Stasera sul ring di Glasgow Michele Di Rocco combatterà contro il britannico Ricky Burns con in palio la cintura WBA dei pesi superleggeri, titolo lasciato vacante dallo statunitense Adrien Broner. L’obiettivo di Di Rocco sarà quello di raggiungere tra i pugili italiani campioni mondiali Giovanni De Carolis, attuale detentore del titolo WBA dei supermedi. L’11 giugno a Verona Emiliano Marsili combatterà per il titolo WBC ad interim dei pesi leggeri contro il montenegrino Dejan Zlaticanin. Il titolo è stato lasciato vacante dal venezuelano Jorge Linares. Il 25 giugno invece sul ring di Londra Andrea Scarpa ed il britannico John Wayne Hibbert si affronteranno, con Hibbert che metterà in palio il titolo WBC Silver dei pesi superleggeri. Il titolo è rimasto vacante dopo la mancata difesa del pugile italo-spagnolo Luca Giacon. Per presentare questi incontri abbiamo sentito Nino Benvenuti. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Quante possibilità dà a Di Rocco di vincere contro Burns nel mondiale WBA dei pesi superleggeri? Non sarà un incontro semplice per Di Rocco. Potremmo dire anche che sarà un incontro difficilissimo contro un buon incassatore, che sa fare tanta fatica nei suoi match come Burns, un pugile molto forte.

Cosa potrebbe avvantaggiare Di Rocco nel suo modo di boxare contro il pugile britannico? Sarà importante che porti avanti la sua tecnica, la sua tattica raffinatissima, sarà importante che mantenga sempre il suo jab sinistro, che eviti di accettare la boxe portata avanti da Burns, la boxe impostata sulla battaglia del pugile scozzese.



Come giudica lo stile di boxe di Burns? E’ un guerriero, punta sempre ad attaccarlo rischiando anche di ricevere colpi molto pericolosi dei suoi avversari.

L’incontro in trasferta a Glasgow potrebbe condizionare Di Rocco? La Scozia è la patria del pugilato e andare a fare un incontro a Glasgow non sarà certamente facile per Di Rocco. L’ambiente, il tifo del pubblico si sente in ogni caso. Oltre a questo c’è da dire che Burns avrà una motivazione in più, quella di essere il primo pugile scozzese a conquistare il Mondiale in tre categorie.

Si sente di dare un pronostico? Credo che Di Rocco possa aggiudicarsi questo match, magari con una tattica di gara intelligente.



Come vede invece l’incontro di Marsili per il titolo mondiale WBC dei pesi leggeri contro Zlaticanin? Vedendo quello che ha fatto recentemente Marsili, ho molto fiducia nelle sue possibilità. Penso anche che possa battere Linares, se vincesse, quando dovrà incontrare il pugile venezuelano.

L’incontro in Italia, a Verona, potrebbe aiutare Marsili? Come ho detto prima il tifo del pubblico, l’ambiente potrebbe favorire Marsili che avrà quest’incontro in casa.

Chi vede favorito? Marsili.

Nel titolo mondiale WBC Silver dei superleggeri Scarpa incontrerà Hibbert: come vede questo match? Sarà un match aperto, molto aperto. Sono due pugili che sanno stare bene sul ring.

Chi vede favorito? Dovrebbe essere un match molto incerto.

Il successo di Giovanni De Carolis è stato l’input per un risveglio della boxe italiana? E’ stato proprio De Carolis a permettere questa esplosione della boxe italiana, ora però dovrà confermarsi un campione a tutti i livelli.

Siamo però lontani dai grandi match della boxe degli anni d’oro, quando potranno tornare? E’ vero, ma allora non c’era la tv, non c’erano tutti i mezzi di comunicazione attuali, era un tipo di pugilato differente, in cui si ascoltava la radio o si andava allo stadio per vivere la boxe ancora di più. Io credo proprio che proprio questi tre incontri possano consentire di far tornare il pugilato italiano a quei tempi.

Cosa pensa delle Olimpiadi di Rio per i nostri pugili? Faccio gli auguri ai pugili italiani che andranno a Rio. Del resto proprio a Roma 1960 vissi il momento più bello della mia carriera. Una medaglia d’oro alle Olimpiadi vale anche di più di un Mondiale. (Franco Vittadini)