Torna in pista. Dopo il licenziamento dal Chelsea, arrivato dopo 16 partite in Premier League (15 punti conquistati), lo Special One ottiene finalmente la panchina che maggiormente desiderava: quella del Manchester United.

Da quando Sir Alex Ferguson ha lasciato Old Trafford, la successione con Mourinho è stata all’ordine del giorno come ipotesi; finalmente ci si arriva, anche se al momento manca l’ufficialità. Louis Van Gaal è stato esonerato: non gli è servito nemmeno vincere la FA Cup, anzi il manager olandese è durato anche più del previsto, poichè già dallo scorso dicembre le voci di un esonero (o delle dimissioni) erano nell’aria.



Il Manchester United riparte dunque da Mourinho: sarà il portoghese a provare a riportare in alto una squadra che ha smarrito la via, nonostante gli investimenti delle ultime due stagioni e la presenza di un grande allenatore come Van Gaal. In Inghilterra (e non solo) si è già scatenato il toto-nomi: la presenza dello Special One apre a una serie di possibilità di calciomercato che potrebbero rivoluzionare la rosa dei Red Devils.



Partiamo dalla difesa, il reparto più traballante da quando Vidic e Ferdinand hanno lasciato: qui, Mourinho vuole puntare su un vecchio pallino come Ezequiel Garay (Mourinho lo ha avuto nel suo primo anno al Real Madrid) e sul giovane John Stones, che aveva già provato a prendere quando allenava il Chelsea, senza successo.

A centrocampo c’è ancora incertezza sui desideri del portoghese, ma appare certo che a dare l’addio al Manchester United saranno Marouane Fellaini e il veterano Michael Carrick (dieci stagioni e 421 partite nel club). Ancora incerto il futuro di Bastian Schweinsteiger, che sarebbe dovuto essere l’uomo della rinascita ma ha passato più tempo in infermeria che in campo. Il tedesco è uno di quei giocatori che potrebbero essere rilanciati, da mezzala o anche regista davanti alla difesa.



Per quanto riguarda l’attacco, si ripartirà dai due giovani di lusso: Anthony Martial, uno dei pochi acquisti azzeccati dell’era Van Gaal, e quel Marcus Rashford che il tecnico olandese ha avuto il merito di lanciare e fare esplodere sulla scena (ha chiuso con 18 presenze e 8 gol la sua prima stagione da professionista, iniziata peraltro a febbraio). Difficile che resti Juan Mata, già “epurato” da Mourinho ai tempi di Stamford Bridge; grande curiosità per la posizione di Wayne Rooney, che Van Gaal ha spostato a centrocampo.

La mossa tattica ha funzionato e, arrivato a quasi 31 anni, il capitano dei Red Devils potrebbe diventare il nuovo faro della squadra, innestando la velocità dei compagni e compiendo quel processo di arretramento che, restando al Manchester United, era toccato anche a Dwight Yorke (giocava da playmaker basso nella sua nazionale di Trinidad e Tobago).

Ci sono anche grandi nomi nelle intenzioni di Mourinho: Gonzalo Higuain è il sogno proibito, Alvaro Morata una realtà possibile (il Real Madrid lo riporterà a casa, ma è pronto a venderlo al miglior offerente), Mauro Icardi un’altra soluzione. Ancora pochi giorni, poi Mourinho prenderà possesso della panchina tanto desiderata e il suo regno a Old Trafford potrà finalmente cominciare.