La cessione del Milan è sempre più vicina dopo le dichiarazioni rilasciate questa mattina da Silvio Berlusconi: il patron rossonero ha ammesso che è giunto per lui il momento di passare la mano dopo 30 anni gloriosi alla guida del Milan. Dello stesso tenore le dichiarazioni di uno dei dirigenti più vicini all’ex Cavaliere, cioè il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, il quale oggi è intervenuto sull’argomento a margine della presentazione del libro “Fummo giovani soltanto allora. Vita spericolata del giovane Montanelli”; queste dunque le parole di Confalonieri: “La scelta migliore è cedere la società; la cordata cinese è seria e può essere un fattore importante per rilanciare il Milan. Ad oggi, competere contro i club inglesi o spagnoli è impossibile per una sola persona.” Ogni indizio dunque lascia pensare che la storica cessione della società sia ormai davvero vicina…  La sempre più probabile cessione del Milan da parte di Silvio Berlusconi allontana dalla panchina dei rossoneri l’attuale allenatore Cristian Brocchi, che difficilmente sarà confermato dalla nuova proprietà cinese, che certamente cercherebbe un tecnico più noto ed esperto a livello internazionale. Brocchi dunque sta vivendo giorni non facili, ma cerca di farlo con la massima professionalità: intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla propria posizione da allenatore dei rossoneri. Parole che evidenziano il forte legame con l’attuale presidente: “Berlusconi mi stima, ci sentiamo di frequente. Sarà la società a decidere ma io mi sento ancora allenatore del Milan e lavoro per questo”. Il suo futuro però inevitabilmente è legato alle decisioni che verranno prese per il futuro del Milan, che sembra sempre più destinato a vivere una svolta davvero storica.



La cessione del Milan appare ormai praticamente certa, soprattutto dopo le parole di questa mattina da parte di Silvio Berlusconi, che ha detto “è il momento di passare la mano”. L’argomento inevitabilmente suscita molti commenti, anche autorevoli. E’ il caso di Paolo Maldini, che questa mattina è intervenuto con Javier Zanetti aqlla cerimonia di inaugurazione di un parco dedicato a suo padre Cesare e a Giacinto Facchetti vicino a San Siro in occasione della finale di Champions League. Intervistato da Sky Sport, Maldini si è espresso così sull’ormai certo addio di Berlusconi alla società che ha guidato per tanti anni e con molti successi di cui Paolo è stato protagonista: “E’ strano perché comunque 30 anni sono tanti, 30 anni pieni di successi e investimenti. L’ambiente Milan sarà sempre grato a Berlusconi, penso che se venderà sarà un atto d’amore verso il Milan”.  Dopo le ultime dichiarazioni di Silvio Berlusconi, la cessione del Milan appare ormai vicinissima. Ecco perché è normale pensare a quale volto potrà assumere la squadra rossonera se e quando si concretizzerà il passaggio alla nuova proprietà cinese: in primo piano le ipotesi circa il nuovo allenatore, visto che un Milan non più di proprietà di Berlusconi difficilmente potrà ancora essere allenato da Cristian Brocchi. Il favorito dovrebbe essere un vecchio pallino dell’ex Cavaliere, che dunque darebbe certamente il suo assenso: stiamo parlando dello spagnolo Unai Emery, vincitore delle ultime tre edizioni consecutive della Europa League con il Siviglia. Un allenatore che dunque sa fare benissimo con squadre forti ma non al top, che è di fatto la situazione che si troverebbe ad affrontare al Milan, senza contare che Emery conosce benissimo il suo ex attaccante Carlos Bacca, che ha già allenato proprio al Siviglia.



Nuove importanti dichiarazioni di Silvio Berlusconi spianano ulteriormente la strada alla cessione del Milan. Il patron della società rossonera ha infatti dichiarato quanto segue stamattina, nel corso di un’intervista concessa all’emittente Tele Radio Più: “Penso che dopo trent’anni per me sia arrivato il momento di passare la mano, ma voglio lasciare il Milan a chi saprà renderlo protagonista in Italia e nel mondo, a chi si impegna a mettere soldi ogni anno nella squadra”. Ormai non ci sono più dubbi: la volontà di vendere è chiara, resta solo da farlo nel migliore dei modi, affinché il Milan possa tornare ai vertici del calcio internazionale, come nelle ultime stagioni non è più riuscito ai rossoneri. Ricordiamo che nelle scorse ore sono stati fatti i nomi di altri soci della cordata cinese quali ad esempio Robin Li, fondatore di Baidu (il motore di ricerca più importante della Cina), Eric Xu, vice presidente e amministratore delegato di Huawei (già tra gli sponsor ufficiali del Milan),Hi Ka Yan, presidente di Evergrande Real Estate Group LTD e He Xiangjian, co-fondatore della compagnia di elettrodomestici Midea. Secondo le ultime indiscrezioni circolanti in rete e sui giornali nelle ultime ore, per la cessione del Milan potrebbe essere in vista un’accelerazione. Ovviamente le parole in tal senso del presidente Silvio Berlusconi a Porta a Porta hanno avuto grande importanza: sembrano infatti caduti tutti i dubbi sulla volontà del patron, la cui unica preoccupazione sembrerebbe ora quella di lasciare il suo Milan nelle mani di nuovi proprietari ambiziosi e pronti a investire somme importanti per riportare il Milan ai vertici del calcio internazionale, come è stato a lungo durante la presidenza Berlusconi, anche se ormai gli ultimi successi fuori dall’Italia risalgono al 2007. Ricordiamo che la scadenza della trattativa in esclusiva con la cordata cinese è fissata per il 15 giugno, ma già settimana prossima potrebbe esserci una svolta.



