E’ arrivato l’annuncio ufficiale da parte di Luca Toni, quella con la Juventus di domenica prossima sarà la sua ultima partita. Il calciatore cerca allora proprio contro la sua ex squadra l’ultimo gol della carriera in Serie A. Con i bianconeri ha giocato appena un anno dal gennaio del 2011 a quell’ dell’anno successivo. Arrivato nella Juve di Gigi Delneri aveva collezionato 14 presenze e 2 reti, senza giocare mai invece l’anno dopo con Antonio Conte per poi partire verso l’Al-Nasr. Il calcaitore però detiene un record particolare con la Juventus. E’ infatti il primo calciatore bianconero ad aver segnato un gol allo Juventus Stadium, per questo bisogna risalire all’estate del 2011 quando inaugurò con una rete l’amichevole contro il Notts County.



Ha annunciato il suo addio al calcio. L’attaccante del Verona nella conferenza stampa di stamattina ha comunicato il suo ritiro annunciando che Verona-Juventus di domenica allo stadio Bentegodi sarà la sua ultima partita da calciatore professionista. Una scelta ideale: davanti ai propri tifosi contro i campioni d’Italia, un’uscita di scena all’altezza per un campione del Mondo che ancora un anno fa era il capocannoniere della Serie A all’età di 38 anni (è nato il 26 maggio 1977). Ecco le parole di Toni: “Dopo un po’ di riflessioni, dopo tanti anni di calcio, ho pensato che è arrivato il momento di lasciare. Sono state settimane difficili, una decisione sofferta, da qui a domenica sarà un misto tra gioia e tristezza”. Di certo l’ultima stagione non è stata come Toni avrebbe voluto: c’è amarezza per un campionato difficile fin da subito, culminato con la retrocessione del Verona che presumibilmente ha accelerato la decisione dell’attaccante. “Gli amori li lasci quando succede qualcosa di veramente brutto. Questo è stato l’anno peggiore della mia carriera per svariati motivi, una grande delusione”. Non manca un riferimento all’ultimo allenatore: “Con mister Delneri non ho mai avuto un bel rapporto, si sa, però non è questo il posto per parlare delle sue scelte. Questa stagione è stata una sconfitta per entrambi”. Quanto al futuro, Toni ha smentito di avere già un contratto da dirigente con il Verona e di certo non pensa ad allenare: “Sono affezionato all’Hellas: se ci saranno i presupposti per iniziare un nuovo lavoro qui, sarò molto felice di continuare a lavorare con questa società. Vincere la classifica marcatori a 38 anni è stata tra le cose più belle della mia carriera. Allenare? Assolutamente no”. Infine ecco di cosa avrebbe bisogno il calcio italiano secondo Toni: “Ai vertici del calcio italiano mancano persone che sanno veramente di calcio, ex grandi giocatori. Uno che ha esperienza credo sia giusto rimanga nel calcio”.

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