Il gol del granata Candellone ha condannato i baby bergamaschi, decidendo la sfida valida per i quarti di finale del campionato giovanile. La stagione dell’Atalanta Primavera finisce qui: a fine partita l’allenatore nerazzurro Walter Bonacina ha sottolineato l’amarezza per l’eliminazione elogiando comunque l’impegno e il coraggio messi in campo dai suoi giocatori. Bonacina ha poi parlato di una carenza di cinismo da parte dell’Atalanta, che non è riuscita ad andare a segno nonostante le occasioni costruite. Il Torino campione d’Italia passa quindi alle semifinali dove sfiderà i concittadini della Juventus, all’Atalanta rimane il ricordo di un’ottima stagione regolare in cui si è piazzata al secondo posto nel girone B, dietro solamente all’Inter.
Nell’ultimo quarto di finale delle Final Eight Primavera, allo Stadio Alberto Braglia di Modena i campioni d’Italia del Torino superano l’Atalanta per 1 a 0 ed accedono alle semifinali dove disputeranno il derby con la Juventus.
I Granata, dopo le occasioni per il nerazzurro La Vigna al 17′ e per Traore al 19′, passano in vantaggio al 26′ con Candellone, bravissimo ad approfittare di una disattenzione difensiva di Zambataro ed accentrarsi per superare il portiere avversario Mazzini. Nella ripresa, la squadra di Bonacina cerca insistentemente il pareggio, non sfruttando due buone opportunità con Giussani al 74′ e Kresic all’84’ e con Procopio impreciso da due passi sul fronte opposto all’80’. Inoltre, l’Atalanta termina la partita in dieci uomini a causa dell’espulsione al 93′ di Kresic, seguito dal già sostituito Tulissi, a causa delle proteste per la rete non convalidata per una segnalazione di fuorigioco.
I bergamaschi avrebbero forse meritato qualcosa di più, come dimostrano le statistiche del match a cominciare dal possesso palla appena favorevole per il Torino con il 51%, ma con ben 6 conclusioni a 2 nello specchio della porta da parte dei lombardi, 2 per lo sfortunato Zambataro. Grande equilibrio anche per quanto riguarda le palle perse, 11 per parte, di cui 4 per Traore, e 8 a 6 sempre in favore dell’Atalanta, 2 a testa per Asmah, Ranieri e, dall’altra parte, Traore. Ques’ultimo si è rivelato anche il più falloso con 3 interventi irregolari e, in totale, la formazione di Longo ha commesso più falli degli avversari, 11 a 9, con l’arbitro Perotti della sezione di Legnano che ha estratto tre cartellini gialli per i granata Candellone, Mantovani e Traore, espellendo invece nel recupero i già citati nerazzurri Tulissi e Kresic per proteste. (Alessandro Rinoldi)