Una prova totalmente sbilanciata nei numeri, un test di allenamento attacco vs difesa in piena regola, testimoniato in primo luogo dal dato sui tiri in porta: 14 a 1, senza bisogno di ulteriori commenti. Italia-Scozia è stato questo, sul campo dello stadio Ta’Qali, che ha visto gli azzurri condurre il gioco e sovrastare gli avversari in tutti i campi di valutazione, ma senza convincere a livello di gioco e brillantezza.
In realtà il possesso palla resta forse il parziale più equilibrato (54 a 46% per l’Italia), per via del giro palla difensivo praticato da capitan Fletcher e compagni. Equilibrate le scelte al passaggio degli azzurri, che hanno trovato però le occasioni migliori passando dalle fasce (su Candreva a destra e Giaccherini a sinistra soprattutto) più che dal centro dell’attacco, dove Pellè – gol a parte – ed Eder non hanno convinto. Semmai a preoccupare, proprio per questo, sono i soli 5 cross riusciti su 21 all’Italia, segno che c’è molto da lavorare sul parziale, viste le caratteristiche dei giocatori offensivi e lo schema di Conte. Più equilibrati infine, a conferma della buona prova difensiva della Scozia, i parziali relativi ad “intercetti” (19 a 15) e recuperi di palla (47 a 51). In sintesi, non basterà questa Italia per tenere alto il Tricolore in Francia, tra due settimane…
Intervista per Antonio Conte ai microfoni di ‘Raisport’, a caldo nel post match; il ct è brusco e nelle risposte: “Se dormirò in vista delle scelte? L’importante è che dormi tu… (riferito al giornalista Rai Antinelli, ndr). De Rossi voi l’avete visto bene? Vedremo come l’ho giudicato io. Prendiamo le indicazioni positive della serata, ovvero le zero occasioni concesse ed il fatto che siamo tornati a vincere. I ragazzi si sono impegnati e questo è certamente un buon segno, anche perchè il campo non ci favoriva, era davvero pessimo. Indicazioni in vista della scelta sui 23? Aspettate due giorni e le avrete“. Grazie e ci scusi per la curiosità, mister, verrebbe da aggiungere. (Luca Brivio)