Vincenzo Nibali ha vinto il Giro d’Italia 2016, manca una tappa ma naturalmente possiamo dirlo. Una vittoria che, lo ha detto in prima persona lo Squalo, a differenza del 2013 va condivisa con tutta la squadra: la Astana, che è stata capace di fare quadrato attorno al suo capitano e di portarlo fino alla vittoria della corsa rosa. A cominciare dalla tappa di Risoul, quando Bakhtiyar Kozhatayev, in fuga fin dal mattino, ha risposto agli ordini per aiutare Nibali dopo che la maglia rosa attuale, Steven Kruijswijk, era finito nella neve; per continuare poi con Michele Scarponi, che già venerdì aveva rinunciato alla vittoria di tappa per rintuzzare il possibile ritorno di Alejandro Valverde, mentre nella giornata di sabato è stato encomiabile nel tirare Nibali e lanciarlo verso gli ultimi 10 chilometri, quelli in cui il siciliano ha poi vinto la tappa. Qui è stato preziosissimo anche il danese Jakob Fuglsang, strepitoso nel fare l’andatura e consentire a Nibali di rimanere lì, pronto a partire e sorprendere Chaves; forse Vincenzo oggi non sarebbe la maglia rosa del Giro d’Italia 2016 se non avesse avuto questa squadra a supportarlo. Squadra che ad esempio non ha avuto Esteban Chaves, lasciato solo nel giorno più importante.



Vincenzo Nibali ha vinto il Giro d’Italia 2016: la splendidda impresa dello Squalo a Sant’Anna di Vinadio ha regalato all’Italia un’altra corsa rosa, che il siciliano della Astana vince tre anni dopo il suo primo successo. Splendida la scena al traguardo: Nibali è arrivato e ha impiegato un minuto per capire che aveva strappato la maglia rosa a Esteban Chaves. I primi a congratularsi con lo Squalo sono stati proprio i familiari del colombiano: un lungo e sincero abbraccio che ha commosso tutti e ha spazzato via ogni retorica sulla rivalità e l’animosità. Bellissimo gesto, replicato poi dagli avversari di Nibali in strada: anche Alejandro Valverde, uno dei potenziali rivali per la maglia rosa, ha abbracciato Nibali, contento lo spagnolo per il terzo posto preso a un encomiabile Steven Kruijswijk, sfortunatissimo nella tappa di venerdì. 



Vincenzo Nibali al Giro d’Italia 2016 ha compiuto una vera e propria impresa che passerà alla storia del ciclismo per la rimonta con la quale ha conquistato la Corsa Rosa per la seconda volta in carriera. Una gioia dunque ancora più bella per il capitano della Astana. Lo si capisce dalle parole di gioia dello stesso nibali dopo il traguardo di Sant’Anna di Vinadio: “Impressionante! È stato una giornata spettacolare e abbiamo fatto un gioco di squadra eccezionale, senza Fuglsang e Scarponi probabilmente non ce l’avrei fatta. Non ci credevo nemmeno io. Stamattina quando sono partito non avevo né paura di perdere né di vincere: dopo ieri ho capito che stavo bene, addirittura meglio di tutti in alta quota”. Ecco come Vincenzo racconta l’attacco decisivo sul Colle della Lombarda: “Mi sono reso conto che stavo bene e ho detto a Michele (Scarponi, ndr) di accelerare. Ho scelto di partire intorno ai 1900 metri di altitudine, ho trovato Kangert che mi è stato molto di aiuto e poi sono andato a tutta fino alla fine. È stata una giornata davvero piena di emozioni”. Chi ha vissuto questa giornata può confermarlo: sono state emozioni che non sarà facile (per fortuna) dimenticare…



Vincenzo Nibali ha conquistato la maglia rosa del Giro d’Italia 2016 al termine della ventesima tappa con arrivo a Sant’Anna di Vinadio. Un’impresa da leggenda che lo Squalo ha costruito nei due tapponi alpini di ieri e oggi: dopo il capolavoro a Risoul, oggi infatti ha completato l’opera attaccando sul Colle della Lombarda e scavando il margine decisivo che gli ha consentito di scavalcare in classifica il colombiano Esteban Chaves, andato in netta difficoltà nel finale della tappa di oggi. Nibali era il grande favorito per la vittoria di questo Giro: tuttavia, solo pochi giorni fa si parlava per lui di un possibile ritiro. Ipotesi che Vincenzo non ha mai preso in considerazione e adesso tutti capiscono il perché: questa sua clamorosa rimonta – ieri mattina era quarto a 4’43” dalla maglia rosa – in due soli giorni entrerà nei libri di storia del ciclismo. Per lui è il quarto grande giro dopo la Vuelta 2010, il Giro 2013 e il Tour 2014 ma certamente dal punto di vista umano è la vittoria più bella di sempre. Grazie campione.

