Chiellini. Il difensore toscano, all’undicesima stagione in bianconero, ha avuto questo onore per il secondo anno consecutivo: nel 2015 la Juventus aveva battuto la Lazio per 2-1, sempre dopo i tempi supplementari, e Chiellini (che aveva peraltro segnato, pareggiando il gol iniziale di Radu) era il capitano sul campo, vista la panchina per Gigi Buffon. Anche quest’anno Massimiliano Allegri ha confermato la sua scelta: Neto portiere di coppa anche per la finale, Buffon solo a disposizione e dunque Chiellini si è ritrovato con la fascia al braccio. E’ stato dunque lui a sollevare al cielo di Roma l’undicesima Coppa Italia della Juventus: rientrato giusto in tempo da un infortunio che lo aveva tenuto fuori a lungo, a fine partita il numero 3 bianconero ha espresso tutta la sua soddisfazione ai microfoni. La sua felicità è quella di tutta la Juventus e dei tifosi dei campioni d’Italia per il quinto trofeo nelle ultime due stagioni, il decimo nelle ultime cinque.



Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria della Coppa Italia in Milan-Juventus. Ecco le sue parole: “Che la partita poteva essere difficile me lo immaginavo. Il Milan non poteva essere quello delle ultime partite. Ha cambiato sistema di gioco e con questo ci poteva creare difficoltà. Noi venivamo da un periodo dove avevamo un po’ staccato la spina, riattaccarla non era semplice. Hanno fatto un buon primo tempo e ci hanno aggredito. Abbiamo rischiato un po’. Nella ripresa quando sono calati di intensità abbiamo iniziato a giocare. Abbiamo sbagliato molto tecnicamente, quando ci sono queste partite devi fare meno danni possibili. I ragazzi sono stati molto bravi e sono stati intelligenti e bravi a sfruttarla. Devo fare i complimenti al Milan e ai miei ragazzi che hanno fatto un’annata straordinaria”,



La Juventus ha battuto il Milan, vincendo la Coppa Italia 2015-2016. L’undicesimo trofeo messo in bacheca, che è anche il quinto titolo per Massimiliano Allegri in due stagioni, rappresenta il termine della stagione per la Juventus: adesso tanti giocatori partiranno con le rispettive nazionali per giocarsi gli Europei, altri andranno in vacanza. Chi ci sarà in Francia è Paul Pogba; prima di essere protagonista con i Bleus, il centrocampista bianconero ha voluto ringraziare con un breve video, twittato anche dall’account ufficiale della Juventus, tutti i tifosi che hanno sostenuto la squadra nel corso di una stagione comunque trionfale, chiusa con un’altra doppietta (la seconda consecutiva). L’anno prossimo ci sarà l’ennesimo assalto alla Champions League: se Pogba farà ancora parte della Juventus o meno non è ancora dato sapere, ma intanto il francese si sente ancora un bianconero.



Le statistiche confermano la bontà della prestazione del Milan, che alla fine si è dovuto arrendere alla Juve nei tempi supplementari. Possesso palla: 57% Milan, 47% Juventus; per gran parte del match sono stati i rossoneri a fare la partita, ma gli è mancato qualcosa in fase di realizzazione. Tiri totali: 18 Milan, 9 Juventus; gli uomini di Brocchi hanno fatto comunque parecchio fatica a inquadrare la porta. Occasioni da gol: 8 Milan, 4 Juventus; indubbiamente i rossoneri si sono resi più pericolosi rispetto ai bianconeri, i quali si sono però dimostrati più concreti e cinici nel punire gli avversari. Palle perse: 39 Milan, 58 Juventus; altro dato che testimonia la serata non proprio positiva di alcuni esponenti bianconeri, che hanno sbagliato l’approccio alla finale. Ben 11 le palle recuperate da Kucka, che è stato sicuramente uno dei migliori in campo nelle fila dei rossoneri; 12 i palloni persi da Pogba che non è riuscito a fare la differenza in una delle serate più importanti della stagione, commettendo anche il maggior numero di falli (9). Menzione d’onore per Giacomo Bonaventura, che in campo ha percorso 14480 metri tra tempi regolamentari e supplementari, un autentico stakanovista.

Il centrocampista e capitano del Milan, Riccardo Montolivo, ai microfoni di Rai Sport: “Non è bastato giocare a testa alta, abbiamo fatto la nostra partita e abbiamo dato tutto, ma il rammarico è davvero tantissimo per non essere riusciti a dare la zampata giusta per segnare. Gli avversari sono stati più cinici e ci hanno punito. Se avessimo giocato tutto l’anno così, probabilmente la nostra stagione sarebbe stata diversa. Ho dolore al polpaccio, valuteremo nei prossimi giorni l’entità dell’infortunio”.

L’allenatore del Milan, Cristian Brocchi, ai microfoni di Rai Sport non può nascondere l’amarezza per la finale persa: “Fa male vedere la festa della Juventus con la prestazione che abbiamo fornito in campo, ho chiesto ai ragazzi determinazione e spirito di squadra, abbiamo preparato questa partita a livello tattico nei minimi dettagli, purtroppo non siamo riusciti a concretizzare le occasioni create. Mi è piaciuto l’atteggiamento in campo dei giocatori, mi hanno reso felice perché hanno fatto esattamente quello che gli avevo chiesto. Partita decisa dagli episodi, noi non siamo riusciti a segnare mentre loro sì, questo è il calcio”.

Il centravanti della Juve, Alvaro Morata, ai microfoni di Rai Sport subito dopo il fischio finale: “Sono molto contento per il campionato e la coppa appena conquistata, anche perché i miei familiari a casa mi hanno chiesto di dare il massimo e così è stato. Mio padre è venuto fino a Roma per guardarmi, mentre mia mamma è rimasta a casa in Spagna. Dobbiamo fare i complimenti al Milan che ha giocato una grande partita e ci ha messo in seria difficoltà. Oggi non mi sembra il caso di pensare a dove giocherò la prossima stagione”.

Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, può permettersi di gongolare ai microfoni di Rai Sport: “Voglio fare i complimenti ai miei ragazzi per quello che hanno fatto, perché stasera non era affatto semplice giocare contro una squadra che ci ha messo alle corde. Nei supplementari abbiamo anche rischiato di subire il gol del pari a tempo praticamente scaduto. Le finali sono così, si vincono soprattutto grazie agli episodi. Voglio ringraziare anche la società, con la quale abbiamo centrato tutti gli obiettivi, a parte la Champions. Dovevo scegliere tra andare ai rigori e spaccare la partita ai supplementari, ho scelto la seconda opzione e mi è andata bene. Ora godiamoci questa festa”.

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