La cessione del Milan alla cordata cinese tanto chiacchierata si avvicina. Secondo le ultime indiscrezioni, Fininvest e la controparte stanno procedendo spedite nella trattativa esclusiva che terminerà il 15, massimo 20, di giugno. China Daily ha rivelato che gli attori dei negoziati hanno raggiunto un’intesa per il passaggio immediato del delle quote in mano agli investitori asiatici, mentre il restante 30% è ancora oggetto di discussione e dovrebbe essere acquistato nel giro di massimo tre anni. Fino a quando avrà azioni del club, Silvio Berlusconi resterà presidente e questo era un punto fermo per il patron, il quale si è detto disposto a vendere ma non a uscire di scena completamente, in virtù della sua storia con i colori rossoneri. Il suo obiettivo è quello di cedere il Milan a chi voglia realmente riportarlo in alto garantendo l’impegno economico necessario per rinforzare una squadra reduce da tre stagioni fallimentari senza qualificazione alle coppe europee. L’advisor italo-americano Sal Galatioto, che rappresenta i cinesi, ha dato rassicurazioni in tal senso. Berlusconi e Fininvest non sono ancora a completa conoscenza di tutti i nomi degli imprenditori coinvolti nell’operazione e, a tal proposito, è in arrivo sul tavolo nelle prossime ore (o al massimo pochi giorni) tutta la documentazione dell’offerta asiatica con i nominativi degli investitori. Lo rivela il giornalista Carlo Festa de Il Sole 34 tramite il suo blog Insider, il quale conferma che Robin Li, fondatore del motore di ricerca Baidu, e l’Evergrande Group fanno parte del consorzio cinese interessato al Milan. Si tratta di soggetti la cui presenza nell’operazione è stata confermata pure in patria, dove sono stati aggiunti anche Eric Xu, vice presidente e ad del gruppo telefonico Huawei (già sponsor del club) ed He Xiangjian, cofondatore di Midea, brand di elettrodomestici. Non sono ancora giunte smentite di carattere ufficiale da parte loro e ciò fa pensare che effettivamente possano essere coinvolti nell’affare.

La cessione del Milan è il grande argomento di discussione di questi giorni; ne abbiamo parlato come di una possibilità ormai concreta, ora che anche Silvio Berlusconi ha aperto alla possibilità. Dalla Cina hanno addirittura svelato i nomi dei quattro investitori; si è parlato di sette, quel che è certo è che il CdA di Fininvest in programma oggi, nella sede di via Paleocapa, non ha come oggetto la manovra che dovrebbe portare il 70% delle quote della società nelle mani della cordata cinese. Confermate dunque le indiscrezioni che già circolavano in mattinata; stando a quanto riportato da Calciomercato.com, gli investitori cinesi dovrebbero arrivare in Italia la prossima settimana. Ricordiamo che lo scorso 10 maggio è stata firmata un’esclusiva della durata di un mese, con la quale Fininvest ha confermato la trattativa per la cessione di una quota del Milan; c’è ancora tempo per chiudere l’affare e nei prossimi giorni potrebbero arrivare novità forse decisive.Oggi pomeriggio in via Paleocapa ci sarà un Consiglio di Amministrazione di Fininvest. Ovviamente si attende con trepidazione di avere qualche novità circa la cessione del Milan; tuttavia fonti vicine alla holding della famiglia Berlusconi ha fatto sapere che molto probabilmente questo CdA non avrà a tema le sorti della società rossonera, tanto che – come ha riportato la Gazzetta dello SportSilvio Berlusconi non sarà nemmeno presente. L’ipotesi più probabile è che questo CdA sia una sorta di preparazione per il prossimo, quello che avrà come tema centrale la cessione del Milan; attesa anche per i nomi della cordata perchè, dopo le rivelazioni di CCTV che ha avanzato le quattro figure di imprenditori cinesi, Robin Li ha già smentito attraverso il suo entourage di essere interessato all’acquisto delle quote di una società di calcio europea. A questo punto il mistero si infittisce, staremo a vedere se nelle prossime ore o nei prossimi giorni arriveranno novità in merito.

