Trionfo e risurrezione. Vincenzo Nibali ha scritto oggi una pagina memorabile della sua carriera vincendo sul traguardo di Risoul la diciannovesima tappa del Giro d’Italia 2016. Un’impresa epica dello Squalo, che ha spazzato via tutte le critiche dei giorni scorsi con un’azione che entrerà nella storia del Giro: onore a Michele Scarponi, fondamentale gregario per lo Squalo, e naturalmente anche allo sfortunatissimo Steven Kruijswijk, la cui caduta nella discesa dal Colle dell’Agnello ha rivoluzionato la situazione, ma abbiamo rivisto il Nibali dei giorni migliori, che nella salita finale ha staccato nettamente anche Esteban Chaves, la nuova maglia rosa che domani dovrà guardarsi dagli attacchi di Vincenzo, adesso secondo a soli 44″ dal colombiano, mentre Alejandro Valverde è affondato. Comunque vada domani, ci resterà nel cuore la giornata di oggi, un’impresa che chiunque abbia avuto la fortuna di seguire – dal vivo oppure in tv – non potrà certamente dimenticare.



Oggi sapremo come sta Vincenzo Nibali, perché la diciannovesima tappa Pinerolo-Risoul del Giro d’Italia 2016 ci dirà se il siciliano potrà lottare per il podio e per un successo di tappa o se dovrà limitarsi a correre in difesa. L’arrivo di Risoul susciterà sicuramente ricordi piacevoli al capitano della Astana. Infatti in questa stessa località era arrivata una delle tappe alpine del Tour de France 2014, quello che fu trionfalmente vinto da Nibali. Vincenzo non conquistò la tappa, che andò al polacco Rafal Majka, ma staccò comunque tutti i suoi rivali per la maglia gialla (che già indossava) fra i quali Alejandro Valverde, che era secondo a 3’37” e perse esattamente un minuto, scivolando a 4’37”. Oggi il siciliano saprà ripetersi? Naturalmente molto dipenderà dalle sue condizioni fisiche…



Oggi Vincenzo Nibali sarà certamente uno dei protagonisti più attesi della diciannovesima tappa Pinerolo-Risoul del Giro d’Italia 2016. La buona notizia è che gli esami ai quali lo Squalo si è sottoposto ieri mattina non hanno evidenziato problemi e che soprattutto ieri nel finale della tappa abbiamo rivisto un Nibali tonico, tra i migliori sullo strappo finale. Certo, poco per dire se oggi potrà fare grandi cose su salite molto più lunghe come il Colle dell’Agnello e l’arrivo di Risoul, dove ha bei ricordi del Tour 2014, però se non altro in casa Astana è tornato l’ottimismo per puntare quanto meno ad un successo di tappa e magari a un piazzamento sul podio. Lo dimostrano anche le parole di Vincenzo dopo il termine della tappa di ieri a Pinerolo: “Sono confortato da come ha reagito la gamba. Nel finale sono rimasto con i primi senza difficoltà. Ci aspettano due giornate decisive. La tappa di sabato credo sarà quella più dura anche perché avremo nelle gambe la stanchezza del giorno prima (oggi, ndR). Vediamo che succede”. Ci sono ancora due giorni per lasciare un segno su un Giro finora complicato, ma nemmeno fallimentare come da alcuni è stato descritto: una cosa è certa, Vincenzo ci proverà.

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