Al Giro d’Italia 2016 siamo circa a metà della decisiva ventesima tappa Guillestre-Sant’Anna di Vinadio, ma per ora i big non si sono ancora mossi. Dunque cresce l’attesa per scoprire cosa potrà fare Vincenzo Nibali, che dopo la grande vittoria di ieri si è riportato al secondo posto a soli 44″ da Esteban Chaves. Di certo Nibali avrà una motivazione in più per cercare di fare suo il Giro per la seconda volta in carriera, cioè la voglia di dedicare il trionfo al giovanissimo Rosario Costa, il talento di soli 14 anni che faceva parte della squadra giovanile patrocinata dallo Squalo, che è morto a causa di un incidente stradale mentre si allenava domenica 15 maggio, il giorno della cronometro del Chianti. Già ieri nibali gli ha dedicato la bellissima vittoria di Risoul, ma oggi proverà a completare il capolavoro di un Giro che fino a ieri mattina lo vedeva deluso e al centro di tante, troppe critiche…

Un corridore italiano della Astana al secondo posto in classifica prima della penultima tappa di un grande giro. La situazione che sta vivendo Vincenzo Nibali in vista della decisiva ventesima tappa Guillestre-Sant’Anna di Vinadio del Giro d’Italia 2016 ricorda naturalmente molto da vicino quella che nello scorso mese di settembre visse Fabio Aru alla Vuelta. Il sardo era staccato di soli sei secondi da Tom Dumoulin, che però fino al venerdì non aveva mai dato segni di cedimento: il tappone del penultimo giorno vide però il grande attacco di Aru che fece crollare l’olandese addirittura al sesto posto della generale, una vera e propria rivoluzione di cui beneficiarono anche Joaquim Rodriguez e Rafal Majka, che la domenica a Madrid salirono sul podio con Aru. Al quinto posto, giusto davanti a Dumoulin, chiuse quella Vuelta Esteban Chaves, oggi grande rivale di Vincenzo, al quale di certo non mancano inventiva e coraggio. Ne vedremo delle belle…

Torna anche oggi il Giro d’Italia di ciclismo con la ventesima tappa Guillestre-Sant’Anna di Vinadio. Un percorso non facile perchè oltre ad essere di montagna si sviluppa per addirittura 134 chilometri. La vittoria di ieri nella tappa Pinerolo-Risoul ha regalato nuove speranze a Vincenzo Nibali dell’Astana Pro Team. Il pilota italiano infatti si è lasciato alle spalle lolandese Kruijswijk e ora insegue il sogno di vincere la competizione con davanti a lui il solo J.E.Chaves della Orica GreenEDGE. Il giro poi si concluderà domani nella tappa tra Cuneo e Torino che dichiarerà il vincitore finale. Certo è che Nibali si giocherà le sue carte fino alla fine. Staremo a vedere se dopo questa grande rimonta riuscirà a mettere la ciliegina sulla torta che comunque è stata eccezionale.

Gioia immensa quella di Vincenzo Nibali che all’arrivo si è reso conto di aver interpretato benissimo la frazione di ieri. Il siciliano, si è intrattenuto brevemente con i giornalisti, con essi ha voluto sottolineare l’importanza dell’aiuto che ha ricevuto dal compagno di squadra Scarponi, corridore che dopo aver vinto l’ambito trofeo Coppi lo ha atteso nella discesa seguente per aiutarlo. Lo “squalo” non si sbilancia, ma è pronto ad assicurare i suoi tifosi sul fatto che domani farà di tutto per conquistare la maglia rosa in extremis. Delusione invece per Kruijswijk che ha dovuto abbandonare il sogno di arrivare a Torino da leader della corsa, la fatica si è fatta sentire nelle gambe del corridore della Lotto Jumbo, che tra l’altro può recriminare per una rovinosa caduta. Chaves invece è felicissimo, domani il ciclista donerà l’anima per difendere una maglia rosa, che fino alla partenza di quest’oggi sembrava insperata.