Nato il 22 marzo del 1997, Alex Meret comincia al sua carriera nelle giovanili della sua città, Udine, patria dei colori bianconeri dell’Udinese, ma ben presto i tecnici delle zebrette si accorgono del potenziale che questa ragazzino possiede: nella stagione 2014-2015 passa alla primavera, come titolare sotto la guida del tecnico Luca Matiussi. La società scommette fin da subito sul ragazzino classe 1997 e lo fa esordire quest’anno nella prima squadra come vice del portiere greco Orestis Karnezis. Sebbene non abbia avuto occasione durante questo campionato di mettersi in mostra, il tecnico bianco nero Di Canio ha però voluto metterlo alla prova in Coppa Italia, dove Meret ha esordito per la prima volta il 2 dicembre 2015, in occasione dello scontro in casa con l’Atalanta, conclusosi con la vittoria per 3 a 1. La sua seconda e ultima presenza sui campi di Serie A accadde pochi giorni dopo, il 17 dicembre, durante il turno di trasferta in casa della Lazio: nonostante i 90 minuti di presenza e una splendida prestazione del giovane udinese, la squadra bianconera ritornò a casa con un deludente 2 a 1 per i bianco celesti. Maggiori soddisfazioni gli arrivano dalla nazionale azzurra: il giovane infatti venne convocato già da Dino Zoratto nel settembre del 2012 alla rosa degli azzurri Under 16, dove mostrò fin da subito il proprio talento. Richiamato da Bruno Tedino l’anno dopo per la nazionale under 17, Meret partecipò alle qualificazioni per gli Europei Under 17 2013, che però non gli valsero un posto per la rosa partita quell’anno negli Emirati Arabi, che vide il trionfo delle giovanili della Nigeria su messicani. Ma l’avventura azzurra del portiere dell’Udinese non finisce qui: l’anno successivo venne richiamato da Vanoli, ma è col 2014 che il talento del giovane classe 97 esplode. L’esperienza accumulata nella primavera della società bianconera e la fiducia che il tecnico della nazionale Under 19 gli accorda per la stagione, permettono al ragazzo di Udine di esprimere al meglio le proprie doti. Con quattordici match disputati nella stazione 2014-2015 con la maglia azzurra, Meret riesce a incuriosire il tecnico della nazionale Antonio Conte, che lo vuole con se come gregario agli allenamenti dei convocati di Coverciano. Come lui, anche Cesare Prandelli, in occasione degli Europei del 2012 aveva voluto osservare da vicino il giovane portiere, già allora definito da alcuni come il “nuovo Buffon”: l’attaccamento al pallone e la decisione con cui interpreta il ruolo ne fa infatti un ottimo portiere, con tutte le caratteristiche adatte ad affascinare i miglior club. L’Udinese si riconferma, attraverso le gesta del suo giovanissimo giocatore una buona scuola. La storia di questo giovane ragazzo di Udine riporta alla memoria subito la figura di Simone Scuffet: portiere fenomeno dell’Udinese, appena qualche anno più grande di Meret, aveva a lungo fatto parlare di sé negli anni scorsi, dopo una brillante prestazione nella nazionale e la proposta d’ingaggio milionario all’Atletico Madrid, fallito poi per motivi familiari. Scuffet, grande amico del portierino che accompagnerà i convocati di Conte al ritiro di Coverciano, ora gioca in Serie B, dove veste la maglia del Como, ultimo in classifica della Serie B. 



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