Virginia Carta domina la forse una dei più importanti appuntamenti statunitensi nel mondo del golf. La NCAA, andata in scena sul campo dell Eugene Country Club in Oregon è infatti l’evento più atteso a livello di college, appena dietro il l’US Womens Amateur. Nel campionato, la giovane azzurra, che porta i colori della Duke University, ha concluso la sua gara realizzando 272 punti, 8 in meno rispetto alle sue avversarie più teminili, cioè le due statunitensi Haley Moore della Arizona University e di Dewi Weber di Miami. Con questo fantastico risultato Virginia infrange anche il record della NCAA vincendo con sedici colpi al dii sotto del par, superando il precedente primato sul distacco dal secondo classificato (il precedente record apparteneva a Annie Park, con sei colpi nel 2013) e riportando alla vittoria la Duke University, a secco di successi importanti dal 2005. Il titolo di oggi permetterà alla giovane azzurra di partecipare con una wild card al il circuito femminile più importante al mondo. Virginia Carta, classe 1996 si tessera ben presto presso il Golf Club Udine, città dove conclude con successo il Liceo Scientifico. Dopo il diploma decide di trasferirsi in America per laurearsi e perfezionare la propria preparazione con lo scopo di passare il prima possibile al circuito professionistico. Con questo fantastico successo, Virgina ha acquisito ormai l’attenzione del mondo golfistico, ma non per la prima volta: già in alcune competizioni giovanili, come la French International Lady Juniors, l’International Slovenian Amateur e il German Girls Open, si era fatta notare moltissimo e la stessa nazionale italiana le fece vestire la maglia azzurra già a tredici anni. Anna Roscio, intervistata dalla Gazzetta dello Sport, responsabile dell’attività giovanile della nazionale femminile, quanto raggiunto oggi da Virginia è una conferma dal grande talento della giovane milanese: “Conosco le sue qualità e non mi sorprende che in un contesto così gratificante sia riuscita a mettere in mostra la sua determinazione e la sua freddezza. Virginia si esalta sotto pressione, ne aveva già dato prova nei quattro tornei internazionali da lei vinti prima di trasferirsi negli Usa”. La stessa Carta ha espresso con grande emozione la propria grande soddisfazione: ““Questo successo significa molto per me. Non avrei mai creduto di vincere il torneo, essendo peraltro una matricola. E’ stato un grande anno. Ho lavorato molto duramente insieme a tutta la squadra e sono contenta di averne ricevuto i frutti”. Con queste premesse, sicuramente sentiremo ancora parlare di lei, magari in occasione della Ryder Cup edizione 2022 assegnata al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio.



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