E’ Robin Li il capo della cordata che si appresta ad acquistare il 70% delle quote del Milan dalla Fininvest. Lo ha rivelato la CCTV, televisione di stato di Pechino: il quarantesettenne Robin Li, fondatore di Baidu – il motore di ricerca più importante della Cina – e Eric Xu, vice Presidente e Amministratore Delegato di Huawei (che compare già tra gli sponsor ufficiali del Milan) sono i nomi che tirano questa cordata. Gli investitori però sono quattro: ci sono anche Hi Ka Yan, che è il settimo uomo più ricco del Paese (il sesto è proprio Robin Li) ed è anche il presidente di Evergrande Real Estate Group LTD, il colosso immobiliare che sta dietro il Guangzhou già allenato da Marcello Lippi, e He Xiangjian, cofondatore della compagnia di elettrodomestici Midea. Non compare nella lista Jack Ma, il fondatore di Alibaba Group (il più importante sito di e-commerce in Asia), che invece sembrava essere il numero uno di questo gruppo. Una volta conosciuta l’identità degli investitori della cordata, Silvio Berlusconi si sarebbe deciso; adesso si attende la data giusta per la cessione delle quote.

Sono ore decisive per la cessione del Milan alla cordata cinese. Robin Li – sarebbe lui il “capo” di questo gruppo – avrebbe già studiato alcuni punti strategici per rilanciare la società rossonera. Punti che riguardano l’assetto dirigenziale ma anche, ovviamente, le mosse di calciomercato. Dove si guarda a rinforzare ogni reparto con investimenti decisi: profili internazionali ma anche la conferma dei giovani italiani (e dunque Gigi Donnarumma, De Sciglio e Alessio Romagnoli) che dovranno essere blindati e costituire l’ossatura della nuova squadra. Per quanto riguarda l’allenatore, non sarà più Cristian Brocchi: non che sia lui il principale responsabile dell’esclusione dall’Europa (anzi), ma la cordata cinese vuole puntare su un tecnico dal profilo internazionale, e il primo nome sulla lista è quello di Unai Emery (già cercato in passato, senza successo) sul quale Silvio Berlusconi sarebbe d’accordo – lo riporta sportfair.it. Chi meglio di lui del resto, visto che arriva dalle tre Europa League vinte con il Siviglia? Infine, il ruolo del direttore sportivo: Adriano Galliani avrà ancora in mano le redini del calciomercato, ma a lui si vuole affiancare una figura giovane che possa avere uguale potere decisionale.

Ospite a Porta a Porta, Silvio Berlusconi ha rilasciato importantissime dichiarazioni circa la cessione del Milan. Ecco le parole del patron rossonero: «Io ho dichiarato la mia decisione di cedere il Milan penso tuttavia che l’ultima decisione del presidente Berlusconi circa la squadra che è nel cuore di milioni di tifosi e che è nel mio cuore deve essere saggia e giusta: devo passare la mano a chi è in grado di mettere nel Milan i fondi necessari per riportarlo in vetta in Italia e nel mondo. I soldi vengono dalla Cina e dal petrolio». Apertura totale dunque alla cessione del Milan, ma da tifoso e innamorato della squadra Berlusconi ha spiegato che la sua priorità «non sono tanti i soldi che vanno alla Fininvest, la società della mia famiglia ma quelli che saranno investiti per la squadra». Quanto a un suo potenziale ruolo nella società dopo la vendita, Berlusconi spiega: «Tutti coloro che sono venuti al tavolo delle trattative hanno detto che il brand Berlusconi è importante, soprattutto in Cina dove sono molto noto». Berlusconi ha parlato anche a Qsvs, trasmissione dell’emittente TeleLombardia, rilasciando dichiarazioni dello stesso tenore: «Trent’anni sono già un periodo lungo, ho dato tutto quello che potevo dare al nostro Milan. L’ultimo atto di questa gestione dovrebbe essere la ricerca, fatta con accortezza e saggezza, di qualcuno che possa proseguire la gestione del Milan, riportandolo a essere protagonista in Italia, in Europa e nel mondo. Stiamo mandando avanti la due diligence del Milan e mettendo giù tutte le clausole. Loro pongono come condizione che io rimanga per almeno tre anni come presidente. Mano libera non l’avrebbero, perché hanno chiesto espressamente a me di essere il regista dei loro acquisti, perché loro non hanno confidenza con il mondo del calcio e soprattutto con quello europeo. Quindi stiamo cercando di accelerare le negoziazioni, proprio perché si apre la campagna acquisti e dovremo essere operativi per puntare su alcuni giocatori che rafforzerebbero la rosa del Milan attuale».